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Personaggi e interviste

Droga, sesso e per nulla rock’n’roll: su Diddy ora si sfoga la sua ex Cassie

Cassie Ventura, incinta e con voce rotta dall’emozione, ha testimoniato contro Sean “Diddy” Combs nel processo che lo vede imputato per traffico sessuale e associazione a delinquere. Un racconto scioccante di abusi fisici, psicologici e sessuali durati oltre dieci anni. In questo articolo ripercorriamo le accuse, le dinamiche tossiche e l’impatto mediatico di una vicenda che scuote il mondo dello spettacolo americano.

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    Lo scorso 13 maggio 2025, Cassie Ventura — 38 anni, popstar e storica ex di Sean Combs, noto come Diddy — ha preso posto al banco dei testimoni nel tribunale federale di Manhattan. L’artista, visibilmente incinta e con voce tremante, ha rivelato dettagli scioccanti sulla relazione decennale con il magnate dell’hip hop, oggi in carcere con accuse pesantissime: traffico sessuale e associazione a delinquere. Il rischio per lui? L’ergastolo.

    “Mi picchiava se facevo una faccia sbagliata”: l’orrore quotidiano

    La testimonianza di Cassie non lascia spazio a interpretazioni: percosse, umiliazioni, manipolazione mentale. «Mi colpiva in testa, mi trascinava, mi prendeva a calci», ha raccontato. «Se facevo una faccia sbagliata, venivo colpita in viso. Avevo bozzi in fronte». Ma ciò che la distruggeva davvero era il controllo psicologico. «Mi faceva sentire che l’unica cosa buona in me fosse il sesso. Mi umiliava se non volevo». Diddy imponeva persino scelte estetiche: «Non gli piacevano certe acconciature, diceva che mi facevano sembrare troppo messicana».

    I “Freak-Offs”: sesso, droga e voyeurismo

    Uno dei passaggi più disturbanti riguarda i cosiddetti “Freak-Offs”, festini organizzati da Combs con escort, droga e dinamiche da film horror: «Mi faceva assumere droghe, mi costringeva a fare sesso con sconosciuti, guidava lui l’atto come se fossimo pupazzi». Cassie ha spiegato che ricorreva a sostanze pesanti per “anestetizzarsi”: «Non riuscivo a immaginare di fare tutto questo da sobria».

    Quando Diddy, nell’intimità, voleva essere chiamato “Pop Pop”

    Tra i momenti più grotteschi, il riferimento al nonno di Cassie. Alla risposta «Pop Pop», Diddy chiese che anche lui fosse chiamato così in contesti intimi. «All’epoca mi sembrava solo strano. Ora lo trovo disgustoso». Una dinamica che aggiunge uno strato di inquietudine a un rapporto già tossico.

    Droghe, armi e minacce: la pistola nella borsa

    Un altro episodio agghiacciante riguarda una serata in un locale di Los Angeles, quando Diddy le consegnò una pistola carica mentre lei era sotto effetto di funghi allucinogeni. «Avevo paura che esplodesse. Non capivo perché dovessi avere un’arma». Il controllo di Diddy non era solo mentale, ma anche fisico e armato.

    Il processo: cosa rischia davvero

    Tutto ha avuto inizio nel novembre 2023, con la denuncia di Cassie. Da lì si è aperta una valanga: blitz della polizia, perquisizioni nelle ville di Los Angeles e Miami (dove sono stati trovati oltre 1.000 flaconi di lubrificante, droghe e armi automatiche), arresto e custodia cautelare nel carcere di Brooklyn. Il sistema di presunti abusi sarebbe andato avanti per vent’anni e coinvolgerebbe decine di vittime, alcune delle quali minorenni.

    Dal silenzio alla giustizia

    La testimonianza di Cassie Ventura non è solo un atto d’accusa contro una delle icone dell’hip hop, ma anche un potente messaggio per tutte le donne intrappolate in relazioni tossiche. Oggi, Cassie si presenta al mondo con una nuova vita che cresce dentro di sé e la forza di chi ha deciso di non tacere più. Diddy, intanto, aspetta la sentenza di un processo che potrebbe segnare la fine definitiva della sua carriera e della sua libertà.

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      Jennifer Lopez sul divorzio da Ben Affleck: «La cosa migliore che mi sia capitata, mi ha cambiata e aiutata a crescere»

      «È stato il migliore e il peggiore dei momenti», ha detto JLo, che ha trovato nel musical prodotto dall’ex marito la forza per superare i mesi difficili della separazione. Dopo il tour “Up All Night”, oggi si sente rinata: «Voglio volare ancora più in alto».

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        Jennifer Lopez guarda avanti. A pochi mesi dalla firma del divorzio da Ben Affleck, l’artista americana ha raccontato in un’intervista a Lee Cowan per “CBS Sunday Morning” come la separazione sia stata dolorosa ma, al tempo stesso, decisiva per la sua crescita personale. «È stata la cosa migliore che mi sia capitata – ha spiegato – perché mi ha cambiata. Mi ha aiutata a crescere nel modo di cui avevo bisogno».

        L’addio ad Affleck è arrivato in contemporanea a una svolta artistica importante: la presentazione al Sundance Film Festival del suo nuovo progetto, il musical Kiss of the Spider Woman, in uscita il 10 ottobre. Un film che porta anche la firma del regista e produttore Affleck, al quale Lopez riconosce merito e sostegno: «Gli darò sempre questo riconoscimento», ha detto. Sul set, dove ha interpretato Ingrid Luna, JLo ha trovato la sua ancora di salvezza nei mesi più turbolenti. «Ogni giorno di riprese ero felice, poi tornavo a casa e non era facile. Mi chiedevo: come faccio a conciliare tutto questo?».

        La cantante, oggi 56enne, ha attraversato quel periodo con fatica, ma ne è uscita più forte. Reduce dal successo del tour mondiale Up All Night, ha ammesso di vivere ora una stagione di rinascita: «Questa estate è stata probabilmente la migliore della mia vita. Mi sono divertita così tanto, riesco ad apprezzare molto di più le cose. È come se stessi volando e voglio volare ancora più in alto».

        Nonostante l’entusiasmo per il nuovo film, JLo non sembra ossessionata dalla corsa agli Oscar. Dopo la delusione per la mancata nomination nel 2019 con Hustlers, ha ridimensionato le aspettative: «Ho imparato la lezione. Essere apprezzata per il mio lavoro è sufficiente. Certo, vorrei salire su quel palco e dire grazie, ma non ne ho più bisogno come quando ero più giovane».

        La coppia nota come “Bennifer” era tornata insieme nel 2021, coronando il sogno dei fan con il matrimonio a luglio 2022. Ma nel maggio 2024 è arrivata la rottura, seguita dalla domanda di divorzio. Affleck, in un’intervista a GQ, aveva spiegato i motivi senza cercare colpi di scena: «Nessuno scandalo, nessuna fine da soap opera, nessun intrigo. È solo la storia di due persone che hanno affrontato una relazione come tutti».

        Per Jennifer Lopez, oggi, quella storia rimane un capitolo importante ma chiuso. Il futuro, tra musica e cinema, sembra tutto da scrivere. E lei ha deciso di farlo con rinnovata leggerezza.

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          Beppe Convertini tra Ballando e UnoMattina in famiglia: critiche, nottata in camerino e la corsa contro il tempo

          Secondo la rubrica di Giuseppe Candela su Chi, Convertini, provato dalle critiche dei giudici, avrebbe chiesto di fermarsi a dormire negli studi di Viale Mazzini. Alla fine non lo ha fatto, ma la voce ha già acceso il gossip televisivo.

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            Non è stato un debutto semplice quello di Beppe Convertini sulla pista di Ballando con le Stelle. L’attore e conduttore, volto amatissimo del weekend di Rai1, si è trovato subito al centro dei commenti pungenti della giuria, che non ha risparmiato critiche severe alle sue performance di danza. Un esordio che, a quanto pare, non lo ha lasciato indifferente.

            A svelare il retroscena è stato Giuseppe Candela, nella sua rubrica di gossip sul settimanale Chi. Convertini, racconta il giornalista, avrebbe vissuto una notte particolarmente complicata dopo la puntata: «Dicono abbia dormito poco per le critiche durissime della giuria», scrive Candela, aggiungendo che il conduttore avrebbe addirittura valutato di trascorrere la notte in Rai.

            Il motivo è semplice: Ballando con le Stelle si chiude a notte fonda, mentre poche ore dopo Convertini deve essere di nuovo davanti alle telecamere, questa volta al fianco di Monica Setta e Ingrid Muccitelli a UnoMattina in famiglia. Una maratona televisiva che lascia davvero poco tempo per il riposo e che avrebbe spinto l’attore a chiedere la possibilità di dormire nel camerino del programma ideato da Michele Guardì.

            Alla fine, però, l’idea non si è concretizzata: Convertini non ha trascorso la notte negli studi Rai, ma la voce è bastata a scatenare il gossip e a dare la misura di quanto il doppio impegno pesi sul suo weekend. Non solo fatica fisica, ma anche la pressione delle critiche, che sembrano aver inciso sull’umore del conduttore.

            Il suo percorso a Ballando è appena cominciato e sarà interessante vedere se riuscirà a riscattarsi nelle prossime puntate. Intanto il pubblico si divide: c’è chi apprezza la sua determinazione a mettersi in gioco in un contesto così diverso e chi invece ritiene che le parole della giuria abbiano fotografato perfettamente le difficoltà dei suoi primi passi da ballerino.

            Resta il fatto che Convertini, tra prove di danza, dirette fino a tarda notte e sveglie all’alba, sta vivendo settimane da vero maratoneta televisivo. E forse l’idea di un camerino trasformato in stanza d’albergo non era poi così fuori luogo.

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              Schwarzenegger in Vaticano: “Un esercito di crociati per salvare il pianeta”

              L’attore e politico ha ricordato le sue battaglie contro l’inquinamento e le politiche ambientali californiane. “Mai ascoltare i profeti del malaugurio. Possiamo fare la differenza se agiamo insieme. L’inquinamento uccide sette milioni di persone all’anno.”

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                “Possiamo raggiungere i nostri obiettivi se lavoriamo tutti insieme. Ci sono 1,4 miliardi di cattolici nel mondo, 200mila chiese e 400mila sacerdoti: immaginate il potere comunicativo che si può sprigionare con tutte queste persone coinvolte”. Con queste parole Arnold Schwarzenegger ha aperto la conferenza stampa in Vaticano dedicata all’ambiente, in vista dell’evento “Raising Hope for Climate Justice”, organizzato a Castel Gandolfo per celebrare i dieci anni dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.

                L’ex star di Hollywood, oggi presidente dell’Usc Schwarzenegger Institute, ha parlato come un missionario del clima: “Ognuna di queste persone può essere un crociato dell’ambiente e contribuire a porre fine all’inquinamento”, ha detto, invitando la Chiesa cattolica a guidare una mobilitazione globale contro la crisi climatica.

                Schwarzenegger ha ricordato i suoi anni da Governatore della California, durante i quali introdusse leggi ambientali considerate tra le più severe al mondo. “Bisogna creare azioni concrete, non solo parole. Fin dai tempi del culturismo e della recitazione mi sono dato una regola: mai ascoltare i profeti del malaugurio”, ha raccontato.

                Con il suo stile diretto, l’attore ha voluto anche dare un messaggio di speranza economica: “La California è la quarta economia regionale al mondo, eppure ha ridotto l’inquinamento e aumentato le energie rinnovabili. Si può salvare il pianeta senza sacrificare il lavoro e la crescita.”

                A conclusione del suo intervento, l’ex Terminator ha ricordato il prezzo dell’inazione: “L’inquinamento uccide sette milioni di persone ogni anno. Abbiamo il dovere di lasciare la Terra migliore di come l’abbiamo ereditata.”

                La conferenza si è aperta con un momento ironico: il cardinale Jaime Spengler, presidente della Conferenza Episcopale del Brasile, rivolgendosi a Schwarzenegger, ha scherzato dicendo: “Pensavo fosse più grande… Lo schermo a volte causa qualche trasformazione.” Un modo leggero per accogliere l’“idolo di una generazione”, come lo ha definito lo stesso porporato, prima di affrontare un tema che più serio non si può: la salvezza del pianeta.

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