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Freesbee, racchettoni e pistole ad acqua: i giochi da spiaggia che non passano mai di moda
Dalle sfide a racchettoni sotto il sole ai duelli con le pistole a pompa, fino ai lanci infiniti del freesbee: in spiaggia si torna bambini. E il divertimento, almeno quello, è ancora gratis.
Ci sono cose che il tempo non riesce a cancellare. Il rumore del mare, l’odore della crema solare e quei giochi da spiaggia che resistono a tutto: alla sabbia rovente, alle mode del momento, persino al passare degli anni. Ogni estate sembra quella buona per dire addio ai racchettoni, eppure bastano due palme e un angolo libero per far scattare la sfida. Con o senza linea di fondo campo.
Il freesbee? Un classico. Lo porti in valigia anche se sai già che lo perderai dopo tre giorni. Finirà tra le onde o dietro l’ombrellone della signora bionda che legge il giallo di turno, ma intanto tu lo rilanci, provi a fare il gesto da campione e speri che il vento non ti tradisca. Perché se c’è una legge non scritta delle spiagge italiane è che il freesbee va dove vuole lui, e spesso colpisce la persona sbagliata.
Poi ci sono loro, le pistole ad acqua. Un tempo erano di plastica trasparente e facevano il getto più triste dell’universo. Ora sembrano armi da guerra, con caricatori a pressione, serbatoi da mezzo litro e mira a lunga distanza. Appena parte la prima siringata, è guerra aperta. Bambini contro adulti, genitori che si fingono neutrali e poi inzuppano tutti. Perché diciamolo: nessuno resiste a una bella pistola ad acqua in pieno sole.
E i racchettoni? Non sono mai stati sport, ma puro rito estivo. C’è il tipo competitivo, che conta i palleggi e si vanta se arriva a cento. C’è il distratto, che colpisce i polpacci più che la palla. E c’è l’intellettuale da spiaggia, che gioca con l’aria da chi ha appena letto Kundera. A unirli tutti, il suono sordo del legno e quella palla che vola mentre il sole scotta e il tempo rallenta.
In un’epoca di realtà aumentata e intelligenze artificiali, sulla spiaggia vincono ancora i giochi più semplici. Nessuna app, nessuna ricarica, solo sabbia tra le dita e voglia di ridere. Ecco perché, alla fine, sotto l’ombrellone o tra un tuffo e l’altro, torniamo sempre lì: a far volare un freesbee storto, a palleggiare come Nadal sotto il sole, o a riempire la pistola ad acqua nel secchiello. Perché crescere è obbligatorio, ma in spiaggia si può anche far finta di niente.
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Come preparare le piante da giardino all’inverno: cure, accorgimenti e piccoli gesti per farle superare il freddo
Autunno è sinonimo di cambiamento anche per le piante: potature, coperture e terriccio giusto sono le chiavi per aiutare il verde domestico a resistere al freddo e rinascere alla bella stagione.
Quando le temperature iniziano a scendere e le giornate si accorciano, anche il giardino entra nella sua fase di riposo. È il periodo perfetto per prendersi cura delle piante e metterle in sicurezza. Le più delicate — come gerani, limoni, ortensie e bouganville — vanno riparate dal freddo e dalle gelate notturne. Se sono in vaso, meglio spostarle in un luogo riparato o coprirle con teli traspiranti. Il terreno va mantenuto umido ma non bagnato: troppa acqua, in questa stagione, rischia di gelare e danneggiare le radici.
Potature e protezioni naturali
Prima che arrivi l’inverno vero e proprio, è importante potare i rami secchi e le foglie danneggiate, per evitare che parassiti e muffe si diffondano. Le siepi e gli arbusti possono essere protetti con paglia, corteccia o foglie secche, che aiutano a trattenere il calore e mantengono il terreno isolato. Le piante in vaso, invece, vanno sollevate da terra con mattoni o legno, per evitare il contatto diretto con il suolo gelato. E se le temperature scendono troppo, basta avvolgere il vaso con un vecchio sacco di juta o con del pluriball, che funziona da isolante termico.
Attenzione al terriccio e alle annaffiature
Durante l’inverno le piante non vanno dimenticate, ma nemmeno viziate. Le annaffiature devono essere diradate: solo quando il terreno è completamente asciutto. È utile aggiungere uno strato di pacciamatura — corteccia, foglie o fibra di cocco — per mantenere costante la temperatura e prevenire la formazione di ghiaccio. Le concimazioni, invece, vanno sospese: il freddo rallenta la crescita e le radici non assorbono i nutrienti.
Con queste piccole attenzioni, il giardino supererà l’inverno senza danni e, con i primi tepori di marzo, tornerà a fiorire come se nulla fosse accaduto.
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Milan Games Week & Cartoomics 2025: evento simbolo della cultura pop
Dal 28 al 30 novembre torna alla Fiera di Milano (Rho) la manifestazione che unisce videogiochi, fumetti, manga, eSport e animazione. Un’edizione speciale, con ospiti internazionali, istituzioni coinvolte e il tema “OnLife”, per raccontare la fusione tra reale e digitale.
Milano si prepara a diventare ancora una volta la capitale della cultura pop. Dal 28 al 30 novembre 2025 torna infatti Milan Games Week & Cartoomics, il grande appuntamento dedicato a videogiochi, eSport, fumetti, manga, animazione, cosplay, giochi da tavolo e molto altro. L’evento, organizzato da Fiera Milano in collaborazione con Fandango Club Creators, promette un’edizione memorabile con ospiti internazionali e nuove esperienze pensate per gli oltre 125 mila visitatori che già lo scorso anno hanno affollato i padiglioni di Rho.
Un’edizione più grande e con il supporto delle istituzioni
La novità più rilevante è il sostegno ufficiale del Comune di Milano e di Regione Lombardia, che per la prima volta affiancano la manifestazione. Il Comune proporrà eventi diffusi in città, da agosto a novembre, con incontri e laboratori per i più giovani, mentre la Regione porterà in campo il coinvolgimento degli atenei lombardi su temi di ricerca e innovazione, come l’integrazione dell’intelligenza artificiale nello sviluppo dei videogiochi.
“Questo evento rappresenta al meglio la nostra epoca, dove reale e digitale convivono senza barriere – ha dichiarato Martina Riva, assessora milanese allo sport, turismo e politiche giovanili –. Vogliamo che diventi anche occasione di formazione e crescita per i ragazzi”.
“OnLife”, il filo conduttore
Il tema scelto per il 2025 è OnLife, concetto che descrive la continua fusione tra esperienza reale e digitale. Un leitmotiv che attraverserà mostre, talk e panel durante la tre giorni, con la volontà di esplorare come la tecnologia stia trasformando l’intrattenimento, la creatività e le relazioni sociali.
A dare forma visiva al tema è il nuovo key visual firmato da Marco Checchetto, disegnatore italiano di fama mondiale legato a Marvel Comics, autore di Spider-Man, Daredevil e del rilancio di Ultimate Spider-Man.
Ospiti internazionali dal mondo del fumetto e dei videogiochi
Il calendario degli ospiti è già ricco di nomi di primo piano. Dal fumetto arrivano Brian M. Bendis, creatore dell’Ultimate Universe Marvel; Peach Momoko, che ha reinventato gli X-Men in chiave nipponica; Paul Azaceta, noto per Punisher Noir e Conan il barbaro; e Lee Ji-Min, autrice coreana del webtoon Navillera, da cui Netflix ha tratto una serie. Non mancherà C.B. Cebulski, Editor in Chief di Marvel Comics e talent scout che ha lanciato artisti come Sara Pichelli e lo stesso Checchetto.
Per i videogiochi, attesissimo l’arrivo del compositore giapponese Hitoshi Sakimoto, autore delle colonne sonore di Final Fantasy Tactics e Final Fantasy XII. Dal versante Marvel Games debutta a Milano Eric Monacelli, produttore esecutivo che ha supervisionato titoli come Spider-Man, Miles Morales e Guardians of the Galaxy.

Un evento in crescita costante
“Dopo sei edizioni di successo, Milan Games Week & Cartoomics è ormai un hub culturale e commerciale di riferimento in Europa”, ha sottolineato Francesco Conci, AD di Fiera Milano. “Lo scorso anno abbiamo superato i 125 mila visitatori e quest’anno puntiamo ancora più in alto, offrendo esperienze immersive e innovative”.
Il presidente di Fandango Club, Marco Moretti, ha aggiunto: “La forza di MGWCMX è nella sua identità unica: non replica altri modelli, ma parla il linguaggio delle nuove generazioni, sempre più digitali e connesse”.

Biglietti ancora disponibili
La biglietteria è ufficialmente aperta. Sono previste nuove tipologie di ticket e formule di accesso per accogliere un pubblico sempre più ampio. I biglietti possono essere acquistati direttamente sul sito ufficiale: www.milangamesweek.it.
Con un programma che unisce tradizione e innovazione, e una line-up di ospiti di livello mondiale, Milan Games Week & Cartoomics 2025 si prepara a confermarsi non solo come il più grande evento italiano sulla cultura pop, ma anche come uno dei più influenti in Europa.
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“No, I’m Not a Human” conquista il web: ecco perché il thriller russo sta diventando virale
Un videogioco indie russo ambientato in un mondo post-apocalittico con dieci finali diversi ha catturato l’attenzione di streamer e comunità online. La combinazione di suspense, scelte morali e condivisione virale spiega il boom improvviso.
Quando un titolo indie sorprende tutti, è perché ha trovato la formula perfetta tra gameplay, atmosfera e comunità. “No, I’m Not a Human” ne è un esempio lampante. Ambientato in una Russia che lotta contro un sole mortale e creature che assumono sembianze umane, il gioco lega l’azione a scelte morali — e questo lo rende virale.
Un mondo che spinge alla paranoia
Nel titolo, sviluppato dallo studio russo Trioskaz e pubblicato da Critical Reflex, il giocatore vive di notte, in un mondo in cui uscire al giorno è letale. Di sera giungono alla porta del protagonista persone in cerca di rifugio — ma una parte di loro è composta da “Visitors”, esseri che imitano gli umani e vogliono infiltrarsi. L’obiettivo è capire chi è amico e chi estraneo, selezionare chi far entrare e chi no, basandosi su indizi che il gioco fornisce giorno per giorno.
L’aspetto che ha catturato la comunità è proprio questa tensione morale: ogni scelta può avere conseguenze definitive, e con circa dieci finali diversi il gioco si presta a replay continui.
Perché è esploso sui social
Il successo non deriva solo dal gameplay, ma anche dalla sua diffusione virale. Secondo GameSpot, il titolo ha totalizzato oltre 124.000 spettatori simultanei su Twitch nelle prime settimane dopo il lancio.
Su Steam, gli utenti hanno risposto con entusiasmo: al lancio “Very Positive” è la valutazione predominante.
Le keyword “No, I’m Not a Human” e hashtag correlati hanno raccolto migliaia di clip, screenshot e discussioni su Reddit, YouTube e X. Il motivo? La sensazione che “ogni knock-knock alla porta” possa essere la fine del gioco genera condivisione immediata: streamer che mostrano equivocazioni, finali differenti, esperienze personali.
Il mix perfetto: indie, scelta, difficoltà
Il titolo incarna diverse tendenze in crescita:
- Scelte morali complesse, che ricordano titoli come Papers, Please o This War of Mine.
- Estetica disturbante ma minimalista, che amplifica la suspense e rende il racconto più personale.
- Replayabilità elevata, grazie alle varianti narrative e alla casualizzazione degli NPC-ospiti.
- Community che crea contenuti, dal fan-art alle analisi dei finali, alimentando il passaparola.
L’importanza del contesto russo
Pur ambientato in Russia, il gioco parla un linguaggio universale: catastrofe climatica, minaccia interna, fiducia che vacilla. Ambientazioni che risuonano con ansie globali, ma attraverso una “lente” estetica e narrativa originale.
Cosa lo distingue dagli altri horror
- Il giorno e la notte sono meccaniche principali: di giorno investigazione, di notte decisione.
- Non si affida solo a jump-scare, ma a paranoia e scelta: far entrare il “giusto” non è mai facile.
- Il numero elevato di esiti finali incoraggia le «what-if» conversation sui social: cosa avrei fatto? Come sarebbe cambiato il finale?
- Il prezzo accessibile e la demo precauzionale favoriscono la diffusione virale.
Quali prospettive per il futuro
Il team Trioskaz ha già annunciato aggiornamenti, correzioni tecniche e una possibile versione console. Nel frattempo, l’eco del gioco continua a crescere: se prima era una «gemma indie», ora è un fenomeno “social”.
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