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Televisione

200 di questi giorni per LaC Storie

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    Il format televisivo che da sette anni racconta la Calabria più vera, LaC Storie, attraverso documentari di pregio firmati da Saverio Caracciolo, in grado di restituire dignità ad un territorio spesso citato solo per questioni negative, raggiunge quota 200 puntate! Duecento cortometraggi in grado di sfociare a volte addirittura, contenuti su LaC Play per essere visti e rivisti, da calabresi e non.

    La Calabria vera, in grado di vivere anche sullo schermo

    Sette anni durante i quali il fotoreporter e documentarista ha raccontato una regione con verità ed occhio attento, confezionando piccoli capolavori con un obiettivo preciso: raccontare la realtà di una Calabria che spesso sfugge alle cronache e all’attenzione di chi è ormai abituato ad anestetizzarsi davanti allo schermo del proprio smartphone.

    Nei meandri delle sue innumerevoli sfaccettature

    «La vera storia di una terra che ha tanto da dire e non vuole essere relegata nella retorica stantia o nelle pagine di cronaca nera», queste le parole dell’editore Domenico Maduli, presidente del Gruppo Diemmecom che edita LaC. «”Dignità” è la prima parola che associo alla produzione di Caracciolo. Dignità restituita attraverso il suo racconto a una regione che vive, gioisce, soffre e narra la propria bellezza attraverso mille sfaccettature».

    Una gavetta in piena regola

    «Quando è andata in onda la prima puntata – spiega l’autore – non avrei mai pensato di tagliare questo traguardo, anche perché quasi 10 anni fa, quando sono entrato a far parte della famiglia di LaC TV come direttore della fotografia e fotografo di scena, non avrei mai immaginato che un giorno sarei diventato un giornalista documentarista. Prima, essendo un fotografo professionista, avevo un rifiuto totale per il video. Ma mi sono messo in gioco in un ambito professionale a me totalmente sconosciuto».

    Prodotti multimediali che hanno fatto incetta di premi

    Caracciolo – è doveroso segnalarlo – ha collezionato decine e decine di premi nazionali e internazionali, senza mai perdere contatto con un contesto impregnato di umanità. Come per il docufilm Nera la notte, che narra in maniera magistrale un luogo dove la pietà e la speranza spesso non entrano. Oppure quello dedicato agli ultimi carbonai di Serra San Bruno, che ha fatto incetta di premi, nonostante tutti i protagonisti parlino in dialetto calabrese stretto. Prodotti targati Diemmecom, per i quali il grande antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani si è espresso definendoli la vera antropologia culturale multimediale calabrese.

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      “Abbiamo 1.300.000 euro per comprare casa”: la richiesta di due gemelli in tv. Bufera social: “Hanno ammazzato i genitori?”

      Due acquirenti comparsi nel format Casa a Prima Vista di Real Time che hanno creato un vespaio di commenti. Nel programma dove si vendono immobili, le loro richieste hanno lasciato piuttosto basiti i tre venditori…

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        Una delle puntate più particolari di Casa a Prima Vista è andata in onda pochi giorni fa. Il format è uno dei programmi più apprezzati nel bouquet del canale Real Time. La quarta edizione è iniziata il 16 settembre e i fan sono già in delirio. Gli agenti immobiliari hanno un obiettivo complesso perché devono riuscire a trovare la casa perfetta per i loro acquirenti. La puntata del 7 ottobre scorso si è rivelata più unica che rara. Protagonisti una coppia di acquirenti, Jacopo e Gaia, gemelli di 23 anni di Frosinone. Che hanno chiesto ai tre agenti Blasco, Nadia e Corrado un attico o piano alto in zona Parioli con un budget a disposizione di 1 milione e 300 mila euro.

        Chi sono i due gemelli

        Si tratta di due studenti di Frosinone che stanno cercando una base fissa per non fare più «avanti e indietro dal momento che entrambi studiamo a Roma». Lui segue la facoltà di Giurisprudenza e ambisce a diventare «avvocato o magistrato». La sorella, intenzionata a ricalcare le orme paterne, come futuro team manager di una squadra motociclistica.

        Le idee ben chiare sulla struttura dell’appartamento cercato

        Il ragazzo si è presentato in trasmissione con un abito doppio petto e occhiali con lenti azzurrate. Gaia invece indossava un kimono in stile nipponico. Le richieste della coppia riguardavano almeno 150/200 metri quadrati in zona Parioli o Roma Nord in generale. Cercando un immobile così strutturato: due bagni, cucina con open space, cabina armadio e un ampio spazio esterno «dove ospitare i nostri amici».

        Sui social si è letto di tutto

        Come era logico aspettarsi, la puntata di Casa a Prima Vista ha acceso la miccia dei social, dove si sono scatenati i commenti più dibersi. «Ma di chi sono figli per avere un budget del genere a 23 anni?», scrive un aficionado della trasmissione, mentre un altro scherzando scrive «Hanno ammazzato i genitori per avere tutti questi soldi».

        Alla fine hanno scelto la proposta della Mayer

        Durante le visite hanno lasciato spesso senza parole i tre agenti, soprattutto per le loro reazioni pacate davanti a case da sogno. Alla fine hanno scelto la casa proposta da Nadia Mayer

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          Televisione

          Avetrana – Qui non è Hollywood: il caso Sarah Scazzi tra intrighi familiari, indagini e un dramma che ha segnato l’Italia

          Una produzione in quattro episodi firmata da Pippo Mezzapesa e un cast d’eccezione per raccontare la tragica vicenda di Sarah Scazzi, che ha segnato profondamente l’opinione pubblica italiana. Vanessa Scalera nei panni di Cosima Misseri e Giulia Perulli in quelli di Sabrina ricostruiranno una storia di inganni, bugie e dolore familiare.

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            Tra i titoli più attesi della stagione autunnale di Disney Plus c’è Avetrana – Qui non è Hollywood, una serie tv che racconta in quattro episodi il drammatico omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto 2010 e che ha profondamente scosso l’opinione pubblica italiana. Il progetto è diretto da Pippo Mezzapesa, che ha anche co-sceneggiato la serie insieme ad Antonella W. Gaeta e Davide Serini, con il contributo di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni.

            L’intento dichiarato dal regista è quello di rappresentare il caso con una visione autentica, scavando nei rapporti familiari e nelle dinamiche che hanno portato a un delitto tanto crudele. “Avevo bisogno di raccontare questa storia – ha spiegato Mezzapesa – una famiglia che non ha protetto, anzi ha ucciso una ragazza strappata alla sua vita e sepolta in un pozzo”.

            Un cast d’eccezione per una storia vera

            La serie, che sarà disponibile sulla piattaforma a partire dal 25 ottobre, vede protagonisti attori di grande calibro del panorama italiano. Vanessa Scalera, nota al grande pubblico per il ruolo di Imma Tataranni nella serie Rai, interpreterà Cosima Misseri. Al suo fianco ci saranno Paolo De Vita nei panni di Michele Misseri e Giulia Perulli in quelli di Sabrina Misseri. Federica Pala vestirà i panni di Sarah Scazzi, mentre Anna Ferzetti sarà la giornalista Daniela. Il cast si completa con Giancarlo Commare nel ruolo di Ivano e Antonio Gerardi come il Maresciallo Persichella.

            Questa produzione si inserisce in un trend crescente di interesse per il genere true crime in Italia, seguendo le orme di altre produzioni come Yara su Netflix e Per Elisa – Il Caso Claps su Rai 1. Il fascino per queste storie sembra risiedere nella loro capacità di suscitare emozioni intense come la paura e la suspense, esplorando i meandri oscuri della mente umana e dei legami sociali e familiari.

            Una ricostruzione attenta e senza censure

            L’obiettivo di Avetrana – Qui non è Hollywood è quello di offrire una rappresentazione fedele dei fatti che portarono alla morte della giovane Sarah. L’omicidio, avvenuto nell’agosto 2010, fu opera della cugina Sabrina Misseri e della zia Cosima, le quali, secondo le sentenze definitive, presero parte all’uccisione della ragazza. La serie cercherà di evidenziare le tensioni e i conflitti all’interno di questa famiglia, un microcosmo dove i segreti e le bugie si intrecciano in un crescendo di violenza e manipolazione.

            La produzione, realizzata grazie alla collaborazione tra The Walt Disney Company Italia e Groenlandia, ha visto il regista Pippo Mezzapesa e il team creativo lavorare con grande libertà narrativa per raccontare uno dei casi di cronaca nera più discussi degli ultimi decenni. Il pubblico avrà l’occasione di ripercorrere i passaggi chiave delle indagini e le testimonianze, rivelando il complesso intrigo familiare che ha portato all’omicidio.

            Il fenomeno del true crime in Italia

            Il successo delle serie true crime testimonia un crescente interesse da parte del pubblico italiano per le storie di crimini realmente accaduti. Le serie come Avetrana – Qui non è Hollywood non solo risvegliano l’attenzione per casi che hanno segnato l’opinione pubblica, ma offrono anche un’occasione per esplorare il funzionamento della giustizia, le indagini e i retroscena spesso taciuti.

            L’uscita della serie su Disney Plus rappresenta una conferma di quanto il true crime sia diventato un genere di grande attrazione, capace di unire cronaca, intrattenimento e riflessione sociale. Il pubblico è pronto a immergersi nuovamente in un dramma che, pur avvenuto oltre un decennio fa, non ha mai smesso di affascinare e interrogare la società italiana.

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              Televisione

              Il video tutorial firmato Amadeus: vi insegno come fare a scovarmi in tv

              Ospite da Fabio Fazio. il conduttore appena passato sul Nove, ha spiegato come fare a sintonizzarsi sulla nuova rete che lo ospita, ribadendo poi le “istruzioni” sul suo Instagram. Che comincia anche lui a preoccuparsi degli ascolti che non decollano?

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                Amadeus, fresco fresco di passaggio dalla Rai al Nove, dopo aver spiegato come fare a risintonizzare il televisore per poterlo guardare… ha pubblicato su Instagram gli stessi suggerimenti, attraverso un breve tutorial, per aiutare i telespettatori a sintonizzarsi sul canale Nove, dove va in onda il suo programma Chissà chi è.

                Una partenza che stenta

                Il conduttore che, dal punto di vista degli ascolti, è partito davvero male (nonostante le generali aspettative) sul canale Discovery, noto per la sua lunga carriera televisiva, ha deciso di aiutare chiunque abbia difficoltà a trovare il canale, dove ogni sera viene trasmesso il suo nuovo programma Chissà chi è.

                Il suo acclamato arrivo a Nove

                Approdato al canale Nove in pompa magna, forte dei suoi risultati di pregio sia nel preserale che alla conduzione di Sanremo, sta vivendo una partenza difficile. Nove è la rete ammiraglia a vocazione generalista di Warner Bros. Discovery che, attraverso i talenti più originali della TV e dell’informazione, coniuga intrattenimento e approfondimento per raccontare l’Italia in modo autentico e contemporaneo. Si pensava che col suo arrivo lo share si sarebbe impennato… ma così, almeno per ora, non è stato.

                Un tutorial che ha scatenato reazioni diverse

                Nel video Instagram, pubblicato nelle storie e che dura 30 secondi, Amadeus spiega passo dopo passo come utilizzare il telecomando per selezionare correttamente il canale, con istruzioni sia per la televisione tradizionale che per quella satellitare. “Volevo ringraziare le signore e i signori che mi dicono che non riescono a vedere il canale Nove, piccolo tutorial”, ha dichiarato, con il telecomando alla mano. Chiarendo step by step il procedimento con la consueta eleganza e simpatia che lo caratterizzano. Come era prevedibile il breve video ha immediatamente attirato l’attenzione degli utenti, innescando diverse reazioni tra i suoi fan.

                A caccia di spettatori, per contrastare De Martino

                Alcuni hanno interpretato l’idea di Amadeus come un tentativo di risollevare gli ascolti di Chissà chi è, che finora non ha raggiunto i numeri ipotizzati questa estate. Il programma, trasmesso in una fascia oraria competitiva, sconta la problematica di doversi scontrare con trasmissioni di successo come Affari tuoi , attualmente guidato da un lanciatissimo (e piacione al punto giusto) Stefano De Martino, che da subito ha riscosso consensi precisi in termini di ascolti.

                Warner Bros sfida le grandi

                Il game show di Amadeus, prodotto da Discovery, rappresenta una sfida per l’emittente, che ha voluto puntare su un volto noto della televisione italiana per attirare l’attenzione del pubblico, su un canale meno frequentato e in fase di sviluppo. Sarà stata la scelta corretta? Solo il tempo è in grado di sciogliere il quesito.

                Per ora gli ascolti sorridono al bel Stefano

                In gerenale, l’iniziativa è stata apprezzata, considerata dalla maggioranza degli utenti un modo grazioso ed originale per coinvolgere i telespettatori. Anche se qualcuno, bastian contrario, ha voluto sottolineare una strategia – peraltro non particolarmente efficace – per competere con programmi più blasonati palinsestati nella medesima fascia oraria, sottolineando le attuali difficoltà nel conquistare una parte consistente del pubblico televisivo italiano. D’altronde… la tv è bella perchè varia. Per il momento De Martino guida la classifica ma sarebbe sciocco non tenere in considerazione una “vecchia volpe” come Amadeus…

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