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Calcio

Wanda Nara lascia Istanbul e torna in Argentina con i figli: addio a Mauro Icardi

Dopo la separazione da Mauro Icardi, l’imprenditrice ha scelto di ricominciare nella sua terra natale, portando con sé i quattro figli nati dalla relazione con il calciatore argentino.

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    Dopo l’annuncio della separazione da Mauro Icardi, Wanda Nara ha deciso di fare un passo importante per la sua vita e quella dei suoi figli: tornare stabilmente nel suo Paese natale, l’Argentina. L’imprenditrice e showgirl ha lasciato Istanbul, portando con sé i quattro figli nati dalla relazione con il calciatore argentino, segnando così un netto distacco dall’ex marito, che prosegue la sua carriera calcistica in Turchia con il Galatasaray.

    La crisi matrimoniale tra Wanda e Mauro era ormai nota da tempo, e a luglio la stessa Wanda aveva confermato la rottura definitiva attraverso una storia su Instagram: “Ho deciso di separarmi, ma con Mauro non smetteremo di essere una famiglia. Anche provarci mille volte di più quando c’è amore non è stato un errore. Non mi pento di nulla, ho regalato a quella coppia gli anni più belli della mia vita, ma oggi devo restare sola”. Parole che hanno lasciato poco spazio ai dubbi, indicando la volontà di chiudere un capitolo della sua vita e ripartire da zero.

    E così ha fatto. Wanda Nara, con la determinazione che l’ha sempre contraddistinta, ha preso i figli Constantino, Benedicto, Isabella e Francesca e li ha portati con sé in Argentina, lontano dall’ex marito e dalla vita che avevano costruito insieme a Istanbul. Una scelta dettata non solo dal desiderio di allontanarsi fisicamente da Icardi, ma anche dalla volontà di creare una nuova stabilità per i suoi figli, proprio nel suo Paese d’origine.

    La decisione di tornare in Argentina, però, non è solo una questione personale. Wanda è infatti impegnata con nuovi progetti lavorativi, tra cui la conduzione del programma televisivo “Bake Off Famosos”. Attualmente risiede con i suoi figli nell’appartamento di famiglia situato nel lussuoso edificio “Chateau Libertador”, nel quartiere di Núñez, uno dei più prestigiosi di Buenos Aires. Qui, la showgirl sta costruendo una nuova quotidianità, con ritmi e abitudini diverse da quelle a cui era abituata in Europa.

    Nonostante i tentativi di riconciliazione da parte di Icardi, che ha provato a ricucire il rapporto con la sua ex moglie, Wanda sembra decisa a guardare avanti e a costruire una nuova vita per sé e per i suoi figli. “La mia priorità sono sempre stati i miei figli e oggi più che mai”, ha dichiarato, confermando la sua intenzione di mettere la famiglia al primo posto e di affrontare questa nuova fase con serenità e determinazione.

    Per Icardi, la lontananza dai figli rappresenta una sfida non da poco. Il calciatore continua la sua carriera a Istanbul, ma la distanza con Wanda e i bambini è destinata a pesare sempre di più. Se fino a qualche mese fa la famiglia sembrava destinata a ricomporsi, ora appare chiaro che le loro strade sono ormai separate. E mentre Icardi si dedica agli impegni sportivi, Wanda costruisce il suo futuro in Argentina, cercando di dare ai suoi figli la stabilità e la serenità di cui hanno bisogno.

    Insomma, quella che sembrava una separazione temporanea si è trasformata in una vera e propria svolta nella vita della coppia. Wanda Nara ha scelto di tornare alle sue radici, portando con sé i figli e lasciandosi alle spalle un matrimonio ormai concluso. E mentre Mauro Icardi prosegue la sua carriera sul campo, lei si dedica ai nuovi progetti professionali, decisa a scrivere un nuovo capitolo della sua vita.

      Calcio

      Maldini 3.0: arriva il turno di Daniel in azzurro, anche se il pareggio col Belgio scombina le carte

      Arriva la terza generazione dei Maldini ad indossare la maglia della nazionale di calcio. Tra i 23 convocati di Luciano Spalletti per le sfide di Nations League c’è anche Daniel Maldini. Per lui si tratta della prima chiamata in azzurro. Anche se il tanto sperato esordio di ieri sera è stato rimandato, probabilmente contro Israele nel prossimo incontro.

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        Dopo nonno Cesare e papà Paolo, Daniel Maldini, terza generazione della leggendaria famiglia del pallone, è al settimo cielo: «Penso che questa convocazione sia arrivata al momento giusto, un momento perfetto, mi sento bene in campo e sto bene con la mia squadra». Purtroppo ieri sera, dopo un avvio eccellente da parte degli Azzurri sul 2-0 (reti di Cambiaso e Retegui), l’espulsione di Pellegrini al 40′ ha stravolto i piani di Spalletti che non ha potuto farlo scendere in campo, come si pensava alla vigilia. Stessa sorte toccata al difensore del Milan Gabbia. Ma per loro due il debutto è solo rimandato.

        Il regalo della convocazione

        Così aveva commentato a Coverciano la prima chiamata in Nazionale dove rappresenta la terza generazione dopo il nonno Cesare e il papà Paolo. «Mio padre era contento ma non mi ha detto nulla di particolare – ha continuato il talento del Monza che proprio oggi compie 23 anni – Cosa vorrei per il mio compleanno? Già essere qui è un regalo. Sono contento e orgoglioso. Fa effetto vedere a Coverciano le foto dei miei familiari».

        Appuntamento a lunedì con Israele

        “Continuità” aveva chiesto Luciano Spalletti alla sua Italia a punteggio pieno in Nations League dopo le vittorie esterne con Francia e Israele conquistate a settembre dopo il fallimento europeo. Continuità di risultati e prestazioni che ieri sera col Belgio si sono concretizzate a meta, col risultato finale di 2-2. Lunedì a Udine contro l’Israele i nostri avranno la possibilità di incrementare il vantaggio sulle inseguitrici in previsione del rush decisivo di novembre.

        Nuova linfa per l’Italia che verrà

        Intanto il commissario tecnico prosegue nella ricerca di nuovi talenti da inserire nell’Italia presente e futura: dal romanista Niccolò Pisilli al milanista Matteo Gabbia («Essere qui è una grande responsabilità, questa maglia va onorata in ogni momento» ha detto) fino a Daniel Maldini, prima volta nella Nazionale maggiore 61 anni dopo nonno Cesare e 22 anni dopo il padre Paolo.

        Il papà è felice

        Brillantini alle orecchie, risposte brevi e compostezza nel descrivere l’emozione di questa prima volta ai cronisti. «Sono molto orgoglioso, è stato un bell’effetto entrare a Coverciano e vedere le foto del nonno e di papà. Ora voglio concentrarmi e fare bene, vivo alla giornata. Se mio padre mi ha detto qualcosa? Era felice ma abbiamo parlato poco. Questa convocazione credo sia arrivata al momento giusto, perché mi sento bene in campo e con la mia squadra».

        Il glorioso nonno

        Ammettendo di essere stato contattato pure dal Venezuela viste le origini della madre, dice: «Ho sempre preferito aspettare e fare una scelta giusta, penso sia valsa la pena. Se ricordo qualcosa di quel che diceva nonno Cesare parlando della Nazionale? Sono passati troppi anni, di sicuro è sempre stato vicino».

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          Calcio

          Totti smentisce le voci su dissidi con De Rossi: “Chiacchiere da bar, siamo sempre amici”

          Intervistato da Sky Sport, Francesco Totti ha analizzato il difficile momento dell’ambiente giallorosso, spegnendo, inoltre, qualsiasi voce su presunti screzi con Daniele De Rossi.

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            Francesco Totti ha voluto mettere a tacere le voci su una presunta rottura con il suo ex compagno di squadra Daniele De Rossi. Ha deciso di puntualizzare i rumors su possibili contrasti tra i due nati dopo l’esonero di De Rossi da allenatore della squadra. Lo ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sport in occasione una manifestazione dedicata al Padel che si è svolto al Conti Sport Center di Nettuno. Er Pupone ha voluto puntualizzare che il loro rapporto è sempre solidissimo, che si sentono spesso e non solo per parlare di calcio ma anche della loro vita privata.

            De Rossi e Totti mai nemici

            Io e Daniele siamo sempre amici, per me è normalità sentirlo“, ha dichiarato l’ex capitano dei giallorossi, stroncando sul nascere le voci di dissidi. “Il resto sono tutte chiacchiere” ha voluto precisare Totti. L’ex capitano della Roma ha poi commentato i fischi dei tifosi verso alcuni giocatori, come Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante. “Roma è una piazza esigente e quando le cose non vanno bene arrivano i fischi. Ma sono due grandi giocatori che faranno bene. Riconquistare la fiducia dei tifosi spetterà solo a loro“. Inoltre Totti ha sottolineato l’importanza di avere carattere e motivazioni per affrontare la pressione di una piazza come quella romanista sempre molto esigente e attenta a non perdonare mai lo scarso impegno da parte dei giocatori.

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              Calcio

              Zlatan Ibrahimovic senza filtri: “Il sesso è meglio dei gol? Chi dice il contrario ha un problema!”

              Al “First We Feast” l’ex campione torna a provocare con la sua consueta ironia: dall’attacco a Guardiola al ricordo commovente di Mino Raiola.

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                Ibrahimovic non delude mai quando si tratta di dichiarazioni spiazzanti. Durante l’intervista con Piers Morgan nel format ‘Uncensured’, il campione svedese ha confermato alcune delle sue frasi più celebri e ne ha smentite altre. Sul noto paragone tra il fare gol e il sesso, è stato chiarissimo: “Chiunque dica che segnare è meglio del sesso, ha dei seri problemi. Deve farsi aiutare”. E sul suo celebre ego: “Quando dico che sono Dio, non sto scherzando. Vuoi giocare con il fuoco? Sarò il tuo fuoco, ma ti brucerai”.

                “Annienterei James Bond, ma sono troppo costoso”
                Sempre senza peli sulla lingua, Ibra ha scherzato anche su un suo possibile ruolo da cattivo in un film di James Bond: “Annienterei Bond, ma non lavoro gratis, sono troppo costoso”. Un’uscita che riflette perfettamente il mix di arroganza e autoironia che lo contraddistingue.

                Ferrari e Pep Guardiola: l’incontro che fece scintille
                Tra aneddoti e provocazioni, Zlatan ha raccontato anche del suo turbolento rapporto con Pep Guardiola al Barcellona. “Al primo incontro mi disse che lì i giocatori non arrivano in Ferrari. Io, ovviamente, mi sono presentato con la mia fottuta Ferrari”. Un retroscena che conferma quanto lo spirito ribelle e indipendente di Ibra abbia sempre faticato a piegarsi a qualsiasi regola.

                Un pensiero per Mino Raiola: “Mi manca ancora”
                Non sono mancate parole più intime e sincere, come quelle dedicate a Mino Raiola, il suo storico agente scomparso nel 2022: “Non era solo un agente, era tutto per me. Mi manca ancora, manca a tutti”. Un ricordo che mostra un lato più umano e vulnerabile del gigante svedese.

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