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Televisione

Tina Cipollari e Gemma Galgani: la guerra delle milf Mediaset

Anche se l’umanità desidera la pace… qualcuno sostiene che le guerre siano necessarie e “giuste”, soprattutto in risposta ad atti di aggressione e di crudeltà a cui bisogna resistere, se necessario pure con la forza. Anche se il paragone potrà sembrare fuori luogo… poi ci sono quelle “fra poveri” (che non portano mai a nulla… e quelle “create ad arte” per altri scopi. In questo caso, quella fra le due signore di Uomini e Donne, architettata in nome dell’audience. E c’è pure qualcuno che crede che sia tutto vero, beata ingenuità…

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    Due icone del programma Uomini e Donne: sono loro le vere regine di Canale 5, nemiche e amiche per sempre. Il loro è un rapporto – scriptato ad arte dagli autori – sempre più profondo e radicato che pare rappresentare il vero motore del programma pomeridiano condotto da Maria De Filippi.

    La querelle l’avrebbe innescata Gemma

    I loro scontri sono epici, manifestazione di una precisa rivalità che tiene avvinte al televisore tutte le “casalinghe di Voghera” (e non solo) dell’audience Mediaset. Mentre Gemma, per natura, si mostra – almeno apparentemente – più tranquilla e “sulle sue”, l’irruente Cipollari non manca occasione per passare all’attacco, anche con gesti e parole forti. “Ha iniziato lei a odiarmi”, sostiene Tina, che ricorda: “C’è stato un periodo che io Gemma la sostenevo, all’inizio, quando lei ha fatto il suo percorso lineare e tranquillo. A un certo punto è entrato nella sua vita Giorgio ‘il gabbiano’, un signore molto bello e simpatico. Da lì lei è impazzita, forse non le sembrava vero di avere accanto un uomo così fascinoso, mente lei è stata sempre una donna molto sfortunata”.

    Invenzioni e bugie

    Sempre Tina accusa poi Gemma di essersi inventata “storie con uomini importanti tutti deceduti”, sostenendo anche che Gemma si sia inventata pure di aver avuto un ruolo importante alla guida di un famoso teatro mentre, afferma, “stava solo alla cassa”. Lei ha un grande amore per le telecamere. Ormai il suo grande amore è quello. È falsa, bugiarda, raggiratrice di menti, mette in mezzo quelle povere vittime di uomini. Io la detesto”, continua la Cipollari senza freni.

    La versione della Galgani

    E Gemma… che dice? “Non so perché Tina mi odia. Io credo nell’amore. Sono in trasmissione perché sto ancora cercando un grande amore. Su quella seggiolina ho lasciato tanti sentimenti, tanti chili, tante emozioni e non certo verso le telecamere”. Proseguendo: “Non so davvero perchè Tina ce l’ha con me, bisognerebbe chiederlo a lei. Mi voleva bene, andavamo d’accordo poi all’improvviso dopo la storia con Giorgio ha iniziato ad avere questa acrimonia verso di me”.

    Una guerra necessaria per mantenere l’audience

    La verità è un’altra: se il feroce dualismo fra le due si tramutasse in un armistizio… il programma perderebbe gran parte del suo interesse. E “Queen” Maria De Filippi questo lo sa fin troppo bene. Anche le recenti dichiarazioni della Cipollari che dipingono Gemma come una ninfomane illusa e delusa, sono da leggersi in tal senso. Tina nazionale non fa sconti a nessuno, tantomeno alla rivale: la definisce una donna inutile: “Quando parla di me, è inutile! Racconta un sacco di fandonie. Poi ultimamente mi fa molta tenerezza, all’inizio pensavo giocasse, ma dopo tanti anni ho capito che lei è così, non gioca”.

    Quello che la Cipollari non sopporta della sua rivale

    “Ma si può cercare un uomo giovane a 75 anni? Si può pensare al sesso in quella maniera accanita, tutti i giorni!? Si presenta un ragazzo di 26 anni, che ti viene a corteggiare, ma tu, donna di 70 anni, non puoi neanche dire ‘Mi sento la mamma…’ La nonna, sei, altroché! E questa si va a illudere che questo ragazzo la voleva, ma dai!”

    Il sogno nel cassetto di Tina

    “Sposarmi con uno ricco, ricco vero, un milionario, tra i 60 e gli 80 anni, basta che si tenga bene. Non uso Tinder o simili perché lì si trovano solo maniaci: qualche volta ho sondato il terreno con alcuni tra i corteggiatori, chiedendo quanto prendessero di pensione, ma alla fine lì arrivano solo morti di fame”. Altro che amore puro… alla fine quello che conta è sempre il saldo sul conto corrente!

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      Televisione

      Cristina Plevani trionfa all’Isola dei Famosi: dopo 25 anni vince ancora, tra lacrime, boati e un incidente da brividi

      Un finale ad alta tensione: Plevani vince il reality di Canale 5 battendo Adinolfi e Jay. Cannata resta incastrata in apnea, Pretelli grida: “Forbici!”. Emozioni, cadute e una domanda di matrimonio in diretta.

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        All’una e venti di notte, quando in studio ancora si tremava per lo spavento provocato da Loredana Cannata, arriva la proclamazione. A vincere l’Isola dei famosi 2024 è Cristina Plevani. La stessa Cristina che nel 2000 vinse il primo Grande Fratello, poi sparita dai radar. Venticinque anni dopo, è di nuovo lei a battere tutti. L’ha spuntata su Mario Adinolfi e Jay, finalisti con lei nel rush conclusivo. Il pubblico ha premiato la sua autenticità ruvida, lontana da lacrime e strategie. “Sono cambiata”, ha detto, “non voglio più sopravvivere, ma vivere. Ho fame di condivisione”.

        Durante la puntata, però, il vero brivido è stato l’incidente di Cannata, rimasta impigliata con i capelli alla sbarra della gabbia, durante la prova in apnea. Il panico è scoppiato in studio: Veronica Gentili urlava ai tecnici di intervenire, Pretelli chiedeva di prendere le forbici. “Pensavo di morire”, ha raccontato l’attrice. Liberata e portata sulla spiaggia, ha completato comunque la prova. “Ho battuto il mio record, ma che paura”. Il bozzo in testa e le lacrime hanno reso il momento il più intenso della serata.

        C’è stato anche spazio per la tenerezza: Paolo Vallesi, in studio, ha chiesto a Sara di sposarlo. Anello in tasca, lacrime agli occhi, risposta affermativa. La tv del dolore e dell’amore, in diretta.

        Adinolfi, partito con 221 chili, è sceso a 195. “Ho perso 26 chili. Per Clara, mia figlia, che combatte contro l’anoressia. Questo era per lei”. Alla domanda di Gentili sullo specchio risponde: “Sono bellissimo, no?”. Più che autoironia, un atto d’amore verso se stesso.

        Teresanna, uscita a sorpresa, si è detta “liberata”. “Una madre può essere tutto ciò che vuole”. E Simona Ventura la benedice: “Hai creato dinamiche, sei una goccia cinese”.

        E mentre Jay, già magro all’inizio, commenta in dialetto: “Un’altra settimana e restava solo ‘o costume”, Cristina si prende la scena. Il premio da 100.000 euro? “Metà a una onlus che aiuta ragazzi speciali, metà a Medici senza frontiere”. Venticinque anni dopo, la Plevani vince ancora. E stavolta lo fa da donna, non da personaggio.

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          Televisione

          La D’Urso rimbalza anche in Rai: un veto per “garbo” (verso i Berlusconi, mica verso di lei)

          Barbara D’Urso ancora esclusa dal piccolo schermo. Il suo ritorno in Rai salta per “motivi editoriali”, ma dietro si muovono equilibri fragili tra Meloni, Lega e famiglia Berlusconi. E così, la regina del pomeriggio finisce vittima di un sistema in cui tutti sono amici di tutti, tranne che suoi.

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            Il veto non è scritto, ma pesa come un macigno. Barbara D’Urso in Rai? Giammai. Troppo trash, troppo cara, troppo D’Urso. Ma soprattutto troppo scomoda in un momento in cui la politica detta i palinsesti come se fossero decreti legge. La regina della tv popolare è di nuovo fuori dai giochi, e non certo per “scelte editoriali”, come si affannano a dire da Viale Mazzini. Qui c’entra il “garbo”, sì, ma quello verso i Berlusconi. Mica verso di lei.

            Eppure fino al 18 giugno il suo nome compariva nelle bozze dei palinsesti. C’era, nero su bianco, sotto la voce “prime time”, nel faldone del nuovo direttore Williams Di Liberatore, creatura leghista approdata al timone con tanto di benedizione di Antonio Marano, eminenza grigia del Carroccio. E allora perché la D’Urso non c’è più? Perché il suo ritorno in tv è diventato tabù?

            Ufficialmente il programma presentato da Fremantle non convinceva. Troppo ambizioso, troppo costoso. Ma chi conosce i corridoi della Rai sa che nessuno, soprattutto un neodirettore, si sarebbe mai permesso di mettere in discussione un nome così gradito alla Lega, senza un ordine preciso dall’alto. E infatti, c’è chi sussurra che la telefonata giusta sia arrivata da chi, più in alto, ha voluto evitare rotture con Forza Italia e con l’universo berlusconiano. Un’alleanza che regge su fili sottilissimi. E una Barbara in prima serata avrebbe potuto strappare uno di quei fili.

            Non è la prima volta che D’Urso paga il conto di un equilibrio altrui. È accaduto in Mediaset, dove si dice che la frattura definitiva con la famiglia Berlusconi risalga a ben prima della famosa foto ai funerali di Silvio. Altro che mani giunte: a quanto pare, a Cologno le mani hanno tremato per anni. Lei, però, ha incassato in silenzio. Fino all’intervista al Corriere, dove ha detto quel che doveva dire: senza rabbia, ma con una dignità che molti non si aspettavano da chi viene etichettata come regina del trash.

            E ora? Ufficialmente, tutto rimandato a gennaio. Ma i bene informati sanno che gennaio è solo un modo elegante per dire “mai più”. Perché quando un programma viene bocciato dall’Ad in persona, nessun direttore ha il coraggio di riproporlo. Nemmeno se si chiama Di Liberatore. Nemmeno se dietro c’è Salvini in persona a spingere.

            Intanto, in Rai si festeggiano gli ascolti “a pari perimetro” con Mediaset, dimenticando che sui canali tematici a Cologno si brinda ogni sera. E che il pubblico che amava la D’Urso, quello da milioni di spettatori, continua a restare orfano. Mentre i dirigenti si palleggiano la colpa come in una finale di calcetto tra ministeri.

            Da due anni Barbara è fuori. Troppo facile ora etichettarla come simbolo di una tv superata, dimenticando quanto ha portato in termini di share e di soldi. La Rai meloniana gioca con il peperone “cazzone” a Camper, ma guai a ridare un microfono a Barbara. Sarebbe troppo.

            E allora, aridatece la D’Urso. Con la sua faccia sempre perfetta, con i suoi sorrisi da commedia all’italiana, con la sua capacità di reggere da sola uno show intero mentre il palazzo la affossa a suon di “garbo istituzionale”. Perché tra trash e ipocrisia di Stato, almeno lei non ha mai fatto finta di essere un’altra.

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              Televisione

              Il “Bonus” finisce in cella: Daniel Nilsson arrestato per maltrattamenti dopo un’aggressione a Cervinia

              Volto noto della televisione italiana, Daniel Nilsson è stato portato nel carcere di Brissogne con l’accusa di maltrattamenti. La compagna, figlia di un diplomatico, ha raccontato episodi pregressi di violenza. La procura di Aosta chiederà la convalida del fermo.

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                Da volto sorridente e scultoreo del “Bonus” nel programma “Avanti un Altro” a detenuto nel carcere di Brissogne. È questa la parabola precipitosa di Daniel Nilsson, modello svedese e personaggio televisivo, arrestato sabato a Cervinia con l’accusa di maltrattamenti. I carabinieri lo hanno fermato dopo aver ricevuto la segnalazione di una lite in strada con la compagna, culminata – secondo quanto ricostruito – in schiaffi, strattoni e insulti pesanti.

                La scena si è svolta in pieno giorno, sotto gli occhi dei passanti. Uno di loro ha chiamato il 112, spaventato dalla violenza del gesto. All’arrivo della pattuglia, Nilsson ha cercato di minimizzare parlando di un banale litigio. Ma il racconto della giovane donna, figlia di un diplomatico, ha subito ribaltato la versione dei fatti. In lacrime, ha spiegato ai militari che quello non era il primo episodio. Anche in passato, ha detto, il compagno aveva mostrato comportamenti violenti. E così è scattato il “codice rosso”.

                Nilsson è stato portato in caserma e successivamente trasferito in carcere. La procura di Aosta ha formalizzato l’accusa e chiederà la convalida del fermo. Al momento, l’uomo non ha ancora indicato un avvocato di fiducia. La compagna, che portava ancora sul volto i segni dell’aggressione, ha raccontato agli inquirenti di una relazione iniziata a gennaio e già segnata da tensioni e paure. I due convivevano in un appartamento a Roma.

                Nato a Malmö, 45 anni fa, Daniel Nilsson ha iniziato la carriera come giocatore di hockey su ghiaccio, per poi passare al mondo della moda. In Italia si è fatto conoscere grazie al suo ruolo nel programma di Paolo Bonolis, dove impersonava ironicamente il “Bonus”, contraltare muscoloso al “Bonus Malus”. Ha partecipato anche a “Ballando con le Stelle” nel 2016, in coppia con Valeria Belozerova. Ora, però, il suo nome è associato a ben altro: una vicenda giudiziaria grave e delicata, che rischia di chiudere per sempre la sua carriera sul piccolo schermo.

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