Personaggi e interviste
Neil Young: il rocker contro Elon Musk e Donald Trump
Impegnato nel tour europeo, che inizierà l’8 giugno, a cui seguiranno le date americane a partire dall’8 agosto, con un concerto atteso alla Hollywood Bowl il 15 settembre, il cantautore non smette di lottare, con la musica come sua arma principale.
Neil Young, il leggendario cantautore canadese, non ha mai nascosto il suo disprezzo per Elon Musk e Donald Trump, due figure che, secondo lui, rappresentano ideologie e politiche antitetiche ai suoi valori. La sua nuova canzone, “Let’s Roll Again”, presentata durante un concerto di beneficenza al Greek Theater di Los Angeles, è un attacco diretto a entrambi, con versi taglienti come “Se sei fascista compra una Tesla”.
Ma perché Neil Young critica Elon Musk?
Young ha preso di mira Musk per diversi motivi. Per prima cosa la diversa ideologia politica. Musk è spesso associato a posizioni politiche vicine alla destra americana e all’ideologia “America First” di Trump, che Young considera pericolosa e divisiva. Poi c’è la sensibilità verso la sostenibilità ambientale, argomento che interessa molto al cantautore americano. Young è molto critico nei confronti della Tesla imputando all’azienda di non fare abbastanza per la sicurezza e la sostenibilità. Nel brano, invita i produttori americani a “costruire qualcosa che non uccida i nostri figli e che funzioni con energia pulita”, sottolineando che la Cina è già avanti nella produzione di veicoli ecologici. E poi ci sono i rapporti personali. Musk ha vissuto in Canada sfruttando la cittadinanza della madre, ma questo legame non ha mai migliorato i rapporti tra i due. Young vede Musk come un simbolo di un sistema che non condivide.
… e le critiche a Donald Trump?
Non è da oggi che Neil Young è un accanito oppositore di Trump e delle sue politiche. Le sue preoccupazioni si rivolgono principalmente alla libertà di espressione. Young, infatti, teme che le sue critiche a Trump possano causare problemi al suo ritorno negli Stati Uniti dopo il tour europeo. Ha dichiarato, per esempio, di temere di essere bloccato alla frontiera o addirittura imprigionato, un rischio che considera reale per chi parla contro l’ex presidente. Inoltre Trump è visto da Young come un leader che ha alimentato divisioni e tensioni politiche, contrarie ai valori di inclusione e giustizia sociale che il cantautore ha sempre sostenuto.
Cosa dice il brano “Let’s Roll Again”
Il brano, che riprende la melodia di “This Land Is Your Land” del leggendario cantautore Woody Guthrie, è un appello ai produttori americani a “entrare in gara” per costruire auto più sicure e sostenibili. Young critica Tesla e Musk con il verso “It’s electric, it doesn’t matter”, sottolineando che l’elettricità da sola non basta a redimere l’azienda. Con la sua doppia cittadinanza canadese e americana, Neil ha sempre usato la musica come strumento di protesta. Dalla sua opposizione a George H.W. Bush negli anni ’90 con “Rockin’ in the Free World”, fino alle critiche odierne a Musk e Trump, Young continua a essere una delle poche voci controcorrente, schierata contro l’establishment e a favore di un mondo più equo e sostenibile.