Beauty
Nicole Kidman è la nuova ambasciatrice globale di Clé de Peau Beauté
L’attrice premio Oscar incarna la visione di “Radiance” della maison: cura della pelle, impegno sociale e luce interiore. Promuoverà la bellezza consapevole e autentica attraverso la filosofia del brand, unita al suo stile di vita e alla sua storia personale

È ufficiale: Nicole Kidman è stata nominata Global Brand Ambassador di Clé de Peau Beauté, prestigioso marchio di skincare e make‑up di fascia alta. L’attrice, nota per il suo fascino elegante e il suo impegno sociale, incarna perfettamente i valori del brand: intelligenza, rigore estetico e forza interiore.
Di origine australiana, Kidman ha raccontato a British Vogue l’influenza della sua carnagione chiarissima sulla relazione con il sole, sottolineando come la protezione solare sia stata fin da bambina una necessità inderogabile: “Odiavo avere la pelle chiara… non potevo fare surf o sport senza enormi quantità di crema allo zinco” British Vogue. Oggi, grazie ai prodotti high‑tech del brand – in particolare la UV Protective Cream SPF 50+, il fondotinta SPF 22 e il Radiant Multi Repair Oil – ha trovato routine più comode ed efficaci.
Mizuki Hashimoto, Chief Brand Officer del marchio, ha dichiarato che Kidman riflette alla perfezione la nuova visione della “Radiance”: «Non è solo apparenza, ma energia che genera cambiamento». La sua nomina rappresenta un passaggio strategico per il brand, che punta a enfatizzare la bellezza come potere consapevole e trasformativo.
Oltre alla carriera cinematografica, Kidman è impegnata nella difesa delle donne come UN Women Goodwill Ambassador, lottando per l’accesso all’istruzione, l’autonomia economica e contro la violenza di genere – valori condivisi da Clé de Peau Beauté e alla base della sua campagna globale chiamata “The key to radiance is you”.
Nella sua intervista, la star ha anche suggerito alcuni piccoli segreti quotidiani: oli nutrienti, maschere a luce rossa usate – dice – mentre medita, e semplici rituali come piegare le ciglia e applicare il rossetto rosso prima di uscire di casa. Il tutto in armonia con il suo equilibrio interiore, costruito su yoga caldo, meditazione, lavoro sul respiro e momenti familiari, soprattutto con le figlie Faith (14) e Sunday (17).
Il brand giapponese, parte del gruppo Shiseido e lanciato nel 1982, ha costruito la propria reputazione su prodotti innovativi e formule di alto rango, presenti oggi in più di 26 paesi. Con la nuova ambasciatrice, Clé de Peau Beauté intende rilanciare la propria immagine di eleganza consapevole e impatto sociale.
Per Nicole Kidman, questo incarico non è semplicemente un endorsement: è un allineamento tra passione personale, bellezza responsabile e missione etica. Insieme, brand e attrice intendono sviluppare campagne visive e narrative che valorizzano ogni aspetto dell’individualità e dell’autostima, promuovendo una bellezza che nasce dall’azione e dall’ispirazione.
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Salute
Lunga vita alla salamandra
Questa scoperta apre una finestra su un futuro in cui gli esseri umani potrebbero vivere molto più a lungo, fino a 100 anni e oltre, in salute relativamente buona. Ma, come sempre nella scienza, sono necessari ulteriori studi per confermare questi primi promettenti risultati e per valutare le implicazioni pratiche ed etiche di tali terapie.

Una proteina derivata dalla salamandra axolotl ha dimostrato di poter aumentare la durata della vita dei topi di laboratorio del 25%, e ora sarà testata sugli esseri umani. Questo è il promettente risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori di Singapore e del Regno Unito.
Come ti rigenero un arto
La ricerca è nata dall’osservazione della salamandra axolotl, nota per la sua capacità di rigenerare arti recisi. Gli studiosi hanno identificato la proteina IL-11 come responsabile dell’infiammazione nei tessuti, e hanno scoperto che inibirne l’azione nei topi riduce l’infiammazione e, di conseguenza, aumenta la loro durata di vita.
Una ricerca promettente
Il professor Stuart Cook della Duke-NUS Medical School di Singapore, in un articolo pubblicato su Nature, ha dichiarato che l’inibizione della IL-11 non solo aumenta la durata della vita dei topi del 24,9%, ma riduce anche lo sviluppo di tumori legati all’età. In pratica hanno scoperto che inibendo la proteina chiamata IL-11, si accresce la salute e come corollario la durata della vita.
Implicazioni future: dalla nostre povere ginocchia alla fibrosi polmonare
Attualmente, la stessa tecnica è in fase preliminare di sperimentazione sugli esseri umani per il trattamento della fibrosi polmonare. Se i risultati saranno confermati, questa scoperta potrebbe rappresentare un significativo passo avanti per aumentare la nostra vita.
La sfida tra scienza ed etica
Tuttavia, la professoressa Ilaria Bellantuono dell’Università di Sheffield sottolinea che, nonostante i risultati promettenti, sono necessari ulteriori esperimenti sugli umani per raccogliere più dati. Inoltre, l’adozione di tali terapie su larga scala potrebbe affrontare ostacoli etici ed economici.
Salute
Siamo stanchi, anzi di più…
La disania è un sintomo che non deve essere ignorato. Se la tua stanchezza è persistente e influisce sulla tua vita quotidiana, è importante cercare assistenza medica per identificare e trattare le cause sottostanti. Creare un ambiente di sonno adeguato e mantenere routine regolari possono aiutare a gestire la disania nell’attesa di una diagnosi medica precisa.

Disania quando la stanchezza è il sintomo di una patologia da controllare
Intorpidimento, stanchezza, spossatezza e affaticamento possono essere problemi molto più gravi e pervasivi di quanto si possa immaginare. Sentirsi stanchi è un’esperienza comune, ma quando la stanchezza diventa insormontabile, potrebbe trattarsi di disania. Questo sintomo comune di molte condizioni sottostanti richiede attenzione medica per essere trattato adeguatamente. Riconoscere i segni della disania, scoprirne le cause e trattarle può essere determinante per condurre una vita lunga e sana.
Che cos’è la Disania?
La disania è una stanchezza estrema e persistente che può influire significativamente sulla vita quotidiana. Diversa dalla normale stanchezza, la disania è persistente e più difficile da superare.
In cosa consiste la differenza tra la disania e la normale stanchezza
Chi più chi meno, quasi tutti sperimentiamo l’inerzia del sonno, ma per alcuni, specialmente coloro che vengono svegliati improvvisamente, la sensazione di confusione può durare anche ore. La disania non è una diagnosi in sé, ma un sintomo di vari disturbi come la sindrome da affaticamento cronico, depressione, insonnia, apnea notturna e anemia.
Quali sono le sue cause
Al centro di tutto c’è la Sindrome dell’Affaticamento Cronico (ME/CFS). Questo disturbo del sonno causa un costante esaurimento di energia. Ma non solo. La disania può essere uno dei primi segni evidenti di depressione clinica. Chi ne viene colpito tende a riempire i giorni e le notti con costanti sentimenti di esaurimento. A questi sintomi vanno aggiunti casi di apnea notturna. La disania infatti causa gravi interruzioni del ciclo del sonno, portando a stanchezza cronica. Una delle cause può essere determinata da problemi di anemia. La carenza di globuli rossi, infatti, può causare disania ed esaurimento. Se la stanchezza inizia a interferire con la vita quotidiana, è essenziale consultare un medico. Diagnosticare la causa della disania può essere complicato, ma è cruciale per trovare il trattamento adeguato.
Come alleviare la Disania
Mentre si cerca la causa principale, ci sono alcune misure immediate che si possono prendere per alleviare la stanchezza. Per prima cosa bisogna curare l’ambiente in cui si dorme. Assicurarsi che la camera da letto sia insonorizzata e con la minor quantità di luce artificiale possibile.
Fondamentale è spegnere i televisori e gli smartphone almeno 30 minuti prima di andare a letto per permettere al cervello di rilassarsi. E la mattina? Cos’ come la sera è necessario mantenere routine stabili in grado di ridurre l’ansia e aiutare a prevenire la disania.
Beauty
Sole e topless: libertà sì, ma con giudizio. Ecco cosa sapere prima di spogliarsi al sole
Sempre più donne scelgono il topless in spiaggia o in piscina, ma poche sanno davvero come proteggere la pelle delle zone più delicate del corpo. Il rischio di scottature è altissimo, soprattutto per chi non è abituata. Ecco cosa tenere a mente per prendere il sole in topless in sicurezza, libertà e piena consapevolezza.

Fare il bagno di sole in topless non è solo una scelta estetica o modaiola: per molte donne è un atto di liberazione, di confidenza con il proprio corpo. Ma spogliarsi sotto i raggi ultravioletti senza prendere le giuste precauzioni può trasformare un momento piacevole in un fastidio duraturo o, peggio, in un problema dermatologico.
La prima regola è sempre la stessa, indipendentemente dalla zona del corpo: mai esporsi senza protezione. Ma quando si parla di seno, la prudenza deve raddoppiare. La pelle che solitamente resta coperta da reggiseno o costume è più delicata e poco abituata ai raggi solari. Il rischio di scottature, eritemi e macchie è quindi altissimo, soprattutto nei primi giorni di esposizione.
Serve una crema solare ad alto fattore di protezione (SPF 50+), da applicare generosamente non solo sul décolleté ma anche su capezzoli e areole, le aree più sensibili e pigmentate. È bene rinnovare l’applicazione ogni due ore e dopo ogni bagno, anche se si utilizzano prodotti waterproof.
Attenzione anche alla postura: stare sdraiate troppo a lungo a pancia in su può aumentare l’esposizione diretta del seno al sole e rendere le scottature più probabili. Meglio alternare le posizioni e, nelle ore più calde (dalle 12 alle 16), coprirsi con un pareo leggero o stare all’ombra.
Altra precauzione fondamentale è verificare se il topless è consentito nella spiaggia in cui ci si trova. In molte località è perfettamente accettato, in altre può ancora generare sguardi molesti o essere addirittura vietato. Una semplice occhiata al regolamento della struttura balneare o un rapido confronto con le altre bagnanti può evitare imbarazzi inutili.
Infine, ascolta sempre il tuo corpo. Se avverti fastidio, arrossamento, prurito o sensazione di bruciore, copriti subito e corri ai ripari: la pelle, quando chiede tregua, non va mai ignorata. Libertà sì, ma con giudizio.
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