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    Hai mai pensato a quanti divieti insoliti si trovano nella Bibbia? È come se ci fosse un intero manuale di divieti che ci sfuggono! Sembra interessante? Alcune di queste restrizioni sembrano così lontane dalla nostra realtà quotidiana che potrebbero farti sorridere o persino alzare un sopracciglio di incredulità. Ma, a sorpresa di molti, molte di queste restrizioni, anche le più strane, sono infrante regolarmente, a volte anche senza rendercene conto.

    Scopriamo insieme alcune delle proibizioni più curiose e ignorate che la Bibbia ha da offrire, e vediamo se anche tu ti ritrovi a infrangerle! Il Levitico 19:19 e il Deuteronomio 22:9 vietano una serie di pratiche che riguardano unire tra loro cose diverse, dall’incrociare animali alla mescolanza di tessuti. Tutti sanno per esempio che la Bibbia, in 1 Corinzi 7:1-5, proibisce il sesso fuori dal sacro vincolo del matrimonio.

    Anche l’autoerotismo è bandito. Fare sesso con il nostro coniuge va bene, farlo da soli non è raccomandato dalla Bibbia. In 1 Corinzi 6:18 si legge: “Ogni altro peccato che una persona commette è fuori dal corpo, ma la persona sessualmente immorale pecca contro il proprio corpo”.

    Il Levitico 11:7-8 e il Levitico 11:10 proibiscono il consumo di carne di maiale Anche frutti di mare, chiocciole e lumache sono nella lista proibita. Levitico 11:41 sottolinea che “anche queste sono impure per voi tra i rettili che strisciano sulla terra”

    Proibito passare del tempo con persone che bevono o mangiano troppo. “Non unirti a coloro che bevono troppo vino o si rimpinzano di carne, perché gli ubriaconi e i golosi diventano poveri e la sonnolenza li riveste di stracci”, si legge in Proverbi 23:20-21.

    Già che siamo in tema di attenzione alla bocca, non pensiamo assolutamente a maledire i nostri genitori. Perché secondo Esodo 21:17, “Chiunque maledice il padre o la madre deve essere messo a morte”.

    I tatuaggi sono piuttosto comuni al giorno d’oggi, ma ai tempi della Bibbia erano un divieto. “Non ti farai alcun taglio nella tua carne e non ti tatuerai alcun segno”, si legge in Levitico 19:28. Donne troppo belle? Non se ne parla! Timoteo 2:9 è piuttosto chiaro su come le donne devono presentarsi. Levitico 19:31 ci avverte contro la consultazione di indovini, poiché” Non rivolgetevi a medium e non cercate spiritisti, perché sarete contaminati da loro.

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      Cake art estrema: le torte che non ti aspetti…

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        I dolci, prima di tutto, devono essere buoni. Ma non dimentichiamo che l’aspetto è altrettanto importante. Su un tavolo imbandito di dessert, la vostra scelta cadrà, molto probabilmente, su quello più bello, è normale.

        Oggi l’arte dolciaria non si limita al sapore: entra in gioco l’estetica, la sorpresa, l’illusione visiva. E la cosiddetta cake art è diventata una vera e propria forma d’arte contemporanea, capace di stupire tanto quanto un’installazione museale.

        È in questo scenario che si muovono alcuni cake artist in rete, diventando famosi sui social per le loro incredibili creazioni. Dolci che sono delle vere e proprie illusioni ottiche: sembrano qualsiasi cosa, tranne che dolci. Dalle scarpe da calcio agli zainetti per la scuola, dai pacchetti di patatine a oggetti di uso quotidiano, ogni realizzazione inganna lo sguardo e sorprende al taglio: sotto quella che sembra plastica, stoffa o cartone, si nasconde un interno soffice, farcito e profumatissimo.

        Non si tratta solo di talento tecnico, ma di sfide tra realtà e finzione, tra cucina e scultura. Esempi estremi e affascinanti di come la pasticceria moderna stia abbracciando sempre più linguaggi visivi contemporanei, trasformando la torta da semplice fine pasto a spettacolo memorabile. In fondo, mangiamo anche con gli occhi. E quando una torta ti fa dubitare di ciò che vedi… è chiaro che siamo di fronte a un’opera d’arte, anche se realizzata con pan di spagna, frutta candita e panna montata!

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          Annalisa autoironica a Le Iene: “Sorchissima io”? C’è dell’eccitazione in rete…

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            La popstar italiana ormai diventata vera icona di stile e sensualità, ha fatto scintille durante la sua recente apparizione a Le Iene. In un servizio tutto da ridere, la cantante ha letto ad alta voce alcuni dei commenti più “coloriti” ricevuti sui social. Il tono? Ironico, scanzonato e con una buona dose di autoironia, come solo lei sa fare.

            Tra un “sorchissima” e un “dea”, Annalisa se la ride di gusto

            Durante il segmento, che potete vedere nel nostro video, Annalisa ha sciorinato ad alta voce messaggi che la definiscono, senza troppi giri di parole, “sorchissima”, “gnocca spaziale”, “dea in terra”. Commenti diretti, senza filtro, che la cantante ha accolto con una risata sincera e una prontezza disarmante. Senza imbarazzo, anzi: Annalisa ha cavalcato l’onda dell’entusiasmo social, dimostrando quanto sia a suo agio con la propria immagine.

            “In rete c’è fame di donne”: la risposta che conquista tutti

            Con il suo solito sorriso ironico, Annalisa ha chiuso il siparietto con una battuta che ha fatto il giro del web. Una frase semplice, ma perfetta per fotografare la realtà dei social di oggi, dove la sensualità viene celebrata (a volte in modo un po’ sopra le righe) con entusiasmo travolgente. Dimostrandosi per l’ennesima volta capace di giocare con la propria immagine pubblica senza mai prendersi troppo sul serio. Saper ridere di sé, trasformare anche i commenti più “spinti” in un momento di divertimento condiviso: è qui che si vede la stoffa delle vere star.

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              Al Bano canta in terra russa, un gesto audace che a molti non è piaciuto

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                Al Bano in Russia, nel 2025. Un gesto audace, quasi da romanzo di spionaggio, se il romanzo fosse scritto da un fan dei talent show. In un momento storico in cui la diplomazia si gioca tra sanzioni, embargo e conferenze infuocate, lui prende l’aereo — e va a cantare Felicità a Mosca. Felicità, davvero.

                C’è chi ha gridato allo scandalo, chi ha invocato l’ergastolo culturale, chi ha cercato di boicottare le sue bottiglie di vino (che, poverine, non c’entrano nulla). Ma Al Bano non si scompone: dice che la musica unisce i popoli. Dimenticando che, a volte, i popoli non hanno la minima voglia di cantare… ma di capire da che parte stai. E così, mentre l’Europa discute di armi, gas e diritti umani, lui intona Nostalgia Canaglia davanti a una platea di oligarchi con le lacrime agli occhi. Sarà per la canzone, o per la vodka?!?

                Del resto, Al Bano è un veterano del paradosso geopolitico: è stato Cavaliere in Italia, Artista del Popolo in Russia e probabilmente verrà beatificato in Bielorussia. Ha la magica capacità di essere ovunque e con chiunque, purché ci sia un palco e una tastiera MIDI. Chissà… forse ha ragione lui. Forse la pace mondiale comincerà con un duetto con Putin. Magari sulle note di Ci sarà. O magari no. Ma intanto, un italiano canta in Russia, come se nulla fosse. Ed è proprio questo il problema.

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