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Un viaggio surreale nelle chiese d’America: tra nudismo, drive-in e parchi a tema religioso

L’America, terra di infinite possibilità, lo è anche nel campo della fede. Scopri come l’immaginazione religiosa abbia dato vita a congregazioni incredibili, tra nudisti, surfisti e parchi tematici dove la passione di Cristo è una routine quotidiana.

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    Negli Stati Uniti, la religione è un mosaico variegato e affascinante, dove le espressioni di fede si declinano in modi che possono sembrare bizzarri agli occhi degli osservatori esterni. È in questo contesto che il fotografo francese Cyril Abad ha deciso di intraprendere un viaggio per documentare alcune delle chiese più strane e uniche d’America. Il suo lavoro offre una visione rara e dettagliata di come la fede si sia adattata, trasformata e, in alcuni casi, reinventata in forme che sfidano le convenzioni tradizionali.

    La Chiesa dei Nudisti in Virginia

    Uno dei luoghi più sorprendenti visitati da Abad è la chiesa dei nudisti in Virginia. Qui, il pastore predica dal pulpito completamente nudo, e i fedeli seguono l’esempio. Non si tratta di una semplice provocazione, ma di una comunità che crede nella purezza e nell’onestà del corpo umano, vissuto come il tempio di Dio. La nudità, in questo contesto, è simbolo di trasparenza e libertà spirituale. Abad, per ottenere la fiducia dei membri della chiesa, si è spogliato a sua volta, trascorrendo l’intera giornata nudo con loro. Le immagini che ne sono scaturite raccontano una realtà che può sembrare surreale, ma che per i partecipanti è un’espressione autentica del loro credo.

    La Chiesa Drive-In della California

    Se la chiesa dei nudisti rappresenta un’estrema espressione di libertà, la chiesa drive-in della California incarna il desiderio di praticità tipicamente americano. In questo luogo, i fedeli possono partecipare alla messa senza mai scendere dalla propria auto. Il pastore predica da un palco all’aperto, e i sermoni vengono trasmessi attraverso la radio, permettendo ai partecipanti di seguire la liturgia nel comfort delle loro vetture. Questa chiesa è un esempio di come la religione si sia adattata ai ritmi frenetici della vita moderna, offrendo una soluzione conveniente per chi non vuole rinunciare alla propria fede ma ha poco tempo a disposizione.

    La Chiesa dei Bikers e quella dei Surfers

    In un Paese così vasto e diversificato, non sorprende che esistano chiese specificamente dedicate a gruppi di interesse particolari, come i bikers e i surfers. La chiesa dei bikers, ad esempio, accoglie motociclisti di tutte le età, che si riuniscono per celebrare la loro fede in un contesto che riflette la loro passione per le due ruote. Qui, le giacche di pelle sono adornate con croci e immagini sacre, e le prediche spesso includono riferimenti alle avventure su strada. È una comunità unita non solo dalla fede, ma anche dalla cultura della strada e dell’indipendenza.

    Allo stesso modo, la chiesa dei surfers in California offre un luogo di culto per coloro che trovano la loro spiritualità tra le onde del mare. Qui, le messe si tengono direttamente sulla spiaggia, e i sermoni si intrecciano con le lezioni di surf. La fede viene vissuta come un’esperienza fluida e in movimento, proprio come le onde che i fedeli cavalcano. La chiesa dei surfers rappresenta un esempio perfetto di come la religione possa adattarsi a stili di vita contemporanei e a interessi specifici, senza perdere il suo nucleo spirituale.

    Holy Land Experience: il parco a tema religioso

    Una delle tappe più straordinarie del viaggio di Abad è stata la visita a Holy Land Experience a Orlando, in Florida. Questo parco a tema religioso è una sorta di Disneyland della fede, dove i visitatori possono immergersi in ricostruzioni della Gerusalemme antica e assistere a rappresentazioni quotidiane della crocifissione di Gesù. Le strade del parco sono popolate da attori in costume che interpretano personaggi biblici, e non è raro vedere turisti in posa per un selfie accanto a un Gesù sorridente. Holy Land Experience è un esempio lampante di come la religione possa essere trasformata in intrattenimento, mantenendo comunque un forte impatto spirituale per i visitatori.

    Il parco, finanziato con oltre 130 milioni di dollari da Trinity Broadcasting Network (TBN), il più grande network televisivo cristiano del mondo, è il frutto della visione di Jan Crouch, moglie del pastore Paul Crouch. Jan, nota per le sue enormi parrucche rosa e il suo stile di vita lussuoso, ha voluto creare un luogo dove la fede potesse essere vissuta in modo coinvolgente e spettacolare. Tuttavia, nonostante gli ingenti investimenti, Holy Land Experience ha dovuto affrontare difficoltà economiche, aggravate dalla pandemia di Covid-19, che ne hanno compromesso il successo.

    La Chiesa Portatile: “God on Wheels”

    Un’altra curiosità esplorata da Abad è la chiesa portatile conosciuta come “God on Wheels”. Questa chiesa mobile viaggia attraverso gli Stati Uniti su un rimorchio, portando la parola di Dio nei luoghi più remoti del Paese. La struttura è semplice ma funzionale, con un altare, banchi per i fedeli e tutto il necessario per celebrare una messa. L’idea alla base di “God on Wheels” è quella di rendere la fede accessibile a chiunque, ovunque si trovi. Non importa se si vive in una grande città o in una zona rurale isolata, la chiesa viene da te. Questo progetto riflette la natura dinamica e itinerante di alcune espressioni religiose negli Stati Uniti, dove l’innovazione incontra la devozione.

    La Chiesa dei Serpenti: fede estrema

    La chiesa pentecostale dei serpenti, situata nei territori rurali degli Appalachi, rappresenta una delle forme più estreme di pratica religiosa negli Stati Uniti. Qui, i fedeli maneggiano serpenti velenosi durante le celebrazioni per dimostrare la loro fede e la protezione divina. Il rituale, basato su un’interpretazione letterale di un passo del Vangelo di Marco, è tanto spettacolare quanto pericoloso. Dal 1995 a oggi, oltre una dozzina di predicatori sono morti per il morso dei serpenti, ma questo non ha fermato i seguaci di questo culto dal continuare le loro pratiche.

    Abad ha trascorso del tempo con questa comunità, documentando un rito che sfida la morte e mette alla prova i limiti della fede umana. Nonostante l’aspetto inquietante del rituale, i partecipanti lo vivono come un atto di devozione suprema. La chiesa dei serpenti è un esempio del fervore religioso che può esistere in alcune comunità americane, dove la fede è vissuta con una intensità che non ha pari.

    Un Paese di credenti e immaginari

    Il viaggio di Cyril Abad attraverso le chiese più strane d’America rivela un Paese dove la fede è tanto diversificata quanto lo sono le persone che la praticano. In un’epoca di declino delle grandi denominazioni religiose, queste chiese alternative prosperano offrendo risposte specifiche a bisogni spirituali altrettanto specifici.

    Negli Stati Uniti, la religione non è solo una questione di dogma e dottrina, ma anche di identità e appartenenza. Le chiese descritte in questo reportage mostrano come la fede possa essere reinventata in modi che rispecchiano i valori e le passioni delle persone. Che si tratti di un culto dedicato ai motociclisti, di una messa drive-in, o di un parco a tema religioso, ogni espressione di fede racconta una storia unica di ricerca spirituale e di comunità.

    Nonostante le differenze, tutte queste chiese condividono un elemento comune: la capacità di adattarsi ai tempi e di offrire ai loro fedeli un senso di appartenenza e di scopo. In un mondo sempre più frammentato, la religione continua a essere un potente collante sociale, capace di unire persone diverse sotto un unico credo.

    Le immagini in questo articolo fanno parte del progetto fotografico In God We Trust del francese Cyril Abad 

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      Emanuela Fanelli: da insegnante a diva, con un sorriso sempre pronto

      Emanuela Fanelli, l’attrice italiana che ha conquistato i cuori in film come “Siccità” e “C’è ancora domani”, ha fatto molta strada dai suoi giorni come insegnante di scuola materna. In una recente intervista, la Fanelli si è aperta sul suo percorso dalla classe al grande schermo, rivelando una personalità semplice e un profondo apprezzamento per le sue radici.

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        Il percorso di Emanula verso la fama non è stato semplice. Ha trascorso anni a conciliare la sua passione per la recitazione con la sicurezza di un lavoro di insegnante. “Non ho mai pensato di essere Sophia Loren”, ha confessato. “Mi sono sempre sentita semplicemente fortunata”. Nonostante il suo successo, mantiene un senso di umiltà e gratitudine. Cresciuta in un quartiere operaio di Roma, l’infanzia dell’attrice è stata piena di risate e amore. Attribuisce alla sua famiglia il merito di averle instillato un forte senso dell’umorismo e un atteggiamento positivo nei confronti della vita. “Mia nonna tirava giù i pantaloni a mio nonno solo per farci ridere”, ha ricordato con affetto.

        La transizione di Fanelli da insegnante ad attrice non è stata priva di sfide. Ha ammesso di sentirsi un’outsider nel mondo della recitazione, soprattutto quando si trattava di condividere storie personali. “Non ho questi profondi, oscuri segreti che molti attori sembrano avere”, ha detto. “Sono più una narratrice che una confessore”.

        Il suo ruolo di svolta in “Siccità” le ha portato ampi consensi, ma la Fanelli rimane con i piedi per terra. Apprezza le sue amicizie con altri attori, in particolare il suo legame con Paola Cortellesi. “Lavorare con Paola è stato come tornare a casa”, ha condiviso. “Non è solo una co-protagonista, ma è una cara amica”.

        Tra i suoi piani futuri, un nuovo film con Paolo Genovese e sottolinea l’importanza di rimanere fedele a se stessa. “Voglio continuare a fare lavori che mi rendono felice e che connettono con le persone”, ha detto. “E ovviamente, voglio continuare a ridere”.

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          Amore senza tempo: il segreto di Benedetta Parodi e Fabio Caressa

          In un panorama spesso dominato da matrimoni effimeri, Benedetta Parodi e Fabio Caressa dopo un quarto di secolo insieme, questa coppia di celebrità italiane ha deciso di aprire il proprio cuore, condividendo le chiavi della loro relazione solida.

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            Ma loro, chi sono?
            Fabio Caressa è un noto giornalista sportivo e telecronista italiano, celebre per il suo lavoro in televisione, in particolare per le telecronache delle partite di calcio. Ha guadagnato fama durante eventi importanti, come i Mondiali di calcio, ed è riconosciuto per il suo stile appassionato e coinvolgente. Benedetta Parodi è una famosa chef, conduttrice televisiva e scrittrice italiana. È conosciuta per i suoi programmi di cucina, in cui combina ricette semplici con un approccio caloroso e familiare. Ha pubblicato diversi libri di cucina di successo e ha guadagnato popolarità per il suo stile accessibile e coinvolgente.

            In un’intervista sincera, la coppia Benedetta e Fabio ci raccontano come abbiano affrontato le sfide quotidiane e celebrato le gioie più semplici, rivelando un legame che si rafforza attraverso il rispetto reciproco e il sostegno incondizionato. La loro storia non è solo un esempio di amore duraturo, ma un invito a tutte le coppie a coltivare il proprio legame, facendo di ogni giorno un’occasione per scegliere di amarsi ancora.

            Uno degli aspetti più sorprendenti della loro relazione è la capacità di bilanciare le loro carriere individuali con la loro vita condivisa. Entrambi di successo a sé stanti, sono riusciti a evitare le insidie della gelosia professionale, scegliendo invece di sostenersi e incoraggiarsi reciprocamente. “È importante esserci l’uno per l’altro nei momenti alti e bassi”, ha condiviso Fabio. “E a volte, questo significa fare un passo indietro per lasciare che l’altra persona brilli”.

            Quando gli è stato chiesto il segreto del loro amore duraturo, la coppia ha offerto una risposta semplice ma profonda: il rispetto reciproco. “Abbiamo imparato ad accettare le differenze dell’altro e a rispettare la sua individualità”, ha spiegato Benedetta. “Si tratta di scegliere di amare quella persona ogni giorno”.

            La loro franchezza sulle sfide affrontate, come navigare le complessità dell’educazione dei figli adolescenti e mantenere una forte connessione in mezzo a impegni frenetici, ha trovato risonanza nei fan. La coppia ha rivelato di aver avuto la loro giusta dose di alti e bassi, ma è sempre stata impegnata a superare i problemi.

            In un momento toccante, hanno condiviso una storia sulla loro celebrazione dell’anniversario, in cui hanno ricreato il loro look del giorno del matrimonio. “È stato molto divertente”, ha riso Benedetta. “E ci ha ricordato quanto siamo arrivati lontano”.

            Riflettendo sui loro 25 anni insieme, Benedetta e Fabio offrono un messaggio commovente alle coppie di tutto il mondo: l’amore è un viaggio, non una destinazione. Richiede impegno, compromesso e volontà di crescere insieme. E sebbene non esista una formula unica per un matrimonio felice, la loro storia serve come un bellissimo promemoria che l’amore duraturo è possibile.

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              Damiano David: da Måneskin a solista, l’ascesa sbalorditiva di un artista in evoluzione

              Damiano David, il carismatico frontman dei Måneskin, ha intrapreso un percorso musicale che ha stupito il mondo. La sua ascesa, da giovane talento romano a superstar del rock internazionale, è stata rapida e travolgente, portando la band a vincere il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest.

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                Damiano David, il talentuoso frontman dei Måneskin, ha recentemente presentato il suo primo brano da solista, “Silverlines”, durante la trasmissione Che Tempo che Fa. Questo debutto segna un importante passo nella sua carriera musicale e dimostra la sua volontà di esplorare nuove sonorità. Parlando con Fabio Fazio, Damiano ha spiegato che questa nuova avventura non è solo un modo per allontanarsi dai Måneskin, ma rappresenta un viaggio interiore. Ha dichiarato: «Dopo tanti anni con i Måneskin, sentivo il bisogno di esplorare un lato di me che avevo tenuto nascosto, anche a me stesso». Questo approccio riflette la sua crescita artistica e personale, trasformando la sua carriera in un vero e proprio Erasmus musicale.

                Un rapporto inossidabile con i Måneskin
                Nonostante questa “pausa” da solista, Damiano ha assicurato che il suo legame con i Måneskin rimane forte: «Tutto ok, siamo amici come prima. Una pausa? È un Erasmus». Questa metafora colpisce nel segno; anche durante l’Erasmus, ci si allontana per scoprire se stessi, ma le amicizie e le esperienze condivise rimangono una parte fondamentale della vita.

                Oltre alla sua carriera musicale, Damiano ha anche parlato della sua vita privata, rivelando il suo legame con l’attrice Dove Cameron. «Lei vive a Los Angeles, io vivo a Roma. Stiamo pensando di andare a vivere insieme», ha confessato. Una nuova tappa per l’artista, che non solo esplora nuove sonorità, ma anche nuove dinamiche nella sua vita personale. Damiano ha condiviso con Fazio un aneddoto esilarante riguardo a una sua performance: «La serata più spaventosa della mia vita è stata quando dovevo cantare da solo. Davanti a me c’erano Bon Jovi, Springsteen e Paul McCartney. Quando sono salito sul palco, ho pensato: mamma mia, sono proprio sicuro di volerlo fare?». Chi non avrebbe avuto un attimo di titubanza di fronte a leggende del rock?

                Verso nuovi orizzonti
                Con “Silverlines”, Damiano David si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, mescolando il suo talento e la sua esperienza con l’emozione di una scoperta artistica. Mentre continua a brillare nel firmamento musicale, il pubblico è pronto a seguirlo in questa nuova avventura, curiosi di scoprire come un Erasmus possa trasformarsi in una straordinaria carriera da solista. Damiano è pronto a dimostrare che, anche da solo, sa come conquistare il mondo.

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