Televisione
Ilary Blasi e Pier Silvio Berlusconi: è guerra in Mediaset a colpi di reality, social e rancori mai sopiti
Tra docu-serie milionarie, reality negati e un’amicizia storica che vacilla, Pier Silvio Berlusconi e Ilary Blasi sono protagonisti di uno scontro fatto di rancori personali e tensioni professionali. Un intreccio che scuote Mediaset, divide il pubblico e promette nuovi clamorosi sviluppi per due delle figure più discusse della televisione italiana.
Cos’è successo tra Ilary Blasi e Pier Silvio Berlusconi? Nei corridoi di Mediaset si vocifera di una rottura totale con il vicepresidente Mediaset che vedrebbe l’ex signora Totti come il classico fimo negli occhi. Negli uffici di Mediaset, ormai, il nome di Ilary Blasi sarebbe rubricato nell’agenda delle complicazioni televisive sotto la voce “guai”. La sua storia con Pier Silvio Berlusconi insomma si sta ormai trasformata in una sorta di soap opera dal sapore vagamente tragicomico, con tanto di accuse velate, amicizie incrinate e colpi di scena degni di una fiction.
Ed è proprio da una sere tv che – a quanto sembra – tutto nasce. Partiamo dal nodo centrale: il presunto gelo tra Ilary e l’“imperatore” delle televisioni commerciali italiane. La prima crepa si sarebbe infatti aperta quando la Blasi, zitta zitta, ha firmato un contratto con Netflix per la sua docu-serie dal titolo altisonante: Unica. Altro che fedeltà aziendale. Per Pier Silvio, già poco incline a digerire cambi di casacca, questa mossa deve aver avuto il sapore amaro del tradimento. Tanto più che l’ottimo successo della docufiction ha aumentato il malumore per chi avrebbe voluto averla su Infinity.
Come se non bastasse, il rapporto già logoro ha subito un altro duro colpo con il mancato invito di Ilary alla conduzione dell’ultima edizione de L’Isola dei famosi. Al suo posto, ecco apparire Vladimir Luxuria, una scelta che ha scatenato un mormorio collettivo tra fan e addetti ai lavori. “Come si permette Mediaset di abbandonare la sua storica regina del reality?”, devono aver pensato i più nostalgici. Ilary, di certo, non l’ha presa con filosofia. Ma attenzione, non è finita qui. Secondo indiscrezioni, la situazione si sarebbe ulteriormente complicata quando Pier Silvio ha proposto alla conduttrice di prendere le redini de La Talpa. Proposta che lei avrebbe declinato con un’eleganza degna di una porta sbattuta in faccia.
A questo punto, la tensione ha raggiunto livelli cosmici, quasi palpabili. Ilary pare abbia deciso di declinare persino l’offerta di tornare al timone de L’Isola dei famosi per una nuova stagione, forse convinta che sia più dignitoso lasciarsi alle spalle il passato che continuare a lottare per una poltrona in studio. Si vocifera che Pier Silvio si sia “legato al dito” questa serie di rifiuti come un passeggero infastidito da troppi cambi di posto sull’autobus. E quando un Berlusconi si lega qualcosa al dito, è probabile che rimanga tatuato lì per sempre.
E poi c’è Silvia Toffanin, la compagna di Pier Silvio e storica amica di Ilary. La loro amicizia, nata tra risate e prove a Passaparola, sembrava indistruttibile. Ma anche i legami più solidi possono vacillare quando vengono mescolati con questioni lavorative e tensioni personali. Le due donne, che un tempo si scambiavano confidenze e pettegolezzi, sembrano ora distanti, quasi estranee. Sarà colpa della carriera? O forse, semplicemente, del tempo che logora anche i rapporti più autentici?
In mezzo a tutto questo dramma, Ilary ha trovato una nuova dimensione: TikTok. E qui la conduttrice si sta reinventando con la sua consueta ironia. Nel suo primo video, che ha superato i due milioni di visualizzazioni in meno di 24 ore, Ilary si è presentata ai fan con una dose di schiettezza che la contraddistingue: “Io lo so che volete che vi dica qualcosa. Ok, da oggi sono su TikTok. E voi direte ‘sti ca**i’… e avete ragione”. Con questa semplice dichiarazione, la Blasi ha fatto il botto, conquistando decine di migliaia di follower in poche ore. D’altra parte, chi non apprezzerebbe una star che invita i fan a suggerirle contenuti, scherzando persino sulle “cose zozze”?
Il successo sul social cinese potrebbe essere il trampolino di lancio per una nuova fase della sua carriera. Ma c’è da chiedersi: è davvero questa la nuova strada per Ilary? O si tratta solo di un diversivo temporaneo in attesa del prossimo round nella faida con Pier Silvio? Una cosa è certa: qualsiasi cosa accada, il pubblico non smetterà di seguire con morbosa attenzione ogni suo passo, sperando in ulteriori colpi di scena. Dopotutto, la Blasi è un’artista del caos, e il suo palcoscenico è la vita stessa.
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Televisione
Red Carpet accende Prime: Federica Nargi, Alba Parietti, Pamela Prati, Giulia Salemi e Flavia Vento diventano vip da proteggere
Federica Nargi, Alba Parietti, Pamela Prati, Giulia Salemi e Flavia Vento sono le protagoniste della nuova edizione di Red Carpet su Prime. Al loro fianco, nei panni di bodyguard decisamente fuori dagli schemi, arrivano Gli Autogol e una squadra di comici pronti a trasformare la protezione in spettacolo.
Il tappeto rosso si trasforma in un percorso a ostacoli e la parola “protezione” assume contorni decisamente ironici. Dal 23 gennaio su Prime torna Red Carpet con una nuova squadra di vip pronte a mettersi in gioco e una scorta che promette più risate che sicurezza. A sfilare sotto i riflettori saranno Federica Nargi, Alba Parietti, Pamela Prati, Giulia Salemi e Flavia Vento, cinque nomi molto diversi tra loro ma accomunati dalla voglia di sorprendere.
Il format gioca proprio su questo: prendere volti iperconosciuti e affidarli a bodyguard improbabili, capaci di trasformare ogni ingresso scenografico in uno show a metà tra performance, gag e imprevisto. Il tappeto rosso diventa così un terreno narrativo dove tutto può succedere, e spesso succede davvero.
Cinque vip, cinque stili diversi
Federica Nargi porta con sé l’immagine glamour costruita tra moda e televisione. Alba Parietti è l’esperienza, il carisma e la battuta pronta. Pamela Prati resta una figura iconica, capace di catalizzare l’attenzione anche solo con un passo. Giulia Salemi rappresenta il presente social e televisivo, mentre Flavia Vento aggiunge quella componente imprevedibile che rende ogni scena potenzialmente virale. Insieme, il mix è studiato per far parlare.
Bodyguard fuori controllo
A occuparsi della loro “sicurezza” arrivano Gli Autogol, Alessandro Betti, Valentina Cardinali, Alessandro Ciacci, Scintilla, Antonio Ornano e Giulia Vecchio. Una squadra che ha poco a che fare con la serietà delle scorte tradizionali e molto con il mondo della comicità. Il risultato è una protezione che diventa spettacolo puro, fatta di dialoghi surreali, momenti slapstick e situazioni che sfuggono rapidamente di mano.
Il tappeto rosso come palcoscenico
In Red Carpet non conta solo arrivare a destinazione, ma come lo si fa. Ogni ingresso è costruito come un piccolo evento, con i bodyguard che diventano coprotagonisti e i vip chiamati a reagire, improvvisare e giocare con la propria immagine pubblica. È qui che il format trova la sua forza, ribaltando le aspettative e trasformando il red carpet in un vero set comico.
Prime punta sullo show leggero
Con il debutto fissato al 23 gennaio, Prime scommette su un intrattenimento leggero, pop e ad alto tasso di condivisione. Red Carpet si candida a essere uno di quei programmi che vivono anche fuori dallo schermo, tra clip, commenti e momenti pronti a rimbalzare sui social.
Vip da proteggere, bodyguard improbabili e un tappeto rosso che promette di non essere mai una semplice passerella. Il gioco è tutto qui.
Televisione
Erica Martinelli e Rosa Chemical a Bella Ma: “D’Urso e La Rocca sopravvalutati”, risposta confusa e stoccata a Magnini
Erica Martinelli e Rosa Chemical accendono lo studio di Bella Ma con commenti diretti e poco allineati. Barbara d’Urso e Pasquale La Rocca definiti “sopravvalutati”, poi una risposta che spiazza tutti e la frecciata a Filippo Magnini, accusato di essere “un po’ rosicone”.
A Bella Ma il clima si fa leggero solo in apparenza, perché basta una domanda per far partire una sequenza di dichiarazioni che lasciano il segno. Erica Martinelli e Rosa Chemical non girano intorno ai giudizi e, parlando delle coppie rimaste in gara, indicano senza troppi filtri Barbara d’Urso e Pasquale La Rocca come “la coppia più sopravvalutata”.
La frase rimbalza subito in studio, ma è quello che arriva dopo a trasformare il momento in un piccolo caso televisivo. Alla richiesta di spiegare meglio, Martinelli prova a ritrattare, o forse a correggere il tiro, con una risposta che finisce per confondere più che chiarire: “Io non me ne intendo di ballo, non capisco niente, sopravvalutati non lo so? Boh“.
La risposta che spiazza anche Diaco
Una replica che suona talmente fuori asse da diventare protagonista del momento. Tanto che lo stesso Pierluigi Diaco non resiste e glielo fa notare, con una battuta che diventa immediatamente virale: “Questa risposta è più paraguro di me e ce ne vuole eh, è pazzesco“. Lo studio ride, ma il non sense resta lì, sospeso tra ironia e imbarazzo.
Il risultato è un giudizio lanciato e subito ritirato, come se la parola “sopravvalutati” fosse uscita prima del ragionamento. Una dinamica che in tv funziona sempre: dire, correggere, smentire senza smentire davvero.
Rosa Chemical e il capitolo Magnini
A rimettere benzina sul fuoco ci pensa Rosa Chemical, che sposta il mirino su un altro nome. Per lui, il concorrente più “rosicone” sarebbe Filippo Magnini. “Non si accontenta delle cose, è un po’ lamentoso”, dice senza mezzi termini. Ma subito dopo arriva la precisazione che smussa il colpo: “Io sono sempre dalla sua parte, anche io sono un po’ rosicone“.
Una critica che si trasforma in autocritica, rendendo il giudizio meno tagliente e più complice. Il classico commento che sembra una frecciata, ma prova a restare sul terreno della simpatia.
Giudizi sparati e parole che restano
Tra risposte confuse, battute fulminanti e commenti che si correggono da soli, Bella Ma si conferma il luogo perfetto per questo tipo di momenti. Opinioni espresse di getto, ripensamenti immediati e quella sensazione costante che, una volta dette, le parole inizino a camminare da sole.
In studio si ride, fuori si commenta, e i nomi citati finiscono inevitabilmente al centro del chiacchiericcio. Perché in tv, anche quando si prova a fare un passo indietro, la frase detta resta sempre un passo avanti.
Televisione
Perché Roberto Bolle non è mai stato ad Amici: l’invito c’è stato, la risposta arriva da Cattelan
Ospite di Alessandro Cattelan, Roberto Bolle rompe un piccolo tabù televisivo e spiega perché non è mai stato ad Amici. Altro che rifiuti o snobismi: gli inviti ci sono stati, ma il calendario e la Rai hanno sempre inciso più di ogni altra cosa.
La domanda prima o poi doveva arrivare, e quando arriva passa sempre per la via più diretta. Alessandro Cattelan la piazza senza troppi giri di parole: perché Roberto Bolle non è mai stato ad Amici di Maria De Filippi? Una curiosità che circola da anni, tra pubblico, addetti ai lavori e appassionati di danza. La risposta, però, è molto meno polemica di quanto qualcuno immaginasse.
Bolle, un po’ imbarazzato ma sorridente, mette subito le cose in chiaro: “No, devo dire la verità, mi è stato anche chiesto di andare. Non come cast o professore, come ospite”. Fine del mistero sugli inviti mancati: Amici ha bussato alla porta del ballerino più famoso d’Italia, e non una volta sola.
Gli inviti ci sono stati
Il punto non è mai stato un no ideologico o una distanza dal format di Maria De Filippi. Bolle lo dice chiaramente, sgombrando il campo da qualsiasi lettura maliziosa. Nessuna proposta di entrare nel cast fisso, nessuna cattedra da professore, solo inviti come ospite. Insomma, il classico passaggio celebrativo che molti si aspettavano da tempo.
Il nodo Rai e il calendario
Il motivo dell’assenza, spiega Bolle, è molto più pratico che simbolico: “Ancora non ci sono stato principalmente perché ho sempre fatto il programma su Rai Uno ed è sempre capitato in quel periodo”. Una questione di tempi televisivi che si sovrappongono, più che di scelte editoriali. In particolare, aprile torna come un mese chiave, spesso occupato dagli impegni Rai legati alla danza.
La giornata della danza come spartiacque
Bolle cita un esempio preciso: “Ad esempio ad aprile per la giornata della danza”. Un appuntamento che per lui è diventato quasi una tradizione televisiva su Rai Uno, difficile da aggirare senza creare conflitti di palinsesto. Quando Amici è in piena corsa, lui è già impegnato altrove, sotto un’altra insegna.
Nessun veto, solo incastri mancati
Il racconto restituisce un quadro molto più semplice di quanto si sia detto negli anni. Nessun veto incrociato, nessuna rivalità tra reti, nessuna presa di distanza dal talent più longevo della tv italiana. Solo una serie di coincidenze che, stagione dopo stagione, hanno reso impossibile quell’incontro tanto atteso.
Alla fine, la risposta di Bolle smonta il mito dell’assenza “scelta” e lo riporta su un terreno concreto: quello dei palinsesti. E lascia aperta una possibilità implicita. Perché se gli inviti ci sono stati e il problema è sempre stato il calendario, allora non è detto che, prima o poi, quel debutto ad Amici non possa davvero accadere.
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