Televisione
Pechino Express è finito… ma cosa c’entra tutto questo col nuovo Papa?!?
Mentre il mondo cattolico festeggia il nuovo Papa Leone XIV, i fan di Pechino Express hanno avuto la loro “rivelazione”: Jury Chechi e Antonio Rossi, i Medagliati, hanno vinto l’edizione “Fino al tetto del mondo”. Una finale piena di colpi di scena, lacrime, corse a perdifiato e, ovviamente, qualche canzoncina di Dolcenera. Ecco il racconto dettagliato di cosa è successo, comprese le pagelle finali!

Dopo 6000 km, tre nazioni (Filippine, Thailandia, Nepal) e una quantità incalcolabile di passaggi improbabili, la corsa è giunta alla fine. Partenza dalla Skywalk Tower di Katmandu, missioni mozzafiato, un’eliminazione e il gran finale: Pechino Express 2025 ha incoronato i suoi vincitori.
Le tre coppie finaliste: tra amore, muscoli e botox
I Complici (Dolcenera e Gigi Campanile): rivelazione rock (voto 7)
La loro corsa è iniziata in salita, tra le ultime posizioni e sguardi perplessi. Ma puntata dopo puntata, Dolcenera e il suo compagno Gigi si sono trasformati in veri e proprio gladiatori del format. Uniti da 30 anni di vita e lavoro, sono riusciti a resistere a tutto… tranne alla simpatia. Se il pubblico li ha amati o odiati, poco importa: hanno lasciato il segno e pure qualche nota musicale di troppo.
Gli Estetici (Giulio Berruti e Nicolò Maltese): belli, ma non vincenti (voto 6)
Sguardi magnetici, ironia e un cucciolo di nome Botox: Berruti e Maltese sono stati i più fotogenici dell’edizione. Ma in una corsa dove si conta più la resistenza che l’estetica, si sono fermati a un passo dal podio. Il cuore non basta, soprattutto se l’ultima missione ti condanna all’eliminazione.
I Medagliati (Chechi e Rossi): oro olimpico e ora anche catodico (voto 10)
Che fossero favoriti si sapeva. Che fossero simpatici, pure. Ma Jury Chechi e Antonio Rossi hanno superato ogni aspettativa. Un mix di strategia, forza e umanità – la loro – che ha conquistato pubblico e avversari. Nemmeno un tamponamento poteva fermarli. Alla fine, hanno tagliato il traguardo e ballato con Costantino. E noi con loro!
La vittoria dei Medagliati: la coppia perfetta trionfa
Alla finalissima tra Complici e Medagliati, la spuntano Jury e Antonio. Meritano? Assolutamente sì. Sono stati i più completi: determinati, intelligenti, mai sopra le righe. Una lezione di stile e amicizia che ha fatto breccia nel cuore degli spettatori.
Il cuore (e i voti) dei fan
Il pubblico si è diviso: chi per la dolcezza degli Estetici, chi per la grinta dei Complici, chi per la solidità dei Medagliati. Ma una cosa è certa: Pechino Express resta uno degli show più amati e seguiti. Perché unisce la competizione al racconto umano. E perché, diciamolo, vedere i vip arrancare con zaini e motorini è impagabile.
Tra reality e spiritualità, vincono sempre le emozioni
In un mondo dove si elegge un Papa mentre si incorona una coppia vincitrice di un reality, la verità è che abbiamo bisogno di entrambe le cose: fede e intrattenimento. E se Jury e Antonio rappresentano i nuovi “santi” di questa trasmissione, noi fedeli del telecomando possiamo solo dire: amen… preparandoci per la prossima stagione!
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Televisione
Ballando con le Stelle, retromarcia Pellegrini: troppo ingombrante la presenza di Magnini nello show?
La “Divina” sembrava pronta a scendere di nuovo sulla pista del Foro Italico, questa volta come padrona di casa. Ma il suo ritiro improvviso ha fatto scattare le illazioni: sullo sfondo, il ritorno in scena di Filippo Magnini, ex storico con cui i rapporti non si sarebbero mai del tutto ricuciti.

Un ingresso trionfale e altrettanto clamoroso un passo indietro. Federica Pellegrini, che secondo le indiscrezioni avrebbe dovuto prendere il posto di Paolo Belli accanto a Milly Carlucci nella prossima edizione di Ballando con le Stelle, ha improvvisamente cambiato idea. La regina del nuoto aveva già dato il suo sì e la notizia era filtrata come un colpaccio per la trasmissione. Ma qualcosa, negli ultimi giorni, è andato storto.
Paolo Belli, storico direttore d’orchestra e spalla della Carlucci, quest’anno volerà tra i concorrenti. Una scelta che ha sorpreso tutti, compreso il pubblico abituato da quasi vent’anni a vederlo dietro al microfono, più che tra i passi di samba e quickstep. Per sostituirlo, Milly aveva messo gli occhi proprio sulla “Divina”, già ospite del programma in passato e capace di unire popolarità e autorevolezza. Ma a sorpresa è arrivata la frenata.
Cosa è successo? Dalle parti di Viale Mazzini nessuno commenta, ma le malelingue sussurrano che dietro la decisione ci sia un imbarazzante ritorno di fiamma televisivo: la presenza, nel cast dei concorrenti, di Filippo Magnini. L’ex campione di nuoto e la Pellegrini sono stati legati per sei anni, dal 2011 al 2017, con un finale di relazione tutt’altro che sereno. Voci di gelosie, tensioni e parole non dette avrebbero lasciato strascichi difficili da archiviare.
Ora, l’idea di condividere lo stesso programma e, inevitabilmente, la stessa pista, non avrebbe entusiasmato la neomamma Fede. Che nel frattempo ha costruito una nuova vita accanto a Matteo Giunta, allenatore diventato marito e padre della piccola Matilde. «Tornare in Rai sì, ma non a queste condizioni», avrebbe fatto capire ai suoi collaboratori. Preferendo sfilarsi prima che la macchina dello show si mettesse in moto.
Milly Carlucci, come sempre, non si lascia spiazzare e sta già lavorando a un piano B. L’assenza della Pellegrini brucia. Ma la macchina di Ballando non si ferma. Il pubblico, ormai, si aspetta colpi di scena, e stavolta il primo è arrivato ben prima che la sigla andasse in onda.
Televisione
Domenica In cambia pelle: Mara Venier si prepara a un’edizione corale tra attualità, giochi e sentimenti
Tommaso Cerno per l’attualità, Teo Mammucari con il ritorno del “Cruciverbone” ed Enzo Miccio per l’amore: la nuova formula di Mara Venier promette sorprese per il pubblico della domenica. E potrebbe esserci anche un altro ospite fisso inatteso.

Cinquant’anni e non sentirli. Domenica In, il più longevo contenitore festivo della Rai, si prepara a tornare in onda il 21 settembre con una formula rinnovata, che porta la firma della sua padrona di casa. Mara Venier, che da anni regge il timone del programma con la consueta familiarità, ha chiesto e ottenuto di dare più respiro al format, trasformandolo in una conduzione corale.
L’idea è semplice ma ambiziosa: suddividere la trasmissione in segmenti affidati a figure diverse, capaci di intercettare pubblici eterogenei. Per l’attualità, il volto scelto è quello di Tommaso Cerno, giornalista e politico dal piglio diretto, chiamato a interpretare lo spazio di approfondimento con un taglio che si annuncia tutt’altro che paludato. Sul fronte del gioco, il ritorno è clamoroso: Teo Mammucari guiderà infatti una nuova versione del “Cruciverbone”, lo storico quiz che per decenni ha fatto parte dell’immaginario televisivo italiano.
Non mancherà la componente romantica, affidata ad Enzo Miccio, wedding planner e volto televisivo abituato a muoversi tra pizzi, emozioni e consigli di stile. A lui spetterà il compito di raccontare l’amore in tutte le sue declinazioni, con rubriche che promettono di mischiare ironia e sentimento.
E non è finita. Fonti vicine al programma parlano dell’ingresso di un quarto personaggio: Vincenzo De Lucia, attore e imitatore napoletano, amatissimo per le sue interpretazioni esilaranti di icone femminili come Maria De Filippi, Francesca Fagnani e la stessa Venier. Una scelta che aggiungerebbe ulteriore brio alla squadra, strizzando l’occhio a un pubblico giovane e social.
Il progetto porta la mano del direttore del Day Time Rai, Angelo Mellone, che con Mara Venier e gli autori ha lavorato a un’edizione speciale in grado di celebrare il mezzo secolo del programma nato nel 1976 con Corrado. Un anniversario che vuole essere insieme celebrazione e rilancio, nel tentativo di confermare Domenica In come appuntamento imprescindibile del palinsesto di Rai 1.
Mara Venier, insomma, non lascia ma raddoppia: più che la solita “zia d’Italia”, stavolta si presenta come regista di un vero mosaico televisivo, dove ciascun pezzo ha un ruolo preciso. L’obiettivo? Tenere stretto il pubblico fedele e, magari, conquistarne di nuovo.
Televisione
Monica Maggioni lascia la Rai ma si blinda per cinque anni: contratto d’oro da conduttrice e autrice di programmi di approfondimento
Mentre annuncia le dimissioni, Maggioni ottiene un contratto milionario sul modello di Bruno Vespa, che le garantisce cinque anni come autrice e conduttrice di trasmissioni di approfondimento. Un passaggio che solleva più di un malumore dentro Viale Mazzini e che rafforza la sua ambizione di diventare il nuovo volto simbolo del giornalismo Rai.

Dimissioni con paracadute. Monica Maggioni, volto storico del giornalismo Rai, ha lasciato l’azienda dopo 33 anni di carriera da dipendente, ma lo ha fatto firmando nello stesso momento un nuovo contratto da esterna: cinque anni blindati per scrivere e condurre programmi di approfondimento. Una scelta che la colloca fuori dal vincolo dei 240mila euro annui riservati ai dirigenti e la avvicina al modello già sperimentato da Bruno Vespa.
La giornalista, unica donna ad aver diretto finora il Tg1 e poi presidente della Rai, ha deciso di percorrere la strada che più le è congeniale: stare davanti alle telecamere. Così, mentre ufficializza le dimissioni, mette nero su bianco un accordo che la conferma al centro dell’offerta informativa del servizio pubblico. Tra i format già previsti ci sono “In mezz’ora” e “Newsroom”, ma l’obiettivo è quello di consolidarla come presenza fissa della fascia di approfondimento.
Fino a poche settimane fa Maggioni era responsabile della Direzione Editoriale per l’Offerta Informativa, incarico strategico che le dava voce anche sulle sedi estere, le trasferte e i corrispondenti. Una posizione che, secondo indiscrezioni, non era stata accolta con entusiasmo dai vertici delle testate, provocando attriti interni. Resta da capire se proprio queste tensioni abbiano spinto la giornalista ad abbandonare la carriera da manager per tornare a quella da autrice e conduttrice.
Il contratto quinquennale, stando ai rumors, è un vero e proprio “scivolo dorato”: Maggioni potrà muoversi come figura artistica, con margini economici e creativi ben più ampi di quelli concessi ai colleghi rimasti all’interno dell’organigramma. Per molti è l’ennesima conferma della sua ambizione: diventare il nuovo volto di riferimento dell’approfondimento Rai, una “Vespa in gonnella” pronta a guidare la narrazione politica e culturale dei prossimi anni.
Resta l’incognita sulle reazioni interne. In un’azienda attraversata da equilibri fragili e tensioni editoriali, la sua scelta rischia di alimentare discussioni e invidie. Ma a Viale Mazzini, una cosa è già certa: Monica Maggioni, più che lasciare la Rai, ha appena rilanciato la sua partita.
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