Cinema
Terence Hill annuncia: stiamo lavorando al nuovo film di Trinità!
Con l’annuncio del nuovo film su Trinità, Terence Hill ha sicuramente suscitato l’entusiasmo dei suoi fan, promettendo di riportare in vita uno dei personaggi più amati della storia del cinema western, con tutto il suo stile e la sua ironia che hanno fatto la fortuna dei film precedenti.
Terence Hill, l’iconico attore noto per il ruolo di Trinità nei celebri spaghetti western, ha recentemente annunciato il ritorno del personaggio sul grande schermo. A 85 anni compiuti lo scorso marzo, Hill ha confermato l’imminente produzione di un nuovo film su Trinità, a 54 anni di distanza dall’uscita del film originale “Lo chiamavano Trinità…”. L’attore ha rivelato l’anticipazione durante l’inaugurazione della nuova piscina comunale intitolata al suo grande amico e collega Carlo Pedersoli, noto come Bud Spencer.
L’evento si è svolto ad Amelia, città umbra particolarmente significativa per Hill, il cui padre era originario di quella zona. Lì, Hill è stato calorosamente accolto dai suoi fan di tutte le età, molti dei quali indossavano magliette dei suoi film più celebri.
“Sono molto contento per l’intitolazione al mio carissimo amico Bud – ha detto Hill – e di essere in Umbria, con tutta questa gente molto gentile. Mio papà era di Amelia – ha ricordato – e mi ha detto tutte le cose belle di Amelia, a cui sono molto affezionato”.
Poi ha confessato: “Stiamo cercando di scrivere un nuovo film e grazie al vostro desiderio di vedere un western bello e divertente ci riusciremo! Non è facile, ma spero che il vostro desiderio ci aiuti”, aveva già detto l’attore lo scorso anno al festival SpencerHill con suo figlio Jess, fianco a fianco a quella che è la sua seconda famiglia, la moglie di Bud, Maria, e i figli Giuseppe e Cristiana Pedersoli, con accanto lo stuntman che con lui ha lavorato sul set di dodici film, Ottaviano dell’Acqua.
“Quando vedete delle belle scazzottate, sappiate che le organizza lui, il mio amico”, ha ricordato.
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Cinema
Enrico Vanzina: «Sordi, Boldi, Bellucci e Clint Eastwood: la mia vita è un film»
Tra litigi sul set, incontri con star hollywoodiane e una Monica Bellucci in veste di mediatrice, Enrico Vanzina celebra il cinema che fa ridere e la magia delle commedie italiane.
Enrico Vanzina, figura iconica del cinema italiano, torna sotto i riflettori con il suo nuovo libro “Noblesse oblige”, un romanzo umoristico che ricrea l’atmosfera delle commedie italiane degli anni Ottanta. In un’intervista al Corriere della Sera, il regista e sceneggiatore ha condiviso momenti indimenticabili della sua carriera, fatta di successi, risate e incontri unici.
Il bimbo Plasmon di Sordi
Tra i racconti più spassosi emerge quello sull’amicizia tra suo padre Stefano Vanzina (noto come Steno) e Alberto Sordi. Enrico ricorda come il grande attore romano rispondesse alle domande sul perché non avesse avuto figli: “Tirava fuori dal portafoglio la foto del bimbo Plasmon e diceva: ‘Ma chi glielo ha detto che non ne ho? Guardi qui che bel pacioccone’. Poi lo baciava gridando: ‘Bello de papà, quanto te voglio bene!’”.
Boldi tra i cactus
Un altro aneddoto riguarda un litigio sul set di “Sognando la California”, nel 1991. Massimo Boldi, offeso per un rimprovero di Carlo Vanzina, si allontanò a piedi nel deserto americano: “Camminò finché non diventò un puntino lontano tra i cactus. Poi si fermò e cominciò a gridare disperato: ‘Aiuto! Venite a prendermi’”. La tensione durò poco e il gruppo riprese a lavorare serenamente.
Il confronto con Clint Eastwood
Non mancano gli incontri hollywoodiani: durante il casting di “Miliardi” a Los Angeles, Enrico si trovò faccia a faccia con un furioso Clint Eastwood: “Avevo parcheggiato nella sua area riservata. Mi aspettava seduto sul cofano, con lo sguardo glaciale dell’ispettore Callaghan. ‘Questo spazio è mio’, ringhiò. Gli dissi: ‘Scusi, sono italiano, amico di Sergio Leone’. Fortunatamente, funzionò.”
Monica Bellucci e il dialetto umbro
Nel film “I mitici”, Monica Bellucci doveva recitare con un forte accento umbro, ma sorprendentemente non lo parlava: “L’abbiamo mandata da un coach esperto di umbro-marchigiano. Poi, per ringraziarci, ci aiutò a vendere le VHS del film: si presentò elegantissima a una cena con un potenziale cliente. Quando entrò, calò il silenzio. Ovviamente abbiamo piazzato le cassette.”
Un libro come un film comico
Enrico Vanzina descrive il suo nuovo romanzo come un omaggio alla commedia italiana: “‘Noblesse oblige’ è un film comico su carta, un viaggio nell’Italia del 1980, quando si andava al cinema a ridere dell’Italia stessa. Quel rito purtroppo si è perso, ma spero che questo libro restituisca un po’ di quella magia.”
Con una carriera ricca di successi, storie e incontri memorabili, Enrico Vanzina continua a reinventarsi, rimanendo fedele alla sua visione del cinema e della vita: un mix di leggerezza, ironia e un pizzico di nostalgia.
Cinema
Film di Natale 2024: dall’animazione per i più piccoli ai grandi ritorni, ecco i titoli imperdibili
Dall’animazione Il Grande Natale degli Animali al Leone d’Oro di Pedro Almodóvar, passando per Ozpetek, Pieraccioni, e il classico restaurato Una poltrona per due. Un mese ricco di emozioni e magia
Dicembre porta con sé la magia del Natale e, come ogni anno, una lunga lista di film che promettono di accendere le feste. Tra novità, grandi ritorni e pellicole d’autore, le sale cinematografiche si preparano a soddisfare tutti i gusti. Ecco una panoramica dei titoli più attesi.
Dal Natale degli animali al Leone d’Oro di Almodóvar
Ad aprire la stagione, il 5 dicembre, è Il Grande Natale degli Animali, un viaggio animato in cinque storie dedicate ai più piccoli e firmato da sei registe internazionali: Caroline Attia Lariviere, Ceylan Beyoglu, Olesya Shchukina, Haruna Kishi, Camille Almeras e Natalia Chernysheva.
Sempre il 5 dicembre arriva in sala La stanza accanto, il primo film in lingua inglese di Pedro Almodóvar. Con Julianne Moore e Tilda Swinton nei panni di due amiche che rinsaldano il loro legame dopo anni di lontananza, il film ha già conquistato il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia e promette di emozionare il pubblico.
Remake, commedie e body-swap
Peter Chelsom (Shall We Dance?) firma il remake americano della commedia italiana Improvvisamente Natale (2022). Il film, intitolato Ops! È già Natale, vede Danny DeVito nei panni di un intraprendente nonno, ruolo che in Italia fu di Diego Abatantuono.
Alessandro Genovesi si cimenta invece nei body-swap movie con Una famiglia sottosopra, dove Luca Argentero, Valentina Lodovini, Licia Maglietta e tre giovani attori vivono l’esperienza di trovarsi nei panni di un altro membro della famiglia, affrontando dinamiche comiche e riflessioni.
Per gli amanti del cinema classico, il 9 dicembre torna nelle sale, in versione restaurata, il superclassico natalizio Una poltrona per due di John Landis (1983) con Eddie Murphy e Dan Aykroyd, imperdibile per chi vuole riscoprire un evergreen delle feste.
Supereroi e cattivoni
L’11 dicembre è il turno di Kraven – Il cacciatore di J.C. Chandor, che racconta la storia di Sergei Kravinoff, uno dei cattivi più iconici dell’universo di Spider-Man. Aaron Taylor-Johnson interpreta il protagonista, affiancato da Russell Crowe nel ruolo del padre Nikolai, in un racconto che mescola caccia, vendetta e azione mozzafiato.
Il 12 dicembre arriva invece Cattivissimi a Natale, con Luì e Sofì (Me Contro Te), alle prese con
un elfo dispettoso e un piano da sventare, in una pellicola pensata per il pubblico più giovane.
Fra arte, politica e nostalgia
Il 19 dicembre debutta Conclave di Edward Berger, tratto dal romanzo di Robert Harris. Ralph Fiennes interpreta il cardinale Thomas Lawrence, coinvolto nei giochi di potere per l’elezione del nuovo pontefice. Lo stesso giorno arriva nelle sale Diamanti di Ferzan Ozpetek, con un cast tutto al femminile che include Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Geppi Cucciari, Elena Sofia Ricci e Milena Vukotic. Il film intreccia storie tra presente e passato, in una sartoria cinematografica degli anni ’70.
Sempre il 19 dicembre Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni dividono la scena in Io e te dobbiamo parlare, commedia che li vede nei panni di due agenti di polizia fuori dal comune. Lo stesso giorno esce Mufasa – Il re Leone, diretto dal premio Oscar Barry Jenkins, che racconta la storia del padre di Simba, il futuro re della savana.
Il gran finale con i cinepanettoni, vecchi e nuovi
Dal 23 dicembre Christian De Sica, Lillo Petrolo e Isabella Ferrari portano nelle sale Cortina Express, una commedia natalizia diretta da Eros Puglielli. Il mese si chiude con il ritorno di Vacanze di Natale 90, restaurato in 4K, un classico intramontabile del cinema italiano.
E con l’arrivo del 2025 si riaccende la corsa agli Oscar. Pablo Larrain presenta Maria, con Angelina Jolie nei panni di Maria Callas, mentre Fausto Brizzi porta sul grande schermo Dove osano le cicogne, una commedia romantica che esplora il desiderio di genitorialità in chiave leggera ma toccante.
Cinema
Renato Pozzetto e Edwige Fenech nudi nella vasca sul set: la battutona di un tecnico
Uno degli attori più divertenti del nostro cinema una volta raccontò in tv un’episodio esilarante che lo vedeva nudo in una vasca da bagno con l’icona sexy Edwige fenech.
Noi italiani, si sa, siamo sempre stati un popolo amante dello spettacolo buffo, dell’arte scenica comica. Tradizione che, nel corso del tempo, si è evoluta, rinnovata e trasformata presentando mille sfaccettature diverse. Ma sempre con l’obiettivo di strappare una risata al pubblico.
Pozzetto nell’olimpo della risata
La comicità italiana del ‘900 si è identificata in veri e propri “giganti” che hanno influito con la loro arte sul costume di questo Paese. Totò, Paolo Villaggio, Dario Fo… nomi rimasti impressi per sempre nella storia della commedia italiana e certamente per ottimi motivi. Eppure l’Italia della seconda metà del XX secolo presenta un altro grande Maestro della comicità: Renato Pozzetto.
Gli inizi con l’amico Cochi
Classe 1940, milanese, ha fatto della comicità lo scopo della sua vita sin da giovane, debuttando nel 1964 con l’amico Cochi Ponzoni in spettacoli comici dallo stile tutto nuovo in piccoli locali, per poi esibirsi al Derby di Milano, fino a raggiungere alla fine degli anni ’60 le telecamere della Rai.
Vera e propria macchina da film dall’incasso sicuro
Dopo la fine del duo Pozzetto si è trasformato in una macchina da film, interpretando quasi sempre lo stereotipo dell’uomo sempliciotto e popolare, ingenuo e credulone, facendo scattare automaticamente la risata nel pubblico per le situazioni esilaranti che ha saputo mettere in scena.
Con Edwige, insaponati dalla schiuma
Una volta in tv raccontò a Corrado anni fa nel corso di Domenica Live, un aneddoto che lo vedeva protagonista con la sensualissima Edwige Fenech durante le riprese del film La patata bollente: “Era una scena in cui facevamo l’amore in una vasca. C’eravamo messi d’accordo che non fossimo imbarazzati, nudi, con molta schiuma”. Nel film recitava anche un giovane Massimo Ranieri.
Visibilmente eccitato
“Iniziamo a girare una scena dove eravamo completamente insaponati. Il direttore della fotografia chiede di cambiare le luci su richiesta del regista. Ci furono così due minuti di pausa. Dunque dissi alla Fenech: “Guarda che qui c’è un meccanismo che si lamenta!”. Sarà stata l’acqua tiepida, sarà stata la vicinanza di un’attrice bella come lei, insomma mi si è irrigidito tutto il meccanismo”.
L’uscita esilarante di un tecnico sul set
“Le dico che forse è meglio che io esca, e lei fa: “No esco io, così mi rifaccio il trucco. Le mettono l’accappatoio, si abbassa l’acqua ed è venuto fuori tutto. Eravamo in teatro, la casa era ricostruita. Mi accorgo guardando su, che c’era un elettricista che rideva. “Aò, a Pozzè, guadagnerai qualche lira, ma fai una vitaccia!”, affermò”.
A volte non bisogna essere un comico professionista per azzeccare un’esilarante battuta…
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