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Come ritrovare il sereno dopo una litigata di coppia

È davvero utile avere delle strategie per riavvicinarsi dopo un litigio, specialmente quando l’amore è forte ma la tensione può far vacillare la stabilità. Quale di queste strategie pensi potrebbe funzionare meglio per te e il tuo partner?

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    Vuoi spegnere l’incendio divampato per quella litigata prima che diventi un rogo? Prima che rischi di spazzare via tutto quello di buono hai realizzato nella tua coppia? Bene per prima cosa devi munirti di pazienza, depotenziare il tuo ego, di quello che “so tutto io“, e munirti di tutta la calma che possiedi. Se vuoi recuperare la situazione. Altrimenti resta spocchioso/a e arrogante come sei e la tua coppia andrà in frantumi. Ma se invece ci ripensi…ti diamo qualche consiglio su come riprendere in mano la situazione.

    Una coppia immune dal litigio non esiste

    E’ naturale che discutere faccia bene. Magari anche animatamente. Lo facciamo tutti i giorni nelle nostre faccende scolastiche, sul lavoro, mentre facciamo benzina e la spesa, nelle relazioni co i nostri genitori, fratelli, sorelle, vicino di casa…Perché non dovremmo farlo anche con la persona che amiamo. L’importante è sapersi gestire. Il diverbio può essere anche una risposta alla stanchezza e allo stress quotidiano che non riusciamo a lasciare oltre la porta e la portiamo in casa. Dopo una litigata, anche solenne, al posto dell’imperterrito broncio, dei cellulari senza vita, delle cene silenziose occorre trovare il modo di accorciare le distanze. Un modo per guardarsi negli occhi senza acrimonia e mettere la parola fine alle incomprensioni. Vuoi avere ragione a tutti i costi? Ne vale proprio la pena? Per quella litigata? Non importa chi abbia torto o ragione: con le dovute maniere e tanto affetto tutto si può risolvere. Vediamo come.

    Cinque modi per cercare di far pace dopo un litigio e magari…ritrovare il sereno

    Fuga romantica. Organizzare una breve fuga romantica può essere un modo rapido per allontanarsi dalla routine e concentrarsi solo sulla coppia. Anche una notte in un bel posto può fare miracoli nel riaccendere la complicità e l’affetto reciproco.
    Ritrovare i bei momenti. Recuperare le piccole cose che facevano felici entrambi può riaccendere l’intesa perduta. Una passeggiata, una cena leggera seguita da un momento di relax insieme possono stemperare le tensioni e ristabilire il contatto.
    Ravviva la passione. Niente è meglio di un momento intimo e passionale per far dimenticare i litigi. Preparare un ambiente seducente e dedicarsi l’uno all’altro con passione può riaccendere il fuoco della passione e portare serenità nella coppia.
    Cenetta romantica a casa. Una cena a lume di candela, preparata con amore, seguita da momenti di dolcezza e complicità, può essere il modo perfetto per riconciliarsi. Un’attenzione particolare al dettaglio e alla compagnia dell’altro può riportare armonia nella relazione.
    Serata tranquilla sul divano. Anche una serata tranquilla a casa, magari con una buona pizza e un film da guardare insieme, può essere il momento ideale per ristabilire il legame. La semplicità dello stare insieme e condividere momenti di relax può portare grande gioia e serenità alla coppia.

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      Cucina

      Le deliziose arancine siciliane: una ricetta tradizionale e una curiosità linguistica

      Scopri la ricetta delle autentiche arancine siciliane e immergiti nella tradizione culinaria dell’isola, mentre sveliamo una curiosità linguistica: arancine o arancini? Questo piatto iconico racchiude storia e sapori unici, portando il gusto della Sicilia direttamente sulla tua tavola.

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        Benvenuti nella ricetta delle deliziose arancine siciliane, un piatto iconico della tradizione culinaria dell’isola che racchiude storia e sapori unici. Oggi, mentre ci immergiamo nella preparazione di queste gustose palle di riso fritte, scopriremo anche una curiosità linguistica: la discussione se chiamarle “arancine” o “arancini”. Questa disputa linguistica riflette le diverse tradizioni regionali dell’isola, dove la parte occidentale e centrale predilige il termine “arancine”, mentre la parte orientale e altre regioni italiane optano per “arancini”. Indipendentemente dal nome, l’arancina rappresenta un vero e proprio simbolo della Sicilia, e oggi impareremo a prepararla seguendo una ricetta tradizionale e gustosa.

        Ecco una ricetta per preparare le arancine siciliane:

        Ingredienti:

        Per il ripieno:

        • 300 g di riso per arancini (tipo Carnaroli o Arborio)
        • 150 g di ragù alla siciliana (a base di carne macinata, pomodoro, cipolla e pepe nero)
        • 100 g di piselli (opzionale)
        • 100 g di mozzarella
        • 50 g di burro
        • Parmigiano grattugiato q.b.
        • Sale e pepe q.b.
        • Olio extravergine d’oliva q.b.

        Per la panatura:

        • 200 g di pangrattato
        • 2 uova
        • Farina q.b.

        Preparazione:

        1. Prepara il risotto: inizia facendo rosolare il riso in una pentola con un po’ di burro. Aggiungi gradualmente il brodo vegetale caldo, mescolando di tanto in tanto, fino a quando il riso non sarà cotto ma ancora al dente.
        2. Aggiungi il ragù alla siciliana al riso e mescola bene. Aggiungi i piselli (se desideri) e continua a cuocere per alcuni minuti fino a quando il riso sarà ben condito.
        3. Togli il riso dal fuoco e lascialo raffreddare leggermente. Aggiungi quindi il parmigiano grattugiato e il burro a pezzetti, mescolando fino a ottenere un composto omogeneo. Lascia raffreddare completamente.
        4. Una volta che il risotto è freddo, prendi una piccola porzione di riso nella tua mano bagnata, formando una piccola cavità al centro. Aggiungi un cubetto di mozzarella nel centro e chiudi bene il riso intorno al formaggio, formando una sfera. Ripeti il processo fino ad esaurimento del riso e della mozzarella.
        5. Passa le arancine nella farina, poi nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato, assicurandoti di coprirle completamente.
        6. Friggi le arancine in olio caldo a 180°C fino a quando saranno dorate e croccanti. Scolale su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio.
        7. Servi le arancine calde e gustale come antipasto o piatto principale.
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          Viaggi

          La prima parolaccia in Italia è nascosta in una basilica di Roma: ecco cosa c’è scritto

          La Basilica di San Clemente in Laterano non è solo un luogo di culto, ma anche un archivio vivente della storia e della lingua. Questo affresco, con la sua combinazione di arte, linguaggio e miracolo, continua a affascinare storici, linguisti e visitatori, offrendo una rara e preziosa testimonianza della vita e delle espressioni popolari del XI secolo.

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            Nella basilica di San Clemente in Laterano a Roma si trova un tesoro linguistico e storico di straordinaria rilevanza: l’unica testimonianza scritta della lingua parlata dal popolo nel XI secolo, contenente anche la prima parolaccia documentata. Questa scoperta affascinante è stata usata in un contesto artistico, quasi come un fumetto ante litteram, datato alla fine del XI secolo.

            Un’opera curiosa e significativa

            L’affresco rappresenta una scena curiosa e significativa: Sisinnio, un nobile dell’epoca di Nerva, è ritratto mentre esclama “Fili de le pute, traite!” durante un tentativo frustrato di catturare san Clemente I, noto per le sue conversioni miracolose di pagani al cristianesimo. La storia dietro questa esclamazione è tanto affascinante quanto il linguaggio usato. Sisinnio sospettava che il papa avesse stregato sua moglie, che recentemente aveva deciso di convertirsi al cristianesimo.

            Un miracolo raffigurato

            L’affresco non si limita a catturare un momento di tensione religiosa e personale tra il nobile e il santo, ma illustra anche un miracolo. Nella scena, il patrizio Sisinnio ordina ai suoi servi (Gosmario, Albertello e Carboncello) di legare e trascinare san Clemente. Tuttavia, invece di catturare il santo, Sisinnio e i suoi uomini finiscono per trascinare una pesantissima colonna di marmo, simbolo della loro impotenza e della potenza divina del santo.

            Un tesoro linguistico e storico

            Questa rappresentazione non solo offre uno spaccato della vita e delle tensioni del tempo, ma è anche una preziosa testimonianza della lingua volgare usata dal popolo nel XI secolo. La frase “Fili de le pute, traite!” non è solo una curiosità linguistica, ma una finestra sulla comunicazione quotidiana e le espressioni di frustrazione dell’epoca.

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              Cucina

              Cous cous estivo con zucchine, gamberi e menta: un’esplosione di freschezza

              Scopri come preparare un delizioso cous cous estivo che combina la delicatezza dei gamberi, la freschezza delle zucchine e la vivacità della menta, per un pasto leggero e nutriente perfetto per le calde giornate estive.

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                Il cous cous estivo con zucchine, gamberi e menta è un piatto leggero, fresco e nutriente, perfetto per le calde giornate estive. Questo piatto combina la delicatezza dei gamberi con la freschezza delle zucchine e la vivacità della menta, creando un’esperienza gustativa unica. Dal punto di vista nutrizionale, offre un equilibrio di proteine, carboidrati complessi e vitamine, rendendolo ideale per un pasto sano e completo. Le zucchine sono ricche di vitamine A e C, mentre i gamberi forniscono proteine magre e minerali essenziali.

                Ingredienti:

                • 200 g di cous cous
                • 300 g di gamberi freschi, sgusciati e puliti
                • 2 zucchine medie, tagliate a rondelle
                • 1 mazzetto di menta fresca, tritata
                • 2 spicchi d’aglio, tritati finemente
                • 1 limone (succo e scorza grattugiata)
                • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
                • Sale e pepe q.b.
                • 500 ml di brodo vegetale caldo
                • Peperoncino (facoltativo)

                Ricetta Passo a Passo:

                1. Preparare il cous cous:
                  • In una ciotola grande, versare il cous cous e aggiungere 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, mescolando bene per sgranarlo.
                  • Portare il brodo vegetale a ebollizione e versarlo sul cous cous, coprendo la ciotola con un coperchio o un piatto. Lasciar riposare per circa 5-10 minuti, finché il cous cous non avrà assorbito tutto il liquido. Sgranare con una forchetta.
                2. Preparare le zucchine e i gamberi:
                  • In una padella grande, scaldare 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva e aggiungere l’aglio tritato. Soffriggere per un minuto fino a che non è dorato.
                  • Aggiungere le zucchine tagliate a rondelle e cuocere a fuoco medio per circa 5-7 minuti, finché non saranno tenere ma ancora croccanti. Condire con sale e pepe.
                  • Aggiungere i gamberi nella padella e cuocere per altri 3-4 minuti, finché non diventano rosa e cotti. Se si desidera, aggiungere un pizzico di peperoncino per un tocco di piccantezza.
                3. Assemblare il piatto:
                  • Aggiungere le zucchine e i gamberi cotti al cous cous sgranato. Mescolare bene per combinare tutti gli ingredienti.
                  • Aggiungere la scorza e il succo di limone, la menta tritata e mescolare nuovamente. Aggiustare di sale e pepe a piacere.
                4. Servire:
                  • Trasferire il cous cous in un piatto da portata e guarnire con qualche foglia di menta fresca. Servire caldo o a temperatura ambiente.

                Questo cous cous estivo con zucchine, gamberi e menta è ideale per un pranzo leggero, una cena estiva o come piatto da portare a un picnic. Buon appetito!

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