Viaggi
Da carcere a paradiso, l’isola di Pianosa ritorna alla vita. Era ora!
Il restauro dell’ex supercarcere sull’isola di Pianosa e l’apertura alle visite rappresentano un importante passo per conoscere la storia e le vicende legate a questo luogo.

Il restauro dell’ex supercarcere sull’isola di Pianosa e l’apertura alle visite rappresentano un importante passo per conoscere la storia e le vicende legate a questo luogo.
L’ex carcere, noto come la diramazione Agrippa, ha ospitato sia terroristi negli anni ’70 che mafiosi condannati al regime del 41bis dopo le stragi di Falcone e Borsellino. La trasformazione dell’isola da luogo di detenzione a destinazione turistica offre ai visitatori l’opportunità di esplorare le celle e i corridoi che un tempo erano abitati dai prigionieri. E che prigionieri.
Pianosa diventò sinonimo di carcere duro per i nemici dello Stato
“Capimafia come Michele Greco, Pippo Calò, Giuseppe Madonia si ritrovarono dal cosiddetto “grand hotel Ucciardone” ai patimenti di Pianosa” ricorda lo scrittore Giovanni Bianconi in una intervista al CdS. Poi arrivarono i super latitanti Leoluca Bagarella, uno dei killer di Capaci e sequestratore e uccisore di Giuseppe Di Matteo, e Nitto Santapaola. Il regime duro innescò qualche pentimento ma suscitò anche le denunce di Amnesty international e le minacce dei mafiosi.






La storia di Pianosa è ricca e complessa
Oltre al periodo in cui è stato utilizzato come carcere di massima sicurezza, per volontà del generale Dalla Chiesa nel 1997, l’isola ha una lunga storia che comprende la presenza di una colonia penale agricola e un sanatorio per i malati di tubercolosi. Il suo isolamento naturale – l’isola si trova al centro del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con soli 13 km (circa 7,4 miglia) di distanza dall’Isola d’Elba – ha reso l’Agrippa un luogo ideale per detenere i criminali più pericolosi. Ma la sua chiusura nel 1997 ha segnato la fine di un’epoca.





Turismo mordi e fuggi
Tuttavia, nonostante il restauro dell’ex supercarcere, molte parti dell’isola rimangono in rovina, compresi edifici storici e muri a secco. La gestione e il mantenimento di questi siti rappresentano sfide per le autorità locali e il Parco dell’Arcipelago Toscano, che gestisce le visite sull’isola. Sebbene il turismo giornaliero contribuisca a generare risorse per il Parco, resta ancora molto da fare per preservare e valorizzare appieno il patrimonio storico di Pianosa. Le risorse vengono investite nell’organizzazione delle visite, nei miglioramenti e nei recuperi degli spazi che il Demanio ha affidato al Parco.
Gocce nel mare
Anche il Comune di Campo nell’Elba, di cui fa parte il territorio di Pianosa, cerca di sistemare aree e servizi che gli competono (ha dato il gestione il piccolo hotel e il ristorante, per esempio) ma niente può intervenire su tutte le costruzioni di proprietà demaniale come il vecchio paese. Di cui ogni giorno crolla un pezzetto in più.
Fotocover credits Pianosa-©R.Ridi
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Viaggi
La prima parolaccia in Italia è nascosta in una basilica di Roma: ecco cosa c’è scritto
La Basilica di San Clemente in Laterano non è solo un luogo di culto, ma anche un archivio vivente della storia e della lingua. Questo affresco, con la sua combinazione di arte, linguaggio e miracolo, continua a affascinare storici, linguisti e visitatori, offrendo una rara e preziosa testimonianza della vita e delle espressioni popolari del XI secolo.

Nella basilica di San Clemente in Laterano a Roma si trova un tesoro linguistico e storico di straordinaria rilevanza: l’unica testimonianza scritta della lingua parlata dal popolo nel XI secolo, contenente anche la prima parolaccia documentata. Questa scoperta affascinante è stata usata in un contesto artistico, quasi come un fumetto ante litteram, datato alla fine del XI secolo.
Un’opera curiosa e significativa
L’affresco rappresenta una scena curiosa e significativa: Sisinnio, un nobile dell’epoca di Nerva, è ritratto mentre esclama “Fili de le pute, traite!” durante un tentativo frustrato di catturare san Clemente I, noto per le sue conversioni miracolose di pagani al cristianesimo. La storia dietro questa esclamazione è tanto affascinante quanto il linguaggio usato. Sisinnio sospettava che il papa avesse stregato sua moglie, che recentemente aveva deciso di convertirsi al cristianesimo.
Un miracolo raffigurato
L’affresco non si limita a catturare un momento di tensione religiosa e personale tra il nobile e il santo, ma illustra anche un miracolo. Nella scena, il patrizio Sisinnio ordina ai suoi servi (Gosmario, Albertello e Carboncello) di legare e trascinare san Clemente. Tuttavia, invece di catturare il santo, Sisinnio e i suoi uomini finiscono per trascinare una pesantissima colonna di marmo, simbolo della loro impotenza e della potenza divina del santo.
Un tesoro linguistico e storico
Questa rappresentazione non solo offre uno spaccato della vita e delle tensioni del tempo, ma è anche una preziosa testimonianza della lingua volgare usata dal popolo nel XI secolo. La frase “Fili de le pute, traite!” non è solo una curiosità linguistica, ma una finestra sulla comunicazione quotidiana e le espressioni di frustrazione dell’epoca.
Viaggi
MSC World Cruise 2027. E’ ora di prenotare il giro del mondo in 121 notti attraverso 25 Paesi
Un itinerario straordinario a bordo di MSC Musica: 45 destinazioni imperdibili, sette pernottamenti e avventure sui cinque continenti.

Avete da fare nel 2027? No? Allora prendete nota che MSC Crociere ha aperto ufficialmente le prenotazioni per la MSC World Cruise 2027, un viaggio unico della durata di 121 notti che esplorerà 45 destinazioni in 25 Paesi. Salpare per questo epico itinerario a bordo della nave MSC Musica significa vivere un’avventura tra culture, paesaggi e tradizioni dei cinque continenti, percorrendo oltre 37.000 miglia nautiche e attraversando l’Equatore due volte. I passeggeri potranno imbarcarsi da uno dei quattro porti europei: Civitavecchia (5 gennaio 2027), Genova (6 gennaio 2027), Marsiglia (7 gennaio 2027) o Barcellona (8 gennaio 2027). Da qui inizierà un viaggio verso ovest attraverso meraviglie naturali, storiche e culturali che toccheranno le coste di Sud America, Pacifico meridionale, Australasia, Hawaii e Caraibi, prima di tornare in Europa attraverso il Canale di Panama.
Sì ma dove andiamo? Ecco le tappe più spettacolari del viaggio MSC
L’itinerario della MSC World Cruise 2027 offre una varietà di destinazioni ognuna con un fascino unico. Vediamo insieme.
Casablanca e Marrakech, Marocco
La crociera inizia con il fascino esotico di Casablanca. Gli ospiti possono esplorare la città o avventurarsi a Marrakech, dove vivaci souk, giardini storici come il Majorelle e palazzi maestosi come il Bahia regalano un’immersione nella cultura marocchina.
Rio de Janeiro, Brasile
Tra l’Amazzonia e le spiagge di sabbia bianca, Rio incanta con il Cristo Redentore e le celebrazioni vivaci che riempiono l’aria di energia brasiliana.
Ushuaia, Argentina
“La fine del mondo” regala avventure senza pari: dal Parco Nazionale della Terra del Fuoco ai ghiacciai del Canale di Beagle, questa destinazione è un paradiso per gli amanti della natura.
Aitutaki, Isole Cook
Un vero gioiello del Pacifico meridionale, con acque turchesi, barriere coralline vibranti e spiagge paradisiache che sembrano uscite da una cartolina.
Sydney, Australia
La Sydney Opera House, il Harbour Bridge e la cultura vivace di questa città accolgono i crocieristi, offrendo un mix perfetto tra storia e modernità.
Honolulu, Hawaii
Spiagge iconiche come Waikiki, escursioni sul cratere Diamond Head e la storia di Pearl Harbor rendono Honolulu una meta imperdibile.
Milford Sound, Nuova Zelanda
Navigare tra i fiordi e le cascate di Milford Sound è un’esperienza mozzafiato, spesso definita “l’ottava meraviglia del mondo”.
Canale di Panama
Una delle meraviglie ingegneristiche del mondo offre una traversata spettacolare, arricchita da panorami di foreste pluviali e fauna tropicale.
Comfort e i numerosi vantaggi a bordo di MSC
La crociera include 15 escursioni a terra, pensate per esplorare il meglio delle destinazioni. Inoltre, i passeggeri potranno utilizzare un pacchetto bevande Dine & Drink durante i pasti; uno sconto del 30% sui servizi di lavanderia per una maggiore comodità durante il viaggio.
Inoltre potranno triplicare i punti se sono soci dell’MSC Voyager Club, con privilegi esclusivi aggiunti prima dell’inizio del viaggio. Ma alla fine come si prenota e soprattutto quanto potrebbe costare? Per prenotare il tuo posto a bordo, visita il sito ufficiale di MSC Crociere e iniziate a sognare. Il prezzo ufficiale non è ancora disponibile ma dovrebbe superare di poco i 20 mila euro.
Viaggi
Da Sant’Andrea alla rete mondiale degli ostelli: in Calabria nasce il modello di turismo relazionale nei borghi
Incontri, formazione e presentazioni di libri nell’ostello diffuso di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio. La Rete Hostelling International lancia dalla Calabria un nuovo modello di accoglienza: comunità, cultura e sostenibilità per contrastare spopolamento e destagionalizzazione nei piccoli centri

Non un semplice ostello, ma un laboratorio di idee e relazioni. Non un evento spot, ma l’inizio di un tour che punta a trasformare il volto dei borghi italiani. È partita da Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, nel cuore della Calabria ionica, la prima tappa del progetto nazionale “Vita da Ostello con ArtHo”, ideato dalla rete italiana C.I.A.O. A.M.I.C.O. – Hostelling International. Una scelta tutt’altro che casuale: proprio qui, dove il turismo di massa non è mai arrivato davvero, si sperimenta ora una forma alternativa di accoglienza, fondata su parole chiave come inclusione, comunità e sostenibilità.
Per tre giorni, nell’ostello diffuso del borgo catanzarese si sono alternati dibattiti, workshop, confronti e presentazioni di libri, in un clima di scambio tra amministratori locali, operatori turistici e rappresentanti della rete nazionale. L’obiettivo è chiaro: trasformare gli ostelli in nodi vitali di un turismo relazionale, capace di portare linfa a quei territori troppo spesso dimenticati dalle grandi rotte turistiche.
A sottolinearlo è stato Francesco Barbuto, vicepresidente della rete Hostelling International: «La Calabria è un terreno vergine per questo tipo di progettualità. Abbiamo scelto di partire da qui perché crediamo nel potenziale dei piccoli borghi italiani e vogliamo offrire agli amministratori strumenti concreti per contrastare spopolamento e desertificazione turistica». Il network a cui fa riferimento è tutt’altro che marginale: 2.560 ostelli in 60 paesi, frequentati da oltre 20 milioni di viaggiatori ogni anno.
A dare il benvenuto all’iniziativa è stato il sindaco di Sant’Andrea, Nicola Ramogida, che ha definito il progetto «la ciliegina sulla torta per il rilancio del nostro centro storico». Il primo cittadino ha ricordato l’importanza delle risorse culturali e spirituali del territorio, come il turismo religioso legato alla figura della beata Mariantonia Samà, figura amatissima nella diocesi di Catanzaro-Squillace.
Ma Sant’Andrea non è sola. Altri comuni, come Girifalco, si sono detti pronti a raccogliere la sfida. «Metteremo a disposizione le strutture disponibili – ha spiegato il sindaco Pietrantonio Cristofaro – perché nei paesi dell’entroterra lo spopolamento è una ferita aperta. Il turismo degli ostelli può diventare una risorsa preziosa per invertire la rotta».
Accanto ai momenti istituzionali e di formazione, la tappa calabrese ha riservato spazio anche alla cultura della parola, con la presentazione del libro di Biagio Maimone, La Comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario, introdotto da Don Angelo Comito, già missionario in Madagascar. Il volume, dedicato a Papa Francesco, propone un modello comunicativo fondato sull’educazione, il rispetto e l’ascolto come strumenti di cambiamento sociale. Una riflessione che si sposa perfettamente con lo spirito del progetto: non solo turismo, ma relazione, comunità, riscoperta dei valori umani.
A pochi passi dal mare, ma ben lontano dai riflettori, il piccolo borgo calabrese è diventato così per tre giorni il simbolo di una nuova narrazione: quella che vede nell’ospitalità diffusa, nel turismo lento e nella partecipazione attiva delle comunità locali, una possibile risposta a sfide urgenti come il calo demografico, la fuga dei giovani e la perdita di identità.
“Vita da Ostello” non si fermerà qui. Dopo la Calabria, altre tappe sono previste lungo tutta la penisola. Ma il messaggio lanciato da Sant’Andrea è forte e chiaro: cambiare il turismo è possibile, a patto di ripartire dai luoghi che resistono e dalle persone che ci credono.
-
Gossip1 anno fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Cronaca Nera12 mesi fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Sex and La City1 anno fa
Dick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Speciale Olimpiadi 202411 mesi fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Speciale Grande Fratello10 mesi fa
Helena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Speciale Grande Fratello10 mesi fa
Shaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Gossip1 anno fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Gossip11 mesi fa
La De Filippi beccata con lui: la strana coppia a cavallo si rilassa in vacanza