Salute

Otite del nuotatore: quando l’estate si fa sentire… nelle orecchie

E’ l’infezione più comune tra chi ama mare e piscina, ma con qualche accorgimento si può evitare (e curare senza drammi).

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    L’otite del nuotatore è una fastidiosa infiammazione del condotto uditivo esterno che colpisce soprattutto in estate quando si passano molte ore in acqua tra mare e piscina. È causata dal ristagno di acqua nell’orecchio che, unito alla presenza di cerume o microtraumi della pelle, crea un ambiente perfetto per la proliferazione di batteri e funghi. Il primo segnale è spesso la sensazione di avere ancora acqua nell’orecchio, seguita da prurito e poi da un dolore crescente che può diventare molto intenso, soprattutto di notte. In alcuni casi si può anche avvertire una riduzione dell’udito.

    Otite del nuotatore ecco come curarla

    Per curarla è fondamentale evitare il fai-da-te e rivolgersi a uno specialista che pulirà l’orecchio in modo sicuro e prescriverà gocce auricolari a base di antibiotici e cortisone. In alcuni casi si utilizza anche uno stoppino imbevuto di farmaco per favorire la guarigione. La prevenzione è semplice ma efficace: evitare di usare cotton fioc, non grattarsi le orecchie, asciugarle bene dopo il bagno magari con un phon a bassa temperatura e, se si è soggetti a otiti ricorrenti, fare una visita otorinolaringoiatrica prima delle vacanze per una pulizia preventiva. I tappi auricolari? Meglio evitarli, perché spesso peggiorano la situazione. Con un po’ di attenzione si può godere del mare senza brutte sorprese nelle orecchie.

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