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Società

Milano ospita un convegno sulla legge di bilancio 2025: novità fiscali e del lavoro al centro del dibattito

Il 21 gennaio, presso l’Associazione Commercianti, esperti e professionisti si confrontano sulle modifiche alle detrazioni, imposte sul reddito e interventi edilizi introdotte dalla legge n. 207 del 30 dicembre 2024.

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    Con l’entrata in vigore il 1° gennaio 2025 della legge n. 207 del 30 dicembre 2024, meglio conosciuta come legge di bilancio, il panorama fiscale e del lavoro in Italia ha subito importanti modifiche. Tra i principali cambiamenti figurano le nuove regole per le detrazioni dei familiari a carico, la riorganizzazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e la rimodulazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle società.

    Per aiutare contribuenti e professionisti a comprendere e applicare queste novità, Milano PerCorsi impresa sociale ha organizzato un evento gratuito in presenza, che si terrà il prossimo 21 gennaio a Milano.

    L’appuntamento: dove e quando
    L’incontro avrà luogo presso l’Associazione Commercianti, in Corso Venezia 47, a partire dalle ore 14.30. L’evento è organizzato in collaborazione con diverse realtà di spicco nel settore:

    • ITALIA PROFESSIONI
    • RATIO – Centro Studi Castelli
    • SIC – Sindacato Italiano Commercialisti
    • Lexcelsior
    • Bernoni – Grant Thornton

    Programma e ospiti illustri
    Dopo i saluti istituzionali di figure di rilievo come Elbano de Nuccio (presidente CNDCEC), Avv. Massimo Maria Molla (presidente Italia Professioni), Giuseppe Bernoni (presidente Bernoni Grant Thornton) e Stefano Sfrappa (vicepresidente SIC – Sindacato Italiano Commercialisti), prenderanno la parola esperti del settore per approfondire i diversi aspetti della legge di bilancio.

    Tra gli interventi previsti:

    • Dott. Saverio Cinieri – Commercialista in Brindisi e Milano
    • Dott. Pietro Latella – Consulente del lavoro
    • Rag. Alessandro Pratesi – Commercialista e Revisore Legale
    • Dott. Renzo Radicioni – Commercialista in Lodi

    Come partecipare
    L’evento è gratuito, ma è necessaria l’iscrizione. Gli interessati possono registrarsi attraverso il sito di Milano PerCorsi al seguente link: www.milanopercorsi.it/21-01-2025-legge-di-bilancio-2025/.

    Un’occasione imperdibile per professionisti e contribuenti
    Questo incontro rappresenta un’opportunità preziosa per approfondire le novità introdotte dalla legge di bilancio 2025 e confrontarsi con esperti di alto profilo. Un appuntamento da non perdere per chi vuole comprendere le implicazioni delle nuove norme e prepararsi al meglio per affrontare i cambiamenti in ambito fiscale e del lavoro.

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      Lifestyle

      In attesa delle Olimpiadi invernali Cortina come Venezia: chi vuole entrare paga

      Reinhold Messner sostiene che pagare un ticket per entrare a Cortina sarebbe una misura necessaria per difendere le Dolomiti dal turismo aggressivo, preservando le montagne per escursionisti e ciclisti.

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        In attesa dell’inzio delle prossime Olimpiadi Invernali di Cortina che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio del 2026, resta sempre valida la proposta di Reinhold Messner di introdurre un ticket d’ingresso per accedere a Cortina. Inoltre lo scalatore vorrebbe fare pagare un ticket a tutti quelli che attraversano e scalano i passi dolomitici. Una proposta che ha suscitato un dibattito acceso tra i sostenitori della conservazione ambientale e coloro che ritengono che la montagna debba rimanere accessibile a tutti.

        Cosa dice l’uomo dei 14 ottomila metri scalati

        Messner sostiene che questa misura sarebbe necessaria per difendere le Dolomiti dal turismo aggressivo, preservando le montagne per escursionisti e ciclisti e riducendo l’impatto ambientale e il rumore causato dal flusso turistico.

        Ma il sindaco non ci sta

        Tuttavia, il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, ha respinto categoricamente la proposta, affermando che la fragilità della montagna richiede una gestione diversa e più olistica. Lorenzi ritiene che non sia accettabile precludere l’accesso alla montagna a chiunque venga a visitarla. E quindi? Quindi propone di studiare un progetto ampio che coinvolga tutti gli attori interessati per trovare soluzioni sostenibili e condivise. Intando le Olimpiadi si avvicinano…

        Mentre Messner solleva preoccupazioni legate alla preservazione ambientale e alla sostenibilità del turismo in montagna, il sindaco di Cortina, a differenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, fa i suoi conti e suggerisce che qualsiasi misura restrittiva debba essere parte di un piano ben studiato. Ma soprattutto condiviso da tutte le parti interessate. La questione rimane aperta e richiederà un dibattito approfondito e un coinvolgimento attivo delle autorità e della comunità locale per trovare una soluzione che bilanci le esigenze di conservazione ambientale con il desiderio di accessibilità e fruibilità delle montagne.

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          Società

          “È reato di maltrattamenti non far lavorare la moglie”: la Cassazione sancisce un principio storico

          La Cassazione ha confermato la condanna di un uomo che aveva costretto la moglie a non lavorare, controllandone gli spostamenti e impedendole di rendersi autonoma. Per i giudici, la privazione dell’indipendenza economica è una forma di violenza domestica.

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            Una sentenza destinata a lasciare il segno. La Corte di Cassazione ha stabilito che impedire alla moglie di lavorare e privarla dell’indipendenza economica costituisce reato di maltrattamenti.

            Il caso riguarda un uomo che aveva convinto la moglie a rinunciare alla carriera per dedicarsi ai figli, salvo poi sfruttarla come contabile nell’azienda di famiglia senza stipendio né utili. Ma non solo: il marito aveva installato telecamere per monitorare ogni suo spostamento e, quando la donna aveva trovato un lavoro nel settore turistico, l’aveva costretta a lasciarlo con continue telefonate e minacce, umiliandola pubblicamente.

            La Cassazione conferma la condanna: “Non era una scelta libera”

            La Corte d’Appello di Torino aveva già condannato l’uomo per maltrattamenti in famiglia, ma la difesa aveva provato a ribaltare il verdetto sostenendo che la donna aveva scelto spontaneamente di non lavorare per dedicarsi alla casa e ai figli.

            La Cassazione ha però respinto questa tesi: l’indipendenza economica non può essere negata con coercizione, manipolazione o abusi di potere.

            Nel testo della sentenza, riportato dal sito Giurisprudenza Penale, si legge che il marito aveva imposto alla moglie “il ruolo di casalinga attraverso un sistema di potere asimmetrico”, in cui l’aspetto economico aveva un peso determinante.

            Una decisione che segna un precedente importante

            Questa pronuncia rafforza la tutela delle vittime di violenza economica, un fenomeno spesso sottovalutato ma che rappresenta una forma grave di abuso domestico.

            La Cassazione conferma così un principio essenziale: negare l’autonomia economica a un partner è una forma di oppressione e può costituire reato di maltrattamenti.

            Una sentenza che potrebbe aprire la strada a nuove battaglie legali e a una maggiore consapevolezza sui diritti delle persone all’interno della coppia.

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              Società

              Dormire separati: una scelta d’amore per mantenere una coppia serena

              Stessa stanza, letti diversi: un segreto per un amore più sereno e duraturo. Scopri i vantaggi inaspettati del “divorzio del sonno” e come può migliorare la tua vita di coppia.

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                Il concetto di “divorzio del sonno” potrebbe sembrare paradossale, ma sempre più coppie stanno scoprendo i benefici di dormire in letti separati. Questa scelta, spesso considerata un tabù, può in realtà rafforzare il legame di coppia, migliorando la qualità del sonno e, di conseguenza, la vita di entrambi i partner.

                Perché dormire separati può fare bene alla coppia?

                Per prima cosa biosgna tenere presente che ognuno di noi ha abitudini e necessità di sonno diverse. Dormire in letti separati permette di adattare l’ambiente alle proprie esigenze, evitando di essere disturbati dal partner. Un sonno disturbato a causa di russamenti, movimenti notturni o orari diversi può portare a irritabilità e tensioni nella coppia. Dormire separati aiuta a ridurre le fonti dello stress e a migliorare l’umore. Eh già e come la mettiamo con l’intimità…? Paradossalmente, dormire separati può aumentare l’intimità di coppia. La scelta di condividere il letto diventa così un gesto consapevole e desiderato, piuttosto che un’abitudine.
                Da non dimenticare poi che la decisione di dormire separati deve essere presa di comune accordo e discussa apertamente. Questo può migliorare la comunicazione all’interno della coppia. Ma se la coppia è in crisi? In alcuni casi, dormire separati può anche aiutare a risolvere problemi di coppia più profondi, come difficoltà nella comunicazione o incompatibilità caratteriali. Capito?

                A ciascuno il suo sonno

                Il divorzio del sonno è una scelta personale che va valutata caso per caso. Non esiste una regola universale, e ciò che funziona per una coppia potrebbe non funzionare per un’altra. L’importante è che la decisione sia presa in modo consapevole e che contribuisca a migliorare la qualità della vita di entrambi i partner.

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