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Personaggi e interviste

La “volta buona” per Denny Mendez in tv è ora: dalla Balivo in tv

Icona di bellezza e talento, la Mendez è stata ospite a La Volta Buona con Caterina Balivo. L’ex Miss Italia, che ha lasciato il segno nel mondo della moda e del cinema, ha parlato della sua carriera, dell’amore ritrovato e del legame speciale con la figlia India Nayara.

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    Denny Andreina Mendez de La Rosa nasce a Santo Domingo il 20 luglio 1978. A soli 11 anni si trasferisce in Italia, precisamente a Montecatini Terme, in Toscana. Fin da giovanissima coltiva la passione per la moda, partecipando a sfilate di brand locali. Tuttavia, il vero successo arriva nel 1996, quando, contro ogni pregiudizio, viene incoronata Miss Italia, diventando la prima donna di origini afroamericane a ottenere il titolo.

    Dal titolo di Miss Italia a Hollywood: una carriera inarrestabile

    Dopo la vittoria a Miss Italia, Denny Mendez rappresenta l’Italia a Miss Universo 1997, classificandosi quarta. La sua carriera decolla rapidamente: inizia come modella e poi si dedica alla recitazione, studiando con maestri del calibro di Francesca De Sapio e Ivana Chubbuck.

    Tra i suoi ruoli più importanti

    In carriera ha fatti cose diverse, vanno comunque ricordati:

    il film Il ronzio delle mosche (2003)

    la fiction Chiaroscuro con Nino Manfredi

    la soap opera Un posto al sole (2003-2005), per la quale vince il premio “Arechi d’Oro”

    Infine addirittura un cameo nel film americano Ocean’s Twelve

    Il film Trading Paint – Oltre la leggenda con John Travolta (2019)

    Oltre al cinema, Denny ha posato per campagne pubblicitarie con star del calibro di Gerard Butler e ha partecipato a progetti benefici come il calendario Women for Planet 2006.

    Vita privata: l’amore per la figlia India Nayara e la nuova relazione

    Denny Mendez è stata legata per dieci anni al produttore Oscar Generale, con cui ha avuto la figlia India Nayara nel 2016. Dopo la separazione nel 2022, ha ritrovato l’amore con Gerolamo Cangiano. In un’intervista ha raccontato: “Tra noi è finita perché l’amore è finito, ma siamo in ottimi rapporti come genitori.”

    Il rapporto con la figlia è centrale nella sua vita. Ha dichiarato: “Mi sento miracolata nell’averla avuta. L’ho desiderata tanto e oggi è un amore di bambina.” Proprio per starle vicino, ha messo in pausa la carriera per alcuni anni.

    Il legame con la mamma e la ricerca del padre biologico

    Cresciuta senza il padre naturale, Denny Mendez ha sempre considerato suo padre il compagno della madre, Juan. Solo di recente ha iniziato a cercare il suo padre biologico, come ha rivelato in un’intervista a Vanity Fair: “A 40 anni credo di essere pronta. Voglio chiudere il cerchio, lo devo anche a mia figlia”. Denny ha sempre parlato con orgoglio della madre, che l’ha cresciuta da sola tra molte difficoltà. “Dormivo con i cugini, a volte mancava il cibo. Prima me ne vergognavo, oggi ne vado fiera.”

    Dagli insulti a Miss Italia ai social

    La vittoria di Miss Italia nel 1996 non fu accolta da tutti con entusiasmo: ci furono fischi e critiche razziste. “La vittoria dovrebbe essere un momento bello, ma sentire chi non approva ti fa male.” ha ricordato Denny. Ancora oggi, sui social riceve commenti negativi, ma ha imparato a ignorarli: “Ora applico la ‘yoga web terapia’. Sono fiera delle mie origini.”

    Oggi tra amore, carriera e nuovi progetti

    Denny Mendez continua a essere una donna di successo, divisa tra Italia e Stati Uniti. Oltre a dedicarsi alla figlia e al compagno, porta avanti progetti nel cinema e nella moda. La sua storia è un esempio di determinazione e forza: da Miss Italia a Hollywood, passando per le sfide personali, Denny continua a brillare con il suo sorriso inconfondibile.

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      Personaggi e interviste

      Casalegno in crescita tra Radio2, Telethon e premi su Rai1: dalla seconda serata alla ribalta, una scalata silenziosa

      Dopo Radio2 e il ruolo da opinionista a La Vita in Diretta, Elenoire Casalegno aggiunge due nuovi tasselli alla sua crescita: la conduzione di Telethon e del premio “Women for Women against violence – Camomilla Award”, insieme ad Arianna Ciampoli, in seconda serata su Rai1.

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        Scala posizioni, senza proclamazioni e senza clamore, ma con una costanza che in televisione non passa inosservata. Elenoire Casalegno sta vivendo una fase di espansione silenziosa ma continua, fatta di ruoli diversi, passaggi graduali e nuove responsabilità. Da Radio2 al daytime del pomeriggio, fino a una nuova conduzione in arrivo su Rai1, il percorso si fa sempre più fitto.

        Da Radio2 al pomeriggio di Rai1
        Negli ultimi mesi Casalegno ha consolidato la sua presenza a Radio2, spazio che le ha permesso di tornare stabilmente in voce e in diretta, mantenendo quel registro elegante che l’ha sempre distinta. In parallelo è arrivato anche l’impegno televisivo a La Vita in Diretta, dove ha ricoperto il ruolo di opinionista, muovendosi con naturalezza tra attualità, costume e cronaca leggera. Due presidi diversi, ma complementari, che l’hanno riportata con continuità dentro il motore della Rai.

        Telethon e il premio su Rai1
        Ora si aggiunge un altro passo importante: la conduzione di Telethon e del premio “Women for Women against violence – Camomilla Award”. Un evento dal forte valore simbolico e sociale, che Casalegno guiderà insieme ad Arianna Ciampoli. La serata andrà in onda in seconda serata su Rai1, una fascia tutt’altro che marginale, spesso laboratorio per nuovi equilibri e nuovi volti della conduzione.

        Una crescita costruita per tappe
        Non un ritorno esplosivo con botti e fanfare, ma una risalita paziente, per passaggi successivi. Radio, talk pomeridiani, premi, eventi speciali. Casalegno si muove su più fronti senza inseguire l’effetto showgirl a tutti i costi, ma piuttosto un profilo trasversale, credibile e riconoscibile. Un posizionamento che in casa Rai sembra pagare, visto l’aumento progressivo degli impegni.

        Intanto Affari Tuoi resta il termometro di Rai1
        Sul fronte dell’access prime time continua intanto la marcia di Affari Tuoi con Stefano De Martino, vero termometro dell’umore popolare di Rai1. In un palinsesto che alterna certezze e scommesse, la crescita di volti come Casalegno racconta un’altra strada possibile: quella della continuità, lontana dai clamori ma sempre più visibile.

        Una seconda serata che pesa
        La seconda serata di Rai1 non è solo un dettaglio: è uno spazio che può trasformarsi in vetrina vera per chi lo sa abitare. E Casalegno, con Ciampoli, si prepara a giocarci una partita importante, tra racconto, impegno e intrattenimento. Senza proclami, ma con una progressione che ormai non è più un caso.

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          Personaggi e interviste

          AAA cercasi conduttore sovranista per il nuovo talk di Rai2: dopo Sanremo 2026 spunta l’ipotesi Cerno nella tv meloniana

          La governance meloniana non frena la corsa ai nuovi format: dopo Sanremo 2026, Rai2 prepara un talk del mercoledì sera con formula ancora in costruzione. In cabina di regia si guarda a profili dichiaratamente sovranisti e tra i nomi circola anche quello di Tommaso Cerno, ma con un ruolo tutto da definire.

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            In tv si prepara un nuovo casting politico a cielo aperto. Non basta Sanremo 2026, non bastano i palinsesti già complicati e nemmeno i disastri Auditel a raffreddare la fantasia della governance meloniana. A marzo, il mercoledì sera di Rai2 dovrebbe accendersi con un nuovo talk show, ancora senza titolo definitivo ma già con un’identità molto chiara: sovranista, riconoscibile e possibilmente rumorosa.

            Il progetto è in fase di costruzione, tra riunioni, ipotesi di format e sogni di rilancio della seconda rete, che in questa stagione ha collezionato più ombre che luci. L’obiettivo sarebbe allargare la formula oltre il semplice talk politico puro, mescolando attualità, confronto e qualche incursione più generalista. Ma il cuore dell’operazione, ancora prima della scaletta, resta il volto che dovrà guidare tutto.

            La caccia al conduttore identitario
            Dietro le quinte la parola d’ordine è una sola: identità. Rai2 cerca un conduttore che non sia solo un professionista della conduzione, ma un simbolo. Un profilo chiaramente schierato, in grado di parlare a un pubblico ben preciso e di incarnare senza troppe sfumature lo spirito sovranista del progetto. Una scelta che dice molto della direzione editoriale immaginata per il programma e che spiega perché il nome del conduttore sia oggi il vero nodo da sciogliere.

            Spunta l’ipotesi Tommaso Cerno
            Tra i nomi che circolano nelle stanze che contano ce n’è uno che sta facendo parecchio rumore: quello di Tommaso Cerno, direttore de Il Giornale e considerato un profilo pienamente in sintonia con l’area meloniana. Il suo coinvolgimento, per ora, sarebbe solo un’ipotesi sul tavolo. Nulla di definito, nessun ruolo ufficiale, ma un’attenzione che non passa inosservata. Che possa essere il conduttore, l’opinionista di punta o qualcosa di diverso, resta tutto da capire.

            Tra rischi Auditel e ambizioni politiche
            L’elemento che colpisce è la determinazione con cui si va avanti nonostante i numeri. I disastri Auditel non sembrano spaventare più di tanto, come se l’obiettivo non fosse solo quello di fare share, ma anche di presidiare uno spazio identitario molto preciso. Rai2, in questo senso, diventa un campo di sperimentazione politica più che televisiva, con il rischio concreto di parlare sempre agli stessi senza riuscire a sfondare davvero.

            Il mercoledì sera che verrà
            Se tutto andrà secondo i piani, il debutto dovrebbe essere fissato a marzo, nel mercoledì sera che oggi appare come una scommessa pesante. Formula da definire, conduttore da scegliere, pubblico ancora tutto da conquistare. Una cosa, però, è già certa: la caccia al volto sovranista è ufficialmente partita, e in Rai l’annuncio sembra ormai essere diventato un vero e proprio “AAA cercasi”.

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              Personaggi e interviste

              Telegatto a sorpresa ad Antonella Clerici in diretta Rai: Aldo Vitali lo consegna durante È sempre Mezzogiorno

              Momento speciale a È sempre Mezzogiorno, dove Aldo Vitali ha consegnato in diretta ad Antonella Clerici il Telegatto a nome dei lettori di TV Sorrisi e Canzoni. Un gesto simbolico, probabilmente il primo di questo tipo all’interno di una trasmissione Rai live, che ha trasformato un normale appuntamento televisivo in una piccola pagina di storia della tv.

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                La televisione sa ancora sorprendere, soprattutto quando decide di celebrare se stessa davanti al pubblico. È successo durante È sempre Mezzogiorno, quando Antonella Clerici si è trovata davanti a un riconoscimento inatteso, arrivato in piena diretta e sotto gli occhi di milioni di spettatori. Un premio che non è soltanto un oggetto iconico, ma un simbolo di affetto e popolarità lungo decenni.

                La sorpresa firmata TV Sorrisi e Canzoni
                A nome dei lettori di TV Sorrisi e Canzoni, Aldo Vitali ha consegnato il Telegatto direttamente nelle mani della conduttrice. Un gesto semplice ma potentissimo, perché racchiude il consenso del pubblico e lo trasforma in un momento condiviso, senza filtri, davanti alle telecamere. Un premio che torna così a vivere non solo come ricordo del passato, ma come segno ancora attuale dell’amore dei telespettatori.

                Un momento raro nella tv in diretta
                La consegna del Telegatto in una diretta Rai è un evento che difficilmente passa inosservato. Probabilmente si tratta del primo caso in cui il celebre gatto dorato entra ufficialmente in studio durante una diretta del servizio pubblico, trasformando una normale puntata in un evento destinato a restare nella memoria dei fan della conduttrice e della tv italiana.

                Antonella Clerici e il legame con il pubblico
                Il premio arriva come riconoscimento a una carriera costruita giorno dopo giorno, con un rapporto costante con il pubblico. Antonella Clerici, che da anni entra nelle case degli italiani con naturalezza, si è ritrovata al centro di un omaggio che va oltre lo share e parla di affetto autentico. Il Telegatto consegnato in diretta diventa così una fotografia perfetta del suo legame con chi la segue.

                Un’icona che torna protagonista
                Il Telegatto, simbolo storico della televisione italiana, torna protagonista proprio nel luogo che più gli somiglia: lo studio di un programma popolare, in mezzo al pubblico. E lo fa attraverso due volti che rappresentano due mondi che si incontrano: quello della carta stampata e quello della tv quotidiana.

                La consegna in diretta a È sempre Mezzogiorno non è solo un premio, ma un passaggio di testimone simbolico tra pubblico, televisione e memoria collettiva.

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