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Personaggi e interviste

Al Bano e la guerra tra i tavoli: rissa economica nel suo resort di lusso

Nonostante incassi vicini ai due milioni di euro, il bilancio 2023 del resort di lusso “Tenute Al Bano” chiude in perdita. Scatta la faida tra il direttore belga Olivier Verbeleen e la ristoratrice Annamaria Verri: lui denuncia una gestione disastrosa, lei ottiene il controllo del ristorante con una nuova società. E nel mezzo Al Bano, che separa i litiganti e continua a comprare terreni agricoli.

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    Per quanto abbia sempre dichiarato di essere un pacifista convinto, Al Bano Carrisi si è ritrovato in una battaglia che nemmeno il più bellicoso dei condottieri avrebbe saputo placare facilmente. Il campo di battaglia? Non le scene della musica, non la vita familiare (dove pure non sono mancate le schermaglie negli anni), ma il cuore del suo piccolo impero agricolo e turistico: il resort di lusso “Tenute Al Bano” a Cellino San Marco. Qui, tra gli ulivi e i vigneti, la guerra è scoppiata tra il direttore d’albergo belga Olivier Verbeleen e la ristoratrice pugliese Annamaria Verri. E come sempre, alla radice del conflitto c’è una sola cosa: i soldi.

    Conti in rosso e accuse al vetriolo

    Nel 2023, nonostante la grande pubblicità garantita dal padrone di casa (spesso presente tra i tavoli del ristorante “Don Carmelo” per promuovere il brand), il bilancio del resort ha registrato una perdita di 115.491 euro. Un passivo che, secondo Verbeleen, è interamente colpa della gestione del ristorante, da lui definita “disastrosa” in una nota ufficiale: “I conti dell’esercizio sono stati clamorosamente condizionati in negativo dall’andamento della gestione del ristorante. Definirla disastrosa è solo un eufemismo. Costi del personale fuori controllo, merce acquistata senza criterio e centri di spesa totalmente sproporzionati rispetto agli incassi”. In pratica, secondo il direttore, i problemi finanziari dell’intero resort sono stati causati dalla cattiva gestione della ristoratrice.

    La tregua imposta da Al Bano

    Per evitare che la guerra dei conti si trasformasse in una battaglia a colpi di piatti e padelle, Al Bano ha deciso di dividere i contendenti. Il contratto di gestione del ristorante è stato tolto alla cooperativa gestita da Verbeleen e affidato a una nuova società, Vepa Srl, creata dalla Verri. La cifra pattuita per la concessione è di 7.000 euro al mese di affitto, e con questo passaggio il cantante spera di riportare la pace tra i suoi collaboratori.

    Ma il cambio di gestione ha rivelato dettagli interessanti sulle condizioni del ristorante. Nel passaggio da una società all’altra è stato stilato un inventario delle attrezzature, e tra frigoriferi “privi di rilevatori di temperatura” e bicchieri accumulati nel tempo, spiccano 250 piatti firmati Al Bano, cimeli per fan gourmet. E se la ristorazione non dovesse funzionare, almeno si potrà puntare sul merchandising.

    Il lato imprenditoriale del cantante: nuovi terreni in arrivo

    Mentre il resort è teatro di battaglie finanziarie e faide interne, Al Bano continua ad ampliare il suo impero agricolo. La sua azienda vinicola rifornisce in esclusiva il ristorante “Don Carmelo”, e la sua azienda agricola produce i prodotti a km zero serviti agli ospiti. Ma il cantante non si ferma qui: durante l’ultimo Festival di Sanremo ha trovato il tempo di firmare l’acquisto di nuovi terreni a Cellino San Marco, con due appezzamenti per un totale di un ettaro e tre are e altri tre terreni nella contrada Bosco Aurito, aggiungendo 47 are alla sua proprietà.

    E ora? La guerra è finita?

    Difficile dirlo. Con Annamaria Verri ora alla guida del ristorante e Verbeleen ancora a capo della parte alberghiera, la gestione delle “Tenute Al Bano” resta un delicato equilibrio di poteri. Il cantante, da buon padrone di casa, dovrà vigilare affinché non scoppino nuove tensioni, magari servendo ai suoi ospiti un calice del suo miglior vino per stemperare gli animi. Perché, in fondo, Al Bano è sempre stato bravo a trasformare qualsiasi nota stonata in una melodia vincente.

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      Tutte insieme appassionatamente: Giulia De Lellis con Cecilia e Aurora, le amiche vip

      Giulia De Lellis col pancione invita le amiche Cecilia Rodriguez, anche lei incinta, e Aurora Ramazzotti per due giorni in campagna.

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        La futura mamma organizza un super evento per amiche selezionate targato Audrer, il suo brand beauty. Per farlo sceglie Tenuta Bertarello, in provincia di Viterbo, immersa nelle colline della Tuscia. Ha detto alle sue ospiti di non portare nulla: avrebbe pensato a tutto lei. Giulia col pancione invita le amiche Cecilia Rodriguez, anche le incinta, e Aurora Ramazzotti per due giorni in campagna.

        Ha pensato proprio a tutto

        L’influencer 29enne sceglie la località di Pontarello, nel viterbese, immersa nelle colline. Insieme a loro c’è pure Martina Ravotti, 33 anni, influencer e titolare di un marchio di abbigliamento, Pars Animae Meae. La romana, in dolce attesa di una figlia che si chiamerà Priscilla, fortemente desiderata col trapper Tony Effe, mantiene tutto quel che promette. Nelle stanze alle sue ospiti fa trovare veramente tutto quello di cui hanno bisogno: abiti, completi da piscina, costumi, prodotti per la cura del viso e del corpo, accessori, scarpe, ciabattine…

        Mamme, sia attuali che future

        In questo contesto esclusivo, la De Lellis e Cecilia, che partoriranno entrambe a settembre, si lasciano vedere fiere con le loro forme da mamma. Anche Aury, 28 anni, e Martina sono madri, la prima è genitore di Cesare, la seconda di Achille. Giulia ha scelto ospiti con cui ha in comune, adesso, proprio la cicogna, per lei e l’argentina 35enne, che avrà Clara Isabel dal marito Ignazio Moser, ancora in volo però.

        Due giorni intensi di coccole

        Le quattro fanno anche lezioni di yoga in giardino. Nella Tenuta tutte si rilassano a dismisura, imparano a cucinare, fanno lezioni di yoga, massaggi, bagni rigeneranti in piscina. Ogni istante è raccontato nelle Stories delle quattro. E’ una due giorni di coccole infinite, Giulia è felicissima: non poteva desiderare di più. Per loro è già tempo di tornare a casa, ma con il cuore ricolmo di gratitudine per l’ex volto di Uomini e Donne, capace di deliziare se stessa e le amiche in modo spettacolare.

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          La dolce vita di Elisa Esposito su OnlyFans: dolce come la panna… da 5mila euro!

          Chi avrebbe mai pensato che spalmarsi della panna in faccia potesse valere più di una giornata in tribunale? Eppure è successo davvero. Elisa Esposito, meglio conosciuta come la “prof di corsivo” di TikTok, ha raccontato a “Fuori dal Coro” una delle richieste più bizzarre ricevute su OnlyFans: “Mi hanno dato 5 mila euro per un video in cui mi spalmavo della panna in faccia”.

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            Non si è trattato di panna montata sulla torta. Era un business. Con la stessa disinvoltura con cui declina verbi in corsivo, Elisa ha dichiarato questo modo bizzarro di guadagnare più di un notaio. E non è un’iperbole. Il mondo dei contenuti per adulti, si sa, può essere più redditizio di molti lavori tradizionali. Ma è il modo in cui lo racconta a rendere tutto ancora più interessante: con un misto di ironia, consapevolezza e nessuna voglia di tornare indietro.

            Dalla prof di corsivo alla regina di OnlyFans

            Lei è diventata virale sui social con le sue lezioni di “corsivo milanese”, una trovata ironica che l’ha lanciata nel firmamento delle creator italiane. Ma il vero salto economico è arrivato con OnlyFans, dove le sue performance – panna inclusa – le hanno garantito uno stile di vita ben diverso da quello di un qualsiasi impiegato. “Guadagno più di un lavoro comune, più di un notaio”, ha dichiarato senza filtri. E come biasimarla? Se il mercato chiede panna, lei serve panna. E incassa.

            Le nuove “mantenute digitali”: quando è il fan a pagare l’affitto

            Elisa non è un caso isolato. Il fenomeno delle creator che si fanno “mantenere” dai propri fan su OnlyFans è in crescita. Non si tratta più solo di vendere foto o video, ma di instaurare veri e propri rapporti economico-affettivi con i follower più generosi. In alcuni casi, come mostrato dal servizio di Fuori dal Coro, si parla di mille euro al mese solo per compagnia virtuale. Una relazione 2.0 dove il romanticismo lascia spazio ai bonifici.

            Sugar baby 3.0: la nuova economia dell’influenza

            Il confine tra influencer e sugar baby si fa sempre più sottile. Gruppi Telegram, chat private e social network pullulano di offerte assurde, richieste stravaganti e accordi tra “mantenute” e benefattori. Elisa, con la sua onestà spiazzante, rivendica il suo stile di vita e la sua indipendenza: “Ormai sono abituata a un altro stile di vita, non so se riuscirei a cambiarlo”. E probabilmente non dovrà farlo, visto il successo ottenuto.

            Fra tabù e normalità: business o scandalo?

            L’esplosione di piattaforme come OnlyFans ha messo in discussione molti tabù. È solo intrattenimento per adulti o una vera e propria nuova forma di imprenditoria digitale? Elisa Esposito rappresenta perfettamente questo dilemma: ironica, provocatoria, e assolutamente consapevole del valore del suo personaggio. Forse non tutti possono (o vogliono) spalmarsi panna in faccia per 5 mila euro, ma una cosa è certa: Elisa ha compreso perfettamente come monetizzare un trend, diventando simbolo – discutibile per alcuni, ammirabile per altri – della nuova economia della creatività.

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              Personaggi e interviste

              Il figlio segreto di Toto Cutugno: “Per me era un ingegnere. Poi ho scoperto la verità su La Settimana Enigmistica”

              Niko Cutugno ha scoperto di essere figlio di Toto Cutugno a soli sette anni, sfogliando distrattamente La Settimana Enigmistica in un pomeriggio del 1996. In copertina c’era proprio lui, il celebre cantautore. Fu il nonno materno a rompere il silenzio: «Lo indicò e mi disse senza girarci intorno: “Quello è tuo padre”».

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                Una verità che fino ad allora era rimasta celata dietro un’apparenza costruita con cura. L’uomo che lo veniva a trovare a Roma, che diceva di essere un ingegnere sempre in trasferta, era in realtà uno degli artisti più popolari d’Italia.

                Due famiglie con un padre fuori dal comune

                La madre di Niko conobbe Toto su un volo nel 1989. Lui era già sposato, ma tra i due nacque una relazione che durò anni. “Per tutta la vita – racconta Niko – non ha mai rinunciato né a sua moglie né a noi. Ha coltivato due famiglie, con tutte le contraddizioni che questo comporta”. Contraddizioni che il figlio ha dovuto affrontare fin da piccolo, tra una normalità apparente e i segnali sempre più evidenti di un padre fuori dal comune. Come quella volta in macchina, quando alla radio passarono una delle sue canzoni. “Sembrava una voce familiare. Lui divenne improvvisamente serio, non disse nulla. Solo più tardi capii perché”.

                Il riconoscimento nel 1997

                Nel 1997 Toto Cutugno decise di riconoscerlo ufficialmente. Una scelta che, se da un lato dava finalmente un nome alla loro relazione, dall’altro apriva la porta a un’esposizione difficile da gestire per un ragazzo ancora in cerca di sé. “I compagni di scuola mi prendevano in giro. Le auto di lusso, gli autisti, Disneyland… erano elementi troppo vistosi in un contesto normale. Eppure per me era tutto confuso. Quando veniva a trovarmi era come Babbo Natale: portava regali, poi spariva”.

                Tutto in un libro autobiografico

                Quell’infanzia a metà, segnata da assenze e apparizioni luminose, Niko l’ha raccontata nell’autobiografia Fino all’ultimo respiro. Oggi ha 36 anni, una compagna e una professione che lo appassiona: è fondatore di un progetto di crescita personale legato alla respirazione. “Ho fatto pace con molte cose. Ma col tempo ho capito una verità amara: spesso ti manca di più chi nella tua vita c’è stato di meno. Non è logico, ma è sincero”.

                Fu lui a consegnare le ceneri dopo la cremazione

                Anche nel momento dell’addio, Niko ha voluto esserci: “Ha chiesto di essere cremato. Sono stato io a portare le sue ceneri a casa di sua moglie”. Un gesto silenzioso, carico di significato. Come la vita che ha vissuto: tra il clamore della musica e le ombre di un amore diviso.

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