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Personaggi e interviste

La battaglia contro la depressione del professor Sgarbi: ricoverato

Il popolare critico d’arte e personaggio televisivo, sta affrontando un periodo difficile a causa della depressione. Dopo il ricovero, ha raccontato la sua esperienza, parlando della perdita di peso e delle difficoltà quotidiane. In questo articolo approfondiamo il suo stato di salute e le sue riflessioni sulla malattia.

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    Le condizioni Sgarbi avevano destato preoccupazione già qualche settimana fa, quando si è presentato al pubblico del Teatro Olimpico di Roma con un aspetto emaciato e affaticato. Poco dopo, è arrivato il ricovero in clinica, dovuto a una forte depressione. L’arte e la cultura, da sempre sue fedeli compagne, non sono bastate a tenerlo lontano da questo periodo buio

    La perdita di peso e la fatica nel quotidiano

    “Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco ancora a lavorare a tratti, ma passo molto tempo a letto”. Con queste parole, Sgarbi descrive la sua attuale condizione. Il critico d’arte ha sempre avuto uno stile di vita frenetico, caratterizzato da poco sonno e molte attività. Tuttavia, la depressione lo ha costretto a fermarsi, facendogli sperimentare una stanchezza profonda e persistente.

    “Un treno fermo in una stazione sconosciuta”, lui la definisce così

    Sgarbi racconta la sua esperienza utilizzando una metafora evocativa: “Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta”. Un’immagine potente, che esprime la sensazione di smarrimento e blocco che spesso accompagna questa malattia. La sua lotta contro la depressione si traduce in una “fase di meditazione dolorosa” sul suo passato e sul destino che lo attende.

    Il senso della vita e il valore dell’arte

    Nelle sue riflessioni, Sgarbi sottolinea il ruolo che l’arte ha avuto nella sua vita, definendola un “progetto di sopravvivenza”. Le opere d’arte che ha studiato e raccontato negli anni rappresentano qualcosa che va oltre la sua esistenza, un lascito destinato a rimanere nel tempo. Tuttavia, nelle sue parole si percepisce un’ombra di malinconia e una profonda consapevolezza della fragilità umana

    Una lotta lunga e complessa

    La depressione è una malattia complessa che non risparmia nessuno, nemmeno le personalità di spicco come Vittorio Sgarbi. Il suo racconto rappresenta una testimonianza importante, che aiuta a sensibilizzare il pubblico su un problema spesso sottovalutato. Il cammino verso la guarigione richiede tempo, supporto e un approccio adeguato, ma la consapevolezza è già un primo passo fondamentale.

    Da non sottovalutare

    La storia di Vittorio Sgarbi ci ricorda quanto sia importante non sottovalutare i segnali della depressione e quanto sia essenziale affrontarla con il giusto supporto. Il suo viaggio interiore continua, tra momenti di riflessione e la speranza di un futuro migliore. Nel frattempo, il suo contributo all’arte e alla cultura resta un’eredità preziosa per tutti noi.

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      Personaggi e interviste

      Sovrano incontrastato delle televendite, Giorgio Mastrota non rinnega il passato anche se…

      Lui fattura e, soprattutto, fa fatturare: Giorgio Mastrota, due mogli, quattro figli… hai voglia a vendere materassi per mantenere questa famiglia allargata! 34 anni trascorsi davanti ad una telecamera a promuoivere ogni tipo di prodotto. Con qualche rimpianti…

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        Per qualcuno la televendita rappresenta l’anticamera dell’oblio, soprattutto per personaggi che in precedenza hanno goduto di una certa popolarità. Oggi 60enne, Giorgio Mastrota può essere considerato a pieno titolo il re del settore. Un titolo acquisito sul campo a partire da 34 anni fa, anche se lui non nega che «c’è stato un momento in cui avrei fatto volentieri altro».

        Tv e fotoromanzi: ho dato ampiamente…

        La sua carriera televisiva è partita negli anni ’90, come conduttore di programmi di successo come Il gioco delle coppie e per i suoi fotoromanzi, ai tempi gettonatissimi. Il Mastrota di oggi ha deciso invece di ridurre la sua presenza sul piccolo schermo per concentrarsi su nuovi obiettivi, che contemplano naturalmente anche la famiglia. «Mi piace la televisione, ma ho dato. A 60 anni voglio stare con i miei figli, mia moglie, fare sport all’aria aperta e respirare aria buona», ha dichiarato in uan recente intervista. Attualmente vive a Bormio, in Valtellina, dove ha trovato il giusto equilibrio tra la vita professionale e quella familiare. Tornando a Milano solo per alcuni impegni: «Con gli spot posso dettare i tempi, con i programmi non potrei».

        La sua è una figura rassicurante

        Le televendite sono diventate la parte principale della sua carriera. Come quel titolo di “re delle televendite” che gli è rimasto cucito addosso per anni. E che, all’epoca fece arrabbiare il re dei telequiz: «Quanto si era arrabbiato Mike Bongiorno quando aveva letto questa definizione su un giornale», ha ricordato Mastrota. L’inizio delle sue telepromozioni avvenne durante Il gioco delle coppie, oggi dalle aziende è considerato un volto perfetto per questo tipo di format, con collaborazioni che spaziano dai materassi agli isolanti termici. Una persona rassicurante, della quale fidarsi in un acquisto fatto attraverso il piccolo schermo.

        La tanto agoniata stabilità economica

        34 anni di lavoro che gli hanno comunque garantito una precisa stabilità economica… e garantendola alle aziende che si affidano a lui. Anche se dichiara: «Avrei fatto volentieri altro, ma quello era ciò che mi proponevano e ho accettato». Senza fare mistero che pentole, materassi e poltrone per anziani gli hanno permesso di mantenere un reddito costante, anche in periodi in cui le diverse opportunità televisive erano meno frequenti. Un’attività, quella delle vendite in tv, che rende sicuramente di più dei reality.

        Gli amori internazionali di “re” Giorgio

        Giorgio Mastrota, come abbiamo detto, nasce come attore dei fotoromanzi anni ’90 («Mi davano 100 mila lire al giorno quando da maestro di tennis ne prendevo 4 mila»), attore di soap, poi diventa conduttore. Si innamora di Natalia Estrada, la sua prima moglie, che però – ironia della sorte – diventa più famosa di lui. «Intorno al 1995-96 lei ha iniziato a essere chiamata sempre di più e io sempre meno». Floribeth Gutierrez, con la quale vive oggi, è la sua seconda moglie. Oltre al figlio avuto con la Estrada, Mastrota è pure papà di Federico, nato dalla storia con la modella brasiliana Carolina Barbosa. Poi due figli con l’attuale consorte.

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          Barbara De Rossi: non fatela arrabbiare perchè anche gli angeli tirano cazzotti

          Per lei vale una regola d’oro: quella di non avere mai rapporti amorosi con i colleghi di lavoro. E quando qualcuno ci prova… per i lumaconi possono essere guai!

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            Le acque chete sono quelle che rompono i ponti. Un proverbio popolare che sembra coniato su misura per l’attrice romana classe 1960. Lo conferma lei stessa senza problemi: “Sembro una donna dolce, ma davanti all’aggressività sono capace di tirare cazzotti e sberle. L’ho fatto con Klaus Kinski che sul set mi strappò la camicia e mi diede un morso al seno”.

            Mai storie con colleghi di set

            Questa è una delle rivelazioni che Barbara De Rossi ha raccontato a Monica Setta in una puntata di Storie di donne al bivio week end su Rai2. “Non ho mai avuto storie con colleghi – dice l’attrice – Anzi, quando qualcuno si innamorò di me come Jean Dalric feci tagliare tutte le scene di sesso e amore”.

            Il rimpianto per la corte non assecondata da parte di Amendola

            Durante il colloquio con la Setta ha parlato anche di Claudio Amendola: “Si innamorò di me sul set di Storia d’amore e d’amicizia, io però ero fidanzata con Massimo Bonetti e non lo guardai nemmeno. Avevamo scene in cui eravamo a letto insieme e Claudio commentava con grande simpatia: ‘Pensa chi me lo doveva dire, sto a letto con la De Rossi!”. Pentita? “Forse un po’ si – prosegue – perché poi la storia con Massimo non andò bene e sarebbe stato meglio guardare a Claudio Amendola”, aggiunge ridendo.

            Quel pazzo di Brad Davis, dal quale fuggì

            Tra le varie frequentazioni di Barbara viene citata anche quella con Brad Davis, il divo del film cult Fuga di mezzanotte. “Voleva fare colpo su di me e mi invitò in camera sua a Palermo mentre giravamo Il cugino americano. Mi accolse mentre scendeva da una sbarra che si era fatto costruire sul soffitto, come Richard Gere in American Gigolo. E mi offrì da bere. Rimasi senza parole e quasi scappai senza salutare. L’anno seguente me lo ritrovai su un altro set a Roma. Mi fece chiamare nella sua roulotte, mi offrì un drink e mi disse che era lo stesso bicchiere di quella sera a Palermo. lo aveva conservato perché era pazzo di me. Anche qui me ne andai di corsa e non me ne sono mai pentita”.

            Con l’amica zia Mara condivide un segreto

            Circa il tradimento del suo primo marito, Andrea Busiri Vici, al matrimonio Barbara invitò due amiche e una delle due ebbe una stoerilla con il marito. “Non dirò mai il nome – dichiara – E’ un segreto che condivido con Mara Venier – anche lei alle nozze – perché la mia ex amica fu molto dolce anche con Jerry Calà e Mara lo sa…”

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              Francesca Chillemi: fortunatissima nel lavoro, non altrettanto negli affari di cuore

              La giovane e popolare attrice è attesa per la nuova serie di Che Dio ci aiuti, prevista alla fine del prossimo mese di febbraio. Un ottimo momento professionale per lei, che purtroppo con combacia con le sue personali storie amorose…

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                Francesca Chillemi tornerà a breve sul piccolo schermo con la nuova stafione di Che Dio ci aiuti, col suo consueto personaggio di Azzurra nella popolare fiction di Rai 1. Se sul lavoro per lei tutto prosegue a vele spiegate… in amore non si può dire la stessa cosa. L’attrice sarebbe tornata single dopo la fine del suo rapporto con Eugenio Grimaldi. Ad annunciare la cosa – per ora non confermata – è stato l’esperto di gossip Gabriele Parpiglia in una storia condivisa sul suo profilo Instagram.

                Le parole di lui suonano davvero sibilline

                L’uomo ha pubblicato un post di Eugenio Grimali dove sembra annunciare la fine della storia con la Chillemi con le seguenti parole: “Mi ritrovo in viaggio da solo e pensavo. Oggi ho 38 anni e quando sono in viaggio o da solo penso sempre ai miei figli. Chissà quando avrò 68 anni che farò? Probabilmente penserò solo a me stesso”. Le parole di Grimaldi suonano infatti sibilline circa la fine della storia con l’attrice.

                Tante novità e colpi di scena per la sua fiction

                Dopo aver preso parte all’ultimo film di Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani, Io e te dobbiamo parlare, la Chillemi tornerà sul piccolo schermo con la nuova stagione di Che Dio ci aiuti, per la quale sono annunciati grandi colpi di scena. In particolare, sappiamo che Elena Sofia Ricci tornerà nella serie tv nei panni di Suor Angelo per alcuni piccoli cammeo mentre Giovanni Scifoni entrerà nel cast come nuovo personaggio dopo la decisione di Pierpaolo Spollon di lasciare la serie. E le novità proseguono: vedremo una nuova ambientazione visto che Che Dio ci aiuti non sarà più ambientato nel convento di Assisi ma in una casa per donne in difficoltà a Roma. Nuove emozioni e nuove storie, quindi, per Francesca Chillemi e tutto il cast che torneranno a partire dal 27 febbraio 2025 in prima visione su Rai 1.

                Chi è Francesca

                Tra le attrici più apprezzate in Italia, diventata famosa grazie al suo personaggio di Azzurra. Dalla vittoria a Miss Italia, l’attrice ha saputo crearsi una bella carriera fatta di piccoli e grandi ruoli che le hanno permesso di ottenere importanti riconoscimenti in Italia. Riuscendo, cosa più importante, ad entrare nei cuori degli italiani grazie al suo sorriso genuino e la sua pacatezza, non essendo ma stata coinvolta in polemiche e gossip di qualunque genere. Continua così Francesca!

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