Televisione
Squid Game 3 conquista Netflix: la serie coreana batte tutti i record e rilancia la potenza della K-culture
Il nuovo capitolo della serie è già nella Top 10 globale di sempre. L’attore Wi Ha-jun spiega il segreto del successo delle produzioni coreane, mentre Lee Jung-jae invita i fan di tutto il mondo a scoprire la Corea. Tra passato doloroso, desiderio e autenticità, la K-drama revolution continua.

Sessanta milioni di visualizzazioni in soli tre giorni. È con questi numeri che la terza stagione di Squid Game, rilasciata il 27 giugno su Netflix, ha frantumato ogni record per i contenuti non in lingua inglese. In sole 72 ore, ha totalizzato 368,4 milioni di ore viste, portando la serie direttamente nella Top 10 globale dei titoli più visti di sempre. Un traguardo che conferma non solo la potenza del brand, ma anche l’attrazione sempre più forte esercitata dalla cultura coreana sull’immaginario internazionale.















L’effetto nostalgia ha contagiato anche le stagioni precedenti: Squid Game 1 è tornata tra i più visti con altri 1,7 milioni di visualizzazioni, mentre la seconda stagione ne ha raccolte 2,8 milioni in una settimana. L’interesse per la saga non è mai stato così alto. Secondo l’attore Wi Ha-jun, che interpreta il poliziotto sotto copertura, il segreto sta tutto in una parola coreana intraducibile: “han”. Un termine che racchiude dolore, desiderio, malinconia e speranza. «Il nostro pubblico sente quella verità emotiva», ha spiegato, «è questo che lo lega così tanto alle nostre storie».
Intanto, il successo della serie continua ad aprire nuove porte alla serialità coreana. Da produzioni raffinate come Pachinko su Apple TV+ a successi più pop come All of Us Are Dead – Non siamo più vivi, Avvocata Woo, Dr. Brain e King the Land, il pubblico globale è ormai affascinato dalla varietà e dalla qualità dei K-drama. Il protagonista Lee Jung-jae ha dichiarato: «Dopo Squid Game, tante persone vogliono conoscere meglio la Corea. La nostra cultura, la nostra cucina, la nostra storia. E io dico sempre: venite a visitarci».
L’effetto Squid Game è tutt’altro che concluso. Anzi, potrebbe essere solo l’inizio di una nuova stagione d’oro per la Corea del Sud e per quella narrazione che sa trasformare il dolore in bellezza.
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Televisione
Benedetta Parodi fuori da Bake Off: “Addio meno consensuale del previsto”
Mentre Brenda Lodigiani debutta alla conduzione, Benedetta Parodi posta una foto su Instagram davanti alla versione inglese di Bake Off. Ma secondo indiscrezioni, la decisione di sostituirla non sarebbe stata così serena: “Un addio più imposto che concordato”.

Dopo dodici stagioni, Benedetta Parodi non è più il volto di Bake Off Italia. La conduttrice che aveva portato nel programma la sua cifra più riconoscibile — il garbo, la competenza e quella familiarità che la rendevano la “padrona di casa” perfetta — ha lasciato la guida del talent di pasticceria, ora affidato a Brenda Lodigiani, al suo debutto su Real Time.
Il passaggio di testimone è stato presentato come naturale e consensuale, ma dietro le quinte le cose, pare, siano andate diversamente. Secondo quanto trapela, Benedetta non avrebbe preso bene l’uscita di scena, vissuta più come una scelta imposta che come un passo condiviso.
Il giorno della prima puntata della nuova edizione, la Parodi aveva pubblicato su Instagram una foto che in molti hanno letto come una frecciatina: lei seduta sul divano, intenta a guardare la versione inglese del programma che condurrà presto su Netflix, L’amore è cieco. Nessun commento diretto, ma il tempismo non è passato inosservato.
Fonti vicine alla produzione raccontano che la decisione di cambiare volto sarebbe arrivata dopo settimane di riflessioni, per “rinfrescare” il format e rivolgersi a un pubblico più giovane. Ma nel mondo televisivo, dove l’immagine è tutto, l’idea di essere sostituiti dopo un decennio di successi non è mai facile da digerire.
Benedetta, per ora, tace. Si dedica ai suoi progetti digitali e alla nuova avventura su Netflix, ma il suo addio a Bake Off segna la fine di un’epoca. Era stata lei, infatti, a rendere riconoscibile lo show con il suo stile rassicurante, lontano dall’enfasi dei talent tradizionali.
E così, tra fan nostalgici e nuove scommesse, la “regina delle torte” lascia il suo tendone da record. Ma l’impressione è che, dietro la facciata zuccherosa della pasticceria televisiva, questa separazione abbia avuto più il sapore amaro di una torta riuscita a metà.
Televisione
Isabella Rossellini a Belve: l’attrice racconta sé stessa tra successo, famiglia e fragilità
Figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, icona di fascino e intelligenza, Isabella sarà tra le protagoniste della nuova edizione di Belve. Dopo il successo di Conclave e la candidatura come miglior attrice non protagonista, si prepara a un faccia a faccia che promette scintille.

Una carriera costruita tra Europa e Stati Uniti, un fascino che resiste al tempo e un cognome che pesa come la storia del cinema: Isabella Rossellini torna protagonista, questa volta davanti alle telecamere di Belve. Francesca Fagnani l’ha voluta per la nuova edizione del suo talk più graffiante, e l’attrice ha accettato la sfida con l’eleganza che la contraddistingue.
Reduce dal successo internazionale del film Conclave — in cui interpreta una donna forte e complessa accanto a un cast stellare — la Rossellini ha conquistato una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista, l’ennesimo riconoscimento in una carriera costellata di successi, ma anche di scelte coraggiose.
A Belve la vedremo come non mai: pronta a raccontarsi senza filtri, tra le luci e le ombre di una vita straordinaria. Fagnani promette un’intervista “profonda e tagliente”, in cui non mancheranno domande sul peso del cognome, sulla madre Ingrid Bergman e sul padre, il regista Roberto Rossellini, figure che hanno segnato per sempre la storia del cinema.
Isabella, 72 anni portati con grazia e ironia, ha sempre vissuto fuori dagli schemi: modella, musa di grandi fotografi come Avedon, attrice per registi del calibro di David Lynch e Greenaway, poi ambasciatrice dell’eleganza naturale e del fascino maturo. Negli ultimi anni si è dedicata anche alla sua tenuta agricola a Long Island, dove produce cosmetici biologici e vive in mezzo agli animali.
L’incontro con Fagnani si annuncia come uno dei momenti più attesi della stagione. Tra rivelazioni, ricordi e riflessioni, Isabella Rossellini promette di conquistare ancora una volta il pubblico, con quella miscela unica di ironia, intelligenza e malinconia che ne ha fatto un’icona senza tempo.
Televisione
Scontro infuocato a Ballando con le stelle: Marcella Bella replica a Selvaggia Lucarelli, “Chi ha detto che una donna della mia età deve sparire?”
Selvaggia Lucarelli l’ha punzecchiata: «Ti sei costruita un personaggio forte e indipendente, ma poi ti mostri fragile e dipendente dai giudizi». Marcella non ci sta: «Una donna della mia età ha il diritto di sentirsi viva, bella e sexy. Non devo chiedere il permesso a nessuno».

Il sabato sera di Ballando con le stelle non delude mai in fatto di scintille, e stavolta la pista è diventata un ring verbale tra Marcella Bella e Selvaggia Lucarelli. Dopo l’esibizione della cantante, la giurata non ha risparmiato la sua lingua tagliente: «Sei diventata famosa negli ultimi mesi per il tormentone “forte, tosta, indipendente”, e poi ti riveli dipendente dai giudizi. Non siamo paraculi, non devi allargare il discorso. La verità è che tu ci stai giocando con l’essere sexy, e fai bene, ma poi non puoi sentirti offesa».
Una stoccata che ha infiammato lo studio e spiazzato la stessa Marcella, che ha risposto con tono fermo ma visibilmente irritato: «Io non gioco con niente. Ho 72 anni e non mi vergogno di mostrarlo. Chi ha detto che una donna della mia età deve sparire, smettere di essere sensuale o di piacere?».
Applausi dal pubblico, con Milly Carlucci che ha tentato di riportare la calma mentre gli altri giurati sorridevano imbarazzati. Selvaggia, però, non ha arretrato di un passo: «Io ti apprezzo, ma la coerenza è un’altra cosa. Se decidi di stare in gioco, devi accettare anche le critiche. Non puoi chiedere libertà e poi offenderti quando qualcuno te la riconosce».
Marcella ha replicato con eleganza, ma il tono era quello di chi non ha intenzione di farsi mettere in un angolo: «Io mi sento libera e coerente, e non permetterò a nessuno di farmi sentire fuori posto. Essere una donna matura non significa dover chiedere scusa per la propria femminilità».
Il pubblico si è schierato con lei, applaudendo la sua risposta fiera. Tra sguardi tesi e sorrisi diplomatici, la serata ha dimostrato ancora una volta che Ballando non è solo una gara di ballo, ma anche un’arena dove il confine tra spettacolo e verità si fa sottilissimo.
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