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Personaggi e interviste

Paris Hilton perde la sua villa negli incendi di Malibu e decide di donare 100mila euro per gli sfollati “più sfortunati”

Gli incendi hanno trasformato Los Angeles in un inferno di fiamme, lasciando migliaia di persone senza casa e colpendo anche le celebrità. Paris Hilton, tra le vittime illustri, ha perso la sua residenza di lusso a Malibu e ha donato 100.000 dollari per aiutare le famiglie sfollate. Tra i colpiti anche Milo Ventimiglia e Adam Brody, mentre la città tenta di rialzarsi dalla catastrofe.

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    Gli incendi che stanno devastando Los Angeles hanno portato distruzione e tragedia anche tra le ville di lusso di Malibu e Pacific Palisades. Tra i tanti, anche Paris Hilton ha visto la sua casa ridotta in cenere. La star ha espresso il suo dolore sui social media, parlando di una perdita inestimabile ma mostrando anche il lato più solidale del suo carattere: ha infatti lanciato un fondo di emergenza per sostenere le famiglie sfollate, donando personalmente 100.000 dollari e impegnandosi a raddoppiare le donazioni fino a ulteriori 100.000 dollari.

    Non è stata l’unica vittima illustre di questa tragedia: Milo Ventimiglia ha perso la sua residenza a Malibu, mentre Adam Brody e Leighton Meester hanno visto andare in fumo la loro casa a Pacific Palisades. Mel Gibson, durante un recente podcast, ha raccontato la devastazione subita dalla sua abitazione.

    La situazione è drammatica: oltre 180.000 persone sono state evacuate, con un bilancio di almeno 11 vittime accertate e più di 12.300 strutture distrutte. La combinazione di vento forte e siccità ha alimentato le fiamme, trasformando i quartieri di Los Angeles in uno scenario apocalittico.

    Nonostante tutto, la città ha mostrato un’enorme resilienza. Numerose iniziative di raccolta fondi sono state avviate per fornire supporto alle famiglie colpite, mentre volontari e associazioni si sono mobilitati per offrire alloggi temporanei e beni di prima necessità.

    La tragedia, purtroppo, ha colpito senza fare distinzioni tra ricchi e poveri, ricordando a tutti quanto sia fragile la condizione umana di fronte alla furia della natura. Paris Hilton, con il suo gesto di solidarietà, ha voluto dare un segnale forte, invitando altre celebrità e persone comuni a unirsi per aiutare chi ha perso tutto.

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      Tutte insieme appassionatamente: Giulia De Lellis con Cecilia e Aurora, le amiche vip

      Giulia De Lellis col pancione invita le amiche Cecilia Rodriguez, anche lei incinta, e Aurora Ramazzotti per due giorni in campagna.

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        La futura mamma organizza un super evento per amiche selezionate targato Audrer, il suo brand beauty. Per farlo sceglie Tenuta Bertarello, in provincia di Viterbo, immersa nelle colline della Tuscia. Ha detto alle sue ospiti di non portare nulla: avrebbe pensato a tutto lei. Giulia col pancione invita le amiche Cecilia Rodriguez, anche le incinta, e Aurora Ramazzotti per due giorni in campagna.

        Ha pensato proprio a tutto

        L’influencer 29enne sceglie la località di Pontarello, nel viterbese, immersa nelle colline. Insieme a loro c’è pure Martina Ravotti, 33 anni, influencer e titolare di un marchio di abbigliamento, Pars Animae Meae. La romana, in dolce attesa di una figlia che si chiamerà Priscilla, fortemente desiderata col trapper Tony Effe, mantiene tutto quel che promette. Nelle stanze alle sue ospiti fa trovare veramente tutto quello di cui hanno bisogno: abiti, completi da piscina, costumi, prodotti per la cura del viso e del corpo, accessori, scarpe, ciabattine…

        Mamme, sia attuali che future

        In questo contesto esclusivo, la De Lellis e Cecilia, che partoriranno entrambe a settembre, si lasciano vedere fiere con le loro forme da mamma. Anche Aury, 28 anni, e Martina sono madri, la prima è genitore di Cesare, la seconda di Achille. Giulia ha scelto ospiti con cui ha in comune, adesso, proprio la cicogna, per lei e l’argentina 35enne, che avrà Clara Isabel dal marito Ignazio Moser, ancora in volo però.

        Due giorni intensi di coccole

        Le quattro fanno anche lezioni di yoga in giardino. Nella Tenuta tutte si rilassano a dismisura, imparano a cucinare, fanno lezioni di yoga, massaggi, bagni rigeneranti in piscina. Ogni istante è raccontato nelle Stories delle quattro. E’ una due giorni di coccole infinite, Giulia è felicissima: non poteva desiderare di più. Per loro è già tempo di tornare a casa, ma con il cuore ricolmo di gratitudine per l’ex volto di Uomini e Donne, capace di deliziare se stessa e le amiche in modo spettacolare.

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          La dolce vita di Elisa Esposito su OnlyFans: dolce come la panna… da 5mila euro!

          Chi avrebbe mai pensato che spalmarsi della panna in faccia potesse valere più di una giornata in tribunale? Eppure è successo davvero. Elisa Esposito, meglio conosciuta come la “prof di corsivo” di TikTok, ha raccontato a “Fuori dal Coro” una delle richieste più bizzarre ricevute su OnlyFans: “Mi hanno dato 5 mila euro per un video in cui mi spalmavo della panna in faccia”.

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            Non si è trattato di panna montata sulla torta. Era un business. Con la stessa disinvoltura con cui declina verbi in corsivo, Elisa ha dichiarato questo modo bizzarro di guadagnare più di un notaio. E non è un’iperbole. Il mondo dei contenuti per adulti, si sa, può essere più redditizio di molti lavori tradizionali. Ma è il modo in cui lo racconta a rendere tutto ancora più interessante: con un misto di ironia, consapevolezza e nessuna voglia di tornare indietro.

            Dalla prof di corsivo alla regina di OnlyFans

            Lei è diventata virale sui social con le sue lezioni di “corsivo milanese”, una trovata ironica che l’ha lanciata nel firmamento delle creator italiane. Ma il vero salto economico è arrivato con OnlyFans, dove le sue performance – panna inclusa – le hanno garantito uno stile di vita ben diverso da quello di un qualsiasi impiegato. “Guadagno più di un lavoro comune, più di un notaio”, ha dichiarato senza filtri. E come biasimarla? Se il mercato chiede panna, lei serve panna. E incassa.

            Le nuove “mantenute digitali”: quando è il fan a pagare l’affitto

            Elisa non è un caso isolato. Il fenomeno delle creator che si fanno “mantenere” dai propri fan su OnlyFans è in crescita. Non si tratta più solo di vendere foto o video, ma di instaurare veri e propri rapporti economico-affettivi con i follower più generosi. In alcuni casi, come mostrato dal servizio di Fuori dal Coro, si parla di mille euro al mese solo per compagnia virtuale. Una relazione 2.0 dove il romanticismo lascia spazio ai bonifici.

            Sugar baby 3.0: la nuova economia dell’influenza

            Il confine tra influencer e sugar baby si fa sempre più sottile. Gruppi Telegram, chat private e social network pullulano di offerte assurde, richieste stravaganti e accordi tra “mantenute” e benefattori. Elisa, con la sua onestà spiazzante, rivendica il suo stile di vita e la sua indipendenza: “Ormai sono abituata a un altro stile di vita, non so se riuscirei a cambiarlo”. E probabilmente non dovrà farlo, visto il successo ottenuto.

            Fra tabù e normalità: business o scandalo?

            L’esplosione di piattaforme come OnlyFans ha messo in discussione molti tabù. È solo intrattenimento per adulti o una vera e propria nuova forma di imprenditoria digitale? Elisa Esposito rappresenta perfettamente questo dilemma: ironica, provocatoria, e assolutamente consapevole del valore del suo personaggio. Forse non tutti possono (o vogliono) spalmarsi panna in faccia per 5 mila euro, ma una cosa è certa: Elisa ha compreso perfettamente come monetizzare un trend, diventando simbolo – discutibile per alcuni, ammirabile per altri – della nuova economia della creatività.

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              Il figlio segreto di Toto Cutugno: “Per me era un ingegnere. Poi ho scoperto la verità su La Settimana Enigmistica”

              Niko Cutugno ha scoperto di essere figlio di Toto Cutugno a soli sette anni, sfogliando distrattamente La Settimana Enigmistica in un pomeriggio del 1996. In copertina c’era proprio lui, il celebre cantautore. Fu il nonno materno a rompere il silenzio: «Lo indicò e mi disse senza girarci intorno: “Quello è tuo padre”».

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                Una verità che fino ad allora era rimasta celata dietro un’apparenza costruita con cura. L’uomo che lo veniva a trovare a Roma, che diceva di essere un ingegnere sempre in trasferta, era in realtà uno degli artisti più popolari d’Italia.

                Due famiglie con un padre fuori dal comune

                La madre di Niko conobbe Toto su un volo nel 1989. Lui era già sposato, ma tra i due nacque una relazione che durò anni. “Per tutta la vita – racconta Niko – non ha mai rinunciato né a sua moglie né a noi. Ha coltivato due famiglie, con tutte le contraddizioni che questo comporta”. Contraddizioni che il figlio ha dovuto affrontare fin da piccolo, tra una normalità apparente e i segnali sempre più evidenti di un padre fuori dal comune. Come quella volta in macchina, quando alla radio passarono una delle sue canzoni. “Sembrava una voce familiare. Lui divenne improvvisamente serio, non disse nulla. Solo più tardi capii perché”.

                Il riconoscimento nel 1997

                Nel 1997 Toto Cutugno decise di riconoscerlo ufficialmente. Una scelta che, se da un lato dava finalmente un nome alla loro relazione, dall’altro apriva la porta a un’esposizione difficile da gestire per un ragazzo ancora in cerca di sé. “I compagni di scuola mi prendevano in giro. Le auto di lusso, gli autisti, Disneyland… erano elementi troppo vistosi in un contesto normale. Eppure per me era tutto confuso. Quando veniva a trovarmi era come Babbo Natale: portava regali, poi spariva”.

                Tutto in un libro autobiografico

                Quell’infanzia a metà, segnata da assenze e apparizioni luminose, Niko l’ha raccontata nell’autobiografia Fino all’ultimo respiro. Oggi ha 36 anni, una compagna e una professione che lo appassiona: è fondatore di un progetto di crescita personale legato alla respirazione. “Ho fatto pace con molte cose. Ma col tempo ho capito una verità amara: spesso ti manca di più chi nella tua vita c’è stato di meno. Non è logico, ma è sincero”.

                Fu lui a consegnare le ceneri dopo la cremazione

                Anche nel momento dell’addio, Niko ha voluto esserci: “Ha chiesto di essere cremato. Sono stato io a portare le sue ceneri a casa di sua moglie”. Un gesto silenzioso, carico di significato. Come la vita che ha vissuto: tra il clamore della musica e le ombre di un amore diviso.

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