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Alla fine per l’Italia non è andata affatto male… e tutta l’Europa ci saluta
Ok, non abbiamo vinto. Non siamo arrivati nemmeno sul podio. Eh sì, Gabry Ponte è finito in fondo alla classifica, ma… volete mettere che ha fatto ballare pure i cameraman dell’Estonia e le presentatrici in lustrini? Altro che punteggi: l’Italia all’Eurofestival 2025 ha trionfato nello stile.
Con Lucio Corsi, il cantautore che suona ancora strumenti veri – roba vintage tipo chitarra, pianoforte e armonica a bocca! Troppo raffinato per certi palati pop-synth attuali… ma di certo un punto d’orgoglio per chi sa che “melodia” non è una parolaccia.
E Ponte, che gareggiava per i nostri cugini di San Marino? Ultimo in classifica ma primo nei cuori (e nelle discoteche). Perché all’Eurovision si può anche perdere, ma se la tua base fa esplodere il remix su Spotify prima ancora della finale, forse hai solo sbagliato gara.
Insomma, tra note, stile, ritmo e qualche tricolore sventolante qua e là, l’Italia ha fatto la sua figura. E in fondo, se non vinci, almeno fallo con ironia, glitter e un beat che fa battere il piede. Alla prossima, Europa.