Televisione
Miami Vice ritorna: il cult anni ’80 pronto a una nuova vita sul grande schermo
A dirigere il nuovo film sarà Joseph Kosinski, regista di Top Gun: Maverick. Dopo Don Johnson e Colin Farrell, toccherà a nuovi attori interpretare gli iconici poliziotti Sonny e Rico. La sfida? Riportare in vita uno stile che ha segnato un’epoca.
Preparate i mocassini senza calze, le giacche color pastello e una colonna sonora da club di Miami: Sonny Crockett e Ricardo Tubbs stanno per tornare. A quasi vent’anni dal film diretto da Michael Mann, e a oltre quaranta dalla prima messa in onda della serie originale, Miami Vice è pronto a rinascere. La Universal Pictures ha dato il via libera ufficiale al remake di uno dei polizieschi più amati degli anni ’80, un vero cult che ha ridefinito l’estetica televisiva del decennio e lanciato uno stile visivo diventato iconico.
La nuova versione del franchise sarà affidata a mani piuttosto esperte. Alla regia ci sarà Joseph Kosinski, l’uomo che ha riportato Tom Cruise nei cieli con Top Gun: Maverick e che tornerà quest’estate nelle sale con F1, un film ad alto tasso di adrenalina in cui Brad Pitt guida vere auto di Formula 1 su veri circuiti. Non proprio un dilettante, insomma. E se i nuovi Sonny e Rico saranno anche solo lontanamente credibili quanto i loro predecessori, ci sarà da divertirsi.
A firmare la sceneggiatura del nuovo Miami Vice sarà Dan Gilroy, autore di The Bourne Legacy e regista dell’acclamato Nightcrawler. Gilroy dovrà confrontarsi con una legacy pesante: quella di una serie che, tra il 1984 e il 1989, ha fatto epoca. E non solo per le storie di droga, corruzione e doppie vite sotto copertura nel sud della Florida, ma per il modo in cui le raccontava. Miami Vice ha imposto uno stile visivo ispirato ai videoclip musicali, con neon, luci al tramonto, auto veloci e abiti firmati, che ha cambiato per sempre la grammatica della tv americana.
Don Johnson e Philip Michael Thomas, nei panni di Sonny e Rico, erano poliziotti duri ma glamour, alle prese con casi spinosi e una Miami in piena esplosione criminale. Il look da copertina dei protagonisti, la musica synth-pop, le atmosfere sospese tra patinato e cupo hanno reso la serie un simbolo culturale. Era moda, era musica, era cinema travestito da tv. Era, semplicemente, anni ’80 all’ennesima potenza.
Nel 2006, Michael Mann aveva già tentato la carta del remake cinematografico, dirigendo Jamie Foxx e Colin Farrell in una versione aggiornata e più dura della storia. Il risultato? Un film affascinante ma sbilanciato, che incassò 165 milioni di dollari a fronte di un budget da 135. Non un disastro, ma nemmeno il rilancio sperato.
Oggi, però, il vento è cambiato. Viviamo nell’era d’oro della nostalgia, dove ogni brand anni ’80 o ’90 viene rispolverato, lucidato e reintrodotto al pubblico di sempre e a quello nuovo. E Miami Vice ha ancora tutto il potenziale per funzionare: una coppia di protagonisti forti, una location cinematografica per eccellenza, trame ad alta tensione e un’estetica che può tornare di moda con il giusto tocco contemporaneo.
Non si conoscono ancora i nomi dei nuovi interpreti, ma l’attesa è già alta. E con un regista come Kosinski al timone, c’è da aspettarsi un mix di adrenalina e stile, come nel miglior Miami Vice. Sempre che, ovviamente, i nuovi Crockett e Tubbs siano davvero pronti a tornare sotto copertura.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Televisione
Come ti spremono il quiz in prima serata: Rai1 e Canale 5 tappano i buchi con Affari Tuoi, Ruota della Fortuna ed Eredità
Nei primi mesi del 2026 Rai1 e Canale 5 useranno i quiz come salvagente da prima serata. In arrivo speciali di Affari Tuoi, nuove puntate non ancora registrate de La Ruota della Fortuna e due prime time de L’Eredità legati anche a Sanremo e Telethon.
Il prime time scricchiola, gli ascolti non sempre aiutano e allora cosa fai? Spremi il quiz. È questa la fotografia dei palinsesti che si stanno preparando tra fine 2025 e primi mesi del 2026. Rai1 e Canale 5 hanno deciso di tappare i buchi più delicati con l’usato che funziona sempre: i grandi game show. Così, mentre le idee nuove arrancano, tornano in campo i titoli più rodati, promossi direttamente in prima serata.
La Ruota della Fortuna pronta al bis serale
Su Canale 5 è già in calendario l’operazione nostalgia: nei primi mesi del 2026 arriveranno nuove puntate speciali de La Ruota della Fortuna. Speciali veri, da prime time, anche se per ora non esiste ancora una data ufficiale e soprattutto non sono nemmeno stati registrati. Un progetto ancora in costruzione, ma già pronto a finire in prima serata appena si aprirà uno spazio libero nel palinsesto. Il messaggio è chiarissimo: quando manca l’idea, gira la ruota.
Affari Tuoi raddoppia anche il venerdì sera
Sul fronte Rai1, invece, il piano è altrettanto esplicito. Oltre allo speciale già fissato per il 6 gennaio, si starebbe lavorando a una o due puntate extra di Affari Tuoi da piazzare al venerdì sera in primavera. Un esperimento che ha tutto il sapore del test: portare in prime time il titolo più solido dell’access per verificare fino a che punto il pubblico è disposto a seguirlo anche fuori dalla fascia quotidiana.
L’Eredità tra Telethon e Sanremo
E non finisce qui. Anche L’Eredità si prepara al doppio salto serale. Oltre allo speciale già previsto per Telethon, il quiz occuperà due prime time con puntate dedicate al Festival di Sanremo. Un’operazione a incastro perfetta: il gioco che omaggia l’evento più gigante della tv italiana, trasformandolo in una cornice speciale dentro la cornice. Quiz che celebrano altri programmi, in un curioso gioco di specchi televisivo.
Quando il quiz diventa il jolly di rete
Il segnale, insomma, è evidente: il prime time va difeso con l’artiglieria pesante, e oggi l’artiglieria si chiama quiz. Datati? Forse. Ma solidi, riconoscibili e rassicuranti per il pubblico. Rai1 e Canale 5 li usano come jolly da calare nei momenti più delicati, quando nuove fiction e nuovi show faticano a garantire certezze. In attesa che torni qualche idea davvero fresca, la televisione si rimette in mano alle domande, alla ruota che gira e ai pacchi che si aprono. E intanto, sera dopo sera, il quiz continua a reggere il peso della prima serata.
Televisione
Rovazzi verso il bis con Federica Panicucci a Capodanno su Canale 5: sul palco coppia possibile, dietro le quinte gelo
Federica Panicucci si prepara a guidare di nuovo lo show di fine anno di Canale 5. Accanto a lei, per il secondo anno consecutivo, potrebbe tornare Fabio Rovazzi. Ma chi li ha visti lavorare insieme racconta di un feeling mai davvero sbocciato. Un dettaglio che ora torna a far rumore.
Sarà ancora Federica Panicucci il volto di “Capodanno in Musica”, lo show di Canale 5 che saluterà il 2025 accompagnando il pubblico verso il nuovo anno. La formula sembra destinata a ripetersi e, anche questa volta, al suo fianco potrebbe esserci Fabio Rovazzi. Per ora non c’è fumata bianca ufficiale, ma le trattative sono nell’aria e il duo è già al centro dei primi retroscena.
Il ritorno annunciato (quasi)
Per Panicucci si tratterebbe di una conferma naturale, forte di un format ormai riconoscibile e di un palco che ogni anno richiama un pubblico trasversale. Per Rovazzi, invece, sarebbe il bis consecutivo in un ruolo che mescola musica, leggerezza e incursioni da intrattenitore. Un’accoppiata che sulla carta funziona e che Mediaset starebbe valutando con attenzione, in attesa della decisione definitiva.
Dietro le quinte, però, aria fredda
Se davanti alle telecamere l’intesa può sembrare impeccabile, chi ha seguito da vicino l’edizione dello scorso anno parla di un clima ben diverso nel backstage. Tra Panicucci e Rovazzi, raccontano, non sarebbe mai scattata la scintilla umana e professionale. Niente scontri plateali, ma nemmeno quell’alchimia che spesso nasce naturalmente tra co-conduttori. Un dettaglio rimasto dietro le quinte, ma che oggi torna a galla proprio mentre si profila una possibile riconferma.
Tra palco e diplomazia televisiva
Nel grande gioco della tv, però, i retroscena contano fino a un certo punto. Quello che pesa davvero sono i risultati e la capacità di tenere il palco nella notte più delicata dell’anno. Panicucci è una padrona di casa collaudata, Rovazzi un volto capace di parlare a un pubblico più giovane. In mezzo, la macchina organizzativa di Canale 5, chiamata a bilanciare equilibri, ritmi e complicità anche quando non nascono spontaneamente.
Attesa per la fumata bianca
Per ora, comunque, tutto resta nel campo delle ipotesi. La certezza è la conduzione di Federica Panicucci, mentre su Rovazzi si attende solo l’ufficialità. Se il sì dovesse arrivare, il pubblico assisterà a un ritorno che sa già di sequel. Con una differenza sostanziale: questa volta, oltre allo spettacolo sul palco, l’attenzione sarà tutta rivolta a quei rapporti che, lontano dalle luci, non avevano convinto fino in fondo.
Capodanno, si sa, è anche il regno delle maschere perfette e dei sorrisi obbligatori. E se davanti alle telecamere tutto scorrerà come da copione, resta la curiosità per ciò che non si vede. Perché, a volte, il vero show non è quello che va in onda, ma quello che resta silenzioso dietro le quinte.
Televisione
Il progetto segreto di La7 B con Barbara D’Urso: il sogno di Cairo fermato da conti e rischio share prima di diventare La7 Cinema
Prima di puntare su La7 Cinema, Urbano Cairo aveva valutato un canale alternativo guidato da Barbara D’Urso, con programmi costruiti sul suo universo televisivo. Il progetto si è fermato quasi subito tra costi elevati e il timore di uno share troppo basso che avrebbe reso fragile l’intera operazione.
Prima che La7 D cambiasse pelle e diventasse La7 Cinema, raccogliendo buoni riscontri Auditel, negli uffici del gruppo si muoveva un’idea molto diversa. Un progetto ambizioso, rimasto sottotraccia, che avrebbe potuto cambiare il volto della seconda rete. Nome in codice: La7 B. Una “B” che non stava per “business”, ma per Barbara D’Urso. Un progetto che ha vissuto solo pochi mesi sulla carta, prima di arenarsi quasi sul nascere.
Il disegno di una rete su misura
L’idea era quella di costruire un canale interamente modellato sull’universo televisivo della conduttrice, con i suoi titoli storici e altri programmi “a tema”. Un’offerta riconoscibile, identitaria, pensata per intercettare un pubblico preciso, abituato a quel linguaggio diretto, emotivo e popolare. Una vera e propria rete monografica, dove la presenza di Barbara D’Urso avrebbe rappresentato il perno attorno a cui far ruotare l’intero palinsesto.
Il nodo dei conti e il fantasma dello share
Il progetto, però, si sarebbe bloccato quasi immediatamente. Alla base della frenata ci sarebbe stata innanzitutto una questione di budget. I costi di una rete interamente costruita su un’impronta così marcata sarebbero risultati difficili da sostenere. A questo si sarebbe aggiunto un altro timore decisivo: il rischio di un nano share. La paura che una proposta troppo settoriale non riuscisse a reggere l’urto dei numeri avrebbe raffreddato gli entusiasmi iniziali.
La svolta che ha portato a La7 Cinema
Archiviata l’ipotesi La7 B, la rete ha cambiato rotta. La7 D è diventata La7 Cinema, puntando su un’offerta completamente diversa, fatta di film in rotazione, titoli riconoscibili e una programmazione più larga. La scelta, almeno per ora, ha premiato: i riscontri Auditel sono arrivati e il canale ha trovato una sua identità più solida nel panorama del digitale terrestre. Un cambio di passo netto rispetto all’idea iniziale, che avrebbe portato il volto di Barbara D’Urso al centro della scena.
Il nome che resta sullo sfondo
Il progetto mancato, però, continua a far parlare negli ambienti televisivi. Perché l’ipotesi di una rete disegnata su misura attorno a una conduttrice così polarizzante resta una suggestione forte, anche se rimasta incompiuta. Per Barbara D’Urso, La7 B è diventata una di quelle sliding doors che restano nella storia della tv: un’operazione mai nata, ma sufficiente a raccontare quanto, ancora oggi, il suo nome resti capace di accendere strategie, timori e retroscena.
-
Gossip2 anni faElisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Sex and La City2 anni faDick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Cronaca Nera1 anno faBossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Grande Fratello1 anno faHelena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità
-
Speciale Olimpiadi 20241 anno faFact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Gossip1 anno faLa De Filippi beccata con lui: la strana coppia a cavallo si rilassa in vacanza
-
Speciale Grande Fratello1 anno faShaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Video10 mesi faVideo scandalo a Temptation Island Spagna: lei fa sesso con un tentatore, lui impazzisce in diretta
