Gossip
Tony Effe e Giulia De Lellis: un amore sigillato con un diamante da sogno
Il rapper ha regalato alla sua fidanzata un anello da sogno, un solitario da 2.5 carati che ha lasciato tutti senza parole. Una dimostrazione d’amore che parla più di mille parole.

L’amore tra Giulia De Lellis e Tony Effe prosegue a gonfie vele, lontano dai riflettori ma non dai gossip. A confermare la serietà del loro legame è arrivato un gesto d’amore che ha fatto il giro del web: un anello di fidanzamento da capogiro. Il rapper ha scelto di sorprendere la sua dolce metà con un gioiello esclusivo, realizzato su misura dal celebre gioielliere Alessandro Bernini. Si tratta di un solitario con un diamante ovale da 2.5 carati, incastonato in una montatura in oro bianco 18 carati. Un capolavoro di eleganza e raffinatezza, il cui valore si aggira tra i 9.000 e i 30.000 euro.
Un amore vissuto lontano dai riflettori
Nonostante la notorietà dei due protagonisti, Giulia e Tony hanno deciso di vivere la loro relazione lontano dai riflettori. La loro storia d’amore, nata nell’estate del 2024, è stata avvolta da un alone di mistero che ha alimentato la curiosità dei fan.
In un’intervista, Giulia De Lellis ha spiegato le ragioni di questa scelta: “Non parlo del nostro rapporto ma semplicemente perché lo stiamo tenendo per noi, perché c’è da viversi e basta. Di Nicolò mi piace che è fatto al contrario”. La giovane influencer ha sottolineato l’importanza di vivere la loro relazione in modo autentico e lontano dalle pressioni mediatiche.
Un futuro insieme?
Il regalo di Tony Effe è un chiaro segnale delle intenzioni serie del rapper nei confronti di Giulia De Lellis. L’anello di fidanzamento rappresenta un impegno importante e un simbolo di un amore profondo e sincero.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Personaggi
Gene Gnocchi: il sogno della Serie A, la satira pungente e un nipotino che gli ha cambiato la vita
Dalla filosofia del diritto al calcio, passando per la satira politica e il teatro: Gene Gnocchi racconta la sua carriera e il legame speciale con il nipote, il piccolo Eugenio, a cui sogna un futuro da calciatore

A quasi settant’anni, Gene Gnocchi non sembra intenzionato a rallentare. Attore, comico e autore, il poliedrico artista parmigiano ha le idee chiare: «Penso di smettere verso gli 85-90 anni, poi si vedrà. Intanto sto scrivendo il nuovo spettacolo che andrà in scena l’anno prossimo», ha raccontato al quotidiano Il Giorno.
Ma prima di dedicarsi alla comicità, la vita di Gene ha attraversato sentieri ben diversi. Laureato in filosofia del diritto, ha esercitato la professione di avvocato per sei anni. «Mi sono capitate cause inverosimili. Tutte a me», ha ricordato con il suo inconfondibile humour.
Il sogno della Serie A
Gene Gnocchi, però, ha sempre avuto un grande sogno nel cassetto: diventare un calciatore professionista. E ci è andato vicino. «Ho giocato anche in Serie D, ero una mezzala di belle speranze. Mi tesserò per il Parma in Serie A un po’ per scherzo, un po’ per davvero. Mi allenavo ogni settimana. Dovevo esordire contro il Milan, ma la squadra era in lotta per la salvezza e quindi non se ne fece nulla».
La passione per il calcio non si è mai spenta, e nel 2007 Gene ha “rischiato” di esordire con la maglia numero 52 del Parma, il club della sua città e squadra del cuore.
Satira e battute pungenti
Accanto al calcio, Gene non ha mai perso occasione di fare satira, anche politica. Donald Trump? «Sui capelli è un talento. Non si capisce dove cominciano e dove finiscono, sembra uno zampirone anti-zanzare». Elly Schlein? «Ha sdoganato il mestiere di armocromista, tanto che ora c’è persino un albo professionale».
Non mancano progetti ambiziosi. «Voglio aprire una scuola per opinionisti: la chiamerò “Martiri di Daniele Capezzone”. Insegnerà a togliere la parola agli altri durante i dibattiti», ha scherzato.
Il lato tenero di Gene
Dietro l’ironia di Gene Gnocchi si nasconde però un nonno affettuoso. Parlando del nipotino Eugenio, non riesce a trattenere l’emozione: «Mi ha cambiato la vita. Mi fa pensare che, vista l’età, sono quasi anziano. Dopo la sua nascita volevano già regalarmi un montascale».
Con il piccolo Eugenio, Gene sogna di condividere la sua passione per il calcio: «Vorrei che diventasse un calciatore di Serie A. Gli ho già regalato un paio di Adidas Copa Mundial e non vedo l’ora di portarlo sul campo ad allenarsi con me».
Tra un nuovo spettacolo, battute al vetriolo e i pomeriggi con il nipote, Gene Gnocchi sembra aver trovato la ricetta perfetta per affrontare con leggerezza e sorriso la bellezza della vita, a qualsiasi età.
Gossip
Bicchieri rotti, mozziconi sulla tovaglia, sporcizia e vino a terra: la cena di Olly finisce in polemica social
Bicchieri in frantumi, macchie di vino, caffè a terra e mozziconi sparsi: l’immagine accende il dibattito. E sul web fioccano insulti e accuse di maleducazione.

Quando la fama sale, il buon senso precipita. Almeno così sembra guardando lo scatto che, in poche ore, ha infiammato i social: un tavolo di ristorante ridotto a un campo di battaglia dopo il passaggio di Olly, vincitore dell’ultimo Sanremo, e della sua comitiva. L’immagine parla chiaro: bicchieri rotti, vino versato ovunque, caffè rovesciato a terra e sigarette spente lungo la tavolata.

La foto incriminata l’ha pubblicata Alessandro Rosica, che non le ha mandate a dire: «Non si smentiscono mai, per non parlare del dopo in hotel. Vivono senza regole e rispetto per nessuno. Soprattutto per le donne, che usano a turno e poi umiliano bloccandole ovunque». Parole che hanno messo benzina sul fuoco di una polemica già rovente.
Secondo indiscrezioni, quella di lasciare tavole in condizioni “da dopobomba” non sarebbe un’eccezione, ma una consuetudine del cantante quando le serate si fanno lunghe. Dettagli che alimentano la narrazione di un personaggio che, almeno agli occhi di molti, fatica a gestire il post-successo.

Su X e Instagram, le reazioni sono arrivate a raffica. «Fama e maleducazione vanno di pari passo», scrive un utente. «Sei un cafone», incalza un altro. «Diventano famosi cani e porci», «Pessimo esempio», «Irrispettoso e vergognoso», «I soldi non comprano dignità e rispetto»: il coro di indignazione è unanime.
Il gesto non ha solo indignato i clienti presenti, ma ha riacceso il dibattito sul senso di responsabilità delle nuove celebrità. L’idea che il successo giustifichi tutto — dal comportamento privato agli eccessi in pubblico — sembra dura a morire. E in questo caso, la fotografia di quella tavola distrutta vale più di mille comunicati stampa.
Personaggi
Jenna Ortega, la rivelazione sull’OCD: “Salgo e scendo le scale sei volte prima di dormire”
La protagonista di “Mercoledì” racconta in radio il suo disturbo ossessivo compulsivo. Un momento di sincerità fuori copione accende i riflettori su una condizione spesso sottovalutata.

Non è raro che un personaggio televisivo travalichi il ruolo per diventare un simbolo. A volte basta la combinazione giusta di atmosfera, talento e carisma. È il caso di Jenna Ortega, giovane attrice che negli ultimi anni ha conquistato pubblico e critica grazie al suo magnetismo sullo schermo e alla capacità di incarnare personaggi dal fascino oscuro.
Ma dietro il volto imperturbabile della protagonista di Mercoledì si nasconde molto più di una frangia perfetta e un costume nero. Lo ha dimostrato di recente, quando, ospite di Heart Evening Show. Per promuovere il film Death of a Unicorn, ha deciso di parlare di sé in un modo che pochi si aspettavano.
Alla domanda sulla sua routine serale, Ortega ha risposto senza esitazioni: «Soffro di un disturbo ossessivo compulsivo piuttosto intenso». Ha raccontato che spesso rimane intrappolata in pensieri ricorrenti e in rituali precisi. Contare, ricontare, salire e scendere le scale sei volte prima di potersi addormentare. «Non è scaramanzia, è qualcosa di più profondo», ha spiegato, con un mezzo sorriso che non nascondeva la gravità delle parole.
Il disturbo ossessivo compulsivo, o OCD, è spesso frainteso. Non si tratta semplicemente di essere ordinati o maniacali, ma di convivere con pensieri intrusivi che generano ansia e spingono a ripetere determinate azioni per alleviarla. Un meccanismo che può rendere faticose anche le attività quotidiane più banali.
Non è un’esperienza isolata nel mondo dello spettacolo. Altri volti noti hanno parlato apertamente di disturbi simili: Leonardo DiCaprio, ad esempio, ha raccontato delle sue compulsioni nel ripetere certi gesti; Charlize Theron ha descritto la sua necessità di ordine assoluto; David Beckham ha ammesso di non sopportare la mancanza di simmetria.
Parlare di queste difficoltà, come ha fatto Jenna Ortega, aiuta a rompere lo stigma e a normalizzare un tema di salute mentale ancora poco discusso. Un atto di sincerità che, per una star in ascesa, vale quanto una grande interpretazione: resta impresso e, forse, può cambiare il modo in cui il pubblico guarda non solo il personaggio, ma la persona.
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