Tennis
Sinner e l’accordo con la Wada: “Un caso che incombeva su di me da troppo tempo”
Jannik Sinner ha spiegato la decisione di accettare l’accordo con la Wada: “Un procedimento che rischiava di durare fino a fine anno. Le regole sono rigide, ma servono a proteggere lo sport che amo”. Anche l’avvocato Singer conferma: “È stata una situazione straziante, ma non c’è stata alcuna intenzionalità”.

Jannik Sinner ha scelto di commentare con parole chiare e dirette l’accordo raggiunto con la Wada, che mette fine a un procedimento lungo e complicato. Il tennista azzurro ha spiegato così la sua decisione:
«Questo caso incombeva su di me ormai da quasi un anno e il processo era ancora in corso. Si sarebbe forse concluso solo a fine anno. Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e mi rendo conto che le rigide regole della Wada rappresentano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere questo procedimento con un accordo per tre mesi di sospensione».
Accanto alle parole di Sinner, arriva anche il commento dell’avvocato Jamie Singer dello studio legale Onside Law, che ha seguito da vicino tutta la vicenda:
«Ne sono felice, Jannik può finalmente lasciarsi alle spalle questa straziante esperienza. La Wada ha confermato i fatti accertati dal Tribunale Indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, nessuna conoscenza dei fatti e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi dai membri del suo team lo hanno portato in questa situazione».
Tre mesi di sospensione, dunque, per un caso che ha messo a dura prova Sinner, ma che ora, con questo accordo, sembra finalmente arrivato alla conclusione.
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Tennis
Federica Pellegrini inciampa su Sinner (e sul latino): “Ad ok” invece di “ad hoc”
Tra accuse, risposte piccate e una gaffe in latino, la “Divina” continua a difendere la sua posizione sul caso Sinner, ma il web non perdona. E l’errore “ad ok” diventa virale.

Il caso Sinner continua a trascinare con sé polemiche, accuse e, ora, anche un piccolo incidente linguistico che ha messo sotto i riflettori Federica Pellegrini.
L’ex campionessa olimpica, che nei giorni scorsi era intervenuta sulla vicenda del presunto doping involontario del tennista altoatesino, è finita al centro di una vera e propria bufera social. Non solo per le sue dichiarazioni, giudicate da molti imprecise e intempestive, ma anche per una clamorosa scivolata linguistica che il popolo della rete non ha certo lasciato passare sotto silenzio.
Tutto parte da una delle numerose risposte date dalla Pellegrini ai suoi detrattori sui social. Alla richiesta di ammettere un errore sostanziale nelle sue affermazioni su Sinner, la “Divina” ha risposto: «Non si può paragonare un’intervista data a voce in 20 minuti. Con solo 1 domanda su questo caso con un editoriale fatto ad ok».
Quel “ad ok” ha scatenato l’ilarità: un errore che ha fatto il giro della rete in pochi minuti. Perché la corretta espressione latina è “ad hoc”, usata proprio per indicare qualcosa fatto appositamente.
E quando qualcuno glielo ha fatto notare, la Pellegrini ha replicato con una risposta che ha peggiorato la situazione: «E se io non lo volevo dire in latino?!».
Una difesa che ha avuto il solo effetto di infiammare ulteriormente i commenti ironici e le prese in giro.
Nel frattempo, la discussione principale non si è certo placata. Gli utenti, sempre più numerosi, continuano a chiederle di scusarsi pubblicamente con Jannik Sinner. Richiesta respinta con fermezza: «Ma perché?! Mica l’ho offeso», ha ribattuto la campionessa, aggiungendo: «Non credo di aver sbagliato, forse sono stata troppo generica».
E ancora: «Non ho mai detto che Sinner si è dopato volontariamente o con dolo. Fidati che se lo pensassi non avrei problemi a dirlo».
Una posizione che, a detta di Pellegrini, deriva da un’interpretazione personale dell’intera vicenda: «Riconosco anch’io la sua non responsabilità in prima persona… Mai detto il contrario», ha scritto, pur sottolineando come, a suo avviso, qualcosa nei protocolli antidoping non abbia funzionato. «Se tutto fosse stato perfetto, la WADA non si sarebbe messa in mezzo».
Tutto è iniziato con un’intervista rilasciata a La Repubblica, in cui Pellegrini osservava come, a suo giudizio, il caso Sinner fosse stato trattato diversamente rispetto ad altri casi simili. «Giusto difenderlo — aveva detto — ma tanti hanno pagato per negligenze simili».
Un’uscita che, forse senza volerlo, ha fatto intendere un’ombra che in molti si sono affrettati a smentire. E da lì, l’effetto valanga.
A peggiorare la situazione ci ha pensato proprio l’ex nuotatrice, scegliendo di rispondere a (quasi) ogni critica ricevuta sui suoi profili ufficiali.
Una raffica di botta e risposta, tra rivendicazioni orgogliose, puntualizzazioni e, appunto, scivoloni imbarazzanti come quello di “ad ok”, che ha dato la stura a meme, battute e ironie di ogni tipo.
Con il suo carattere battagliero, Federica Pellegrini non ha fatto alcun passo indietro, anzi. Sul suo profilo X ha ribadito: «Rimango della mia pacata opinione», accusando alcuni utenti di aggressività e repressione. Una chiusura che difficilmente riuscirà a spegnere le polemiche.
La sensazione è che, in questo caso, l’ex nuotatrice sia rimasta vittima non tanto delle sue idee, quanto della gestione di una comunicazione troppo istintiva. E che, mentre difendeva a spada tratta il suo punto di vista, sia finita per alimentare proprio quella macchina del sarcasmo da cui ora si sta difendendo a fatica.
Una lezione forse amara per la “Divina”: nell’era dei social, il passo dall’opinione personale al bersaglio virale è più breve di quanto si pensi.
E un “ad ok” può pesare quasi quanto una medaglia.
Tennis
Sarah Toscano e Berrettini, flirt a distanza? «Magari, sarebbe bello per entrambi»
Sarah Toscano accende il gossip su Matteo Berrettini dopo lo scambio social nato durante Sanremo. La cantante 19enne, ex tennista, aveva dichiarato di «amare» il campione romano, che aveva replicato ironicamente. Ora, in un’intervista, alimenta la curiosità: «Io e Matteo? Magari! Sarebbe bello per entrambi. Ma per ora la nostra conversazione è finita lì». I fan sperano in un match fuori dal campo.

Il flirt tra Sarah Toscano e Matteo Berrettini continua a tenere banco, anche se per ora solo sul piano mediatico. Tutto è nato durante Sanremo, quando la giovane cantante – ex tennista – aveva confessato di «amare» Berrettini in un’intervista a Style Magazine. Il tennista romano aveva risposto con ironia: «Solo perché non mi conosce…». Lei non si era fatta sfuggire l’occasione e aveva rilanciato: «Si può sempre rimediare».
Da quel momento, i fan hanno iniziato a fantasticare su una possibile coppia tra la 19enne di Vigevano, che ha partecipato al Festival con il brano Amarcord, e il 28enne campione romano. Ora, Toscano è tornata sull’argomento in un’intervista a Rds Next, alimentando ulteriormente il gossip.
«Io e Matteo? Ma magari! Visto che gioco a tennis, avevo detto che lo amavo, è anche un bel ragazzo onestamente. Lui mi ha risposto e mi sono detta: “Come è successo? Sono nel metaverso?”». La cantante, però, frena le speculazioni: «Da lì è nata questa voce: “Sono innamorati, si sentono…”. Non esageriamo. Sarebbe bello per entrambi, ma per ora la nostra conversazione è finita lì».
Per adesso, quindi, nessuna storia d’amore confermata, ma il pubblico continua a sognare un incontro tra i due. Chissà se, tra un torneo e un’esibizione, Berrettini e Toscano decideranno davvero di conoscersi meglio.
Tennis
Parte il piano per il ritorno di Jannik Sinner: avversari… cominciate a tremare!
Dopo una pausa forzata, Jannik Sinner è pronto a tornare in azione. Il numero uno italiano ha dato il via all’operazione-rientro, con un piano di allenamento studiato nei minimi dettagli per riportarlo in perfetta forma entro gli Internazionali di Roma. La sua routine si concentra sulla preparazione atletica avanzata e sulla ricerca di un campo da gioco che rispetti le rigide regole imposte dalla sospensione.

La prima fase della preparazione di Sinner passa dalla palestra privata di Montecarlo, dove sta lavorando con Marco Panichi, ex saltatore in lungo e guru della preparazione atletica, e Ulises Badio, specialista nei recuperi post-infortunio. Questo periodo di stop viene trasformato in un’opportunità: più che una preparazione tennistica, diventa un lavoro da atleta olimpico.
Curando tutti i dettagli
Panichi ha spiegato chiaramente la strategia: “Avere così tanto tempo ci permetterà di intervenire in profondità su resistenza, velocità ed elasticità, come si fa nell’atletica leggera”. Tra gli obiettivi principali, c’è quello di eliminare i cali fisici al quinto set, rinforzare le caviglie, migliorare la propriocezione e lavorare sulla prevenzione degli infortuni.
La ricerca di un campo “fuori dai radar”
E qui arriva la sfida più complicata: dove allenarsi senza violare le regole della sospensione? Le opzioni sul tavolo sono diverse, ma nessuna semplice:
- Dubai: campi veloci, ideale per lavorare sulla reattività e sul gioco di volo
- Miami: terra verde, più rapida di quella rossa europea
- Montecarlo e dintorni: possibili ville private con campi da tennis segreti, lontani dall’occhio della Federazione
Location a parte, più che altro la difficoltà concreta è quella di trovare uno sparring partner idoneo allo scopo: niente professionisti, junior o tesserati. Chi potrà affiancare Sinner in questa fase di preparazione resta un rebus da risolvere.
Focus sul servizio: il colpo più a rischio
Uno degli aspetti più critici della pausa riguarda il servizio. L’ultimo match di Sinner risale alla finale degli Australian Open, e un periodo prolungato senza servire potrebbe compromettere la fluidità del gesto. L’analista Barbara Rossi ha sottolineato l’importanza di tenere oliata la spalla per evitare problemi di rotazione: “Il servizio è il colpo più delicato. Si può lavorare a vuoto con una racchetta appesantita o persino con una palla da rugby per mantenere la memoria muscolare attiva”.
Un ritorno con il fuoco dentro
Il team di Sinner sa che questo periodo di stop può essere trasformato in un vantaggio. La chiave sarà variare luoghi, allenamenti e partner per mantenere alta la motivazione. Il ragazzo di San Candido ha già dimostrato di saper trarre forza dalle difficoltà, e questa volta non sarà diverso. Dal 13 aprile, quando potrà tornare ufficialmente in campo, inizierà la fase due: ritrovare il ritmo partita e testare il livello della concorrenza. Il countdown è iniziato: Jannik Sinner sta tornando, più forte che mai!
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