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Spettacolo

Lunga intervista a Francesca De André: accuse durissime al padre Cristiano, a Dori Ghezzi e all’ex Tambellini

La nipote del grande cantautore racconta una vita tra orfanotrofio, televisione, amori tossici e malattia: “Quando ho rischiato di morire per un tumore, lui ha riso. Non si è mai occupato di me, preferisce riarrangiare i brani di mio nonno invece di usare il suo talento”

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    Ha il cognome che pesa come un’eredità sacra nella musica italiana, ma la sua voce non canta per incantare: urla dolore, recriminazione, solitudine. Francesca De André, figlia di Cristiano e nipote di Fabrizio, ha scelto ancora una volta la televisione per rompere il silenzio su un rapporto padre-figlia che definire conflittuale è un eufemismo. Intervistata da Monica Setta a Storie di donne al bivio, in onda su Rai 2, la 35enne è un fiume in piena.

    Modella, cantante, influencer e veterana dei reality — ha partecipato a L’Isola dei Famosi, Grande Fratello e numerosi programmi di Barbara D’Urso — Francesca ha spiazzato tutti con una dichiarazione feroce: «Mio padre non sfrutta il suo talento. Per monetizzare continua a riarrangiare i brani di mio nonno morto, quando gli sarebbe bastato attingere al proprio talento, che non ha mai imparato a usare. Ha sempre lasciato che le sue miserie prendessero il sopravvento sulle sue virtù».

    Una famiglia che l’ha lasciata sola

    Figlia di Cristiano De André e Carmen De Cespedes, Francesca ha raccontato a più riprese di non aver mai avuto una famiglia “normale”. I genitori si separarono quando era piccola e, dopo un breve periodo con la madre, venne affidata al padre. «Ci sono rimasta solo quattro mesi. Poi sono finita in orfanotrofio. Nessuno dei miei parenti ha mosso un dito per prendersi cura di me», disse anni fa a Domenica Live. Il trauma, dice, è inciso nel suo carattere: “Mio padre si è sentito a posto solo perché non mi aveva più tra i piedi”.

    Oggi racconta che quella ferita non si è mai rimarginata. Anzi, si è aggravata con il tempo, e con la malattia. «Ho avuto delle masse tumorali. Ero in ospedale, avevo paura. Lui non ha mai chiesto come stessi. Anzi, pare si sia fatto una risata, parlando della mia salute a rischio. Di me non si interessa sotto nessun punto di vista. Non posso avere parole positive per lui. Faccio fatica persino a chiamarlo padre».

    L’accusa: “Non ha mai voluto essere un padre”

    L’accusa più dura, però, è quella che riguarda il vuoto emotivo, più ancora che la freddezza materiale. «Non è mai stato un marito per mia madre. Non è mai stato un padre per me. Ha scelto sempre sé stesso, anche come artista». L’accusa è netta: Cristiano, secondo la figlia, avrebbe preferito “vivere all’ombra di Fabrizio”, riarrangiando i brani del padre invece di costruirsi una strada personale. «Con il talento che ha, poteva creare. Ma è più facile vendere la nostalgia che costruire qualcosa di proprio. Così si è chiuso nel ruolo di figlio d’arte, e io sono rimasta fuori. Sempre trasparente, come se non fossi mai esistita».

    Una diffida, un reality e nessun perdono

    Nel 2019, quando Francesca partecipò al Grande Fratello, il padre arrivò a diffidarla legalmente dal parlare di lui in televisione. Una diffida rivolta anche alla sorella Fabrizia, che infatti scelse di non entrare nella casa. Francesca invece sì. E da allora il dialogo si è definitivamente interrotto. «Ha fatto un appello per riunire la famiglia, ma non era sincero. Era solo facciata», ha ribadito.

    Cristiano De André ha quattro figli: Fabrizia, Francesca, Filippo e Alice. E nonostante abbia più volte parlato della volontà di ricostruire i rapporti, Francesca ha dichiarato nel 2024 di averlo “cancellato dalla sua vita”.

    L’ex compagno violento e Dori Ghezzi nel mirino

    Non solo il padre. Nell’intervista Francesca ha riaperto anche la ferita lasciata dalla relazione con Giorgio Tambellini, il fidanzato con cui ha avuto una storia travagliata prima, durante e dopo il Grande Fratello. Una relazione finita nel 2022 con una denuncia per aggressioni fisiche e psicologiche. “Quando ti senti già abbandonata dai genitori, finisci per giustificare l’abuso negli altri. Ma io ho trovato la forza di reagire”.

    Anche Dori Ghezzi, storica compagna di Fabrizio De André, è finita nel mirino di Francesca. Pur senza entrare nei dettagli, ha lasciato intendere che il silenzio della famiglia allargata non è mai stato neutrale.

    La rinascita: “Oggi sono madre di me stessa”

    Oggi, Francesca dice di essere cambiata. Anche se la fragilità non è sparita, ha trovato nuove risorse. «Sono madre di me stessa. Non ho più bisogno dell’approvazione di chi non mi ha voluto. Mi sono salvata da sola». E ha scelto di parlare per aiutare chi, come lei, si è sentito invisibile: «Se posso dare voce a chi ha vissuto infanzie simili, lo faccio. Non per vendetta, ma per onestà».

    Alla fine dell’intervista, la domanda è inevitabile: perdonerà mai suo padre? «Il perdono presuppone pentimento. Io non l’ho mai visto. E in fondo, non lo cerco più».

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      Televisione

      Redenzione in vista per Diletta Leotta, la vedremo in Don Matteo 14: Amen!

      La popolare conduttrice, apprezzata per la sua spigliatezza ma anche – diciamolo – per la sua avvenenza – entra nella storica fiction Rai per una puntata speciale. Tra podcast, calcio, baby Aria e… una tonaca di troppo, Diletta è ovunque. Anche a Spoleto.

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        La notizia è ufficiale: Diletta Leotta reciterà in Don Matteo 14, accanto a Raoul Bova. Sì, proprio quella Diletta: volto (e corpo) della TV sportiva italiana, conduttrice, influencer da milioni di follower e, da oggi, anche attrice nella fiction che da vent’anni sforna preti, misteri e guest star inaspettate. Dopo aver indossato la giacca da bordo campo e le cuffie da podcast, è tempo di indossare… il copione.

        Un’apparizione (per ora) ma che fa rumore

        Secondo quanto rivelato da Santo Pirrotta su Vanity Fair, la partecipazione sarà limitata a un episodio della nuova stagione, ma basta per mandare in tilt fan e telespettatori affezionati al prete-detective. Quale ruolo interpreterà Diletta? Per ora non si sa, tutto è ancora top secret. Ma tra chi scommette sulla “bella forestiera” e chi ipotizza una giornalista in incognito, una cosa è certa: la Leotta porterà a Spoleto una ventata di biondo platino e share assicurato.

        Don Matteo: da Terence Hill a Belen, ora tocca a Diletta

        Che la fiction di Rai1 ami le belle donne con un pizzico di glamour è cosa nota. Dopo Belen Rodriguez (che fece un’apparizione lampo anni fa), ora è il turno di Diletta. Non è proprio una debuttante: ha già calcato i set cinematografici in 7 ore per farti innamorare e Chi ha incastrato Babbo Natale?, dove se l’è cavata egregiamente. La fiction di casa Rai, però, è un’altra cosa: qui si risolve un caso a settimana e non si sbaglia mai il look nemmeno sotto la pioggia.

        Diletta multitasking: tra calcio, radio e… pannolini

        Se pensate che recitare sia l’unico impegno della Leotta, vi sbagliate. È conduttrice su Dazn, voce di Radio 105, host del podcast Mamma Dilettante e soprattutto mamma della piccola Aria, nata dal matrimonio con il calciatore tedesco Loris Karius. E niente tate stellari: ad aiutarla, c’è la madre. Sì, la nonna, vera manager delle emergenze.

        Da San Siro a Spoleto, il passo è breve

        Perché fermarsi alla panchina quando puoi finire direttamente in parrocchia? Con un curriculum così, Diletta è pronta a tutto, anche a tenere testa a Raoul Bova in tonaca nera. Se la puntata andrà bene (e i social esploderanno, com’è certo), chissà: potremmo ritrovarla a indagare misteri nella canonica con stile, selfie e forse un’intervista da inserire nel suo prossimo podcast.

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          Televisione

          Ballando con le Stelle, retromarcia Pellegrini: troppo ingombrante la presenza di Magnini nello show?

          La “Divina” sembrava pronta a scendere di nuovo sulla pista del Foro Italico, questa volta come padrona di casa. Ma il suo ritiro improvviso ha fatto scattare le illazioni: sullo sfondo, il ritorno in scena di Filippo Magnini, ex storico con cui i rapporti non si sarebbero mai del tutto ricuciti.

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            Un ingresso trionfale e altrettanto clamoroso un passo indietro. Federica Pellegrini, che secondo le indiscrezioni avrebbe dovuto prendere il posto di Paolo Belli accanto a Milly Carlucci nella prossima edizione di Ballando con le Stelle, ha improvvisamente cambiato idea. La regina del nuoto aveva già dato il suo sì e la notizia era filtrata come un colpaccio per la trasmissione. Ma qualcosa, negli ultimi giorni, è andato storto.

            Paolo Belli, storico direttore d’orchestra e spalla della Carlucci, quest’anno volerà tra i concorrenti. Una scelta che ha sorpreso tutti, compreso il pubblico abituato da quasi vent’anni a vederlo dietro al microfono, più che tra i passi di samba e quickstep. Per sostituirlo, Milly aveva messo gli occhi proprio sulla “Divina”, già ospite del programma in passato e capace di unire popolarità e autorevolezza. Ma a sorpresa è arrivata la frenata.

            Cosa è successo? Dalle parti di Viale Mazzini nessuno commenta, ma le malelingue sussurrano che dietro la decisione ci sia un imbarazzante ritorno di fiamma televisivo: la presenza, nel cast dei concorrenti, di Filippo Magnini. L’ex campione di nuoto e la Pellegrini sono stati legati per sei anni, dal 2011 al 2017, con un finale di relazione tutt’altro che sereno. Voci di gelosie, tensioni e parole non dette avrebbero lasciato strascichi difficili da archiviare.

            Ora, l’idea di condividere lo stesso programma e, inevitabilmente, la stessa pista, non avrebbe entusiasmato la neomamma Fede. Che nel frattempo ha costruito una nuova vita accanto a Matteo Giunta, allenatore diventato marito e padre della piccola Matilde. «Tornare in Rai sì, ma non a queste condizioni», avrebbe fatto capire ai suoi collaboratori. Preferendo sfilarsi prima che la macchina dello show si mettesse in moto.

            Milly Carlucci, come sempre, non si lascia spiazzare e sta già lavorando a un piano B. L’assenza della Pellegrini brucia. Ma la macchina di Ballando non si ferma. Il pubblico, ormai, si aspetta colpi di scena, e stavolta il primo è arrivato ben prima che la sigla andasse in onda.

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              Cinema

              Orlando Bloom, 14 chili in meno tra tonno e cetrioli: la trasformazione estrema per il film “The Cut”

              A 48 anni Orlando Bloom ha perso oltre 14 chili in tre mesi seguendo una dieta a base di tonno e cetrioli, con l’aggiunta di un drastico taglio dei liquidi. “A volte pensavo di morire”, ha raccontato. Il tutto per entrare nei panni di un ex campione di boxe nel nuovo film The Cut.

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                Non è la prima volta che un attore si trasforma per un ruolo, ma Orlando Bloom ha scelto una strada tanto radicale quanto rischiosa. Per interpretare un pugile in The Cut, in uscita a settembre, l’attore britannico si è sottoposto a tre mesi di sacrifici che lo hanno segnato fisicamente e mentalmente. Risultato: 14 chili in meno e un corpo asciugato al limite della sopportazione.

                In un’intervista a People, Bloom ha raccontato i dettagli di questa metamorfosi, sottolineando che tutto è stato seguito da un nutrizionista, Philip Goglia, con controlli settimanali e analisi del sangue. La dieta era monotona e rigidissima: tonno e cetrioli come base quotidiana, uniti a un forte calo nell’assunzione di acqua. Una scelta estrema che ha ridotto il suo corpo al minimo indispensabile e che ha inciso anche sul sonno e sull’equilibrio mentale.

                “L’ansia e la paranoia dovute alla mancanza di riposo erano molto reali. A volte pensavo letteralmente di morire”, ha confessato Bloom. Una dichiarazione che ha fatto discutere, soprattutto perché arriva da un attore seguito da professionisti, non da un improvvisato.

                Il set è stato la prova finale. Negli ultimi giorni di riprese, Bloom ha raccontato di pensare ossessivamente al cibo: “Sognavo quello che avrei potuto mangiare una volta finito tutto”. Nonostante la sofferenza, ha ammesso anche di essersi sentito “entusiasta” di fronte a una sfida così totalizzante.

                La trasformazione non è stata solo estetica: per Bloom è stato un modo di entrare fino in fondo nella psicologia di un uomo al limite, un ex campione che cerca una redenzione. Ma l’attore non ha dubbi nel lanciare un avvertimento: “Non è sicuramente qualcosa da provare a casa”.

                La sua testimonianza mostra quanto cinema e realtà possano intrecciarsi fino a confondersi. Ma il confine tra dedizione e autodistruzione, nel caso di Bloom, è stato davvero sottile.

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