Musica
Taylor Swift perseguitata da uno stalker: “Dice di vivere con me”. Il giudice le concede l’ordine restrittivo
Taylor Swift ha ottenuto un ordine restrittivo contro Brian Jason Wagner, 45 anni, che ha più volte cercato di entrare nella sua casa di Los Angeles sostenendo di viverci insieme a lei. Il provvedimento vieta all’uomo di avvicinarsi alla cantante e alla sua famiglia
Taylor Swift ha deciso di dire basta. Dopo mesi di episodi inquietanti, la cantante ha ottenuto un ordine restrittivo temporaneo contro un uomo che da tempo la perseguita, affermando – senza alcuna base reale – di avere una relazione con lei e addirittura di vivere nella sua casa. L’uomo in questione è Brian Jason Wagner, 45 anni, originario del Colorado, già noto alle forze dell’ordine per precedenti comportamenti ossessivi.
L’episodio più grave è avvenuto a Los Angeles, dove Swift possiede una delle sue residenze. Wagner ha più volte raggiunto la proprietà, cercando di entrare, sostenendo di avere diritto ad “accedere alla sua abitazione” perché, a suo dire, Swift sarebbe la madre di suo figlio. Una narrazione tanto assurda quanto preoccupante. Secondo quanto scritto nella petizione presentata dalla cantante lo scorso 6 giugno, “vivo con la paura di un danno imminente. Quest’uomo ha manifestato comportamenti pericolosi e deliranti, con comunicazioni minacciose anche verso il mio staff”.
Il giudice della Corte Superiore di Los Angeles ha accolto la richiesta della popstar e lunedì 9 giugno ha imposto a Wagner un divieto assoluto di avvicinarsi alla cantante, alla sua abitazione, al suo veicolo e al suo posto di lavoro. Dovrà mantenere una distanza di almeno 100 metri, non potrà contattarla in alcun modo né tentare di interagire con i suoi familiari o collaboratori.
Tra le prove presentate dagli avvocati di Swift, alcune sono inquietanti: lettere manoscritte inviate mentre l’uomo si trovava in carcere, messaggi in cui affermava di avere una “relazione romantica” con lei e persino un tentativo di modificare l’indirizzo sulla sua patente per far apparire la casa della cantante come sua residenza. Non solo: Wagner avrebbe anche cercato di intercettare la posta di Swift, tentando di ottenere accesso alle sue comunicazioni personali.
“Non ho mai condiviso il mio indirizzo con lui – ha scritto Swift nella petizione – e non c’è mai stato alcun tipo di rapporto. È riuscito a trovare dove vivo e si è presentato più volte senza essere invitato, rifiutandosi di andarsene”.
Non è la prima volta che Taylor Swift si trova a dover affrontare episodi del genere. Come molte altre celebrità, è spesso costretta a difendere la propria sfera privata da intrusioni violente, a volte patologiche. Il caso di Wagner, però, sembra aver superato la soglia dell’allarme.
L’udienza definitiva è fissata per il 30 giugno, ma nel frattempo l’ordine restrittivo rappresenta una prima barriera di protezione. Perché, come ha sottolineato la stessa cantante, “non è normale dover temere per la propria sicurezza solo per il fatto di essere una persona famosa”. Una frase amara, che mette a nudo il lato più oscuro della celebrità.
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Musica
Dieci canzoni per accendere lo spirito delle feste: la playlist perfetta per il Natale
Una selezione di canzoni che mescola tradizione e modernità, ideali per riempire la casa di atmosfera natalizia, accompagnare una cena, un viaggio o semplicemente una serata di relax.
Quando si avvicina dicembre, una delle prime cose che facciamo per entrare nello spirito delle feste è cercare la musica giusta. Le canzoni natalizie hanno un potere unico: riportano alla mente ricordi, rituali familiari e sensazioni di calore che nessun’altra colonna sonora sa evocare. Preparare una playlist, dunque, è quasi un gesto rituale. Ma quali brani scegliere per creare l’atmosfera perfetta?
Dai classici americani alle hit internazionali più recenti, alcune canzoni sono diventate veri e propri pilastri del Natale contemporaneo. Molte di esse, infatti, registrano ogni anno nuovi record di ascolti, segno che la tradizione musicale legata alle feste è viva e continua a rinnovarsi.
1. “All I Want for Christmas Is You” – Mariah Carey
Pubblicata nel 1994, è ancora oggi uno dei brani più ascoltati al mondo durante il periodo natalizio, tanto da raggiungere spesso la vetta delle classifiche internazionali.
2. “Last Christmas” – Wham!
Un altro evergreen, uscito nel 1984 e rimasto uno dei simboli più pop del Natale. La sua melodia malinconica ma irresistibile è ormai immancabile in ogni playlist.
3. “It’s the Most Wonderful Time of the Year” – Andy Williams
Classico del 1963, richiama in pochi secondi tutto ciò che associamo alle feste: luci, riunioni familiari e gioia condivisa.
4. “Jingle Bell Rock” – Bobby Helms
Vivace e immediatamente riconoscibile, dal 1957 è la scelta perfetta per dare una spinta di energia ai momenti di festa.
5. “Santa Tell Me” – Ariana Grande
Tra le hit natalizie moderne più amate, uscita nel 2014, unisce pop contemporaneo e atmosfera brillante, diventando rapidamente un nuovo classico.
6. “Rockin’ Around the Christmas Tree” – Brenda Lee
Registrata quando Brenda Lee aveva solo 13 anni (1958), è tornata in auge negli ultimi anni grazie ai social e alle playlist digitali.
7. “Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!” – Dean Martin
Una delle melodie più iconiche legate all’inverno: romantica, rilassante e perfetta come sottofondo per una serata in casa.
8. “Feliz Navidad” – José Feliciano
Brano del 1970 diffusissimo a livello globale, unisce lingua inglese e spagnola e porta con sé un’energia contagiosa.
9. “Underneath the Tree” – Kelly Clarkson
Pubblicata nel 2013, è considerata una delle migliori canzoni natalizie degli ultimi anni, grazie alla sua produzione brillante e alla voce potente della cantante.
10. “White Christmas” – Bing Crosby
È il singolo più venduto di sempre nella storia della musica (dato Guinness World Records). Un capolavoro intramontabile che chiude la playlist con eleganza.
Questa selezione unisce stili diversi e decenni lontani, dimostrando quanto la musica natalizia riesca a superare il passare del tempo mantenendo intatto il suo fascino.
Musica
Da Madonna a Lady Gaga fino a Rosalía: quando le popstar copiano Loredana Bertè senza saperlo, e la storia si ripete
Dal vestito da sposa di Madonna alla gravidanza scenica di Lady Gaga, fino alla Rosalía in versione suora per la cover di “Lux”: tutti gesti che richiamano, quasi in fotocopia, idee già portate sul palco da Loredana Bertè tra Festivalbar, Sanremo e l’iconico “Traslocando”. Come direbbe Agatha Christie, tre indizi fanno una prova: Bertè è stata davvero un passo avanti.
C’è una regola non scritta della musica pop: quello che oggi fa scalpore, spesso Loredana Bertè l’ha già fatto. E puntualmente, quando una star internazionale decide di giocare con simboli, provocazioni e iconografie forti, spunta fuori un déjà-vu italiano che riporta tutto a lei. Un cerchio che continua a chiudersi, dagli anni Ottanta fino a oggi.
Madonna in abito da sposa? Bertè lo aveva già fatto
Nel 1984 Madonna conquista il mondo con la copertina di Like a Virgin, vestita da sposa tra tulle e guanti di pizzo. Un’immagine diventata epocale. Eppure, due anni prima, la stessa mossa l’aveva già fatta Loredana Bertè: al Festivalbar, con Non sono una signora, sfoggia un wedding look ribelle che ribalta l’estetica da brava ragazza. Il parallelo è evidente: ciò che per Madonna è rivoluzione globale, per Bertè era già un capitolo chiuso.
Lady Gaga col pancione? Anche qui c’era arrivata Loredana
Poi arriva il 2011: Lady Gaga sale sul palco con un pancione finto e un minidress di pelle nera, creando un’immagine potente che scatena i commenti di mezzo mondo. Ma basta tornare al 1986, sul palco del Festival di Sanremo, per ritrovare la stessa intuizione. Loredana l’aveva già messa in scena durante Re, tra body scuri, teatralità e un finto ventre che, allora, sembrava pura follia. Ancora una volta, anticipatrice inconsapevole.
Rosalía suora per “Lux”? Un’altra eco di Bertè
E oggi tocca a Rosalía. Per la cover del nuovo album Lux sceglie un ritratto monacale, velo in testa e atmosfera sacrale. Una scelta forte, simbolica, diversa da tutto ciò che ha fatto prima. Ma anche questa immagine trova il suo precedente italiano: nel 1982, per l’album Traslocando, Bertè posava già così, tra veli e richiami religiosi, un manifesto fotografico che oggi torna improvvisamente attuale.
Tre indizi fanno una prova
Il gioco dei rimandi fa sorridere, ma è più che un semplice caso. In tre decenni diversi, tre popstar globali hanno acceso i riflettori su intuizioni creative che Loredana aveva già portato sui palchi italiani molto prima che diventassero mainstream. Coincidenza? Forse. Ma la somma è irresistibile: Bertè come pioniera silenziosa, anticipatrice naturale dei codici visivi che oggi il mondo definisce iconici.
Musica
Lady Gaga pronta alle nozze con Michael Polansky: «Forse già durante il tour, ne parliamo sempre»
Lady Gaga ha confessato a Rolling Stone che lei e Michael Polansky stanno pianificando il loro matrimonio. La cantante lo definisce «riservato, romantico e incredibilmente presente», e racconta che parlano spesso delle nozze, immaginando un evento piccolo, lontano dalla grandeur hollywoodiana. L’idea più sorprendente? Potrebbero sposarsi addirittura durante una pausa del tour.
Quando Lady Gaga parla d’amore, lo fa senza filtri. Nell’intervista rilasciata a Rolling Stone, la popstar ha raccontato che lei e il compagno Michael Polansky non solo sono più uniti che mai, ma stanno pensando seriamente al matrimonio. Un dettaglio che ha fatto drizzare le antenne ai fan: questa volta non si tratta di un sogno vago, ma di un vero countdown, anche se imprevedibile come tutto ciò che riguarda Gaga.
La cantante descrive Polansky come «riservato, romantico, un uomo che ama proteggere ciò che conta davvero». Una definizione che suona come una dichiarazione d’amore adulta, lontana dal clamore delle sue storiche relazioni finite troppo presto sotto i riflettori. «Stiamo programmando tutto», racconta. «Forse accadrà già durante il tour, o magari dopo. La verità è che ne parliamo in continuazione». Un dialogo costante che svela una complicità solida, fatta di scelte concrete più che di effetti speciali.
E poi la frase che ha fatto impazzire il web: «Abbiamo queste pause, e sono allettanti. Spesso diciamo: “Ok, possiamo sposarci quel fine settimana?”». Un amore che vive nel presente, capace perfino di immaginare un sì spontaneo, infilato tra una data sold-out e un cambio città. Niente cattedrali hollywoodiane, nessuna cerimonia con invitati in tripla fila: «Non vogliamo un matrimonio in grande stile, ma vogliamo godercelo».
Un rito intimo, quindi. Un momento sottratto al rumore del mondo, come se Gaga volesse proteggere il suo equilibrio più prezioso. E Polansky? È l’uomo che ha saputo ridare stabilità alla star, un compagno lontano dalle dinamiche dello showbiz, solido, abituato alla discrezione del suo lavoro nell’industria tech.
L’idea di una Gaga che sceglie un matrimonio minimalista affascina e sorprende. Ma forse è proprio questa la sua rivoluzione più autentica: amare senza spettacolo, costruire una vita privata mentre tutto attorno rimane un palcoscenico.
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