Cucina
Quanto costa mangiare a Capodanno 2025 da Cannavacciuolo: il menù del cenone a Villa Crespi
La notte di San Silvestro è il momento perfetto per regalarsi un’esperienza culinaria unica, e Antonino Cannavacciuolo non delude mai le aspettative. Villa Crespi, il suo ristorante 3 stelle Michelin situato nel suggestivo borgo di Orta San Giulio, in Piemonte, è pronto ad accogliere gli ospiti con un menù di Capodanno 2025 all’insegna dell’eleganza e della ricercatezza.

La notte di San Silvestro è il momento perfetto per regalarsi un’esperienza culinaria unica, e Antonino Cannavacciuolo non delude mai le aspettative. Villa Crespi, il suo ristorante 3 stelle Michelin situato nel suggestivo borgo di Orta San Giulio, in Piemonte, è pronto ad accogliere gli ospiti con un menù di Capodanno 2025 all’insegna dell’eleganza e della ricercatezza.
Il menù: un viaggio gastronomico di 11 portate
Cannavacciuolo ha pensato a un percorso di 11 portate che celebra la creatività e la tradizione italiana, rivisitata in chiave moderna. La serata inizia con uno stuzzichino dello Chef, seguito da un’ostrica con caviale, impreziosita da una granita al rapanello e latticello, e dagli scampi crudi alla “pizzaiola”, accompagnati da acqua di polpo, un omaggio sorprendente alla tradizione mediterranea.
Il viaggio prosegue con un piatto di cavolfiore, kimchee, mandorla e pomodoro, che mescola sapori intensi e contrasti, preparando il palato per i primi piatti. Lo spaghetto allo zafferano, arricchito da ricci di mare e quinoa croccante, rappresenta la perfetta fusione tra semplicità e lusso, mentre i plin di agnello alla brace, serviti con zuppa forte e gamberi rossi, regalano un connubio di tradizione e innovazione.
I secondi piatti includono un raffinato rombo con cime di rapa, latticello e olio di broccolo, e un cilindro di pasta alla genovese, abbinato a carciofo e topinambur, che reinterpreta un classico della cucina italiana in chiave gourmet.
La serata si conclude con un pre-dessert, seguito dal Dessert Villa Crespi, una creazione esclusiva dello chef, e un assortimento di piccola pasticceria, con i celebri babà e le code di aragosta, un omaggio alla tradizione partenopea.
Un prezzo da capogiro
Un menù così esclusivo, ovviamente, ha il suo costo. Il cenone di Capodanno 2025 a Villa Crespi è proposto a 500 euro a persona, bevande escluse. Un prezzo che riflette non solo la qualità degli ingredienti e la creatività dello chef, ma anche l’esperienza unica offerta da uno dei ristoranti più rinomati d’Italia.
Prenotazioni e location
Chi desidera vivere questa esperienza può prenotare il proprio tavolo direttamente sul sito ufficiale di Villa Crespi. Situato nel pittoresco borgo di Orta San Giulio, riconosciuto come uno dei più belli d’Italia, il ristorante è immerso in un’atmosfera incantevole che rende la serata ancora più speciale.
Per chi cerca un Capodanno all’insegna del lusso e della gastronomia d’eccellenza, Villa Crespi e il suo Antonino Cannavacciuolo rappresentano una scelta senza eguali.
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Cucina
La cheesecake: varianti gustose per deliziare il palato
La cheesecake invernale offre infinite possibilità di sperimentazione in cucina. Sia che tu scelga di abbracciare i sapori ricchi del cioccolato e delle noci o di optare per la freschezza degli agrumi, l’arte di creare varianti invernali della cheesecake è un modo delizioso per celebrare la stagione.

Mentre l’inverno si insinua con il suo freddo avvolgente, la cheesecake offre un comfort dolce e cremoso che si adatta perfettamente alla stagione. In questo articolo, esploreremo alcune varianti invernali creative della cheesecake, offrendo un viaggio attraverso gusti e combinazioni che riscaldano l’anima. Concluderemo con una deliziosa ricetta di cheesecake al mandarino, perfetta per portare un tocco di freschezza agli giorni più freddi.
La cheesecake classica come tela invernale
La cheesecake classica, con il suo strato cremoso e crosta friabile, è il punto di partenza ideale per esplorare varianti invernali. Il suo gusto neutro si presta bene a essere accoppiato con ingredienti stagionali come agrumi, spezie calde e frutta secca.
Cheesecake al cioccolato e pepe nero
Una variante intrigante è la cheesecake al cioccolato e pepe nero. L’aggiunta di pepe nero macinato fresco crea un contrasto affascinante con la dolcezza del cioccolato, aggiungendo una nota calda e speziata perfetta per l’inverno.
Cheesecake al caffè e noci
Per gli amanti del caffè, una cheesecake al caffè e noci può essere la scelta ideale. L’aroma robusto del caffè si fonde con la ricchezza delle noci, creando un profilo di gusto avvolgente e appagante.
Cheesecake all’arancia e zenzero
L’arancia e lo zenzero aggiungono una nota agrumata e piccante alla cheesecake, creando un connubio perfetto per l’inverno. La freschezza dell’arancia si sposa con il calore dello zenzero, regalando una cheesecake vibrante e rinfrescante.
Cheesecake al miele e noci
Il miele, con la sua dolcezza naturale, può essere un’aggiunta sublime alla cheesecake invernale. Accompagnato dalle noci croccanti, crea un dessert che incarna la calda dolcezza della stagione.
Un’idea? La cheesecake al mandarino, la ricetta passo a passo: Concludiamo con una ricetta che unisce la cremosità della cheesecake alla freschezza del mandarino. Ecco la ricetta:
Ingredienti:
- 200g di biscotti digestive
- 100g di burro fuso
- 500g di formaggio cremoso
- 200g di zucchero
- 3 uova
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- Scorza grattugiata di 2 mandarini
- Succo di mandarino fresco (da circa 4 mandarini)
- Per la copertura: mandarini a fette sottili
Procedimento:
- Trita finemente i biscotti e mescola con il burro fuso. Pressa il composto sul fondo di una teglia per cheesecake e metti in frigorifero per solidificare.
- In una ciotola, mescola il formaggio cremoso con lo zucchero fino a ottenere una consistenza liscia.
- Aggiungi le uova una alla volta, incorporando bene.
- Aggiungi l’estratto di vaniglia, la scorza grattugiata e il succo di mandarino. Mescola delicatamente.
- Versa il composto sulla base di biscotti nella teglia e cuoci in forno preriscaldato a 160°C per circa 45-50 minuti o fino a quando la cheesecake è fissata.
- Lascia raffreddare completamente e metti in frigorifero per almeno 4 ore o durante la notte.
- Prima di servire, guarnisci con fette sottili di mandarino sulla superficie.
Cucina
Scopri la cucina russa con l’Aringa in Pelliccia
L’insalata “aringa in pelliccia” è un piatto che, oltre a essere gustoso, rappresenta una parte significativa della tradizione culinaria russa. Ogni strato contribuisce al sapore complessivo, creando un’armonia di sapori dolci, salati e leggermente aciduli che deliziano il palato.

La cucina russa è ricca e variegata, riflettendo l’ampiezza e la diversità del paese. Con ingredienti semplici e tecniche di cottura tradizionali, la cucina russa offre piatti sostanziosi che spesso si basano su cereali, patate, carne e pesce. Le zuppe, come il borscht e la shchi, sono elementi fondamentali della dieta russa, così come i piatti a base di pasta come i pelmeni e i vareniki. Inoltre, la Russia è famosa per i suoi prodotti lattiero-caseari, tra cui panna acida, kefir e formaggi. Tra i dolci, le torte al miele e i blini con diverse farciture sono molto popolari.
Uno dei piatti più iconici e amati della cucina russa è l’insalata “aringa in pelliccia” (селёдка под шубой), una combinazione unica di ingredienti che crea un sapore ricco e complesso. Questo piatto è spesso servito durante le festività, come il Capodanno, ed è apprezzato per la sua bellezza visiva e il suo gusto delizioso.
Ricetta dell’Insalata “Aringa in Pelliccia”
Ingredienti
- 300 g di filetti di aringa sotto sale
- 3 patate medie
- 2 carote
- 3 barbabietole medie
- 1 cipolla
- 3 uova
- 200 g di maionese
- Sale q.b.
Procedimento
- Preparazione degli Ingredienti
- Cuocere le patate, le carote e le barbabietole separatamente fino a quando non sono tenere. Lasciarle raffreddare, poi sbucciarle.
- Cuocere le uova fino a renderle sode, quindi raffreddarle sotto acqua corrente, sbucciarle e tritarle finemente.
- Tritare finemente la cipolla.
- Sciacquare i filetti di aringa sotto acqua corrente per rimuovere l’eccesso di sale e tagliarli a pezzi piccoli.
- Stratificazione dell’Insalata
- Prendere un piatto da portata ampio e iniziare a disporre gli ingredienti a strati.
- Primo strato: Patate grattugiate. Distribuire uniformemente e condire leggermente con sale.
- Secondo strato: Aggiungere uno strato di aringa tagliata a pezzi piccoli.
- Terzo strato: Cipolla tritata finemente.
- Quarto strato: Carote grattugiate.
- Quinto strato: Uova tritate.
- Sesto strato: Barbabietole grattugiate. Questo strato darà al piatto il suo caratteristico colore rosso.
- Strato finale: Coprire tutto con uno strato generoso di maionese.
- Assemblaggio Finale
- Una volta completati tutti gli strati, coprire l’insalata con della pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigorifero per almeno 4 ore (preferibilmente tutta la notte) per permettere ai sapori di amalgamarsi.
- Servizio
- Prima di servire, si può decorare la superficie dell’insalata con qualche ciuffo di prezzemolo o aneto fresco per un tocco di colore e freschezza.
Cucina
Cannavacciuolo premiato da Forbes, ma è accusato di sfruttamento
Lo chef più influente d’Italia secondo Forbes finisce nel mirino dei social: accuse di retorica tossica e richieste di maggiore attenzione ai diritti dei lavoratori.

Antonino Cannavacciuolo è stato incoronato da Forbes Italia come lo chef più influente del 2025. Si tratta di un riconoscimento che celebra non solo la sua carriera stellata ma anche la sua capacità di incarnare la figura moderna del cuoco-imprenditore. Un cuoco capace di coniugare tradizione, innovazione e carisma televisivo. Eppure, mentre lo chef di Vico Equense festeggiava il premio con un post su Instagram, ringraziando colleghi e dedicando il riconoscimento a chi lavora ogni giorno con passione, una critica feroce ha iniziato a circolare sui social, gettando un’ombra sul momento di gloria.
Antonino, Antonino che mi combini?
Tutto è nato da un’intervista in cui Cannavacciuolo ha raccontato i sacrifici fatti per costruire il suo impero gastronomico. Tempi in cui Villa Crespi era aperta sette giorni su sette e lui non si fermava mai. Parole che, nelle sue intenzioni, volevano essere un tributo alla dedizione e alla resilienza. Ma che per alcuni utenti sono suonate come la celebrazione di un modello lavorativo insostenibile. “Discorsi tossici che andrebbero evitati, in un sistema già al collasso per sfruttamento”, ha scritto un utente in un commento diventato virale. Altri hanno messo in dubbio la narrazione del “self-made man”, sostenendo che senza il supporto economico familiare, certi traguardi sarebbero stati irraggiungibili.
La giungla della ristoranzione
La polemica ha riacceso il dibattito sulle condizioni di lavoro nel mondo della ristorazione, un settore spesso accusato di turni massacranti, stipendi bassi e scarsa tutela dei diritti. In particolare, molti chiedono che figure di spicco come Cannavacciuolo, oggi a capo di un gruppo con ristoranti, bistrot e format televisivi di successo, si facciano promotori di un cambiamento culturale che metta al centro il benessere dei dipendenti. Non si tratta solo di riconoscimenti e premi, ma di responsabilità sociale e di esempio.
Lo chef, per ora, non ha risposto direttamente alle critiche, ma il suo silenzio non ha placato il dibattito. In un momento in cui il settore della ristorazione è chiamato a ripensare i propri modelli organizzativi, la figura dello chef-star non può più sottrarsi a un confronto aperto con le nuove sensibilità sociali. Il premio di Forbes, che lo definisce “ (…) versatile e protagonista, imprenditore e star televisiva”, è senza dubbio meritato. Ma forse è anche il momento di usare quella visibilità per affrontare con coraggio le contraddizioni di un sistema che, dietro le luci della ribalta, nasconde ancora molte zone d’ombra.
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