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Gossip

Querelle Totti-Blasi: il primo che tradisce… paga pegno!

Quando finisce un amore nel peggiore dei modi, con tribunale e avvocati. E’ quello che sta succedendo a Francesco Totti e Ilary Blasi, una storia tutt’altro che finita. Quando ci sono di mezzo i soldi… tutto si complica.

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    La questione del divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi è tutt’altro che archiviata. Tutto è ancora da decidere in una vicenda che ha assunto spesso toni acidi, con confronti durissimi sebbene a distanza fra i due ex coniugi. Il fulcro della questione appare comunque molto semplice: chi ha tradito per primo dovrà pagare.

    Ilary afferma che la colpa è di lui

    La conduttrice, tramite i suoi legali, avrebbe presentato una formale richiesta di separazione presso il tribunale civile, con addebito degli omeri nei confronti dell’ex marito. La Blasi richiede che venga riconosciuta la totale responsabilità da parte dello storico capitano giallorosso per la burrascosa conclusione del loro matrimonio. Per derimere la questione, comunque, c’è naturalmente bisogno di un colpevole. Ovvero chi, per primo, abbia realmente tradito – con elementi comprovabili – l’altro: in questo caso si può parlare a pieno titolo di tradimento e di relativa violazione dei doveri coniugali. E’ la legge, su questo non si può discutere.

    Blasi scatenata

    La Blasi pretende l’addebito delle spese legali e, dunque, la conferma che le colpe della separazione ricadano sull’ex marito. Per ottenere ciò, il tribunale sarebbe chiamato ad accertare la violazione dei dover coniugali da parte di Totti, qualora accettasse la richiesta mossa dalla presentatrice. Valutata l’impossibilità per lei di proseguire a vivere sotto lo stesso tetto, il “pupone” dovrebbe far fronte a spese piuttosto gravose, indirizzando l’intera vicenda in favore di Ilary. Naturalmente i legali della Blasi dovrebbero presentare in aula tutte le prove utili per dimostrare questa versione dei fatti.

    Una cronologia confusa

    La relazione tra Totti e la sua attuale compagna Noemi Bocchi ha avuto inizio durante il matrimonio, non c’è dubbio. Ma la versione di lui non combacia minimamente sotto l’aspetto cronologico con quella di lei. Anche se Ilary non ha menzionato sue presunte relazioni, si presume che eventuali frequentazioni, delle quali si è tanto discusso in maniera ufficiosa sui giornali, siano avvenute dopo la scoperta dell’adulterio del marito. Nell’ormai famosa intervista rilasciata dallo sportivo, venivano citate delle tempistiche ben precise. Con Noemi non sarebbe stato un colpo di fulmine e nè, tantomeno, la frequentazione avrebbe avuto un immediato inizio ma nell’arco di alcuni mesi. La “storia” fra loro sarebbe iniziata a Capodanno 2021 ma si sarebbe consolidata solo nel marzo 2022. Questo almeno è quello che sostiene Totti.

    Questione di date

    Il loro rapporto si è evoluto nell’arco di alcuni mesi, raggiungendo il livello di storia vera e propria a Capodanno del 2021. Dopo aver trascorso alcuni mesi vedendosi in maniera sporadica, allertando le antenne dei paparazzi, hanno poi “consolidato il rapporto a marzo 2022”. Ecco la tabella dei tempi secondo Totti. Se ciò fosse confermato e quindi accettato anche da parte dei legali della Blasi, quest’ultima avrebbe avuto eventuali altre frequentazioni soltanto dopo tale periodo, risultando la parte lesa.

    La versione di Francesco

    Peccato che gli avvocati Antonio Conte e Laura Matteucci, che lo difendono, abbiano un punto di vista differente, sostenendo un tradimento precedente della moglie, antecedente di molto l’arrivo della nuova fiamma. A questo punto spunta la figura di Cristiano Iovino. Il personal trainer sarebbe stato protagonista di uno scambio di messaggi “eloquenti” con Ilary, scoperti nell’agosto 2021 , facendogli capire che il suo matrimonio era finito. All’epoca Noemi, nella vita del Capitano, non c’era ancora…

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      Gossip

      Lory Del Santo e la filosofia da sponda del fiume: tra introspezione social e metafore esistenziali, il nuovo pensiero profondo

      «Stare seduti e aspettare che passi qualcosa di interessante… oppure andare a cercare… io sono sulla sponda del fiume e devo prendere la decisione». Con queste parole Lory Del Santo si lancia in una riflessione spiritual-motivazionale che accende curiosità, ironia e qualche meme. La diva sceglie il pensiero filosofico, il pubblico sceglie l’interpretazione.

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        Nella selva di contenuti social quotidiani, Lory Del Santo ha optato per una deviazione esistenziale. «Stare seduti e aspettare che passi qualcosa di interessante… oppure andare a cercare… io sono sulla sponda del fiume e devo prendere la decisione». Non è una citazione orientale, non è un verso ritrovato: è la sua personale meditazione, condivisa con il tono di chi si affaccia sul mistero dell’esistenza. E nel meraviglioso mondo dei social, il risultato è stato immediato: applausi, perplessità e qualche sorriso trattenuto. Perché in fondo, Lory resta un personaggio capace di sorprenderti quando pensi di aver capito la sua traiettoria.

        Tra zen pop e auto-psicologia
        C’è chi l’ha letta come una chiamata all’azione (“alza-ti-e-vai”), chi come un invito alla contemplazione (“la vita scorre, sii acqua, amico mio”), e chi ha apprezzato lo stile “zen pop” di chi guarda l’orizzonte e parla di fiumi interiori. Del Santo, in questa versione guru post-televisiva, sceglie l’immagine della sponda: né qui né là, sospesa tra passività e coraggio. Un piccolo monologo esistenziale che, volendo, ha pure un suo fascino cinematografico. In alternativa, si può anche leggerlo così: è il ritorno della filosofia casalinga che tutti, almeno una volta, abbiamo pronunciato davanti a un caffè e a un lunedì stanco.

        Il pubblico? Tra cuori e ironia
        Il bello di Lory è che prende la scena senza paura di prendersi sul serio. Il pubblico, come sempre, risponde a modo suo: c’è chi applaude la profondità, chi ne apprezza l’ingenuità poetica e chi esporta la frase in modalità meme motivazionale. Ma è questo il gioco: Lory Del Santo attraversa epoche televisive, stili e piattaforme con un tratto comune — essere sé stessa, al di là di registri e contesti. Un po’ diva, un po’ narratrice interiore, un po’ personaggio consapevole del proprio mito.

        Sul fiume, per ora, resta seduta. Ma intanto ha già fatto muovere le acque della conversazione. E forse, per lei, era quello il punto.

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          Reali

          Meghan Markle, da duchessa a “dea dell’home décor”: con As Ever lancia due candele (a 64 dollari) e racconta l’amore

          Meghan Markle svela i primi prodotti della sua linea As Ever: due candele dalla poetica domestica che celebrano matrimonio e compleanno attraverso numeri simbolici. L’effetto? Tra casa profumata e storytelling sentimentale, la duchessa guarda al mercato luxury — e ai fan disposti a spendere 64 dollari per un ricordo aromatizzato.

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            Lontana dai corridoi reali ma non dalle luci dei riflettori, Meghan Markle torna a far parlare di sé. Questa volta non per documentari esplosivi o accuse velate, ma per due candele profumate. Sì, proprio così. Con il marchio As Ever, la duchessa del Sussex inaugura la sua nuova vita imprenditoriale partendo dall’oggetto-simbolo della casa perfetta: la candela aromatica. Due modelli, due narrazioni intime, molto pathos e una promessa di “esperienza olfattiva emozionale”. Il tutto racchiuso in una confezione curata e in un prezzo che non passa inosservato: 64 dollari. Per alcuni, poesia domestica; per altri, una rentrée da casalinga disperata versione Montecito.

            Numeri, ricordi e messaggi velati
            Il concept è semplice: ogni candela porta un numero e un significato affettivo. La Signature Candle No. 519 richiama il 19 maggio, la data del matrimonio reale con Harry, descritta come simbolo di “amore a prima vista”. La No. 084 richiama invece il 4 agosto, giorno del compleanno di Meghan, e celebra “rinascita e gioia personale”. Insomma, la fiamma della memoria. Niente arditi esperimenti olfattivi, niente botanica segreta: qui il focus è puro storytelling. E se il mercato del profumo di lusso vive di narrazioni, Meghan sceglie l’autobiografia aromatizzata. C’è chi lo chiama branding emotivo, chi operazione nostalgia profumata.

            Tra business e realtà (post-royal)
            Nel panorama delle celebrity-preneurs, Meghan sceglie la via slow, morbida, familiare. Non creme miracolose, non lezioni di stile, ma candele. Scelta rassicurante, quasi domestica, in evidente contrasto con i clamori degli ultimi anni. Eppure, la semplicità del prodotto non annulla la strategia: la duchessa punta al pubblico che sogna lifestyle californiano, ritualità del benessere e piccoli lussi quotidiani. Un percorso che potrebbe continuare tra tè, porcellane, tessuti e atmosfere da cottage chic.

            Per ora, tutto parte da due candele e da un messaggio molto chiaro: rinascere è possibile, anche con un fiammifero e un profumo di casa nuova. Resta solo da capire se il pubblico rimarrà incantato… o se la fiammella rischia di spegnersi alla prima corrente d’aria social.

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              Gossip

              Katy Perry e Justin Trudeau, coppia (quasi) ufficiale: tra luci rosse e champagne al Crazy Horse

              Katy Perry ha scelto il Crazy Horse di Parigi per festeggiare i 41 anni. Accanto a lei, Justin Trudeau, elegante e rilassato, con cui sembra ormai formare una coppia vera. Un’uscita pubblica che conferma un legame già chiacchierato, vissuto lontano dai flash ma non più negato.

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              Katy Perry e Justin Trudeau

                Quando si dice “fare outing di coppia” nel modo più spettacolare possibile. Katy Perry e Justin Trudeau hanno scelto il Crazy Horse, il più celebre locale di strip-tease parigino, per celebrare i 41 anni della popstar. Tavolo discreto, brindisi riservato e un’atmosfera volutamente ironica: la cantante, in un abito rosso lungo e castigato (per i suoi standard), e l’ex premier canadese, in completo scuro impeccabile, si sono goduti lo spettacolo tra sguardi complici e sorrisi trattenuti. Pochi avventori li hanno riconosciuti, ma la notizia si è diffusa in un lampo: a Parigi, nulla resta segreto troppo a lungo.

                Dalla politica al pop, un legame inatteso
                La voce di un legame tra i due circolava da mesi, ma nessuno aveva ancora assistito a una loro uscita pubblica. Eppure, visti insieme, sembrano perfettamente a loro agio. Lei, reduce dal successo di Play, il residency show di Las Vegas; lui, da poco fuori dalla politica attiva dopo anni alla guida del Canada. Il contesto scelto – un locale che ha fatto della sensualità un’arte e della discrezione un marchio – non è casuale: il Crazy Horse è simbolo di libertà e gioco, di ironia e di eleganza parigina. Un luogo dove perfino un ex capo di governo può concedersi un sorriso fuori protocollo.

                Dalla scena alla coppia, con leggerezza
                Secondo chi era presente, i due si sono comportati come una coppia affiatata ma senza ostentazioni. Nessun bacio rubato, nessuna posa costruita: solo due persone che condividono una serata speciale. Un modo raffinato per dire “sì, ci siamo”, lontano dai set fotografici e dai red carpet. E chissà che Parigi, città dell’amore e delle trasgressioni eleganti, non diventi il punto di partenza di una nuova storia che unisce la pop culture e la diplomazia dismessa.

                Dopo la serata, le luci del Crazy Horse si sono spente, ma la curiosità resta accesa. E se qualcuno ironizza sul contrasto tra popstar e politico, altri già scommettono che questa coppia così improbabile possa diventare la più chiacchierata — e irresistibile — dell’anno.

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