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Televisione

“Belve Crime” parte con Massimo Bossetti: la lunga intervista dal carcere

Debutta “Belve Crime”, il nuovo programma di Francesca Fagnani dedicato alla cronaca nera. La prima puntata ospiterà Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. L’intervista, registrata a Bollate, promette un confronto inedito e serrato.

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    Martedì 10 giugno, in prima serata su Rai2, debutta “Belve Crime”, lo spin-off del celebre programma condotto da Francesca Fagnani. Dopo il successo delle cinque stagioni di “Belve”, la giornalista romana torna a indagare, ma questa volta si spinge oltre: al centro del nuovo format ci saranno colpevoli e testimoni chiave di casi di cronaca nera. E per la prima puntata, la scelta è caduta su uno dei nomi più controversi degli ultimi anni: Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.

    L’intervista, registrata nel carcere di Bollate, promette di essere un confronto teso e senza filtri. Per la prima volta Bossetti si racconta a lungo e in modo dettagliato, rispondendo alle domande incalzanti di Francesca Fagnani. L’uomo si è sempre professato innocente, ma le sentenze della corte d’assise di Bergamo, dell’Appello e della Cassazione lo hanno definitivamente condannato per l’omicidio avvenuto a Brembate di Sopra nel 2010.

    La formula di “Belve Crime” ricalca lo stile diretto e tagliente che ha reso celebre Francesca Fagnani. La differenza, però, è nel cuore stesso del format: la telecamera e le luci puntano questa volta sui volti e le parole di chi è stato in qualche modo protagonista del male. Cold case e delitti che hanno scosso l’opinione pubblica italiana saranno riletti attraverso la voce di chi, per la giustizia, è colpevole o di chi era presente sulla scena del crimine.

    A introdurre ciascun protagonista prima dell’intervista, ci sarà la voce e la penna di Stefano Nazzi, giornalista esperto di cronaca nera e autore del podcast “Indagini”, amatissimo dal pubblico. Sarà lui a fornire il contesto e i dettagli dei casi, per aiutare i telespettatori a entrare nella storia e capire il peso delle dichiarazioni che seguiranno.

    Se l’intento di “Belve Crime” è scavare nella mente di chi ha fatto del male o di chi ha visto da vicino il lato oscuro della società, l’intervista a Bossetti segna un debutto che non passerà inosservato. La puntata di apertura, infatti, non si limita a ripercorrere un processo già noto, ma offre un raro sguardo nella quotidianità e nelle parole di un uomo che, dietro le sbarre, continua a proclamarsi innocente.

    Resta ora da capire come reagirà il pubblico: la tv italiana, infatti, non aveva mai visto un condannato per omicidio intervistato a tu per tu in un format così popolare. La domanda resta: sarà un’occasione per fare chiarezza o un semplice show? In ogni caso, Francesca Fagnani sembra pronta a portare il suo stile tagliente anche dentro le mura del carcere.

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      Temptation Island: fin che la barca va…incidente in mare per l’imbarcazione della produzione

      Un’imbarcazione utilizzata per il programma si è inabissata davanti al Calandrusa Resort, nuova location della trasmissione. Nessun ferito, ma danni materiali ingenti.

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        La nuova edizione di Temptation Island non poteva iniziare con un colpo di scena più inaspettato. Nelle acque di Guardavalle Marina, in provincia di Catanzaro, una barca a vela della produzione è affondata a poche centinaia di metri dalla costa, proprio davanti al Calalandrusa Resort, sede delle riprese di quest’anno. L’imbarcazione, che aveva sostato per alcuni giorni nel porto di Roccella Jonica, era diretta verso la location del reality. Secondo una prima ricostruzione, avrebbe urtato un relitto sommerso, già segnalato nelle cartine nautiche, causando un danno irreparabile alla struttura e portandola rapidamente all’inabissamento.

        L’intervento della Guardia Costiera

        Il fatto non è passato inosservato: residenti e bagnanti, increduli, hanno assistito alla scena, allertando subito i soccorsi. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera di Roccella Jonica e Soverato, che hanno avviato accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, né tra i membri della produzione né tra i concorrenti del programma, ma il danno economico è rilevante. L’imbarcazione era destinata a trasportare i protagonisti di Temptation Island nelle uscite in mare, parte integrante del format.

        Un inizio movimentato per Temptation Island 2025

        Nonostante l’imprevisto, la produzione ha deciso di proseguire con le registrazioni, che termineranno pochi giorni prima del debutto ufficiale fissato per giovedì 3 luglio su Canale 5. Quest’anno, dopo undici edizioni in Sardegna, il programma ha scelto la costa ionica calabrese per ospitare le nuove vicende sentimentali. Alla guida dello show è stato confermato Filippo Bisciglia, volto storico della trasmissione, pronto a raccontare le emozioni, le tensioni e i colpi di scena che accompagneranno le coppie nel loro viaggio nei sentimenti.

        Un inizio movimentato, dunque, per una stagione che promette schizi e spruzzi dentro e fuori dal villaggio. La produzione non ha ancora deciso se sceglierà un nuovo mezzo per le riprese in mare o se rinuncerà a questa parte del format. L’unica certezza, per ora, è che Temptation Island 2025 è già in burrasca.

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          Serie tv: non ne abbiamo mai abbastanza. Ecco le più attese…

          Dal 21 al 28 giugno Rimini e Riccione diventano la Hollywood della Riviera: 28 serie in concorso, 8 anteprime mondiali e titoli attesissimi come Squid Game 3, il reboot di Sandokan con Can Yaman e il ritorno de I Cesaroni. È nata ufficialmente la prima edizione dell’Italian Global Series Festival, promettendo di essere la nuova Mecca delle serie TV internazionali… con un’anima tutta italiana.

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            Altro che fiction di quartiere: l’Italia si mette l’abito da sera (di lino, con vista mare) e lancia il primo Italian Global Series Festival, evoluzione cosmica del vecchio Roma Fiction Fest, ora trapiantato tra Rimini e Riccione. Un totale di 28 serie in gara, pescate tra oltre 150 titoli candidati, e una missione chiara: far dialogare il mondo seriale internazionale con il talento, spesso sottovalutato, della serialità italiana. Vediamo gli highlight, perché ce ne sono, eccome!

            Sandokan, Can Yaman e la tigre della Malesia

            A cavalcare la nostalgia ci pensa Sandokan, nuova versione dello storico personaggio creato da Salgari. Ad interpretarlo c’è Can Yaman, idolo delle soap e dei red carpet, che rispolvera sciabola, fascino selvaggio e baffi da eroe ottocentesco. Attesissima l’anteprima mondiale, tra meme, attese febbrili e discussioni infinite su Twitter: riuscirà il turco più amato d’Italia a far dimenticare Kabir Bedi?

            Squid Game 3: la resa dei conti

            È un altro colpaccio del festival: la terza (e ultima) stagione di Squid Game, l’epopea survival coreana che ha riscritto le regole dello streaming. L’anteprima mondiale promette di attirare stampa e fan da ogni angolo del globo, con una storyline ancora più cupa e un finale che — assicurano gli autori — “vi farà ripensare all’umanità”.

            Ritorno a casa Cesaroni

            E poi c’è lui: Claudio Amendola, con tutta la tribù della Garbatella. I Cesaroni tornano con una nuova stagione dopo più di dieci anni e lo fanno con spirito rinnovato ma cuore antico. “Portare leggerezza in questi tempi orrendi”, ha detto Amendola, ed è difficile dargli torto. Prepariamoci a litri di vino, saggezza da bar e la solita dose di sentimenti semplici ma efficaci.

            Un festival davvero globale

            Il concorso si divide in tre sezioni: Drama, Comedy e Limited Series, ognuna con una propria giuria d’eccellenza. Da Cristina Comencini a Bille August, passando per Paolo Genovese e Riccardo Scamarcio, il livello è alto e la selezione ancora di più.
            Tra i titoli più chiacchierati:

            • Frust di Danis Tanovic
            • Il Commissario Ricciardi con Lino Guanciale
            • Douglas is Cancelled con Hugh Bonneville
            • Estranei con Ricky Memphis e Elena Radonicich
            • Noi del Rione Sanità di Luca Miniero

            Premi, incontri e tigri… di carta?

            In palio ci sono i Premi Maximo, ma anche gli Excellence Award, che vanno a grandi nomi come Carlo Verdone, Elena Sofia Ricci, Evangeline Lilly, Adjoa Andoh, Giorgio Moroder e la rivelazione Iria Del Río per Dieci Capodanni, la serie dove (spoiler!) non accade quasi nulla, eppure il pubblico ne è ossessionato. Da segnalare anche le masterclass d’autore con Steven Moffat (Sherlock, Doctor Who) e Mark Gatiss, mentre tra gli eventi collaterali spicca il focus Straordinarie, dedicato alle donne dimenticate dalla Storia e riscoperte dalla serialità.

            Un festival da binge-watchare

            L’Italian Global Series Festival si candida fin dalla sua prima edizione a diventare un punto di riferimento per la serialità europea e globale. Il mix tra glamour internazionale e cultura pop nazionale (Cesaroni inclusi) sembra funzionare. Perché se è vero che a Hollywood fanno i conti con gli scioperi e le intelligenze artificiali, qui in Italia… abbiamo ancora i Cesaroni, una tigre in salotto e Can Yaman col turbante. E tanto basta per tenerci incollati allo schermo.

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              Il Genio senza tempo di Mozart in una docuserie che celebra la sua eredità

              Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei più grandi geni della storia della musica, continua a ispirare il mondo con la sua arte straordinaria. La nuova docuserie “Mozart – Genio Immortale”, in arrivo su Sky Arte il 22 febbraio alle 21:15 e in streaming su NOW, offre uno sguardo approfondito sulla vita e sull’eredità del compositore austriaco. Attraverso ricostruzioni storiche, interviste e spettacolari esecuzioni orchestrali dal vivo, la serie ripercorre i 35 anni di vita di Mozart, rivelando dettagli intimi e poco noti della sua straordinaria carriera.

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                Fin dalla tenera età, Mozart dimostra un talento musicale fuori dal comune. A soli quattro anni suona il clavicembalo con una naturalezza sorprendente, e il padre, Leopold Mozart, violinista e compositore di corte a Salisburgo, intuisce immediatamente il suo potenziale. Deciso a far conoscere il talento del figlio, organizza un lungo tour nelle corti europee, portando il piccolo Wolfgang a esibirsi davanti a sovrani e aristocratici. Il giovane Mozart conquista l’Europa con la sua abilità straordinaria, componendo già da bambino opere di grande valore.

                L’Indipendenza e il Successo a Vienna

                Tornato a Salisburgo, Mozart accetta un incarico come musicista di corte, ma il ruolo gli sta stretto. Desideroso di esprimersi liberamente, si trasferisce a Vienna, dove incontra e sposa Constanze Weber. In questo periodo di intensa creatività, compone alcuni dei suoi più celebri concerti per pianoforte e sinfonie, affermandosi come uno dei compositori più innovativi del suo tempo. L’imperatore Giuseppe II segue con interesse il suo lavoro, contribuendo alla sua crescente notorietà.

                L’Audacia de Le Nozze di Figaro

                Nel pieno della sua carriera, Mozart osa con Le Nozze di Figaro, un’opera basata su un testo vietato dall’imperatore per il suo contenuto satirico contro l’aristocrazia. Nonostante i rischi, la composizione si rivela un successo straordinario, prima a Vienna e poi a Praga, consolidando la sua fama. Questo periodo segna l’apice della sua carriera, portandolo alla creazione di altre opere immortali come Don Giovanni, caratterizzata da un’intensità drammatica senza precedenti.

                Il Declino e la lotta contro le avversità

                Nonostante i successi, la vita di Mozart è segnata da difficoltà economiche e personali. Dopo la morte del padre, la sua musica assume toni più profondi e malinconici. La Sinfonia n. 40 in sol minore ne è un esempio, riflettendo il suo stato d’animo tormentato. Inoltre, l’accoglienza tiepida di Don Giovanni a Vienna lo mette in crisi finanziaria, spingendolo a cercare nuove opportunità.

                Il trionfo de Il Flauto Magico e il mistero del Requiem

                Alla fine degli anni ’80 del Settecento, Mozart torna a brillare con Il Flauto Magico, un’opera rivoluzionaria e carica di simbolismo che ottiene un enorme successo. Tuttavia, il suo stato di salute si deteriora rapidamente, mentre lavora a un’opera enigmatica: il Requiem. Commissionato in circostanze misteriose, il Requiem diventa il suo testamento musicale. Mozart muore prematuramente a soli 35 anni, lasciando l’opera incompiuta. Giorni dopo, un coro si riunisce per eseguire le sezioni completate, rendendo omaggio al genio scomparso.

                La docuserie in arrivo e il film di Forman

                La docuserie Mozart – Genio Immortale presto su Sky Arte si distingue dal celebre film Amadeus di Miloš Forman per svariati aspetti:

                Approccio Documentaristico vs. Drammatico – Il film di Forman, basato sull’opera teatrale di Peter Shaffer, è una narrazione romanzata della vita di Mozart, con licenze artistiche e un focus sul conflitto con Antonio Salieri. La docuserie, invece, offre una ricostruzione storicamente più accurata, arricchita da interviste ad esperti, esecuzioni orchestrali dal vivo e approfondimenti sulla musica di Mozart.

                Fedeltà StoricaAmadeus è un capolavoro cinematografico ma presenta una visione drammatizzata della rivalità tra Mozart e Salieri, che nella realtà non era così accesa. La docuserie punta a una rappresentazione più fedele dei fatti, esplorando la sua carriera, i successi e le difficoltà personali basandosi su documenti e studi storici.

                Struttura a episodi – A differenza del film, che è un’opera unica di oltre due ore, la docuserie è suddivisa in tre episodi, permettendo un’analisi più approfondita delle diverse fasi della vita di Mozart: infanzia e formazione, ascesa al successo e maturità artistica fino alla sua prematura scomparsa.

                Focus sulla Musica – Se Amadeus racconta la vita di Mozart con un forte impatto narrativo, la docuserie enfatizza la sua produzione musicale, mostrando esecuzioni dal vivo delle sue opere più celebri e analizzandole dal punto di vista tecnico e artistico.

                In definitiva, mentre Amadeus è un dramma cinematografico che gioca con la leggenda dell’artista, la docuserie su Sky Arte offre un ritratto più documentato e immersivo della sua straordinaria carriera e del suo impatto culturale.

                Un Genio Senza Tempo

                A oltre due secoli dalla sua scomparsa, Mozart rimane un simbolo di genialità e innovazione. La docuserie di Sky Arte offre una nuova prospettiva sulla sua vita, celebrandone la musica immortale e il suo impatto indelebile sulla storia. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della grande musica e della cultura.

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