Calcio

Napoli campione d’Italia: il quarto scudetto è azzurro

Una girata di McTominay e la potenza di Lukaku regalano a Napoli la gioia del tricolore. Per Antonio Conte è il quinto titolo personale e il primo tecnico nella storia a vincere la Serie A con tre squadre diverse. Esplode la festa sotto il Vesuvio

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    Missione compiuta: il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia, la seconda negli ultimi tre anni. Lo scudetto torna a colorarsi d’azzurro dopo una stagione vissuta con il fiato sospeso fino all’ultima giornata. A mettere il sigillo sul tricolore è la squadra di Antonio Conte, che al “Maradona” supera 2-0 il Cagliari, chiudendo con un punto di vantaggio sull’Inter, comunque vittoriosa a Como.

    Per poco più di venti minuti, tra il 20′ e il 42′ del primo tempo, i nerazzurri sono virtualmente in testa alla classifica. Un brivido che ha attraversato tutto lo stadio partenopeo, tenuto in sospeso da un risultato che sembrava beffardo. Ma a scacciare la paura e ad accendere la scintilla ci pensa l’uomo meno atteso, Scott McTominay, autentico protagonista di questa volata scudetto.

    Lo scozzese, arrivato tra lo scetticismo e divenuto colonna del centrocampo azzurro, trova la rete che cambia il destino della serata: mezza girata su cross di Politano, pallone alle spalle di Sherri e bolgia infernale al Maradona. È il gol che toglie la pressione, che scuote la squadra e accende i tifosi.

    La festa vera scatta a inizio ripresa, al minuto 51. È Romelu Lukaku, con la forza e la fame dei giorni migliori, a spezzare in due la partita: strappo sulla trequarti, resistenza su Mina e Adopo, e poi la conclusione che trafigge ancora una volta Sherri. A quel punto non resta che aspettare il triplice fischio dell’arbitro La Penna, mentre lo stadio inizia già a vestirsi da carnevale.

    È il quarto tricolore per il Napoli, dopo quelli del 1987 e 1990 con Maradona e quello del 2023 con Spalletti. Ma questo ha un sapore diverso, perché arriva dopo un’annata difficile, iniziata tra i dubbi e chiusa con una squadra granitica, a immagine e somiglianza del suo allenatore.

    E proprio Antonio Conte entra di diritto nella storia del calcio italiano: con questo scudetto raggiunge quota cinque in carriera, dopo i tre conquistati con la Juve (2012, 2013 e 2014) e quello con l’Inter nel 2021. Ma soprattutto diventa il primo allenatore a vincere il campionato con tre squadre diverse. Una firma pesante, come il carattere che ha saputo infondere a un gruppo che sembrava smarrito.

    All’ombra del Vesuvio, stanotte, si balla per un altro scudetto. Quello della determinazione, della compattezza e – sì – anche della sorpresa. Perché nessuno a inizio stagione avrebbe scommesso sul Napoli di Conte. Ma alla fine l’ha spuntata proprio lui, come sempre.

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