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Moda

Angelina Jolie e il trench protagonista a Venezia: il capo must-have per l’autunno 2024

All’81° Festival del Cinema di Venezia, Angelina Jolie ha fatto un ingresso indimenticabile sfoggiando un trench beige di Christian Dior con mezze maniche, definendo uno dei trend per l’autunno 2024. Questo capo iconico, rivisitato in chiave fresca e contemporanea, è stato abbinato con t-shirt bianca, una gonna ampia e stivali in pelle nera, confermando che il trench è una scelta senza tempo. Perfetto da indossare sia come abito, abbottonato e chiuso in vita, sia per un look casual o elegante.

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    Angelina Jolie sbarca a Venezia e, come sempre, lascia tutti senza fiato. Non solo per il film “Maria” di Pablo Larraín, in cui interpreta la leggendaria soprano, ma anche per la scelta di stile che ha subito catturato l’attenzione degli amanti della moda. La Jolie ha indossato un trench beige di Christian Dior che, con la sua linea elegante e il taglio particolare, conferma ancora una volta il suo status di icona di stile. Questo capo classico è stato rivisitato in una versione moderna grazie alle mezze maniche, una scelta che lo rende ideale sia per le giornate di fine estate che per i primi freddi dell’autunno 2024.

    Angelina ha saputo coniugare il fascino senza tempo del trench con un tocco di freschezza, rendendolo il capo must-have per i prossimi mesi. Portato tutto abbottonato, con la cintura che ne esalta la silhouette, il trench è stato abbinato a una t-shirt bianca, una gonna ampia e stivali in pelle nera con gambale morbido. Un mix di capi che esprime una femminilità decisa ma anche essenziale, rendendo il trench versatile per ogni occasione.

    Il trench: un classico rivisitato per l’autunno

    Il trench si conferma ancora una volta un capo fondamentale nel guardaroba di ogni donna. La versione sfoggiata da Angelina Jolie, con le sue mezze maniche, è perfetta per essere indossata già durante le giornate ancora calde di settembre e poi accompagnarci con stile durante i primi freddi. Abbinato a mocassini per un look da ufficio o a ballerine per un tocco romantico, il trench si trasforma in un vero e proprio passe-partout. Per un’occasione più informale, lo si può combinare con una camicia bianca, una gonna lunga in denim e sneakers, per un look casual ma ricercato.

    Come abbinare il trench di Angelina Jolie per l’autunno 2024

    Ecco alcune idee su come sfruttare al meglio un capo che non passa mai di moda:

    1. Versione abito: Indossato abbottonato e chiuso in vita, come un vestito, abbinato a mocassini o décolleté. Un look perfetto per una riunione di lavoro o un aperitivo.
    2. Look casual: Scegli una camicia bianca oversize sotto al trench, con jeans o una gonna lunga e scarpe da ginnastica. Perfetto per una passeggiata in città o un brunch con gli amici.
    3. Outfit romantico: Abbina il trench a una gonna plissé e un top semplice. Completa il tutto con ballerine o sandali eleganti e accessori discreti.

    Il fascino del trench: perché non può mancare nel tuo guardaroba

    Il trench è il capo ideale per chi cerca un look senza tempo ma capace di rinnovarsi con ogni stagione. Grazie alla sua versatilità, può essere indossato in qualsiasi contesto, dal lavoro al tempo libero. Angelina Jolie ci ha dimostrato come questo capo, abbinato correttamente, possa diventare un protagonista assoluto del nostro guardaroba, unendo praticità ed eleganza in un unico gesto.

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      Moda

      Autunno di velluto: dal cacao al melanzana, passando per i verdi bosco e le sfumature miele, la stagione veste colori caldi e profondi

      Dimenticate il grigio triste delle mezze stagioni. L’autunno 2025 è un inno ai colori pieni, alla luce dorata e alle sfumature gourmand che ricordano la terra, il legno, il vino e il cielo al tramonto. Dominano marroni speziati, viola intensi, verdi profondi e tocchi d’oro bruciato. Le palette si fanno tattili, quasi commestibili, e rivendicano la dolcezza di una stagione da indossare come una coperta amata.

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        L’autunno quest’anno non ha fretta: scende come una carezza, avvolge, coccola. E la moda risponde allo stesso modo, inseguendo colori che scaldano prima ancora di essere indossati. È la stagione delle palette emozionali, quelle che parlano di boschi umidi, tè fumanti, vino rosso e mattine lente con la brina sui vetri.

        Il marrone torna protagonista, ma non è mai piatto. Ha mille nomi e mille anime: cacao, castagna, ruggine, caffè tostato, nocciola. Lo si vede su capispalla strutturati, stivali scultorei, borse morbide come guanti di pelle antica. È un colore che rassicura e seduce, perché richiama la natura e insieme la città vissuta, elegante senza esibizione.

        Accanto a lui, la famiglia dei viola conquista la scena. Niente timidezze: melanzana, ciclamino scuro, ametista. Toni profondi che ricordano velluti teatrali, perfetti per bluse impalpabili, dolcevita sottili e cappotti maxi. È il colore delle sere che arrivano presto, dei pensieri che restano morbidi anche quando il cielo si fa blu notte.

        Non manca il verde, declinato in versioni botaniche: muschio, salvia, abete. È il colore dei giardini segreti, delle sciarpe intrecciate, dei blazer in lana pettinata che chiedono solo un rossetto deciso e un passo lento per sembrare già un film francese. Un accento perfetto per chi ama vestire con discrezione, ma vuole lasciare un’impronta.

        A illuminare la palette, il miele. Caldo, fluido, morbido come caramello versato sul cashmere. Lo trovi in cappotti cammello alleggeriti, gonne in lana, maglioni a coste che sembrano rubati al guardaroba di chi sa scegliere solo pezzi che durano. Con un tocco oro bruciato — una fibbia, un bottone, un orecchino — diventa pura poesia.

        Le texture seguono la stessa grammatica sensoriale: velluto, lana bouclé, pelle burrosa, seta opaca. Materiali da toccare, non solo da guardare. Ed è lì che l’autunno rivela il suo segreto più dolce: vestirsi non è solo apparire, ma abitare i propri colori, sentirli sulla pelle, lasciarsi proteggere.

        Perché in fondo l’autunno è questo: un invito lento a stare bene, a scegliere con calma, a brillare di un calore discreto. Senza rumore, senza ostentazione. Solo stile, sfumato come una foglia che cambia.

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          Moda

          Moda, il ritorno del paltò: classico, oversize o vintage, il cappotto dell’inverno si porta con personalità

          Simbolo di stile e sobrietà, il cappotto lungo riconquista passerelle e armadi. Tra lana spessa, tweed o cashmere, è il capo chiave dell’autunno-inverno 2025.

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          il ritorno del paltò

            Il ritorno del cappotto lungo

            È ufficiale: il paltò è tornato. Dopo stagioni dominate da piumini tecnici e bomber oversize, il cappotto lungo torna a dettare legge, riscoprendo l’eleganza classica. Le passerelle di Parigi e Milano l’hanno consacrato protagonista assoluto dell’inverno: tagli dritti, spalle importanti e silhouette pulite. Ma non è un ritorno nostalgico — il nuovo paltò gioca con proporzioni, tessuti e dettagli contemporanei. Il fascino è quello di un capo che non urla, ma comunica con autorevolezza.

            Dalla sartoria al guardaroba urbano

            Una volta simbolo di rigore, oggi il paltò si reinventa. Si porta aperto, con sneakers o stivali, su jeans o completi fluidi. La moda lo mescola al quotidiano, lo alleggerisce, lo rende democratico. I colori? Dominano i neutri — cammello, grigio, blu notte, ma anche nero e verde bosco. Per chi osa, tornano i quadri e i motivi check di ispirazione british, in perfetto equilibrio tra nostalgia e modernità.
            Gli stilisti lo reinterpretano in lana cotta, tweed o cashmere double, e le versioni oversize diventano quasi una coperta urbana: rassicurante, elegante, mai banale.

            Paltò per lei, paltò per lui

            Nel guardaroba femminile il paltò abbraccia forme morbide, cintura in vita e collo ampio, spesso portato sopra minidress o maglioni chunky. Per l’uomo resta il grande classico — doppiopetto o monopetto, spalle strutturate e linea asciutta — ma il nuovo modo di indossarlo è più rilassato: con cappuccio sotto, dolcevita o camicia sbottonata.
            È il ritorno di una certa idea di eleganza: quella che non ha bisogno di stupire, ma solo di durare.
            In un’epoca di abbigliamento usa e getta, il paltò resta un manifesto di stile. Si compra una volta, si indossa per anni. Ed è proprio questo — la sua discreta, resistente bellezza — il vero lusso del presente.

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              Moda

              Berretti col pon pon, il ritorno in passerella del cappello più giocoso dell’inverno

              Dalle piste da sci agli street look metropolitani, il berretto col pon pon diventa l’accessorio più divertente (e più fotografato) del momento. Tra lana grossa, cashmere e tocchi luxury, torna a definire l’inverno 2025 con ironia e calore.

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              Berretti col pon pon

                C’era un tempo in cui il berretto col pon pon era un affare da bambini o da sciatori. Poi la moda, come sempre, ha deciso di riscrivere le regole. Oggi è ufficiale: il cappello con la pallina sulla testa è tornato. E non in modo discreto. Dai défilé di Parigi ai look di strada di Milano, il berretto col pon pon è diventato l’accessorio più democratico dell’inverno: caldo, giocoso, un po’ nostalgico e tremendamente fotografico.

                Lo hanno rilanciato prima gli stilisti, poi le celebrity. In passerella si è visto in versione oversize, spesso in lana bouclé o in cashmere color crema, con il pon pon in pelliccia sintetica grande come una mela. A rilanciarlo sono stati anche i brand più sofisticati, che lo abbinano a cappotti sartoriali e stivali alti, rompendo la regola non scritta che lo voleva confinato alle settimane bianche. Il risultato è un contrasto irresistibile: la leggerezza infantile che incontra l’eleganza adulta.

                Nei look da città, invece, domina il gioco delle proporzioni. Il pon pon gigante diventa un dettaglio ironico su outfit iperstrutturati, cappotti oversize e piumini urban. Chi ama le versioni minimal sceglie i modelli in maglia liscia con micro pon pon tono su tono, mentre i più audaci si spingono verso i colori fluo e le texture pelose che evocano le prime collezioni Y2K.

                Sui social, il trend è ormai ovunque: influencer e modelle lo indossano come se fosse una dichiarazione di leggerezza, un modo per sorridere all’inverno. E le maison di moda lo cavalcano trasformandolo in un simbolo pop. Il messaggio è chiaro: dopo anni di minimalismo e tonalità neutre, il cappello col pon pon restituisce un po’ di ironia alla stagione fredda.

                Ma dietro quel piccolo pompon che dondola c’è anche una lunga storia. Nacque come segno distintivo delle divise dei marinai francesi, poi fu adottato dagli alpinisti per proteggere la testa dal gelo e infine divenne l’emblema dell’abbigliamento da neve anni ’80. Oggi rinasce come accessorio trasversale, capace di attraversare mode e generazioni.

                Che sia in cachemire, mohair o lana grezza, il berretto col pon pon ha una sola regola: va portato con disinvoltura. E magari con un sorriso, perché in fondo è questo che chiede. Non prendersi troppo sul serio, neppure quando si parla di stile.

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