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Gossip

“Era bisessuale”, la rivelazione di un giornalista che Alain Delon aveva cercato di zittire

Donne, uomini, rapporti misti… secondo un giornalista francese il “sex symbol per eccellenza” amatissimo dalle donne, in realtà avrebbe avuto gusti da perfetto bisessuale, almeno nei primi anni della sua leggendaria carriera. Prssunta tesi avvalorata anche dalla presenza di molti gay nel suo entourage.

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    Il giornalista francese Bernard Violet nel 1998 era uscito sul mercato con una prima biografia che il divo francese aveva tentato di bloccare con l’ausilio degli avvocati. Dopo la morte di Delon, Violet è tornato in libreria con una versione aggiornata del medesimo libro, Les Derniers Mystères Delon, promosso come arricchito da nuove testimonianze. Per la serie “il morto va sfruttato finchè è ancora caldo”…

    La doppia faccia del sex symbol

    In questa nuova versione sono contenuti oltre trent’anni di interviste e incontri sulla vita del protagonista del Gattopardo o, piuttosto, su quella che l’autore definisce come una «doppia vita». Sostenendo, sulla base di una serie di testimonianze, che Delon fosse di gusti bisessuale, «almeno nei suoi primi trent’anni» di carriera.

    Bisessualità non solo come piacere ma anche dettata dall’arrivismo

    «Credo che il ribelle che era da giovane abbia esplorato tutto quello che esiste nella sessualità, con donne, con uomini, in rapporti a tre» racconta Violet ricordando «l’onnipresenza di persone gay» nell’entourage dell’attore, tra cui l’agente Georges Beaume e lo scrittore e attivista Daniel Guérin. Una bisessualità vissuta – sempre secondo il libro – sia per piacere sessuale ma anche per arrivismo. Violet aggiunge che la Romy Schneider, legata all’attore da una grande storia d’amore, confidò le tendenze del suo ex ad una delle sue migliori amiche.

    Il simbolo della mascolinità e della seduzione

    Appare quantomeno singolare che, alla luce di questa rivelazione, lo stesso Delon nel 2013 avesse bollato l’omosessualità come un fatto “contro natura”. L’autore del libro fornisce questa interpretazione: «È la dichiarazione di un vecchio reazionario che rinnega la sua giovinezza, durante la quale era molto più tollerante». Nel 1969, quando gli venne chiesto di inclinazioni omosessuali che alcuni gli attribuivano, Delon rispose: “Se volessi avere avventure con uomini, di cosa sarei colpevole? In amore, tutto è permesso”. Anche se non ha mai voluto fare coming out, sostiene il biografo, perché all’epoca Delon, come Belmondo, era «il simbolo stesso della mascolinità».

    L’attore sarebbe stato ricattato dal suo autista, morto poi misteriosamente

    Relazioni con uomini che sono anche citate – rivela l’autore della biografia – nello scandalo Markovic, l’ex autista e bodyguard di Delon, misteriosamente ucciso nel 1968. «Sulla base di numerosi documenti giudiziari – scrive Violet – ritengo che Delon sia stato oggetto di un ricatto sessuale, condotto da Markovic». Il ricatto avrebbe avuto come oggetto una foto che mostrava l’attore mentre faceva sesso con una giovane prostituta. Nonostante il caso sia stato archiviato da tempo, Violet dice di conoscere il colpevole della morte di Markovi. Sarebbe il boss malavitoso François Marcantoni, amico di Delon.

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      Gossip

      Elodie furiosa sul palco: dito medio al pubblico e gossip su una rottura con Iannone

      Al Summer Festival di Comacchio, la cantante si scaglia contro due spettatori molesti. Intanto, impazzano le voci su una crisi con il pilota Andrea Iannone

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        Durante il concerto, Elodie ha interrotto l’esibizione per rispondere con un gesto inequivocabile a due uomini tra il pubblico. Un momento di tensione diventato subito virale. Ma il vero terremoto riguarda la sua vita privata: la relazione con Iannone è davvero arrivata al capolinea?

        Il gesto sul palco: un dito che fa discutere

        Al Summer Festival di Radio 105 a Comacchio, Elodie ha infiammato la scena, ma non solo per la sua voce. Mentre cantava il brano Due, ha alzato il dito medio verso due spettatori tra la folla che, a suo dire, la stavano disturbando. Subito dopo, con la sua consueta ironia, ha commentato: “Se mi vedete un po’ così è perché volevo già litigare… C’è uno con il cappellino e l’altro, un po’ pelato. Ma andiamo avanti”. La scena è stata ripresa dai fan ed è finita dritta sui social, dove ha diviso l’opinione pubblica.

        I fan si spaccano: reazione istintiva o gesto inopportuno?

        Non è chiaro cosa abbiano detto i due uomini per scatenare la reazione della cantante, ma per molti è stata una risposta istintiva a un comportamento maleducato. C’è chi la difende, definendola autentica e vera, e chi invece ritiene che una professionista debba mantenere il controllo anche in situazioni scomode. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo.

        Iannone ed Elodie, è davvero finita?

        Intanto, a far parlare è anche il cuore. Secondo alcuni utenti sui social, Elodie e Andrea Iannone sarebbero in crisi. La teoria è partita dopo che Elodie ha cantato Niente canzoni d’amore a San Siro, brano scritto dal suo ex Marracash, e che pochi giorni dopo anche lui ha inserito nella sua scaletta. Coincidenza o dedica reciproca? Un tweet virale lancia la bomba: “Si lasciano dopo essersi dedicati la stessa canzone negli stadi a distanza”.

        Solo voci, ma il gossip non si ferma

        Per ora nessuna conferma ufficiale. Né Elodie né Iannone hanno commentato la presunta rottura. Qualcuno ipotizza una crisi, altri parlano addirittura di proposta di matrimonio imminente. In attesa di certezze, una cosa è sicura: Elodie resta al centro della scena, tra musica, passione e… dita alzate.

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          Michelle Hunziker e Nino Tronchetti Provera, galeotto fu l’appartamento di lusso (che lui le ha soffiato)

          L’amore tra Michelle Hunziker e Nino Tronchetti Provera è ormai cosa certa. Ma se pensate che sia nata durante una serata mondana, vi sbagliate. Galeotto fu un appartamento di lusso nel cuore di Milano: entrambi lo volevano, lui lo ha comprato. E poi, per non farsi mancare nulla, ha conquistato anche lei.

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            A raccontare il curioso retroscena è il settimanale Oggi. Michelle e Nino si erano rivolti allo stesso agente per visionare un elegante immobile meneghino. Ma alla fine è stato lui ad aggiudicarselo. E da lì in poi, le cose hanno preso una piega inaspettata: tra telefonate, battute e qualche visita, è nata una simpatia. Che presto si è trasformata in qualcosa di più.

            Le conversazioni si sono fatte sempre più frequenti, le uscite più vicine e il feeling sempre più evidente. Tanto che la coppia oggi non si nasconde più: passeggiate, vacanze in barca, concerti insieme. Una relazione che ha saputo conquistare anche il cuore delle rispettive famiglie.

            L’ok di Aurora e delle figlie di lui

            La prima paparazzata risale allo scorso febbraio, ma negli ultimi mesi la love story è diventata di dominio pubblico. Anche perché ha ricevuto il benestare di Aurora Ramazzotti, la figlia maggiore di Michelle, che ha accompagnato la madre e Nino a un concerto di Vasco Rossi. Un dettaglio non da poco, vista la proverbiale protezione che Aurora ha sempre avuto nei confronti della madre.

            E non solo. I due hanno anche trascorso qualche giorno al largo di Capalbio, in Toscana, insieme alle figlie di lui, segno che la famiglia allargata ha trovato un suo equilibrio.

            Una storia nata “per caso”

            Nino Tronchetti Provera, figlio di Marco (ex ad Pirelli), è noto per la sua riservatezza. Michelle, al contrario, è un volto amatissimo della televisione. Due mondi diversi, ma non troppo distanti. E alla fine, un incontro fortuito davanti a una casa contesa è bastato per dare il via a una nuova stagione sentimentale. Altro che “cuore in affitto”: qui, sembra, è arrivato il vero proprietario.

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              Paola Barale contro Signorini: “Quelle foto in topless mi hanno ferita. Nessun rispetto per la mia intimità”

              Ospite del podcast di Giulia Salemi, Barale ricorda la vicenda che l’ha segnata: la querela contro il direttore del settimanale “Chi”, poi archiviata, e lo sfogo social dopo la sentenza. “Due giudici donne non hanno capito il dolore”

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                Sette anni dopo quella denuncia rimasta senza esito, Paola Barale non ha dimenticato. E anzi, torna a parlare di quel giorno che l’ha ferita profondamente, quando il settimanale “Chi” pubblicò una serie di foto rubate in cui appariva in topless, sul terrazzo della sua casa privata a Ibiza. Alla regia dell’operazione, il direttore Alfonso Signorini. Lì, per la Barale, si è rotto qualcosa.

                La showgirl, che da tempo ha diradato le apparizioni televisive, si è raccontata senza freni nel podcast di Giulia Salemi Non lo faccio X Moda, parlando di vita, carriera e ferite ancora aperte. E tra queste, spunta di nuovo quella denuncia del 2017, presentata proprio contro Signorini, e poi archiviata con la motivazione “il fatto non costituisce reato”. Una sentenza che, ancora oggi, lascia la Barale incredula.

                «Mi sono sentita profondamente violata. Quelle foto sono state scattate sul terrazzo della mia casa, non in un luogo pubblico», ha raccontato con voce ferma. «Credevo di essere al sicuro, in uno spazio mio, senza occhi indiscreti. Mai mi sarei permessa un topless nel mio terrazzo di Milano, ma lì, a Ibiza, mi sentivo protetta». Le immagini, però, fecero il giro del web, senza neanche un’ombra di censura.

                La Barale racconta di aver tentato la via giudiziaria, ma il procedimento si concluse con un nulla di fatto. Non bastò la sua indignazione, non bastò il fatto che fosse nuda in un contesto privato. E nemmeno bastò – ed è qui che la ferita brucia ancora – che a decidere fossero due giudici donne: «Speravo in un briciolo di empatia, ma niente. Due donne che non hanno compreso la gravità dell’invasione».

                Durante l’intervista con Salemi, Barale non ha mai nominato direttamente Signorini, ma la frecciatina è arrivata puntuale, e ben piazzata: «Se mi sono sentita violata? Dovresti chiederlo al tuo caro amico che ha pubblicato quelle foto. Non è che sono arrabbiata con lui, ha fatto il suo lavoro. Ma se la legge lo permette, allora c’è qualcosa che non va nella legge».

                C’è spazio anche per un retroscena privato: Barale ha raccontato di aver sentito telefonicamente Signorini dopo l’accaduto. «So che quello è il suo mestiere, ma non lo apprezzo. Non è il mio modo di stare al mondo», ha detto, lasciando intendere che il gesto, anche se legalmente inquadrabile, non lo sarà mai dal punto di vista etico.

                La vicenda, in fondo, è emblematica di un sistema in cui spesso la privacy delle donne viene sacrificata sull’altare dello scoop. E il fatto che a raccontarlo sia proprio una donna dello spettacolo, una che conosce bene le luci e le ombre della popolarità, dà alle sue parole un peso ancora più forte.

                Barale oggi vive lontana dai riflettori, ma quando decide di parlare, le sue parole colpiscono come frecce ben affilate. Soprattutto quando si tratta di dignità.

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