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Cake art estrema: le torte che non ti aspetti…

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    I dolci, prima di tutto, devono essere buoni. Ma non dimentichiamo che l’aspetto è altrettanto importante. Su un tavolo imbandito di dessert, la vostra scelta cadrà, molto probabilmente, su quello più bello, è normale.

    Oggi l’arte dolciaria non si limita al sapore: entra in gioco l’estetica, la sorpresa, l’illusione visiva. E la cosiddetta cake art è diventata una vera e propria forma d’arte contemporanea, capace di stupire tanto quanto un’installazione museale.

    È in questo scenario che si muovono alcuni cake artist in rete, diventando famosi sui social per le loro incredibili creazioni. Dolci che sono delle vere e proprie illusioni ottiche: sembrano qualsiasi cosa, tranne che dolci. Dalle scarpe da calcio agli zainetti per la scuola, dai pacchetti di patatine a oggetti di uso quotidiano, ogni realizzazione inganna lo sguardo e sorprende al taglio: sotto quella che sembra plastica, stoffa o cartone, si nasconde un interno soffice, farcito e profumatissimo.

    Non si tratta solo di talento tecnico, ma di sfide tra realtà e finzione, tra cucina e scultura. Esempi estremi e affascinanti di come la pasticceria moderna stia abbracciando sempre più linguaggi visivi contemporanei, trasformando la torta da semplice fine pasto a spettacolo memorabile. In fondo, mangiamo anche con gli occhi. E quando una torta ti fa dubitare di ciò che vedi… è chiaro che siamo di fronte a un’opera d’arte, anche se realizzata con pan di spagna, frutta candita e panna montata!

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      Cesare Cremonini a San Siro mette a segno una goleada!

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        Di recente, Cesare Cremonini ha avuto un autentico trionfo dal vivo, esibendosi per due serate sold‑out allo Stadio San Siro di Milano di fronte a circa 57.000 spettatori a serata. Lo show, della durata di oltre due ore e mezza, è stato concepito come un vero e proprio racconto cinematografico: uno spettacolo che unisce musica, visual ad alto impatto, coreografie e un palco dalla forte allegoria grafica.

        Due ospiti speciali

        La scaletta ha sapientemente miscelato i brani dell’ultimo album Alaska Baby (otto in scaletta) con le hit più amate della sua carriera e dei Lunapop, come 50 Special e Un giorno migliore. Momenti clou dello spettacolo: la scenografica suite iniziale con otto trombettisti, coriandoli e fuochi d’artificio, i duetti emozionanti con Elisa in Aurore Boreali e con Luca Carboni su San Luca.

        Una carriera che cresce da 25 anni

        Lo show ha vivificato la nostalgia collettiva ma anche inaugurato prospettive nuove, con ambientazioni che evocano viaggi tra deserti e ghiacciai, grazie a maxi-schermi e coreografie sofisticate. Solo qualche imprecisione sonora, dovuta all’acustica sfidante dello stadio, ha parzialmente stemperato la perfezione del live. Cremonini conferma di essere oggi, come pochi altri, un grande protagonista del pop italiano negli stadi: carisma, coinvolgimento, scaletta solida e uno show di altissimo livello. Un successo che sigilla 25 anni di carriera e ne apre un nuovo capitolo.

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          Cara “me” del passato, ne hai di strada da fare: Bianca Guaccero e il suo alter-ego da ragazzina

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            Bianca Guaccero torna a far parlare di sé, ma stavolta non per una fiction o una conduzione televisiva. In rete circola un video toccante e ironico, in cui l’attrice e conduttrice pugliese si immagina di parlare con la sé stessa giovane, quella ancora ignara di cosa significhi davvero entrare nel mondo dello spettacolo. Un momento di introspezione che mescola autoironia, emozione e una buona dose di sincerità, che ha conquistato il pubblico.

            Un video virale tra risate e malinconia

            Il filmato è diventato virale in poche ore: Bianca Guaccero, con il suo stile diretto e genuino, si rivolge a quella ragazzina piena di sogni, ignara delle delusioni e delle vittorie che l’attendono. Le dice di non preoccuparsi, ma anche di prepararsi. Un modo originale per affrontare il tema del tempo che passa e delle scelte fatte.

            Un pensiero universale: chi non vorrebbe parlare al proprio “io” passato?

            Il successo del video non stupisce: in fondo, chi non ha mai immaginato di poter dare due dritte al proprio “io” adolescente? La Guaccero ci ricorda che dietro ogni volto noto c’è una storia fatta di paure, sogni e cambi di rotta. Un contenuto che unisce il pubblico e lo spinge a riflettere con il sorriso. Dimostrando ancora una volta di essere molto più di un volto televisivo: è una donna capace di mettersi a nudo, con sincerità e una sana dose di autoironia. E il web, giustamente, la premia.

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              Il Blasco omaggia Pino Daniele nella sua terra

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                Durante il suo recente, attesissimo concerto allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, Vasco Rossi ha regalato al pubblico un momento di pura emozione rendendo omaggio a un’icona della musica partenopea: Pino Daniele. In un clima già carico di energia e passione, il rocker di Zocca ha scelto di eseguire Je so’ pazzo, uno dei brani più emblematici del cantautore napoletano, trasformando lo stadio in un’unica voce che cantava in coro.

                L’omaggio non è stato solo musicale, ma anche emotivo e culturale. Vasco ha introdotto il brano ricordando con affetto l’amico e collega, sottolineando quanto la musica di Pino Daniele abbia saputo unire mondi e generazioni diverse.

                Quel momento è stato molto più di una cover: ha rappresentato un atto di rispetto, un ponte tra due leggende della musica italiana che, seppur stilisticamente diverse, hanno sempre parlato al cuore della gente. Il pubblico ha risposto con un’ovazione, applaudendo non solo Vasco, ma anche il ricordo vivo di Daniele, che in quella serata sembrava ancora lì, tra le luci dello stadio, tra la sua gente.

                Un tributo potente, autentico, che ha consacrato ancora una volta Vasco come un artista capace di entrare in sintonia con l’anima dei luoghi che visita, celebrando le radici culturali con rispetto e passione.

                Grazie a Francesco Mozzanica per il video

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