Moda
Bikini a vita alta, ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?
Altro che moda passeggera: il bikini a vita alta è diventato un classico estivo. Amato da influencer e comuni mortali, promette pance coperte, fianchi scolpiti e look da star hollywoodiana. E sì, ormai è più democratico di quanto si creda.
Chi pensava che il bikini a vita alta fosse solo una meteora modaiola, si è sbagliato di grosso. Non solo non è passato di moda, ma nel 2025 è ancora protagonista indiscusso delle spiagge italiane, con buona pace delle nostalgiche del due pezzi striminzito anni Duemila. Anzi, se vogliamo dirla tutta, è diventato un classico, un’icona, quasi quanto il mojito al tramonto e il tormentone di Annalisa.
Sulle spiagge da Forte dei Marmi a Porto Cesareo, il due pezzi “castigato” impazza. Vita alta, sgambatura strategica, top contenitivo o a fascia: il bikini del momento non lascia scoperta la pancia, ma esalta il punto vita e allunga la gamba. Una specie di Photoshop tessile che ti sistema tutto senza troppa fatica. C’è chi lo definisce il push-up della mutanda. E non ha torto.
Il ritorno di fiamma è iniziato in sordina qualche estate fa, con qualche influencer nostalgica delle pin-up anni ’50. Poi sono arrivati i marchi, gli stilisti e — inevitabile — Chiara Ferragni in una cabina a Positano. Da lì, la diffusione è stata capillare: dalle collezioni fast fashion ai brand luxury, passando per i costumi handmade su Instagram.
Ma perché questo amore non finisce mai? Perché il bikini a vita alta è democratico. Sì, proprio lui. Nasconde, modella, solleva l’autostima. Fa sentire tutte un po’ più sicure, anche chi ha smesso di contare gli addominali molti aperitivi fa. E se abbini anche un top con ferretto o scollo a cuore, ti ritrovi magicamente proiettata in uno spot anni ’90. Mancano solo le onde che si infrangono al rallentatore.
E poi c’è la questione nostalgica. Il vintage funziona sempre, e questo costume ha dalla sua una doppia anima: il glamour retrò delle dive da riviera e l’iconografia pop delle soap anni Novanta. Da Brigitte Bardot a Pamela Anderson, passando per i filtri seppia e le stories patinate: ogni riferimento è voluto, ogni dettaglio ammiccante.
I modelli? Si va dal total black effetto Audrey Hepburn al fluo da festival in spiaggia. Alcuni osano trasparenze, altri mantengono un rigore da scuola di bon ton. Ma tutti, rigorosamente, con la vita ben al di sopra dell’ombelico. Che ormai, diciamolo, non ha più niente da dimostrare.
Perché in un’estate che promette temperature bollenti e influencer ovunque, il bikini a vita alta resta lì, fedele, rassicurante. Il pezzo che non ti tradisce. Quello che metti quando vuoi vincere facile. E no, non è un modo per “nascondere” qualcosa: è un modo per mostrarsi al meglio. Strategia, non censura.
Quindi, care fashioniste in cerca di rivoluzione, prendete nota: il futuro è alto. Altissimo. Ma con stile.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Moda
Maglioni, calore e stile: la maglieria torna protagonista dell’autunno con un’eleganza rilassata
Dal pull norvegese al dolcevita minimal, la maglieria torna al centro del guardaroba autunnale. I filati naturali si mescolano con fibre innovative, le texture diventano protagoniste e i colori evocano la terra. È il trionfo del comfort chic: morbido, avvolgente e irresistibilmente contemporaneo.
C’è un momento, a fine ottobre, in cui l’aria cambia odore. L’estate si ritira e il primo istinto è quello di cercare qualcosa che scaldi. Non solo il corpo, ma anche l’anima. È il momento dei maglioni, dei cardigan lunghi, delle lane che accarezzano. E mai come quest’anno la maglieria è tornata al centro della scena della moda.
Dimenticate i pull tristi da mezza stagione: la nuova generazione di maglioni è sofisticata, sensuale, urbana. Lo dimostrano le passerelle di Chloé, Max Mara, The Row e Prada, dove le modelle sfilano avvolte da lane pregiate e cashmere in tonalità neutre: avorio, caramello, moka, grigio fumo. La regola è una sola: il comfort diventa un’arte.
Le linee si fanno fluide, i volumi oversize ma mai sciatte. Il dolcevita, un tempo simbolo di rigore intellettuale, torna reinterpretato in chiave femminile con tagli che lasciano scoperte spalle e clavicole. I cardigan diventano abiti, stretti in vita da cinture sottili. La lana grossa convive con il mohair vaporoso, mentre il merino più sottile sostituisce le camicie sotto i blazer.
È la stagione del soft power: il potere morbido di chi sceglie la comodità senza rinunciare allo stile. Gli stilisti parlano di “knitwear therapy”: vestirsi di maglia come gesto di benessere, una carezza contro la frenesia. Anche i colori raccontano questa esigenza di calore: le palette della terra — ocra, ruggine, zucca, borgogna — sostituiscono i toni accesi dell’estate e invitano a un’eleganza naturale.
Nei negozi si moltiplicano le capsule dedicate al knitwear sostenibile: lane rigenerate, cashmere riciclato, filati certificati. La moda guarda alla morbidezza, ma anche alla responsabilità.
Perché in fondo, l’autunno è la stagione del ritorno a sé. E indossare un maglione non è solo una scelta estetica: è una dichiarazione d’intenti. Significa concedersi lentezza, protezione, intimità. Come una coperta che ci accompagna nel mondo, ricordandoci che anche la moda — quando vuole — può essere un abbraccio.
Moda
Kim Kardashian lancia il perizoma “peloso”: l’ironia (e il business) di Skims conquista il web
Tra ironia, provocazione e marketing geniale, il nuovo prodotto firmato Skims è andato sold out in poche ore, scatenando un acceso dibattito sui social tra chi lo trova divertente e chi lo giudica semplicemente di cattivo gusto.
L’universo di Skims, il brand di intimo e abbigliamento modellante fondato da Kim Kardashian, si arricchisce di un nuovo – e insolito – capitolo. L’ultima trovata della linea, il “Faux Hair Micro String Thong”, è un perizoma rivestito di finti peli sintetici, pensato per giocare con l’idea di naturalezza e provocazione. Il risultato? Una valanga di commenti online, tra entusiasmo, stupore e inevitabili ironie.
Il lancio è stato accompagnato da un video promozionale in perfetto stile anni Settanta, con ambientazione da quiz televisivo, luci al neon, sorrisi smaglianti e un’estetica volutamente kitsch. Kim Kardashian, come di consueto, ha puntato tutto sull’ironia e sull’effetto sorpresa. Il claim della campagna, “The Ultimate Bush” (“il cespuglio definitivo”), gioca apertamente sul doppio senso, invitando le clienti a scegliere “di che colore vuoi il tuo tappeto”.
Un perizoma che non passa inosservato
Realizzato in poliammide ed elastan e ricoperto da soffici fibre sintetiche, il nuovo perizoma Skims è disponibile in dodici tonalità, dal nero corvino al biondo miele, fino al rosso rame. La silhouette è quella tipica del micro string: minimalista, con fianchi sottilissimi e una parte posteriore quasi invisibile. L’obiettivo è creare un effetto “seconda pelle”, ma con un tocco di umorismo che non lascia indifferenti.
Il prezzo? 42 euro. E nonostante la natura volutamente ironica del prodotto, il Faux Hair Micro String Thong è andato esaurito in poche ore sul sito ufficiale di Skims, confermando la potenza mediatica del marchio e della sua fondatrice.
Provocazione o strategia geniale?
Come spesso accade con Kim Kardashian, la linea tra arte della comunicazione e provocazione è sottile. L’imprenditrice americana ha costruito il successo del suo brand sull’abilità di anticipare le tendenze e spostare i confini del “fashion marketing”.
C’è chi considera questo perizoma una critica ironica agli standard di bellezza e alle abitudini estetiche, riportando in primo piano il tema della libertà di scelta femminile anche in fatto di body hair. Altri, invece, lo bollano come un eccesso di cattivo gusto, una trovata nata solo per alimentare la viralità social e consolidare l’immagine provocatoria della fondatrice.
Ma al di là delle opinioni, è innegabile che Skims abbia centrato ancora una volta il bersaglio: far parlare di sé.
La filosofia Skims: tra comfort, inclusività e ironia
Lanciato nel 2019, il marchio Skims è nato con l’intento di rivoluzionare il mondo dello shapewear, proponendo intimo modellante in una vasta gamma di tonalità “nude” per adattarsi a ogni carnagione. Oggi il brand è valutato oltre 4 miliardi di dollari, con una presenza stabile nei principali mercati internazionali e collaborazioni di prestigio, come quella con la NBA per la fornitura ufficiale di underwear.
Non è la prima volta che Skims punta su idee fuori dagli schemi: nel 2021 la linea premaman modellante aveva suscitato discussioni sulla body positivity, mentre la recente fascia contenitiva per il viso aveva diviso il pubblico tra chi la considerava un’innovazione beauty e chi un’esagerazione estetica.
Una lezione di marketing virale
Con il “perizoma peloso”, Kim Kardashian sembra voler ironizzare sul concetto stesso di femminilità e sugli standard imposti dall’industria della moda e della depilazione. La trovata, apparentemente assurda, ha generato milioni di visualizzazioni in poche ore, con utenti che si dividono tra curiosità, sarcasmo e genuino divertimento.
Un successo che conferma, ancora una volta, la capacità della fondatrice di Skims di trasformare la provocazione in business. Nel mondo di Kim Kardashian, anche un perizoma può diventare un manifesto culturale – e soprattutto, un affare redditizio.
Moda
Bella Hadid, tra forza e fragilità: il ritorno in passerella che preoccupa i fan
Dopo mesi di assenza dovuti alla malattia di Lyme, la top model americana è tornata a calcare la passerella del Victoria’s Secret Fashion Show 2025. Ma i video virali della sfilata hanno acceso il dibattito sulle sue reali condizioni di salute.
C’è grande apprensione nel mondo della moda dopo il ritorno di Bella Hadid sul palco del Victoria’s Secret Fashion Show 2025, svoltosi a New York lo scorso weekend. La modella, 29 anni, ha sfilato nel momento clou della serata, indossando un completo argentato tempestato di cristalli e un paio di maxi ali bianche, simbolo iconico del brand. Ma nonostante l’applauso del pubblico, le immagini della sua passerella hanno suscitato più preoccupazione che entusiasmo.
I fan: “Sembrava stanca e fragile”
In un video diventato virale su TikTok — con oltre 10 milioni di visualizzazioni in poche ore — Bella appare visibilmente affaticata: lo sguardo basso, i movimenti lenti, una mano a sorreggere le ali durante la camminata finale. Molti utenti hanno commentato con toni di apprensione:
“Sembrava stesse lottando per rimanere in piedi”,
“Sembra così fragile, spero stia bene.”
Altri, invece, hanno provato a ridimensionare l’allarme, suggerendo che le ali potessero essere semplicemente troppo pesanti. “Quelle da chiusura sono sempre enormi, e spesso le modelle faticano a muoversi”, ha scritto un fan su X (ex Twitter).
Ma il dibattito non si è fermato qui. Molti ricordano infatti che la Hadid è reduce da un lungo percorso medico per il morbo di Lyme, una malattia cronica trasmessa dalle zecche che colpisce il sistema nervoso e muscolare, provocando stanchezza, dolori articolari e difficoltà motorie.
Il ritorno dopo la malattia
Il ritorno di Bella in passerella arriva a poche settimane dalle foto condivise dalla stessa modella su Instagram, dove aveva documentato parte del suo ricovero. Nelle immagini, pubblicate lo scorso agosto, appariva in ospedale, con flebo e medicazioni, scrivendo:
“Sono grata per ogni giorno che mi avvicina alla guarigione.”
La modella aveva poi aggiunto di aver attraversato un percorso lungo 15 anni di cure, ricadute e speranze, ma di sentirsi finalmente pronta a tornare alla sua vita e alla sua passione per la moda.
A sostenerla pubblicamente erano arrivate anche le parole della madre Yolanda Hadid, ex modella e oggi attivista per la consapevolezza sul Lyme, che l’aveva definita una “Lyme warrior”. Anche la sorella Gigi Hadid aveva scritto un messaggio d’affetto:
“Ti amo, sorella. Nessuno merita di stare meglio più di te.”
Una rinascita simbolica (ma non senza fatica)
Nonostante le preoccupazioni, Bella Hadid ha affrontato la passerella con la consueta eleganza, chiudendo lo show con un sorriso accennato e un gesto di ringraziamento verso il pubblico. Dietro quella performance, però, molti hanno letto una metafora di forza e fragilità, il ritorno di una donna che non ha mai nascosto le sue vulnerabilità.
Negli ultimi mesi, infatti, la top model aveva ridotto al minimo le apparizioni pubbliche, rinunciando a diverse sfilate internazionali per concentrarsi sulla salute. A settembre era poi riapparsa a Parigi Fashion Week, accolta da un lungo applauso, e aveva raccontato ai fan in una storia Instagram:
“Sto solo camminando, ma sto tornando in forma. A piccoli passi, ma ogni giorno più forte.”
Parole che oggi suonano quasi come una dichiarazione di resilienza.
Il messaggio oltre la passerella
Il ritorno di Bella Hadid non è solo una notizia di moda, ma anche un simbolo di vulnerabilità esposta e coraggio condiviso. In un settore spesso dominato da immagini di perfezione, la modella ha scelto di mostrarsi autentica, anche quando il corpo non risponde come dovrebbe.
Il video della sfilata, pur scatenando preoccupazione, ha anche generato una valanga di affetto. Centinaia di fan le hanno scritto messaggi di incoraggiamento:
“Non devi dimostrare niente a nessuno.”
“La salute prima di tutto, sempre.”
E forse è proprio questo il messaggio più potente del suo ritorno: la bellezza non è nella forza senza limiti, ma nella capacità di affrontare la fragilità con grazia.
Il Victoria’s Secret Fashion Show 2025 ha segnato il ritorno di Bella Hadid nel mondo della moda, ma anche un momento di riflessione collettiva. Dietro le luci, i flash e le ali scintillanti, c’è una donna che combatte da anni una malattia invisibile e che, nonostante tutto, continua a sorridere.
Il suo passo, incerto ma deciso, è diventato l’immagine di un coraggio che va oltre la passerella: quello di non arrendersi mai, anche quando il mondo ti guarda e ti giudica.
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