Lifestyle
A corto di idee per il biglietto di auguri? No problem… ti aiutiamo noi!
Se scrivere qualcosa di originale in accompagnamento ad un regalo non è propriamente il tuo forte… ti segnaliamo un po’ di frasi di auguri speciali, per parenti, amici e – perchè no – anche clienti.
In questo periodo le prime persone a cui pensiamo per i nostrio auguri sono amici e parenti… anche se non sono gli unici per i quali cercare frasi e parole giuste da dedicare in occasione delle festività. Pensiamo, ad esempio, a chi possiede un’attività commerciale: bisogna occuparsi anche dei clienti. Per chi è imprenditore, può essere un’occasione per tracciare un bilancio e ringraziare chi lo ha sostenuto, ben oltre quindi una semplice formalità. Cercando di stabilire un legame importante e fidelizzante con il cliente, che sarà quindi più propenso a tornare e a fare ulteriori acquisti.
Sforzatevi di privilegiare la sincerità
Aforzatevi di essere sinceri, personalizzate le frasi, optate per il tono giusto, tenete conto delle tradizioni del cliente, privilegiate l’incisività e concludete sempre le frasi ringraziandoli. Potete poi valutare differenti canali di comunicazione e includere anche degli omaggi. Ecco qualche esempio: “Clienti come te rendono il nostro lavoro unico. Buon Natale e grazie di tutto!“, “Buone feste! Ti aspettiamo l’anno prossimo con tante fantastiche novità” e “Da tutto il team, tanti sinceri auguri! Che il Natale ti porti tanta gioia“.
Sempli, brevi ma… sentiti
Ci sono anche frasi semplici e brevi ma comunque di impatto, per fare gli auguri, quindi potete raccoglierne diverse, grazie alla nostra selezione, per mandare messaggi via WhatsApp o con i “vecchi” sms, a meno che non vogliate prendere la penna e trascrivere le parole su biglietti di auguri da preparare appunto in vista delle feste. Potrebbe diventare una vera e propria tradizione, una bella abitudine per far sentire nel proprio piccolo la vicinanza ai propri cari.
“Ogni Natale capisco quanto io sia felice anche solo per averti nella mia vita. Non cambiare mai, è questo il mio augurio di Natale per te“, in tal senso può essere un messaggio perfetto. Ci sono anche parole da mandare al proprio partner per dedicare delle belle parole a colui o colei con cui avete costruito la vostra famiglia: “Tu e i nostri figli siete i miei regali di Natale più belli e il mio amore per voi cresce ogni istante di più“. Potete ovviamente ‘personalizzarli’ per renderli ancor più originali.
Ormai manca poco tempo
Al grande giorno, il 25 dicembre, già segnato in rosso sul calendario, manca pochissimo. Chi ha già acquistato i presenti per i propri cari, deve sbrigarsi a pensari quali frasi di auguri di buon Natale 2024 scegliere. Da allegare ai pacchetti ma anche come messaggio WhatsApp ad effetto, o eventualmente, da pubblicare sui propri profili social allegato ad una classica immagine natalizia. Non avete la benchè minima idea di cosa scrivere? A questo punto arriviamo in soccorso noi, pronti a distribuire le nostre migliori frasi di auguri sperando che possano in qualche modo ispirarvi.
Qualcosa che vale per tutti
Partiamo da un pensiero molto generico, adatto per tutti i tipi di destinatari e usi. “Buon Natale, è il giorno più magico dell’anno, le luci degli alberi sono accesi, i presepi si animano e la gente è in festa nelle case e in strada. Che la gioia di questa splendida giornata risplenda nei vostri cuori, sperando che questa magia possa durare il più lungo possibile. Buon Natale ancora a tutti voi”.
Per il partner
Se invece foste alla ricerca di frasi di auguri un po’ più specifiche, possiamo pensare a queste parole da dedicare al vostro/a lui/lei. Magari appunto come pensiero da scrivere su un bel bigliettino natalizio. “Buon Natale amore mio, non vedo l’ora di vedere la gioia dei tuoi occhi quando aprirai questo regalo perchè so quanto l’hai desiderato e bramato. Per me vedere la tua emozione sarà il più bel Natale di sempre, ti amo tanto, non dimenticartelo mai, e tanti auguri ancora”.
Dedicato alle persone che reputiamo speciali nella nostra vita
Un’altra delle nostre frasi di auguri che potreste utilizzare è quella da dedicare agli amici speciali. “Buon Natale amici miei. Anche quest’anno saremo assieme per il 25 dicembre di conseguenza non poteva che essere un felice Natale. Ogni volta che sto con voi tutti i problemi passano in secondo piano. Questo perchè riuscite sempre a farmi sorridere e a rasserenare: buon Natale amici miei, ricordatevi sempre che vi voglio un mondo di bene”.
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Libri
L’ex First Lady torna con un volume dedicato al potere degli abiti e al ruolo della moda nella politica e nella cultura pop.
Michelle Obama racconta i retroscena del suo guardaroba alla Casa Bianca, la collaborazione con la stylist Meredith Koop e il modo in cui lo stile è diventato linguaggio politico. Per il lancio, una serie speciale del suo podcast con ospiti come Jane Fonda.
Dagli abiti istituzionali alle gonne in tweed, dai look low-cost che diventavano virali alle serate di gala al fianco dell’allora presidente Barack Obama. Michelle Obama ha sempre saputo che, da First Lady, ogni scelta sartoriale sarebbe stata letta come un messaggio. Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce The Look, il nuovo libro in cui l’ex inquilina della Casa Bianca ripercorre la sua evoluzione di stile e la trasforma in narrazione culturale.
Moda, politica e identità
Non è un libro di moda nel senso classico. Michelle racconta come gli abiti possano diventare arma politica, simbolo identitario, strumento di empowerment. Dal giorno dell’insediamento del 2009, quando scelse un ensemble di Isabel Toledo, alle giacche colorate e ai look più sperimentali dell’era post-Casa Bianca, la sua estetica ha accompagnato i messaggi che voleva trasmettere: inclusione, accessibilità, forza femminile senza rinunciare all’eleganza.
Accanto a lei, sempre, Meredith Koop, stylist e consigliera di stile, oggi coprotagonista del progetto editoriale e audio. La loro collaborazione non ha costruito solo outfit, ma un linguaggio visivo capace di parlare a milioni di donne.
Podcast stellare per il lancio
Per accompagnare il libro, Michelle ha preparato anche una serie speciale del suo podcast, dove racconterà dietro le quinte, ispirazioni e scelte creative. Tra gli ospiti annunciati ci sono Jane Fonda e altre figure del mondo dello spettacolo e della moda, pronte a discutere del ruolo degli abiti nella narrazione personale e pubblica. Un viaggio che dall’armadio arriva allo storytelling politico, passando per red carpet, scuole pubbliche e incontri diplomatici.
Un’icona culturale oltre la politica
Da quando ha lasciato Washington, Michelle Obama ha scelto la strada del racconto personale: libri, tour, conversazioni con il pubblico. Con The Look, aggiunge un tassello che avvicina la sua esperienza alle donne comuni, mostrando come persino un vestito possa diventare atto di resistenza, dichiarazione di appartenenza o ponte culturale.
Una cosa è certa: Michelle non smette di ispirare. E questa volta lo fa con stoffa, simboli e memoria, trasformando l’armadio più osservato del mondo in strumento narrativo e piccolo manuale di stile consapevole.
Moda
Autunno di velluto: dal cacao al melanzana, passando per i verdi bosco e le sfumature miele, la stagione veste colori caldi e profondi
Dimenticate il grigio triste delle mezze stagioni. L’autunno 2025 è un inno ai colori pieni, alla luce dorata e alle sfumature gourmand che ricordano la terra, il legno, il vino e il cielo al tramonto. Dominano marroni speziati, viola intensi, verdi profondi e tocchi d’oro bruciato. Le palette si fanno tattili, quasi commestibili, e rivendicano la dolcezza di una stagione da indossare come una coperta amata.
L’autunno quest’anno non ha fretta: scende come una carezza, avvolge, coccola. E la moda risponde allo stesso modo, inseguendo colori che scaldano prima ancora di essere indossati. È la stagione delle palette emozionali, quelle che parlano di boschi umidi, tè fumanti, vino rosso e mattine lente con la brina sui vetri.
Il marrone torna protagonista, ma non è mai piatto. Ha mille nomi e mille anime: cacao, castagna, ruggine, caffè tostato, nocciola. Lo si vede su capispalla strutturati, stivali scultorei, borse morbide come guanti di pelle antica. È un colore che rassicura e seduce, perché richiama la natura e insieme la città vissuta, elegante senza esibizione.
Accanto a lui, la famiglia dei viola conquista la scena. Niente timidezze: melanzana, ciclamino scuro, ametista. Toni profondi che ricordano velluti teatrali, perfetti per bluse impalpabili, dolcevita sottili e cappotti maxi. È il colore delle sere che arrivano presto, dei pensieri che restano morbidi anche quando il cielo si fa blu notte.
Non manca il verde, declinato in versioni botaniche: muschio, salvia, abete. È il colore dei giardini segreti, delle sciarpe intrecciate, dei blazer in lana pettinata che chiedono solo un rossetto deciso e un passo lento per sembrare già un film francese. Un accento perfetto per chi ama vestire con discrezione, ma vuole lasciare un’impronta.
A illuminare la palette, il miele. Caldo, fluido, morbido come caramello versato sul cashmere. Lo trovi in cappotti cammello alleggeriti, gonne in lana, maglioni a coste che sembrano rubati al guardaroba di chi sa scegliere solo pezzi che durano. Con un tocco oro bruciato — una fibbia, un bottone, un orecchino — diventa pura poesia.
Le texture seguono la stessa grammatica sensoriale: velluto, lana bouclé, pelle burrosa, seta opaca. Materiali da toccare, non solo da guardare. Ed è lì che l’autunno rivela il suo segreto più dolce: vestirsi non è solo apparire, ma abitare i propri colori, sentirli sulla pelle, lasciarsi proteggere.
Perché in fondo l’autunno è questo: un invito lento a stare bene, a scegliere con calma, a brillare di un calore discreto. Senza rumore, senza ostentazione. Solo stile, sfumato come una foglia che cambia.
Tendenze
L’arte del vuoto: il living giapponese minimal warm che trasforma la casa in un rifugio di calma e armonia
Non solo design, ma una filosofia di vita che invita alla sottrazione e alla quiete. Il living giapponese minimal warm nasce per restituire alla casa un ritmo più lento, dove ogni oggetto ha un significato e il silenzio diventa arredo.
Niente eccessi, niente rumore visivo, solo armonia. Il living giapponese minimal warm nasce da un concetto tanto antico quanto attuale: la bellezza sta nel poco, nella forma pura e nella materia che respira. È uno spazio che non vuole impressionare, ma accogliere. I colori sono caldi ma neutri — beige, sabbia, avorio, legno chiaro — e la luce, filtrata da pannelli di carta di riso o tende opache, diventa protagonista discreta. Il risultato è un ambiente che invita a rallentare, a vivere con calma ogni gesto quotidiano.
Tatami e legno: i materiali della quiete
Nel living minimal warm, il pavimento si veste di tatami o di tappeti naturali intrecciati a mano, che restituiscono un senso di contatto con la terra. Le sedute sono basse, i tavolini essenziali, spesso in frassino o acero. Ogni mobile è funzionale e proporzionato, senza orpelli. La sensazione generale è quella di una continuità fluida tra casa e natura, come se gli spazi interni fossero solo una prosecuzione del paesaggio esterno. Perfino i profumi contano: l’incenso leggero o una candela al tè verde completano l’atmosfera meditativa.
Il vuoto come forma di pienezza
Nella filosofia giapponese, il vuoto non è assenza, ma presenza di equilibrio. Per questo nel living minimal warm gli oggetti sono pochi, scelti con cura, ciascuno con un significato. Un bonsai, una ciotola in ceramica raku, un quadro di calligrafia bastano a definire l’identità dello spazio. È un ambiente che non vuole stupire ma far respirare, dove l’ordine è una forma di libertà e la semplicità diventa eleganza.
Un soggiorno così non è solo una scelta estetica: è una dichiarazione d’intenti, un invito silenzioso a vivere meglio, con meno cose e più consapevolezza.
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