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Come diamanti sotto il sole, l’incanto prezioso degli albini

L’albinismo, una condizione genetica che riduce la produzione di melanina, dona alle persone che ne sono affette un aspetto unico e magnetico. La loro pelle diafana, i capelli candidi e gli occhi chiari come il cielo, li rendono creature rare e preziose, come gemme luminescenti che brillano di luce propria.

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    Un fascino delicato e magnetico
    La pelle albina, priva della melanina che conferisce la normale pigmentazione, assume un pallore latteo che ricorda la morbidezza dell’alabastro. Un incarnato delicato e diafano, che emana una purezza eterea e quasi angelica.
    I capelli delle persone albine sono spesso bianchi come la neve o biondissimi, a volte con riflessi madreperlacei o dorati. Fili sottili e lucenti che incorniciano il viso con un’eleganza eterea, come un alone luminoso.
    Gli occhi sono un vero punto di forza della loro bellezza. Iride azzurri, verdi, nocciola o color ambra, spesso bordati di lunghe ciglia bianche, catturano lo sguardo con la loro intensità magnetica e la loro profondità cristallina. Sembrano gemme preziose incastonate nel viso, che brillano di luce propria e riflettono la purezza dell’anima.


    Oltre la bellezza fisica…
    Un’unicità da celebrare nellabellezza delle persone albine non si limita solo alle loro caratteristiche fisiche. La loro unicità risiede anche nella loro forza interiore, nella resilienza con cui affrontano le sfide e nella gentilezza che spesso li contraddistingue.

    Le persone albine sono creature rare e preziose, non solo per il loro aspetto esteriore, ma per la forza interiore, la gentilezza e l’unicità che le contraddistinguono. La loro bellezza è un dono che ci ricorda la meraviglia della diversità e ci spinge ad abbracciare l’inclusione in ogni sua forma.


    Ma cos’è l’albinismo
    È una condizione genetica rara che si manifesta con l’assenza parziale o totale di pigmentazione della pelle, dei capelli e degli occhi. Questa peculiarità estetica deriva da specifiche mutazioni genetiche che influenzano la produzione di melanina, il pigmento responsabile del colore nei tessuti.

    Le persone con albinismo affrontano diverse sfide visive a causa della mancanza di melanina negli occhi, che è cruciale per lo sviluppo normale della retina e del nervo ottico. Come movimenti involontari e rapidi degli occhi, che possono compromettere la visione stabile, sensibilità alla luce intensa a causa della mancanza di pigmentazione nell’iride, che riduce la capacità di regolare l’ingresso di luce nell’occhio, dovuta allo sviluppo anomalo della retina e della regione dell’occhio, responsabile della visione nitida e dettagliata.

    Queste mutazioni sono ereditarie.

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      Stress e postura scorretta, quel dolore al collo che non va via

      Il dolore al collo legato alle tensioni muscolari è un disturbo comune che può colpire persone di tutte le età. Le tensioni muscolari al collo possono derivare da una varietà di fattori, tra cui posture scorrette, stress, e movimenti ripetitivi.

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        Le cause principali delle tensioni muscolari al collo includono spesso attività quotidiane come lavorare al computer per lunghi periodi, guardare lo smartphone con la testa inclinata in avanti, o dormire in una posizione non ergonomica. Lo stress emotivo può anche contribuire significativamente, poiché spesso porta a una contrazione involontaria e prolungata dei muscoli del collo e delle spalle.

        Vediamo quali sono
        I muscoli più frequentemente interessati includono il trapezio, lo sternocleidomastoideo, i muscoli scaleni, i muscoli suboccipitali e i muscoli paraspinali cervicali.

        Trapezio: Questo muscolo esteso si trova nella parte superiore della schiena e del collo e spesso è coinvolto nei dolori legati alla tensione e allo stress. È responsabile del movimento delle scapole e del supporto della testa.

        Sternocleidomastoideo: Situato nella parte anteriore e laterale del collo, questo muscolo è fondamentale per la rotazione e la flessione del collo. La tensione in questo muscolo può causare dolore irradiato fino alla testa e alle spalle.

        Muscoli Scaleni: Questi muscoli, situati lateralmente nel collo, aiutano nella respirazione e nel movimento del collo. La loro tensione può contribuire a sintomi di dolore cervicale e irradiarsi verso il braccio.

        Muscoli Suboccipitali: Questi piccoli muscoli si trovano alla base del cranio e sono spesso associati a mal di testa e tensioni cervicali. Sono importanti per i movimenti fini della testa e per mantenere l’equilibrio posturale.

        Muscoli Paraspinali Cervicali: Situati lungo la colonna vertebrale cervicale, questi muscoli supportano la postura eretta del collo e della testa. La loro tensione o affaticamento può portare a dolore e rigidità.

        Affrontare il dolore al collo legato alle tensioni muscolari richiede un approccio multifattoriale. In alcuni casi, può essere utile consultare un fisioterapista o un medico specializzato per un trattamento personalizzato e consigli specifici.

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          Rucola e yogurt per fare il pieno di calcio, la pietra miliare per ossa forti e sane!

          Il calcio è un minerale essenziale per la salute delle ossa e dei denti. È il componente principale che rende le ossa forti e resistenti, costituendo circa il 99% del calcio totale nel corpo umano. Questo minerale svolge anche un ruolo cruciale in molte altre funzioni corporee, come la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e la coagulazione del sangue.

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            Cos’è il calcio?
            Il calcio è un elemento chimico presente in natura, Ca e, una volta ingerito, viene assorbito dall’intestino e distribuito in tutto il corpo. Il 99% del calcio presente nell’organismo è concentrato nelle ossa e nei denti, dove forma una struttura cristallina solida che conferisce loro forza e rigidità.

            Le ossa non sono strutture statiche, sono in costante processo di rinnovamento attraverso la rimozione del vecchio tessuto osseo e la formazione di nuovo tessuto osseo. Questo processo è noto come rimodellamento osseo e dipende dalla disponibilità di calcio nel corpo. Quando l’apporto di calcio è insufficiente, il corpo inizia a prelevare calcio dalle ossa, indebolendole e aumentando il rischio di fratture e osteoporosi.


            Per mantenere una buona salute ossea, è essenziale assumere una quantità adeguata di calcio attraverso la dieta o integratori. Gli alimenti ricchi di calcio includono latticini, verdure a foglia verde, mandorle e alcuni tipi di pesce. Inoltre, la vitamina D è fondamentale per l’assorbimento del calcio; quindi, è importante garantire anche un adeguato apporto di questa vitamina attraverso l’esposizione solare o integratori.

            Un’adeguata attività fisica, specialmente esercizi con carico come camminare e sollevare pesi, può anche contribuire a mantenere le ossa forti e sane. La combinazione di una dieta ricca di calcio, una sufficiente esposizione alla vitamina D e un regolare esercizio fisico costituisce una strategia efficace per la prevenzione delle malattie ossee e il mantenimento di una buona salute scheletrica nel lungo termine.

            Vediamo il di calcio negli alimenti con valori RDA come porzione giornaliera consigliata.

            Yogurt greco (1 vasetto)                         20% RDA*
            Formaggio parmigiano (30g)              30% RDA*
            Sarde (100g)                                                 38% RDA*
            Mandorle (30g)                                            8% RDA*

            Inoltre, a sorpresa, la rucola è una vera e propria miniera di calcio. In 100 grammi troviamo circa 309 milligrammi di calcio. Questo la rende un’ottima alternativa ai latticini, soprattutto per chi segue una dieta vegetariana o vegana.
            E la Tahina (la pasta di semi di sesamo), su 100 grammi contiene circa 426 mg di calcio.

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              Nomofobia: la paura di restare senza cellulare che sta distruggendo le nostre vite!

              È il terrore di essere senza il proprio cellulare o di non poterlo utilizzare. Questa dipendenza sta diventando sempre più comune, poiché molte persone sono fortemente dipendenti dal dispositivo mobile.

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                La nomofobia, termine derivato dall’espressione inglese “no-mobile-phone phobia”, rappresenta la paura di essere senza il proprio cellulare o di non poterlo utilizzare. Per molte persone, l’idea di perdere l’accesso al proprio telefono, anche solo temporaneamente, può scatenare ansia, panico e altri sintomi fisici. La nomofobia riflette l’importanza crescente della tecnologia nella nostra società e le sfide psicologiche che ne derivano.

                I sintomi possono includere ansia, panico, sudorazione e tachicardia quando si è separati dal proprio telefono o quando non si ha accesso a una connessione di rete. La nomofobia riflette la crescente integrazione della tecnologia nella nostra vita quotidiana e le conseguenze psicologiche associate alla sua assenza.

                Cosa fare quando si soffre di nomofobia
                Soffrire di nomofobia può essere debilitante, ma ci sono diverse strategie che possono aiutare a gestire e superare questa fobia. Ecco alcuni passi che puoi seguire.

                Riconoscere il problema
                Il primo passo per affrontare la nomofobia è riconoscere e accettare di avere una dipendenza eccessiva dal cellulare.
                Stabilire limiti di utilizzo
                Imposta dei limiti di tempo per l’uso del cellulare. Usa app o funzionalità del telefono che monitorano e limitano il tempo trascorso sui dispositivi.
                Disconnessione programmata
                Dedica periodi specifici della giornata in cui spegnere il cellulare, come durante i pasti, prima di dormire o durante attività ricreative.
                Alternare le attività
                Trova attività alternative che non coinvolgano l’uso del cellulare, come leggere un libro, fare una passeggiata o praticare un hobby.
                Supporto sociale
                Parla della tua fobia con amici e familiari. Avere il supporto di persone care può rendere più facile affrontare e superare la nomofobia.
                Assistenza Professionale
                Se la nomofobia è grave e interferisce significativamente con la tua vita quotidiana, considera di consultare un terapeuta o uno psicologo per una terapia particolarmente efficace per trattare le fobie.
                Uso di Telefoni Secondari
                Utilizzare un telefono di riserva con funzionalità limitate può aiutare a ridurre la dipendenza dal dispositivo principale.
                Graduale riduzione
                Riduci gradualmente il tempo trascorso sul cellulare invece di tentare una disconnessione immediata. Questo può rendere il processo meno stressante.
                Consapevolezza della dipendenza
                Leggi e informati sulla nomofobia e sulla dipendenza tecnologica per comprendere meglio il problema e le sue implicazioni.
                Affrontare, dunque, la nomofobia richiede tempo e pazienza, ma con le giuste strategie è possibile ridurre significativamente la dipendenza dal cellulare.

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