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Personaggi e interviste

Roberta Bruzzone, tra criminologia, amore e rock: «Non sarei stata una buona madre, ma non ho rimpianti»

«Mi sono innamorata a una grigliata, ho scelto di non avere figli e ringrazierò sempre mio padre. Lui mi ha insegnato a tenere testa alle situazioni peggiori».

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    Roberta Bruzzone ha debuttato con il suo nuovo programma, Nella mente di Narciso, su RaiPlay. Il format affronta il tema del narcisismo patologico, analizzando le conseguenze di questo disturbo sulle vittime. «Che cosa significa narcisista e come si comporta?» è il quesito chiave che la trasmissione vuole esplorare, offrendo un mix di informazione e sensibilizzazione su un tema spesso sottovalutato.

    Oltre al successo professionale, Bruzzone non ha mai avuto paura di condividere aspetti personali della sua vita. In una recente intervista, ha raccontato di aver conosciuto suo marito, Massimo Marino, durante una grigliata: «Ci siamo innamorati lì, davanti al barbecue. Lui è una persona estremamente protettiva e attenta, mi accompagna spesso anche agli eventi pubblici per sicurezza».

    Tuttavia, la criminologa non ha mai nascosto di aver scelto di non avere figli, una decisione presa consapevolmente: «Non ho mai provato il desiderio di maternità. Credo che, per il tipo di vissuto che ho avuto, sarei stata una madre troppo protettiva e ingombrante. Ma soprattutto, non era una necessità profonda per me».

    La sua infanzia è stata segnata dalla figura del padre, un poliziotto della provincia, che le ha insegnato a tenere testa alle situazioni più difficili: «Con lui era un continuo duello, ma quei contrasti mi hanno aiutata a capire chi sono. Gli devo molto, anche se non è mai stato espansivo. Solo di recente mi ha detto di volermi bene, e io gli ho risposto: uno a uno».

    Nonostante gli impegni nella criminologia e nella conduzione televisiva, Roberta Bruzzone coltiva molte passioni. Amante delle moto, possiede una Buell XB 12S e due Harley-Davidson. Inoltre, è cantante della RockRiders Band, un progetto musicale dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. «La musica è un potente strumento di comunicazione, capace di innescare cambiamenti positivi. Con la nostra band vogliamo raggiungere il maggior numero di donne possibile».

    Il debutto di Nella mente di Narciso rappresenta per Bruzzone un ulteriore passo in una carriera già ricca di traguardi. Dopo aver contribuito a casi di cronaca come la scomparsa di Denise Pipitone e la strage di Erba, l’esperta è diventata un punto di riferimento nel campo della criminologia forense e della divulgazione. «Ho lasciato Ballando con le Stelle per dedicarmi a ciò che amo davvero: il mio lavoro e le mie passioni. Non ho rimpianti».

    Un personaggio poliedrico e affascinante, Roberta Bruzzone continua a dimostrare che è possibile eccellere in molti campi senza mai perdere la propria autenticità.

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      Gerry Scotti nonno per la terza volta: è nata Olivia, la figlia di Edoardo e Ginevra Piola

      Gerry Scotti diventa nonno tris con l’arrivo di Olivia, figlia di Edoardo Scotti e Ginevra Piola. Dopo Virginia e Pietro, la famiglia si allarga ancora. “Sono felicissimo per mio figlio — ha detto — perché io e lui, da figli unici, abbiamo sentito il peso di questa unicità”. Poi il ricordo di Mike Bongiorno e il successo della Ruota della Fortuna.

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        Gerry Scotti ha un nuovo, dolcissimo motivo per sorridere: è diventato nonno per la terza volta. A rivelarlo è stato lui stesso durante il Festival dello Spettacolo, dove ha ricevuto il suo secondo Telegatto di nuova generazione. “È nata Olivia, la figlia di mio figlio Edoardo e di Ginevra Piola — ha raccontato emozionato —. Stamattina dovevo andare in ospedale a vederla, ma ho detto: ‘Oddio no, devo vedere prima Aldo Vitali’. L’ho messa sul positivo. Appena esco di qui, correrò da lei”.

        Per Scotti, Olivia è la terza nipotina dopo Virginia, nata nel 2020, e Pietro, arrivato a gennaio del 2023. “Sono felicissimo per mio figlio — aveva confidato a Verissimo —. Io sono figlio unico, mio figlio è figlio unico, e credo che entrambi abbiamo sentito il peso di questa unicità. Avere una famiglia più grande è una gioia immensa”.

        Durante la cerimonia, il conduttore ha ricevuto dalle mani del direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, Aldo Vitali, il nuovo Telegatto “sostenibile”, realizzato con materiali riciclati. “Faccio parte della generazione che per un Telegatto si sarebbe ammazzata — ha scherzato —. Ne ho vinti undici, ma questi della nuova serie sono i più ambiti. E non voglio fermarmi qui”.

        Scotti ha poi parlato del successo di La Ruota della Fortuna, il game show tornato su Canale 5 con ascolti record. “È una meravigliosa avventura che vivo giorno dopo giorno con grande gioia — ha detto —. Questa estate, portando fuori il cane, guardavo dentro le case e notavo che molti seguivano proprio la Ruota. È un programma che unisce, come la tv di una volta”.

        E sul suo rapporto con Samira Lui, la partner televisiva, ha sottolineato: “Non è una valletta, è la mia socia. Ci divertiamo molto insieme. Piace agli uomini ma anche alle signore, e questo è il suo vero successo”.

        Tra affetti, carriera e nuovi traguardi, per Gerry Scotti è davvero un periodo d’oro — con una nipotina appena arrivata a ricordargli che la felicità, a volte, pesa pochi chili e profuma di futuro.

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          Virginia Raffaele replica a Belen Rodriguez: “La mia imitazione non era volgare. Le offese sono altre”

          Botta e risposta nel mondo dello spettacolo tra Belen Rodriguez e Virginia Raffaele. Dopo le critiche della showgirl argentina, che aveva definito “volgarotta” la sua imitazione, la comica ha replicato con calma: “Credo di non aver offeso nessuno, le offese sono altre”. Poi la citazione di Chaplin: “Quando un personaggio viene imitato vuol dire che è veramente grande”.

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            Virginia Raffaele ha scelto la via dell’ironia per rispondere alle accuse di Belen Rodriguez, che in un’intervista aveva definito “volgarotta” la sua imitazione. Una polemica scoppiata dopo l’ultima apparizione della comica, che aveva portato sul palco una versione esagerata e autoironica della showgirl argentina, suscitando risate e qualche malumore.

            “Credo di non aver offeso nessuno, le offese sono altre”, ha dichiarato la Raffaele, mettendo fine alle polemiche con il tono elegante e misurato che da sempre la contraddistingue. Nessuna frecciata, solo una riflessione sul senso stesso dell’imitazione, che secondo lei deve essere sempre “un gioco di specchi, mai una caricatura cattiva”.

            La comica ha poi voluto citare Charlie Chaplin, ricordando le sue parole: “Quando un personaggio viene imitato vuol dire che è veramente grande”. Un omaggio all’arte dell’imitazione, ma anche un messaggio indiretto a Belen, che nel corso degli anni è diventata a tutti gli effetti un’icona della tv italiana.

            Nel frattempo, sui social, i fan si sono schierati in massa con Virginia, sottolineando la leggerezza e l’intelligenza delle sue parole. “Non c’è volgarità nel talento, solo in chi non sa riconoscerlo”, ha scritto qualcuno.

            La Raffaele, dal canto suo, sembra intenzionata a chiudere qui la vicenda: nessun rancore, solo la consapevolezza che ogni imitazione, quando è fatta con rispetto, è un tributo più che una presa in giro. E con la sua solita classe, riesce ancora una volta a trasformare una polemica in una lezione di stile.

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              Enrica Bonaccorti: «Il mio tumore al pancreas è inoperabile, ma continuo a guardare avanti»

              Dopo la diagnosi, Bonaccorti ha perso quattro chili ma ha trovato nella scrittura la sua forza: “Sto raccogliendo i miei racconti, a gennaio uscirà il mio nuovo libro Nove novelle senza lieto fine. Scrivere mi aiuta a non pensare al dolore”.

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                Enrica Bonaccorti affronta con lucidità e coraggio una delle prove più difficili della sua vita. In un’intervista a Gente, la conduttrice ha raccontato di avere un tumore al pancreas, scoperto per caso dopo alcuni esami di controllo. «Il tumore si è insinuato in un punto molto delicato – ha spiegato – e purtroppo è inoperabile. Mi hanno sospeso la chemioterapia: non ho più dolori né nausea, ma la debolezza resta».

                Nonostante tutto, la voce di Enrica è ferma, lo sguardo rivolto in avanti. «Ora inizierò le sedute di radioterapia – racconta –. Grazie ai racconti di chi c’è passato e ce l’ha fatta, ho ritrovato fiducia. L’atteggiamento positivo aiuta molto e io voglio credere che guarirò».

                La diagnosi è arrivata come un fulmine. «Ero andata a ritirare i risultati di alcuni esami dopo un piccolo intervento – ricorda –. Pensavo di poter partire per qualche giorno di vacanza, invece dopo tre giorni facevo la mia prima seduta di chemioterapia. Mi avevano trovato un tumore al pancreas».

                Da allora la sua quotidianità è cambiata, ma non la sua forza. «Ho perso quattro chili, ma ho trovato un modo per stare meglio: scrivere. La scrittura è la mia terapia, il mio modo di restare viva». Bonaccorti, infatti, sta lavorando a un nuovo libro di racconti, in uscita a gennaio, dal titolo Nove novelle senza lieto fine. «Raccontare mi aiuta a liberare la mente. A volte scrivo anche di notte, quando non riesco a dormire. È il mio modo per non cedere alla paura».

                Una paura che Enrica combatte con la lucidità e la grazia che da sempre la contraddistinguono. «La malattia ti costringe a fermarti, a guardarti dentro, a capire cosa conta davvero. Io oggi scelgo di sorridere e di vivere ogni giornata come un dono. Non posso operarmi, ma posso ancora sperare».

                Tra coraggio e fragilità, Enrica Bonaccorti trasforma la sua storia in un messaggio di forza per chi, come lei, sta attraversando la malattia: «La speranza non è una parola, è una scelta quotidiana. Io ho scelto di non arrendermi».

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