La settimana prossima Canale 5 gioca d’anticipo sul palinsesto autunnale e lancia la sua mossa più spregiudicata: Temptation Island andrà in onda per tre serate di fila – martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 luglio – per un finale degno di una soap ai feromoni. L’operazione ha il sapore della rivincita: dopo le crociate moraliste di Pier Silvio Berlusconi contro la tv urlata e trash, Mediaset si affida ancora una volta a Maria De Filippi per risollevare l’audience estiva.

Dopo aver giustiziato Barbara d’Urso, messo in punizione Ilary Blasi per The Couple e stoppato La Talpa di Diletta Leotta prima ancora che uscisse, ora l’AD del Biscione delega alla sua regina dei sentimenti la missione impossibile: battere la Rai sul terreno delle emozioni (e delle corna).

Temptation Island, partito lo scorso 3 luglio, ha già macinato ascolti record a ogni puntata. Ma la decisione di piazzare il gran finale su tre serate consecutive è un azzardo mai tentato prima. Un “mini festival” del sentimento al peperoncino, in cui le coppie sull’orlo della crisi si sfidano davanti agli occhi del pubblico, tra tentatori, falò e lacrime finte o vere.

Il tutto mentre Pier Silvio si gode l’estate a bordo del suo yacht, senza perdere di vista la strategia: la Rai, nel frattempo, arranca con repliche stanche e format che sanno di muffa. In questo scenario, De Filippi diventa l’assicurazione sulla vita per Canale 5, e Temptation Island la gallina dalle uova d’oro che salva l’onore del Biscione.

Un paradosso? Forse. Ma uno che funziona. Perché, a dispetto delle intenzioni “alto profilo”, il pubblico ha già deciso da che parte stare. E spoiler: non è davanti a una replica di Don Matteo.

Se Sonia cercava un chiarimento, quello che ha ottenuto è stato un arringatore con la parlantina contorta e un “percorso psicologico importante” come postilla finale. È finita nel modo peggiore la relazione tra Alessio Loparco, il “giurista del cuore”, e Sonia Mattalia, sua compagna e vittima designata di quello che è già diventato uno dei falò di confronto più assurdi della storia di Temptation Island.

Durante l’ultima puntata andata in onda giovedì 17 luglio, il confronto finale tra i due ha fatto il botto. Ma non per tenerezze o riconciliazioni. Sonia, con lucidità e dolore, aveva chiesto di vedersi per mettere un punto: “Rimandare non serve più a niente. È arrivato il momento di guardarci negli occhi”. Ma al posto di uno sguardo, si è trovata davanti una retorica da codice civile.

“Prima di interagire voglio vedere il materiale posto a fondamento della sua decisione”, ha sentenziato Alessio, dando il via a un monologo che sembrava uscito da una causa di separazione simulata. E invece era tutto vero. La frase, nemmeno troppo articolata, ha subito incendiato i social: “Ma è avvocato e non becca un verbo? A dire il vero non articola nemmeno una frase di senso compiuto”, ha commentato qualcuno su Twitter (anzi, X). L’effetto Peppiniello Conte – l’avvocato del popolo dei tempi di Forum – è servito.

La realtà, però, è più amara. Alessio ha spiegato che non è riuscito a capire se amava Sonia “perché non ha potuto mettersi alla prova durante il percorso”, ovvero: niente tentazioni, niente tradimenti, niente emozioni da reality. “Se vivo sempre a stretto contatto con lei, non ho occasioni reali per tradirla e vedere come reagisce”, ha detto con una logica tutta sua. Come se il problema non fosse la fedeltà, ma la mancanza di possibilità di violarla.

E ancora: “La gratitudine e il senso di protezione non sono sentimenti inferiori all’amore. Io sarei stato disposto a farmi ammazzare per difenderti”. Sonia, ferita e lucida, ha reagito con dignità: “Hai offeso la mia dignità di donna. Sei stato crudele e meschino”. Ma Alessio ha tirato dritto, infilando giri di parole e colpi di scena come in un’aula giudiziaria.

Alla fine, la decisione è arrivata: “Decido di tornare a casa da solo, perché tu non mi hai fatto sciogliere il dubbio”. Lei ha parlato di ricatto emotivo, lui ha concluso con la frase cult che chiude il cerchio: “Esco da qua e vado a fare un percorso psicologico importante”. Su suggerimento degli autori o per reale consapevolezza? Non è dato saperlo. Ma forse, aggiungono in molti, anche qualche ripetizione di italiano non sarebbe male.

Sonia, rimasta sola con Filippo Bisciglia, ha versato lacrime amare: “Una delusione enorme. Mi aspettavo almeno delle scuse. Invece niente”. E mentre su TikTok impazzano remix e meme con la sua arringa leguleia, Alessio Loparco diventa, suo malgrado, l’eroe tragicomico di un’estate che non ha più bisogno di tormentoni: ci pensano già i falò.

“Il gazebo te lo appiccio!”. Con questo slancio poetico e pirotecnico, Antonio inaugura la sua personale discesa agli inferi. Traditore recidivo, scroccone sentimentale e talento naturale del melodramma napoletano, si esibisce in un’esplosione di rabbia che include recinti sfasciati, fiaccole rovesciate, calci al pavimento e insulti che nemmeno i sottotitoli riescono a decifrare. Poi, il momento di lucidità: “Devo andare da uno pissichiatra bravo”. A voler essere onesti, siamo tutte con lui.

Ma non c’è solo Antonio nel circo delle relazioni disfunzionali. Alessio e Sonia, entrambi avvocati, regalano il falò più surreale della stagione: lui che confessa di dover immaginare altre donne per far l’amore con lei, lei che resiste con stoica dignità. Finisce in un ping pong di parole colte (male usate), tra “formule dubitative” e “occasioni prossime favorevoli per tradire”. Il verdetto? Percorso psicologico anche per Alessio. Urgente.

Intanto Rosario, l’anti-Antonio, sceglie la via passiva-aggressiva: sguardo da cerbiatto, piagnistei a comando, ma zero coraggio per dire a Lucia che non l’ha mai amata. L’effetto è lo stesso: devastazione.

Denise, invece, va dritta come un treno: non ama Marco e lo dimostra flirtando in diretta con il tentatore Flavio. Lui, sentendosi paragonare a un trapasso, ribalta un tavolo. Sarah, invece, dimentica il fidanzato e si dedica al tentatore Salvo, che per far colpo le regala un libro (che non ha letto): “Ma da quello che c’è scritto dietro mi sembrava perfetto per te”. Arte concettuale.

Sui social fioccano i commenti delle “indignate speciali”: Andrea Delogu, Ema Stokholma e Marta Cagnola denunciano l’aggressività maschile e lo squallore emotivo in onda. Eppure Temptation Island resta lo show che non riusciamo a smettere di guardare. Una gabbia di matti. E noi con loro.