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Curiosità

Il 2025 è un anno quasi magico: i calcoli dietro il quadrato perfetto

Quadrato perfetto, somma di una progressione al quadrato e altre curiosità: ecco perché il 2025, secondo la matematica, è un anno da ricordare. Ma niente paura, non ci sono segreti esoterici nascosti nei numeri, solo pura logica e bellezza scientifica.

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    Ogni tanto, anche i numeri si prendono la scena. Da quando è iniziato il nuovo anno, il 2025 è diventato protagonista sui social grazie alle sue proprietà matematiche. Certo, nessuna di queste rivoluzionerà la vostra vita o determinerà il destino dell’anno, ma i numeri, si sa, possono affascinare proprio per la loro bellezza intrinseca.

    Una delle voci più attive in questo dibattito è quella di Maria Bosco, divulgatrice di Geopop e mente dietro il profilo social meribi_matemaggica. In un video recente, Bosco ha spiegato perché il 2025 è un numero così speciale.

    Un quadrato perfetto dal fascino raro

    La caratteristica che balza subito agli occhi è che il 2025 è un quadrato perfetto. In termini matematici, ciò significa che è il quadrato di un numero intero: 2025 = 45², ossia 45 x 45.

    Questa proprietà non è affatto comune, soprattutto quando parliamo di anni. Nel millennio scorso, ad esempio, ci sono stati solo 13 anni che erano quadrati perfetti, e l’ultimo è stato il 1936 (44²). Quel periodo, però, non ha lasciato un buon ricordo, almeno per l’Italia, che si trovava nel pieno del regime fascista.

    Nel millennio in corso, il 2025 è il settimo anno a vantare questa proprietà, e dopo di lui bisognerà aspettare il 2116 (46²). E andando avanti nei millenni, gli anni quadrati perfetti si faranno sempre più rari: man mano che i numeri aumentano, la distanza tra i loro quadrati cresce inevitabilmente.

    La magia delle somme e dei quadrati

    Ma c’è un’altra curiosità che rende il 2025 unico. Questo numero può essere ottenuto anche in un altro modo sorprendente: come il quadrato della somma dei primi nove numeri interi. In formule:
    2025 = (1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9)².

    Provate a calcolare: la somma di 1 + 2 + 3 fino a 9 è 45, e 45², come abbiamo visto, dà proprio 2025. Questo doppio legame con i quadrati rende il numero particolarmente interessante per gli appassionati di matematica.

    Numeri che raccontano storie

    Il fascino del 2025 non è solo nelle sue proprietà, ma anche nella rarità di trovarle in un anno. I numeri, spesso percepiti come astratti e lontani dalla realtà quotidiana, possono invece raccontare storie e stimolare la curiosità.

    E no, non c’è nulla di esoterico o misterioso in queste proprietà. Si tratta semplicemente di logica e di quella bellezza intrinseca che la matematica sa regalare a chi si ferma a osservarla.

    Quindi, mentre affrontiamo l’anno nuovo, possiamo portarci dietro questa piccola curiosità: il 2025 è uno di quegli anni rari che brillano per la loro perfezione matematica. E chissà, magari questa scoperta sarà lo spunto per guardare il mondo dei numeri con occhi nuovi.

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      Curiosità

      Il bacio: un’evoluzione dal grooming? Lo studio che svela l’origine ancestrale del gesto romantico

      Un’ipotesi affascinante e supportata dal professor Adriano R. Lameira dell’Università di Warwick: il bacio sarebbe l’eredità di pratiche ancestrali di grooming. Ma non tutti lo fanno: in molte culture è un tabù, mentre per altre il bacio resta una prova d’intimità.

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        L’origine del bacio potrebbe sorprendere: secondo un recente studio, il gesto romantico e intimo che oggi conosciamo avrebbe radici ben lontane dalle fantasie romantiche e andrebbe ricondotto al “grooming”, ovvero la toelettatura. Nelle società animali, e in particolare tra le scimmie, gli individui si spulciano e si puliscono a vicenda non solo per rimuovere parassiti, ma anche per rinsaldare i legami sociali e ridurre lo stress. E in alcuni primati, come gli scimpanzé e i bonobo, il grooming si estende persino alla bocca, unendo il movimento delle labbra a un tocco di suzione per pulire a fondo alcune aree del corpo.

        Secondo il professor Adriano R. Lameira, primatologo e fondatore del gruppo “ApeTank” dell’Università di Warwick, il bacio potrebbe essere la sopravvivenza evolutiva di questo gesto rituale di cura e legame. “Con la perdita della pelliccia nel nostro lignaggio, la funzione igienica del grooming si è ridimensionata, ma la fase finale, un contatto labiale, è rimasta e si è evoluta per segnalare affetto e unione in diversi contesti culturali,” spiega il professore.

        La pratica del grooming è infatti comune in molte specie animali, ma tra i primati antropomorfi assume caratteristiche che hanno un’importanza più strettamente sociale. Il bacio di riconciliazione, ad esempio, è riscontrato tra scimpanzé e bonobo, per i quali ha una funzione di riparazione dopo conflitti interni ai gruppi. “Anche nel nostro caso – prosegue Lameira – il bacio ha mantenuto la capacità di rafforzare relazioni significative e intimi legami sociali.” Tuttavia, a differenza degli umani, i baci tra primati restano episodici, riservati a contesti specifici, e non sono sempre presenti in altre specie o culture. Le scimmie cappuccine, ad esempio, manifestano affetto infilando le dita negli occhi dei compagni, mentre i gorilla e gli oranghi optano per abbracci e giochi senza mai arrivare al bacio.

        Un altro aspetto interessante è l’universalità del bacio: sembra comune in tutte le culture? Studi come quello di Jankowiak e colleghi (“Is The Romantic-Sexual Kiss a Near Human Universal?”) dimostrano che, su un campione di 170 culture, il bacio romantico è diffuso in meno della metà. Ci sono popolazioni per cui il bacio è quasi sconosciuto o considerato inappropriato; in altre, è riservato ai momenti più intimi, essendo influenzato dalle norme sociali.

        Per tracciare la storia culturale del bacio, Lameira porta come esempio gli antichi romani, che distinguevano il bacio in tre varianti precise: l’osculum, un bacio sulla guancia che rappresentava affetto sociale senza connotazioni romantiche; il basium, un bacio sulle labbra tra familiari stretti o amanti senza implicazioni erotiche; e infine il savium, un bacio di natura sessuale riservato ai partner romantici. Questa distinzione indica che il bacio, con il tempo, è divenuto un gesto complesso, in grado di significare affetto, amore, rispetto o desiderio, a seconda del contesto.

        Mentre restano ancora altre ipotesi sul perché l’essere umano si baci – come quella dell’allattamento materno o della premasticazione del cibo – il grooming appare sempre più coerente con la funzione sociale e di connessione del bacio. Nonostante gli sviluppi culturali, il bacio racchiude forse la traccia di quel “contatto labiale” primordiale, portandosi dietro il retaggio dei nostri antenati, che lo usavano per rinsaldare legami e consolidare i rapporti all’interno del gruppo. Così, ogni bacio che diamo potrebbe essere l’eco di una pratica antica quanto il bisogno umano di essere parte di una comunità.

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          Curiosità

          La “casa a un euro” è diventata una dimora dei sogni per chi sogna di fuggire e ricostruirsi una vita!

          E’ successo tutto dopo l’arrivo della carovana della rete britannica BBC che ha portato a Fornovolasco la trasmissione, mini serie tv “Amanda e Alan’s Italian Job”. Da quel giorno tutto è cambiato a Fornovolasco, piccolo comune della Garfagnana in provincia di Lucca.

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            E’ successo tutto dopo l’arrivo della carovana della rete britannica BBC che ha trasformato una casa a un euro in una casa da sogno. Ma come? Grazie alla mini serie tv “Amanda e Alan’s Italian Job” che ha fatto il miracolo. Da quel giorno tutto è cambiato a Fornovolasco, piccolo comune della Garfagnana in provincia di Lucca. Anni fa è apparso un annuncio ripreso dai giornali locali e nazionali. Era il periodo in cui sindaci di borghi sperduti e abbandonati mettevano in vendita a un euro ruderi le case diroccate pur di ridare vita ai paesi e combattere lo spopolamento.

            Prima c’era un rudere ma poi…

            Una di questa abitazione era già stata al centro degli onori della cronaca. Era stata scelta come “protagonista” della serie televisiva della BBC, “Amanda e Alan’s Italian Job“. Ovvero il programma dedicato alla ristrutturazione di vecchie case abbandonate nel centro storico di antichi borghi italiani. L’abitazione nella piccola frazione di Fornovolasco – nota per la presenza della “Grotta del Vento” – era entrata nell’occhio degli organizzatori della trasmissione. La casa infatti era stata scelta per il progetto locale “Case a 1 euro“, promosso dal comune per rilanciare il territorio. Dopo i primi contatti e la visita dei produttori di Voltage TV, l’ipotesi si trasforma in un reality a episodi. Grazie ai protagonisti Amanda Holder e Alan Carr, la serie racconta al pubblico le varie fasi della ristrutturazione.

            … il sogno si è avverato

            La ristrutturazione è durata mesi, durante i quali la troupe ha trovato accoglienza nel paese della Garfagnana e ha documentato l’avanzamento delle opere. Inoltre con l’aiuto di una squadra di artigiani e professionisti locali, ha realizzato un progetto davvero unico. Una vera rinascita per una abitazione destinata all’abbandono. Durante la presentazione del lavoro di restauro la produzione aveva comunicato la volontà di mettere in vendita la proprietà e devolvere i profitti in beneficenza. Ed ecco fatto. L’abitazione è in vendita. Al suo interno sono stati restaurati anche affreschi, travi in castagno a vista, pareti in pietra e piastrelle d’epoca. La “Casa a 1 euro” è stata trasformata in una dimora da sogno.

            Un annuncio immobiliare con i fiocchi

            Se stai cercando una casa vacanza italiana da sogno, adorerai la nostra nuova proprietà nascosta tra le colline della Toscana. Si trova nel borgo storico di Fornovolasco, nel comune della Garfagnana di Fabbriche di Vergemoli, affacciato sulle acque cristalline del torrente Turrite“. Recita l’annuncio immobiliare. “Magnifiche le viste dai suoi balconi e finestre sulle rapide e sulle montagne circostanti, appartenenti alla catena montuosa delle Alpi Apuane“. L’ agenzia immobiliare punta sui clienti internazionali per questi 155 mq completamente ristrutturati, 6 stanze, 2 camere, altrettanti bagni, balcone e giardino a disposizione, per la cifra di 220mila euro. Un affare.

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              Curiosità

              Un cornetto per un sorriso: la dolce iniziativa che scalda i cuori a Foggia

              Un barman foggiano ha diffuso il calore del “caffè sospeso” regalando cornetti a chi ne ha bisogno, ispirando un’ondata di solidarietà.

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                In un mondo sempre più frenetico, dove spesso si tende a guardare oltre le proprie difficoltà, un gesto semplice e spontaneo può fare la differenza. È quello che ha dimostrato Vito Di Tullio, titolare del Bar Life Coffee di Foggia, con la sua bellissima iniziativa del “cornetto sospeso“.

                Un cornetto di solidarietà che nasce dal cuore

                Stanco di vedere cibo buono andare sprecato e mosso dalla volontà di aiutare il prossimo, Vito ha deciso di apporre un cartello sulla saracinesca del suo bar con una scritta semplice ma efficace: “Prendine se ne hai bisogno“. Accanto, dei sacchetti contenenti due cornetti freschi, pronti per essere gustati da chi ne avesse bisogno. Questa bella idea, ispirata al tradizionale “caffè sospeso” napoletano, ha subito conquistato il cuore dei foggiani. In pochi giorni, la notizia si è diffusa sui social media, suscitando ammirazione e commozione.

                Il caffè sospeso: un gesto antico che si rinnova

                Il “caffè sospeso” è un’usanza napoletana che risale a molti anni fa. Chi poteva permetterselo, ordinava un caffè in più, pagandolo in anticipo, per offrirlo a chi si trovasse in difficoltà. Questo gesto semplice e generoso si è diffuso in tutto il mondo, diventando un simbolo di solidarietà e umanità. Dal caffè al pane, passando per i cornetti è la dimostrazione che la solidarietà non ha confini. Negli ultimi anni, infatti, il concetto di “cibo sospeso” si è evoluto, includendo non solo il caffè, ma anche altri alimenti come il pane, la pasta e la frutta. Molti panifici, ristoranti e supermercati hanno aderito a questa iniziativa, offrendo gratuitamente parte dei loro prodotti a chi ne ha bisogno.

                Un’onda di solidarietà che coinvolge tutti…i cornetti

                La storia di Vito Di Tullio dimostra che anche un piccolo gesto può avere un grande impatto sulla comunità. L’iniziativa del “cornetto sospeso” ha ispirato molte altre persone a fare del bene, dimostrando che la solidarietà è un sentimento che può unire le persone e creare un mondo migliore. E in effetti se ci pensiamo bene la solidarietà non costa nulla. Bastano un piccolo gesto e un cuore grande per fare la differenza.

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