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Tennis

Sinner e il caso doping: nessun trattamento di favore, ma l’ombra della WADA incombe

La ITIA ribadisce che Jannik Sinner non ha ricevuto privilegi nel processo che lo ha visto assolto dalle accuse di doping. Il focus dell’appello della WADA riguarda l’applicazione delle regole, non l’indagine. Tuttavia, la questione resta aperta in attesa del verdetto del TAS.

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    Il caso di Jannik Sinner, tennista italiano al centro di una vicenda legata al doping, è tornato a far discutere dopo le dichiarazioni dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA). La vicenda ha attirato molta attenzione mediatica, specie dopo che Sinner è stato assolto dall’accusa di negligenza. La ITIA ha ribadito di non aver trattato il tennista in modo differente a causa della sua notorietà, sottolineando come il processo seguito fosse quello dettato dal Codice mondiale antidoping, in conformità con le normative dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) e del Programma antidoping del tennis.

    Karen Moorhouse, CEO dell’ITIA, ha voluto fare chiarezza dichiarando che, sebbene il caso di Sinner abbia provocato discussioni e speculazioni, l’agenzia non ha riservato alcun “trattamento di favore” al tennista. La decisione di non attribuire colpe o negligenza al giocatore si è basata esclusivamente sui fatti e sulla scienza, nonché sulle circostanze specifiche del caso. La ITIA ha inoltre sottolineato che continuerà a gestire tutti i casi allo stesso modo, indipendentemente dalla fama del giocatore coinvolto.

    Attualmente, la World Anti-Doping Agency (WADA) ha presentato un appello al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna contro l’assoluzione di Sinner, focalizzandosi sull’applicazione delle regole e sull’interpretazione delle stesse da parte del tribunale indipendente. Tuttavia, la ITIA ha ribadito la sua fiducia nei processi in atto e ha invitato al dialogo con i giocatori, i loro rappresentanti e i media, per garantire trasparenza e fiducia nel sistema.

    La vicenda resta dunque in sospeso, con il mondo del tennis in attesa dell’esito dell’appello.

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      Tennis

      Al prossimo torneo di Wimbledon pioveranno soldi e alcune novità epocali: giudici di linea addio

      L’edizione 2025 del celebre torneo sull’erba si preannuncia tra le più ricche e innovative di sempre. Il montepremi cresce del 7% rispetto al 2024, arrivando a sfiorare i 63 milioni di euro. I vincitori del singolare maschile e femminile porteranno a casa 3,5 milioni ciascuno. Tra novità tecnologiche, modifiche agli orari e progetti urbanistici in sospeso, il torneo più prestigioso del tennis mondiale si rinnova mantenendo intatto il suo fascino.

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        L’All England Club ha annunciato un sostanzioso aumento del montepremi per l’edizione 2025 di Wimbledon, che raggiunge la cifra di 53,5 milioni di sterline (oltre 62,9 milioni di euro). L’incremento del 7% risponde direttamente alle richieste dei giocatori, che da tempo invocano una redistribuzione più equa dei profitti dei tornei del Grande Slam.

        Più premi per tutti

        I vincitori dei tornei di singolare maschile e femminile riceveranno 3 milioni di sterline a testa, circa 3,5 milioni di euro, con un balzo dell’11% rispetto alla scorsa stagione. Anche i primi turni diventano più remunerativi: chi accede al main draw guadagnerà almeno 66.000 sterline (oltre 77.000 euro), un aumento del 10% rispetto al 2024.

        I motivi dell’aumento: pressione dai giocatori

        Il tema della redistribuzione dei ricavi è al centro del dibattito tennistico internazionale. Ad aprile scorso, venti top player hanno inviato una lettera congiunta ai quattro tornei dello Slam, richiedendo una quota maggiore dei ricavi complessivi. Debbie Jevans, presidente del torneo, ha ribadito: “Siamo determinati a garantire un compenso equo ai giocatori. In 10 anni, Wimbledon ha raddoppiato il montepremi e quest’anno cresce ancora del 7%”. Tuttavia, sottolinea che il problema del tennis è sistemico: “I giocatori affrontano stagioni estenuanti e infortuni crescenti. Siamo pronti a dialogare con i tour per trovare soluzioni condivise”.

        Addio ai giudici di linea: arriva il sistema elettronico

        Una delle grandi novità tecnologiche di Wimbledon 2025 è la rimozione dei giudici di linea. Le chiamate saranno gestite in tempo reale da un sistema elettronico, già adottato da altri tornei ATP e WTA. L’Open di Francia, però, resiste ancora all’automazione. Per garantire la sicurezza operativa, l’All England Club ha annunciato che 80 ex giudici di linea saranno comunque presenti come assistenti di campo, pronti a intervenire in caso di malfunzionamento del sistema.

        Orari aggiornati e grandi lavori in sospeso

        A partire da quest’anno, le finali di singolare si disputeranno alle ore 16:00 locali, due ore più tardi rispetto al tradizionale orario. Una scelta pensata per favorire le audience globali e armonizzare gli slot televisivi. Dietro le quinte, però, Wimbledon è alle prese con un progetto molto più ambizioso: l’espansione del Wimbledon Park, che prevede la costruzione di 39 nuovi campi in erba. Il piano è però bloccato da una controversia legale: una revisione giudiziaria è prevista per l’8 e 9 luglio, durante la seconda settimana del torneo, mentre una decisione definitiva sul trust del terreno non arriverà prima del gennaio 2026.Fra

        Fra tradizione e innovazione

        Wimbledon 2025 si prepara a offrire uno spettacolo sportivo senza precedenti, combinando montepremi da record, tecnologia avanzata e una forte attenzione ai bisogni dei giocatori. Nonostante le polemiche e i ritardi legati all’ampliamento dell’impianto, il torneo più iconico del tennis mondiale continua a evolversi nel segno della tradizione britannica e dell’innovazione globale.

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          Tennis

          Roland Garros: di nuovo addio per Berrettini, quando il fisico dice sempre “no”

          Matteo Berrettini salta per il quarto anno consecutivo il Roland Garros. L’infortunio agli obliqui, accusato agli Internazionali di Roma, costringe ancora una volta il tennista romano a fermarsi. Tra lacrime, rassegnazione e ironia amara, il campione continua a lottare con un corpo che sembra tradirlo proprio nei momenti chiave.

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            Matteo Berrettini non ci sarà al Roland Garros 2025. Per il quarto anno consecutivo, il talento azzurro sarà assente dallo Slam parigino, teatro dell’ultimo acuto nel 2021 con i quarti di finale contro Novak Djokovic. L’ennesimo stop arriva dopo il ritiro agli Internazionali di Roma, dove Berrettini aveva abbandonato il campo in lacrime contro Casper Ruud, a causa di un nuovo fastidio agli obliqui.

            L’infortunio eterno: gli obliqui maledetti

            “Anche i dottori sono stanchi di vedermi”, ha confessato lo stesso Berrettini a Roma. Il problema agli obliqui non è nuovo: è il filo rosso (anzi, nero) che lega tutte le sue ultime stagioni. Un infortunio subdolo, recidivo, che lo ha costretto a lunghi stop e a dolorosi rientri-lampo. Un tormento che lo tiene lontano dai campi proprio quando servirebbe più continuità, ritmo, fiducia.

            Un corpo che tradisce il talento

            Non è la motivazione a mancare, tantomeno la voglia di lottare. Berrettini è sempre tornato, a testa alta, pronto a rimettersi in gioco. Ma ogni volta che prova a ricostruire, arriva un nuovo crollo. Il fisico dice “no” proprio quando il gioco inizia a ritrovare fluidità. È come se ogni stagione fosse una partita infinita tra speranza e disillusione.

            Roland Garros: un tabù dal 2021

            L’ultima apparizione di Matteo a Parigi resta quella del 2021, con la sconfitta dignitosa contro Djokovic. Da allora, solo assenze. Il Roland Garros è diventato una specie di miraggio: sempre desiderato, mai raggiunto. Un paradosso per uno come lui, che sulla terra rossa aveva mostrato margini e ambizioni da top player.

            E adesso?

            Le prossime settimane saranno cruciali per capire se e come potrà riprendere la stagione. Berrettini punta a curarsi, con l’ennesima riabilitazione. Ma la domanda resta sospesa: quanto può resistere un campione quando è il proprio corpo il primo avversario?

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              Tennis

              L’Italia in rosa del tennis trionfa a Roma: Jasmine Paolini nell’olimpo della racchetta

              Jasmine Paolini ha scritto una pagina indelebile nella storia del tennis italiano, conquistando il titolo agli Internazionali d’Italia 2025. Con una prestazione magistrale, ha superato la numero 3 del mondo, Coco Gauff, con il punteggio di 6-4, 6-2, diventando la seconda italiana nell’era Open a vincere il prestigioso torneo romano, dopo Raffaella Reggi nel 1985.

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                La vittoria della Paolini rappresenta un traguardo epocale: è la prima italiana a trionfare nel singolare femminile degli Internazionali d’Italia dopo 40 anni. Questo successo segna il suo secondo titolo WTA 1000 e il terzo in carriera, consolidando la sua posizione tra le migliori tenniste del circuito.

                Il percorso verso la gloria

                Durante il torneo, Paolini ha mostrato una forma straordinaria, eliminando avversarie di alto livello e dimostrando grande determinazione. In semifinale, ha battuto l’americana Peyton Stearns, diventando la prima italiana in 11 anni a raggiungere la finale del torneo romano.

                La rivincita su Gauff

                Il confronto con Coco Gauff in finale aveva un sapore speciale. Le due si erano già affrontate a Stoccarda, dove Paolini aveva ottenuto la sua prima vittoria contro una top 10, battendo Gauff con un convincente 6-4, 6-3. La finale di Roma ha confermato la superiorità di Paolini sulla terra battuta, consolidando il suo dominio nei confronti diretti sulla superficie.

                Un anno da incorniciare

                Il 2025 si sta rivelando un anno straordinario per Paolini. Oltre al trionfo romano, ha raggiunto la finale al Roland Garros nel 2024 e ha vinto il suo primo titolo WTA 1000 a Dubai. Questi risultati la proiettano tra le protagoniste del tennis mondiale, con una crescita costante e una determinazione ammirevole.

                Il sostegno del pubblico italiano

                Il successo di Paolini è stato accompagnato da un entusiasmo travolgente da parte del pubblico romano. Il Foro Italico ha celebrato la sua vittoria con applausi e ovazioni, testimoniando l’affetto e l’orgoglio nazionale per questa straordinaria atleta. Anche se non dotata di un fisico statuario, la Paolini ha dimostrato di essere una delle tenniste più talentuose e determinate del panorama internazionale. Il suo trionfo agli Internazionali d’Italia 2025 non è solo una vittoria personale, ma un simbolo di rinascita per il tennis italiano femminile. Con la sua grinta e il suo talento, Paolini ha conquistato il cuore degli appassionati e ha scritto una nuova pagina di gloria nello sport italiano.

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