Gossip
Vittorio e Antonella, il messaggio d’amore in ospedale
Antonella Clerici torna a sorridere, dopo l’operazione alle ovaie, e ora sta bene. La conduttrice televisiva ha condiviso sui social la sua convalescenza e a sostenerla c’è anche suo marito, Vittorio Garrone che le dedica parole d’amore, esprimendo la sua ammirazione per la forza e la tenacia della moglie.

“Sempre con te, nei momenti belli e in quelli difficili, nelle salite e nelle discese. Sei amore”. Con queste parole Vittorio Garrone ha espresso il suo amore e il suo sostegno alla compagna Antonella Clerici, attualmente ricoverata dopo un’operazione di rimozione delle ovaie.
L’amore di Garrone per la Clerici, un sostegno incrollabile
Tra i numerosi messaggi di affetto e sostegno giunti ad Antonella Clerici dopo l’operazione alle ovaie, spicca quello del compagno Vittorio Garrone. Le sue parole, piene di amore e devozione, hanno commosso il web e rafforzato l’immagine di una coppia solida e unita di fronte alle difficoltà.
“Sempre con te, a fianco a te, dentro di te, nei momenti belli e in quelli difficili, nelle salite, nelle discese e ancora nelle risalite. Tu sei amore”, scrive Garrone, sottolineando la sua presenza costante nella vita di Antonella, non solo nei momenti felici ma anche in quelli più bui.
Un compagno presente e premuroso
Dall’inizio del loro amore, nel 2016, Garrone ha dimostrato di essere un compagno presente e premuroso. Al fianco di Clerici in ogni occasione, l’ha sostenuta con discrezione e affetto, conquistando il cuore del pubblico con la sua eleganza e riservatezza. La loro storia è un monito per tutti coloro che credono ancora nel potere dei sentimenti. Un amore che fa sognare e che ci spinge a credere nel lieto fine, anche quando la vita ci mette alla prova.



Cuori intrecciati tra boschi e passioni
Tra le colline del Monferrato, in un’atmosfera bucolica e romantica, sboccia l’amore tra Vittorio Garrone, imprenditore di successo, e Antonella Clerici, conduttrice televisiva amatissima dal pubblico. Un amore maturo, solido e profondo, che sfida il tempo e le convenzioni, sbocciato nel 2016 e coronato dal matrimonio nel 2023.



Le loro vite si incrociano grazie ad un’amica comune, come spesso accade nelle favole più belle. Lei, reduce da un matrimonio finito con Eddy Martens, era alla ricerca di un amore vero e sincero. Lui, vedovo con tre figli, desideroso di ritrovare la gioia di vivere. Un’intesa immediata, un colpo di fulmine che li conquista entrambi.
“Il nostro segreto è che è stato uno di quegli incontri che capitano una volta su un miliardo. L’ho corteggiata per tre mesi con lettere d’amore profumate e cose di altri tempi, avevo paura di non essere alla sua altezza”, spiega Vittorio a proposito del loro amore.



Un amore discreto e profondo
Lontani dai riflettori e dal gossip, costruiscono il loro nido d’amore tra le verdi colline piemontesi. Una vita semplice, scandita dai ritmi della natura e dalla passione che li lega. Lui, ammirato per la sua eleganza e riservatezza, sostiene con discrezione la carriera di lei. Lei, solare e ironica, porta luce e allegria nella vita di lui.



Un amore che vince sulle difficoltà
Non sono mancati i momenti bui, come la recente operazione di Antonella. Ma la forza del loro amore li ha sostenuti, uniti ancora di più di fronte alle avversità. Un amore che non teme le sfide, che si nutre di complicità, rispetto e ammirazione reciproca.
La storia di Vittoria Garrone e Antonella Clerici è una favola moderna che ci insegna che l’amore vero può sbocciare a qualsiasi età, inaspettatamente e contro ogni pronostico. Un amore che fa sognare e che ci spinge a credere nel potere dei sentimenti.


Un amore che dura nel tempo
Lontani dai clamori del gossip, Vittoria e Antonella continuano a vivere il loro amore con semplicità e autenticità. Un amore che sembra uscito da una favola, destinato a durare nel tempo e a diventare un esempio per tutti coloro che credono ancora nel vero amore.
Un augurio di pronta guarigione e di felicità
A questa coppia speciale, che ha saputo conquistare il cuore del pubblico con la sua semplicità e la sua forza, non possiamo che augurare un futuro radioso, pieno di gioia e di amore vero. Un augurio speciale anche ad Antonella per una pronta guarigione e un ritorno sereno alla sua vita quotidiana.
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Gossip
Belen lancia la maschera vulvare a forma di farfallina: “Anche quella va idratata” (e il web esplode)
Si chiama “Mia Libre” ed è l’ultima trovata della Rodriguez per prendersi cura delle parti intime. Una maschera vulvare, a forma di farfalla, che si applica là dove non batte il sole. Il video di lancio ha fatto il pieno di commenti: tra ironia, entusiasmo e doppi sensi, l’estate beauty non è mai stata così bollente

«Ti sembrerà troppo. È esattamente il punto». Belen Rodriguez non ha bisogno di mezze misure: per lanciare la sua nuova maschera vulvare, parte subito col botto. E infatti il web è esploso. La maschera si chiama “Mia Libre”, è a forma di farfalla (ma dai?) e si applica sulla zona vulvare per quindici minuti. Promette idratazione, freschezza e uno svecchiamento “lì sotto” che – parole sue – “tutte meritano”.
Il video di lancio, postato su Instagram sia dalla showgirl sia dal marchio Rebeya, la mostra mentre spiega con serietà chirurgica i benefici della maschera per la “parte più dimenticata del corpo femminile”. Una zona che, secondo Belen, “va curata tanto quanto curiamo il viso”. Tradotto: anche la farfallina vuole la sua dose di collagene, acido ialuronico e postbiotici Skinbac. E poco importa se qualcuno storce il naso: il prezzo è democratico (20 euro a maschera) e il trattamento è raccomandato tre volte a settimana. Altro che scrub.
Il popolo dei social, ovviamente, si è scatenato. Tra chi scrive “finalmente qualcuno che dice le cose come stanno” e chi commenta “quindi da farfalla torna a crisalide?”, il dibattito si fa rovente. Una follower chiede: “Ma le babbione possono usarla o serve il permesso della ginecologa?”. Un’altra giura: “La provo e poi vi aggiorno, magari la mia pussy ringiovanisce più di me”.
Belen, intanto, sorride e incassa. La missione è compiuta: si parla di lei ovunque, la maschera è sold out nel primo giorno e Rebeya vola nei trend. In fondo, l’ha sempre detto: se c’è da provocare, meglio farlo bene. E con stile. Anche se si tratta di skincare… molto intimo.
Interviste
Ema Stokholma: «Mia madre mi picchiava, mio padre spariva per anni. Ora sogno solo tranquillità»
«Sono al quarantesimo trasloco, ho venduto il mio primo quadro a cinquemila euro, sogno una casa silenziosa e niente figli. Ma ho la mia famiglia stile Friends, e va bene così». Ema Stokholma, nome d’arte di Morwenn Moguerou, si racconta con sincerità assoluta: «Papà diceva: torno lunedì. Poi spariva per quattro anni».

Morwenn Moguerou si sente ancora Morwenn, anche se dal 2009 tutti la chiamano Ema Stokholma. «Capisco che si debba semplificare. Quindi Ema va bene», ammette con leggerezza. La voce di Radio2, vincitrice del Premio Bancarella con Per il mio bene, DJ, pittrice e ora anche poetessa in erba, ha alle spalle una storia dura, ma non rinnega nulla: «Sono una donna che lavora. E che fa cose bellissime. Approfitto del fatto che me le lascino fare».
Nel memoir ha raccontato la violenza subita da bambina. «Il primo ricordo brutto? Quando mia madre mi picchiò in auto, avevo quattro anni». Ma anche tra quelle ombre, qualche luce: «I ricordi belli sono quelli a scuola. Era bellissimo vivere una vita normale. In mensa finivo sempre i piatti degli altri: ero affamatissima».
Anche oggi, ammette, l’appetito è collegato all’umore. «Forse rifiutavo tutto quello che arrivava da lei, sto ancora cercando di capirlo». Ma chiarisce subito: «Io non sono mai giù di corda. Magari mi arrabbio, ma mi passa dopo dieci minuti. E poi, non so resistere alle chips!».
La figura del padre è un’altra ferita aperta. «Persino mio padre mi diceva “ci vediamo lunedì”, e poi ricompariva dopo quattro anni… Ogni tanto mi manda un messaggio, ma è tutto lì». Più saldo il legame con il fratello Gwendal: «Ci vediamo 5-6 volte l’anno, l’ultima volta un mese fa a Parigi. I proventi del libro li divido con lui: è la mia storia, ma anche la sua».
Nel libro si parla anche di Stéphane, il libraio che le salvò la vita quando la madre la spinse a buttarsi nel fiume. «Avevo 9 anni. Quando sono tornata a Romans-sur-Isère, il negozio era lì, ma lui no. In vetrina c’era ancora lo stesso poster». E un amico le ha regalato un tappeto con la stampa delle iniziali sue e del fratello, un ricordo di un gesto, raro, affettuoso della madre.
Il giudizio materno sul sesso è stato pesante: «Mi colpevolizzava su cose che non capivo nemmeno. Come ho fatto a vivere la sessualità in modo positivo? E chi dice che io la viva in modo positivo?». Eppure, la femminilità non l’ha mai rifiutata. Ha fatto la modella per Fendi, Valentino, Versace. «Ma è un mestiere noioso, dove devi mostrare tutto fuori. Io ho tutto dentro».
La conquista più grande, oggi, è l’indipendenza. «La mia libertà è la cosa a cui tengo di più». E non sogna figli: «Non ho mai desiderato essere madre. Non sono cresciuta con il mito della famiglia da Mulino Bianco. Forse è l’unica cosa per cui ringrazio mia madre».
Eppure, con le figlie del suo ex compagno ha creato un legame vero. «È stata una bellissima esperienza. Spero che sappiano di poter sempre contare su di me».
Amicizie solide, progetti d’arte, analisi costante («Dal 2012 non ho mai smesso di lavorare su di me»), e una mostra su Marina Abramović vista a Londra: «Una delle artiste più importanti viventi. Mi ha invitata a Capri. Non potevo crederci».
I quadri li vende da sé: «Gino Castaldo mi ha detto: non aspettare una galleria, fai da sola. L’ultimo l’ho venduto a cinquemila euro. I miei amici li parcheggiano a casa loro finché non li vendo: a casa mia non ci stanno più».
Anche Andrea Delogu è una presenza centrale nella sua vita: «Lei è la boss. Decide tutto. Ma soprattutto, ha una cosa rara: la comprensione». E poi c’è Luca Barbarossa, «una figura importante», e Mirko Nazzaro, che le ha fatto scoprire Abramović. Quando è felice? «Quando ho venduto il mio primo quadro. E quando ho vinto il Bancarella: una compensazione assurda, in eccesso. Forse è la legge del karma».
Oggi sogna una casa silenziosa, magari fuori città. Ma intanto è al quarantesimo trasloco. «Sì, quaranta. Se contiamo anche la ristrutturazione. Ma non è ancora la mia casa definitiva. La mia natura è spostarmi». E nel frattempo, continua a togliere lentamente i tatuaggi: «È doloroso. Ma penso di aver già sofferto abbastanza».
Gossip
Elodie e Marracash: perché si torna a parlare di loro dopo le voci di crisi con Andrea Iannone
Le voci su una possibile crisi tra Elodie e Andrea Iannone riaccendono l’attenzione sul legame profondo con Marracash. Galeotta una canzone: “Niente canzoni d’amore”, eseguita da entrambi a pochi giorni di distanza. Coincidenza o messaggio nascosto?

«Nessuno sarà mai alla sua altezza». Bastò questa frase, detta da Elodie nel 2022 parlando di Marracash, per rendere chiaro a tutti che certi amori, anche se finiti, restano incollati alla pelle. E oggi, dopo voci sempre più insistenti di una crisi tra la cantante e il suo attuale compagno Andrea Iannone, il passato torna a far rumore.
I segnali? Sottili, ma abbastanza per far volare l’immaginazione dei fan. L’8 giugno, durante il concerto a San Siro, Elodie ha cantato “Niente canzoni d’amore”, brano di Marracash del 2015 che lei stessa aveva già reinterpretato nel 2020, quando erano una coppia. Un gesto che per molti è suonato come un messaggio in codice. Non è passata inosservata nemmeno la decisione del rapper di inserire lo stesso brano nella sua scaletta appena due settimane dopo, il 25 giugno. Coincidenze? Forse. Ma l’effetto nostalgia è garantito.
Nel frattempo, i riflettori si accendono su Elodie e Iannone, insieme da tre anni ma apparentemente distanti. Dopo la loro ultima apparizione pubblica — sempre al concerto di San Siro — il pilota è sparito dai radar social della cantante, e viceversa. Niente foto insieme, niente like reciproci, e nessun commento pubblico.
A soffiare sul fuoco ci ha pensato Deianira Marzano, che ha rivelato via social: «Pare che lui abbia scoperto alcuni messaggi di lei, ma non si sono lasciati». Il condizionale è d’obbligo, ma l’assenza di smentite da parte dei diretti interessati alimenta i sospetti.
C’è chi crede sia solo una fase, chi ipotizza un riavvicinamento con Marracash. In fondo, la loro storia ha avuto un impatto fortissimo anche sul piano artistico: è attraverso le canzoni che Elodie e il “King della Barona” hanno raccontato il loro amore. Ed è forse proprio lì, nella musica, che oggi qualcosa continua a vibrare. Anche se — almeno ufficialmente — non lo dicono.
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