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Musica

Giallo a Basilea: Lucio Corsi potrebbe essere squalificato dall’Eurovision. Tutta colpa dell’armonica…

Il cantautore toscano, in gara all’Eurovision Song Contest 2025 con Volevo essere un duro, potrebbe essere escluso dalla competizione a causa dell’uso di un’armonica sul palco. Vediamo perché e quali sono le regole del concorso che lo mettono a rischio.

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    Lucio Corsi è, dall’ultimo Sanremo, quotidianamente sulla bocca di tutti, sia addetti ai lavori che amanti della canzone. L’artista toscano classe 1992, è diventato uno dei nomi più discussi della scena musicale italiana grazie al suo stile originale e, soprattutto, alla recente partecipazione al Festival di Sanremo 2025. Con il brano Volevo essere un duro, si è classificato secondo dietro Olly, che ha però rinunciato a rappresentare l’Italia all’Eurovision. Così, la responsabilità è ricaduta su Corsi, che parteciperà alla competizione europea in programma dal 13 al 17 maggio a Basilea.

    Perché rischia l’esclusione dalla kermesse svizzera

    Durante un’intervista con Fabio Fazio a Che tempo che fa, Corsi ha svelato di voler suonare l’armonica a bocca durante la sua esibizione all’Eurovision. Una scelta che, per quanto innocente, potrebbe costargli la partecipazione. Il regolamento dell’ESC vieta infatti l’utilizzo di strumenti dal vivo sul palco, consentendo solo basi musicali pre-registrate. Suonare l’armonica in diretta, come accaduto a Sanremo, infrangerebbe questa regola.

    Cosa prevede il regolamento dell’Eurovision

    Le norme dell’Eurovision sono molto rigide e puntano a garantire uniformità tra esibizioni provenienti da paesi diversi. Oltre al divieto di strumenti dal vivo, non è ammesso l’uso di autotune o qualsiasi altro software di correzione vocale. Inoltre, le canzoni devono avere una durata massima di 3 minuti: Volevo essere un duro rispetta questo limite, ma l’armonica non è presente nella versione ufficiale inviata all’organizzazione.

    Una questione tecnica: come verrà usata l’armonica

    Corsi ha dichiarato che stasera intende usare l’armonica “con la bocca nel microfono”, senza amplificarla separatamente. In teoria, ciò potrebbe non violare le regole, poiché lo strumento non verrebbe considerato “in gara”. Tuttavia, c’è il rischio che venga interpretato come un effetto di modifica vocale, equiparabile a un autotune, e quindi vietato. L’ambiguità tecnica rende incerta la decisione finale.

    Cosa potrebbe accadere ora

    La scelta è nelle mani di Corsi: rinunciare all’armonica per non correre rischi, oppure insistere con una performance più autentica ma a rischio squalifica. In un contesto come l’Eurovision, ogni dettaglio è sottoposto a regolamenti rigidi, spesso lontani dalla spontaneità dei palchi italiani come quello di Sanremo. Rispettare le regole o restare fedele al suo stile? In entrambi i casi, la sua presenza all’Eurovision 2025 promette di lasciare il segno, tra polemiche, creatività e coerenza artistica. Anche in caso di squalifica, il suo messaggio musicale potrebbe comunque conquistare l’Europa, con o senza armonica.

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      Musica

      Eurovision 2025: Gabry Ponte trascina San Marino in finale, Corsi incanta, Tommy Cash conquista con “Espresso macchiato”

      San Marino vola in finale grazie al sound di Gabry Ponte, mentre Lucio Corsi incanta fuori gara. In finale anche l’Estonia con l’irriverente Tommy Cash. A Basilea l’Eurovision diventa una festa panitaliana, tra musica, origini comuni e qualche bizzarria.

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        Alla St. Jakobs-Halle di Basilea, la prima semifinale dell’Eurovision 2025 si chiude con una pioggia di emozioni e un bel carico di tricolore. Perché se Lucio Corsi canta per l’Italia e Gabry Ponte per San Marino, il sabato sera della finale si preannuncia pieno di Italia anche altrove: alla conduzione Michelle Hunziker, mentre in gara ci saranno pure Marti Zambotto per l’Australia (ma di sangue francese e origini napoletane), e la maltese Miriana Conte, figlia di un partenopeo doc.

        Corsi ha incantato con la sua “Volevo essere un duro”, fuori gara perché l’Italia è tra i Paesi fondatori, quindi già in finale. Ma lo stile, le spalline da farfalla, il pianoforte infinito e l’omaggio a Toy Story con “Andy” scritto sotto la suola della scarpa hanno fatto il giro della sala stampa. Diverso l’impatto di Gabry Ponte, che con la sua “Tutta l’Italia” ha fatto ballare tutti: potente, tamarra al punto giusto, orecchiabile quanto basta per entrare in testa. Non era dato tra i favoriti, ma il dj torinese ha spaccato. Standing ovation e finale meritata per lui.

        E a proposito di outsider, spazio anche a Tommy Cash che ha superato la semifinale con la sua provocatoria “Espresso macchiato”: bar sul palco, scritta “Winners Café” lampeggiante e un atteggiamento che gridava vittoria già prima dell’annuncio. L’Estonia c’è, e anche con stile.

        L’Eurovision di quest’anno segna il record assoluto di lingue in gara: ben 20. Dall’armeno al finlandese, dal francese all’albanese. Un arcobaleno sonoro che dimostra quanto la musica possa davvero superare confini e confusione geopolitica. Gli organizzatori lo hanno detto: “Vogliamo amplificare le culture”. Missione riuscita.

        Tra i momenti da ricordare c’è sicuramente l’Islanda con i VÆB e il loro metallook da cosplay di Guerre Stellari, la polacca Justyna Steczkowska che ha duettato (idealmente) con Smaug, e la slovena Klemen che ha cantato a testa in giù pur di farsi notare. La Spagna, fuori gara, ha mandato Melody, femme fatale che ti pietrifica con lo sguardo, mentre l’Ucraina ha emozionato con Ziferblat, un inno struggente in tempi di guerra.

        I favoriti? Gli svedesi Kaj, ovvio. Con una canzone dal titolo onomatopeico “Bara Bada Bastu” che sembra uscita da un rito tribale. E proprio per questo, probabilmente, funziona.

        Intanto, il numero degli eliminati si allunga. Tornano a casa Belgio, Cipro, Slovenia, Croazia e Azerbaigian. Ma la partita vera si gioca sabato, e lì tutto può succedere. Compreso un colpo di scena tricolore. Gabry, ora tocca far saltare la sala.

        Passano il turno: Norvegia, Albania, Svezia, Islanda, Paesi Bassi, Polonia, San Marino, Estonia, Portogallo e Ucraina.

        Eliminati: Belgio, Cipro, Slovenia, Croazia, Azerbaigian.

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          Yuval Raphael: dall’orrore del Nova Festival al palco dell’Eurovision 2025

          Yuval Raphael, sopravvissuta all’attacco del Nova Festival del 7 ottobre 2023, rappresenta Israele all’Eurovision Song Contest 2025 con il brano “New Day Will Rise”. La sua partecipazione, simbolo di resilienza e speranza, è accompagnata da polemiche e minacce, ma anche da un forte sostegno internazionale.

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          Yuval Raphael: dall'orrore del Nova Festival al palco dell'Eurovision 2025

            Il 7 ottobre 2023, durante l’attacco di Hamas al Nova Festival nel deserto del Negev, Yuval si è salvata fingendosi morta sotto i corpi di altre vittime per otto ore. Di circa 50 persone presenti nel rifugio, solo 11 sono sopravvissute. Lei ha riportato ferite da schegge alla testa e alla gamba, ma ha trovato nella musica una via di guarigione, definendola “uno degli ingredienti più forti nel mio processo di guarigione”.

            La strada verso l’Eurovision

            Dopo l’attacco, Yuval ha partecipato e vinto il talent show israeliano HaKokhav HaBa (The Next Star), conquistando il pubblico con una versione di Dancing Queen degli ABBA, dedicata “a tutti gli angeli” uccisi al festival . Questa vittoria le ha garantito il diritto di rappresentare Israele all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a Basilea, Svizzera.

            Un messaggio di speranza

            Il brano che Yuval porterà sul palco si intitola New Day Will Rise, scritto da Keren Peles. La canzone, che include versi in ebraico tratti dal Cantico dei Cantici, trasmette un messaggio di resilienza e speranza: “Le molte acque non possono spegnere l’amore, né i fiumi travolgerlo” . Yuval ha descritto il brano come “un inno alla guarigione e alla speranza”, sottolineando l’importanza dell’amore e della forza interiore.

            Polemiche e minacce: la controversia sulla partecipazione di Israele

            La partecipazione di Israele all’Eurovision 2025 ha suscitato polemiche, con richieste di esclusione da parte di alcuni paesi e artisti, che ritengono la presenza israeliana in contrasto con i valori di pace e unità del concorso . Durante l’evento inaugurale a Basilea, Yuval è stata vittima di minacce di morte da parte di un manifestante, che ha mimato il gesto del taglio della gola e sputato nella sua direzione. L’aggressore è stato identificato, ma non ancora arrestato. La televisione pubblica israeliana Kan ha presentato denuncia alla polizia svizzera.

            Il sostegno internazionale e il significato della sua partecipazione

            Nonostante le minacce di morte e le controversie, Yuval ha ricevuto un ampio sostegno internazionale. La sua storia di sopravvivenza e la sua determinazione a trasformare il dolore in arte hanno ispirato molte persone. La sua partecipazione all’Eurovision è vista come un simbolo di resilienza e speranza, un messaggio potente in un contesto di conflitto e divisione. Un’artista che rappresenta non solo Israele… ma anche e soprattutto la capacità dell’essere umano di superare le tragedie e trovare forza nella creatività. La sua presenza all’Eurovision 2025 è un richiamo alla solidarietà e alla speranza, valori fondamentali in tempi difficili.

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              Eurofestival, si va ad incominciare: forza Lucio!

              Tutte le indicazioni per seguire Eurovision 2025. Date, programma e curiosità sul nostro artista Lucio Corsi e Michelle Hunziker che presenta la manifestazione.

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                L’attesa è finita: la 69ª edizione dell’Eurovision Song Contest si svolge da stasera fino al 17 maggio a Basilea, in Svizzera, presso la spettacolare St. Jakobshalle. Il programma prevede:

                Prima semifinale: oggi

                Seconda semifinale: giovedì 15 maggio

                Gran finale: sabato 17 maggio

                Domenica scorsa, invece, si è già svolta la cerimonia di apertura con il tradizionale Turquoise Carpet.

                Dove vedere Eurovision 2025: tv, streaming, radio, social

                Se ti stai chiedendo dove vedere Eurovision 2025, ecco tutti i canali ufficiali:

                In televisione

                Rai 2 trasmette le semifinali il 13 e 15 maggio alle 21:00

                Rai 1 trasmette la finale il 17 maggio sempre alle 21:00

                Rai 4K (canale 210 TivùSat o 101 DTT con TV HbbTV) offre la diretta in altissima definizione

                Online e in streaming

                RaiPlay per vedere tutte le serate in streaming gratuito

                YouTube ufficiale Eurovision per seguire le dirette in lingua originale

                In radio

                Rai Radio 2 commenta in diretta le tre serate anche in versione video (canale 202 DTT)

                Sui social

                TikTok, Instagram, Facebook e YouTube sono attivissimi con contenuti esclusivi, dietro le quinte e highlights.

                Chi rappresenta l’Italia: Lucio Corsi e la scelta dopo Sanremo

                A rappresentare l’Italia c’è Lucio Corsi, secondo classificato a Sanremo 2025 con la canzone Volevo essere un duro. Il vincitore, Olly, come tutti gli appassionati di musica sanno, ha declinato l’invito a causa di un tour già programmato, aprendo la strada a Corsi. L’artista toscano si esibirà durante la prima semifinale (in qualità di Big Five) e nella finale di sabato 17 maggio.

                I favoriti e il regolamento del concorso

                In gara ci sono 31 nazioni (la Moldavia si è ritirata per problemi economici). Solo i Big Five (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) e il paese ospitante (Svizzera) accedono direttamente alla finale. Secondo le quote dei bookmaker Sisal, il favorito è il gruppo svedese KAJ, seguito da Austria e Francia. L’Italia di Lucio Corsi è vista come outsider, con una quota a 50.00. Attenzione anche a Gabry Ponte con la sua Tutta l’Italia, diventata famosa durant elo scorso festival sanremese, che gareggia per la Repubblica di San Marino.

                Michelle Hunziker e i conduttori di Eurovision 2025

                La conduzione dell’evento è affidata a Hazel Brugger e Sandra Studer, volti noti della tv svizzera e a Michelle Hunziker, protagonista della finale del 17 maggio. Pe noi italiani la telecronaca è affidata alla cantante BigMama insieme a Gabriele Corsi su Rai, mentre Diletta Parlangeli e Matteo Osso saranno le voci su Radio 2. A sorpresa, Topo Gigio annuncerà i voti della giuria italiana.

                Come votare: televoto e giurie internazionali

                Il sistema di voto prevede: giurie nazionali (solo in finale) e il televoto del pubblico via SMS o telefono. Il televoto è attivo durante ogni serata. L’Italia potrà votare solo durante la prima semifinale (13 maggio) e la finale (17 maggio). Dal 2003 possono votare anche i fan non europei, grazie al “Rest of the World vote”.

                Qualche curiosità: i vincitori italiani e la magia di Gigliola Cinquetti

                L’Italia ha vinto l’Eurovision 3 volte:

                1964: Gigliola Cinquetti con Non ho l’età

                1990: Toto Cutugno con Insieme: 1992

                2021: Måneskin con Zitti e buoni

                Gigliola Cinquetti, ospite nel 2022 a Torino, ha raccontato: «Il pubblico cantava con me dopo quasi 60 anni. Una grande emozione». Aneddoti a parte, l’Eurovision 2025 si preannuncia come un’edizione imperdibile: tra performance spettacolari, voti internazionali e un mix di musica, cultura e spettacolo. Ora che sai dove e come seguirlo, non ti resta che sintonizzarti e tifare per Lucio Corsi!

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