Viaggi
Vacanze in campeggio: addio low cost, ma è l’estate dei cani felici
Il campeggio resta così una scelta di cuore e di libertà, ma sempre meno “low cost”. L’aria di pino, la pasta sul fornelletto e le serate sotto le stelle non hanno perso il loro fascino. Solo che adesso, per dormirci sotto, serve un portafogli quasi da resort.
Non è più la vacanza da quattro soldi e spirito d’avventura di un tempo. Oggi campeggiare costa quasi come dormire in un tre stelle, anche se la libertà di svegliarsi con il frinire delle cicale o il rumore delle onde resta impagabile. E l’unica vera buona notizia è per gli amici a quattro zampe: i campeggi diventano sempre più pet friendly e il cane paga meno di un lettino in spiaggia.
Secondo l’Osservatorio Federconsumatori, una settimana in alta stagione per una famiglia tipo – due adulti e due bambini in tenda, roulotte o camper in località balneare – costa ormai 1.577 euro, il 3,4% in più rispetto al 2024. Dentro ci stanno piazzola, ingressi, pasti e servizi balneari. E a pesare di più è proprio il cibo: tra spesa nello spaccio, bar e un paio di cene al ristorante si sfiorano i 728 euro, quasi metà del budget settimanale.
I rincari non si fermano lì. Lettini e ombrelloni salgono a 227,60 euro a settimana, +12,3%; la tenda grande costa 22,17 euro a notte, +7%; le lodge tent, il lato glamour del campeggio, arrivano a 149,30 euro, sempre +7%. Chi sceglie il bungalow supera i 2.600 euro a settimana, mentre il glamping sfiora i 2.415: campeggiare comodi oggi significa spendere come in hotel.
Qualche piccola consolazione c’è. La piazzola per tenda, camper o roulotte cala leggermente a 29,67 euro al giorno, mentre la tariffa per il cane scende del 16% rispetto al 2024: 5,57 euro al giorno. Un segnale chiaro: chi viaggia con animali è il cliente più corteggiato dell’estate 2025.