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Videomaker con cellulare: Cerimonie e guadagni da capogiro!
Trovare un lavoro che ami può essere una sfida, ma nel mondo contemporaneo, la tecnologia si presenta come un faro di opportunità per i più creativi e determinati. Lontano dai modelli tradizionali di impiego, sempre più persone stanno scoprendo che un semplice smartphone può essere la chiave per creare strade professionali sorprendenti

Negli ultimi anni, c’è stata una vera e propria rivoluzione nel modo in cui vengono catturati e condivisi i momenti speciali dei ricevimenti. Grazie alla crescente qualità delle fotocamere dei telefoni cellulari sempre più persone si rivolgono ai video maker con il telefono per immortalare i loro eventi più significativi.
Ma chi sono questi video maker con telefono e perché stanno diventando così popolari? Sono persone comuni, spesso amici o parenti degli sposi, che hanno una passione per la videografia e una buona conoscenza dei dispositivi mobili. Armati solo del loro telefono, sono in grado di creare video sorprendenti e coinvolgenti che catturano l’essenza e l’emozione di ogni momento del ricevimento.
Ma c’è una storia che ha fatto il giro del mondo: Kristine Satorre, una giovane australiana che guadagna 100.000 dollari girando video con il cellulare.
Kristine in passato ha affrontato una svolta drammatica nella sua vita quando è stata licenziata dal suo lavoro. Con poche alternative a disposizione, ha deciso di aggrapparsi al suo fedele iPhone 12 e intraprendere una nuova strada diventando una content creator per matrimoni. La sua scelta si è rivelata un successo travolgente.
Oggi, a soli 28 anni, Kristine ha costruito una carriera fiorente che le permette di guadagnare fino a 100.000 euro all’anno, dimostrando che con creatività e dedizione, un semplice cellulare può diventare lo strumento chiave per il successo.
Il suo percorso è iniziato con una semplice idea scaturita da un video su TikTok, che ha catturato la sua attenzione e ha ispirato una nuova direzione per la sua vita professionale.
I vantaggi dei videomaker
Uno dei principali vantaggi dei video maker con telefono è la loro capacità di essere discreti e non invasivi. Rispetto alle tradizionali telecamere e fotocamere, i telefoni cellulari sono più piccoli e meno evidenti, consentendo loro di muoversi agilmente attraverso la folla senza disturbare gli ospiti o interrompere il flusso dell’evento.
Inoltre, i video maker con telefono offrono un’esperienza più personale e autentica. Essendo spesso persone vicine agli sposi, sono in grado di cogliere quei momenti intimi e spontanei che rendono ogni ricevimento unico e speciale. La loro vicinanza emotiva ai protagonisti dell’evento si riflette nei video, che trasmettono un senso di calore e autenticità che le telecamere tradizionali potrebbero non catturare.
I video maker con telefono offrono un’opzione più economica rispetto ai professionisti della videografia. Senza la necessità di investire in costose attrezzature o servizi di produzione, possono offrire i loro servizi a tariffe più accessibili, rendendo la videografia di alta qualità accessibile a una gamma più ampia di persone.
I video maker con telefono stanno cambiando il modo in cui vengono documentati e condivisi i momenti speciali dei ricevimenti. Con la loro capacità di catturare momenti autentici ed emotivi a un costo accessibile, stanno diventando una scelta sempre più popolare per gli sposi che desiderano un ricordo duraturo del loro giorno speciale.
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Una zucchina in tangenziale? No grazie
Coltivare un orto urbano per autoconsumo? Romantico, risparmioso ma coltivare zucchine e patate ai confini della tangenziale può essere anche molto inquinante.

E’ tempo di semina per chi desidera coltivare un orto urbano per autoconsumo. Un idea romantica, risparmiosa ma spesso coltivare sulla tangenziale può essere anche molto inquinante. Mantenere un orto sul terrazzo o in un piccolo appezzamento di terra a ridosso della città da sempre è stato considerato un passatempo ecologico. Un’importante risorsa per l’autoconsumo a chilometro zero. Inoltre l’auto produzione potrebbe essere una scelta che privilegia la sostenibilità ambientale. Tuttavia, questa pratica, presenta sia vantaggi che svantaggi.
Pregi e difetti della coltivazione cittadina
Tra i pregi, va sottolineato il suo ruolo nel favorire l’autoapprovvigionamento alimentare, riducendo la dipendenza da filiere lunghe. E in più contribuisce all’adozione di uno stile di vita più sano e sostenibile. Inoltre, l’orto urbano può fungere da spazio di socializzazione e aggregazione, promuovendo il senso di comunità e il coinvolgimento dei cittadini nella cura dell’ambiente.
Non tutti sono d’accordo
Come evidenziato da uno studio americano, l’orto urbano può comportare un’impronta ecologica più elevata rispetto all’agricoltura tradizionale. Uno dei pochi ortaggi e frutti a salvarsi è il pomodoro. Se cresce in città produce meno anidride carbonica rispetto a quello di campagna. Ma la frutta e la verdura coltivata all’interno degli spazi delimitati dalle tangenziali cittadine, può rilasciare una quantità di emissioni fino a sei volte superiore a quella dell’agricoltura convenzionale.
Ma chi lo dice?
Lo dice uno studio della Michigan University che ha calcolato come una porzione di prodotti della terra coltivati in città ha un’impronta ecologica di 0,42 chilogrammi di anidride carbonica contro gli 0,07 di quelli di quelli che arrivano dai campi tradizionali. Un divario ecologico calcolato sulla base dei diari di ortolani urbani reclutati come citizen scientist in 73 tra aziende agricole. L’indagine ha riguardato orti privati e collettivi di Francia, Germania, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti.
I principali motivi dei possibili inquinamenti sono determinati soprattutto dalle infrastrutture necessarie per la produzione di materiali, che possono generare un rilascio maggiore di emissioni di anidride carbonica. E’ importante considerare che tale impatto può essere mitigato attraverso l’adozione di pratiche agricole sostenibili e l’ottimizzazione delle infrastrutture.
Tra una zucchina e un peperone la crescita è del 18%
Sebbene manchino dati specifici sull’impatto ambientale degli orti urbani, nel nostro Paese si sta assistendo a un crescente interesse e diffusione di pratiche agricole sostenibili. Come confermato dall’aumento del 18% degli orti urbani negli ultimi anni. Le regole e le tecniche agronomiche che promuovono la sostenibilità ambientale, come il ricorso al metodo biologico, l’utilizzo di materiali riciclati. E inoltre la limitazione di fertilizzanti e pesticidi, contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale di queste coltivazioni fai da te.
Inoltre, in Italia, l’orto urbano è spesso gestito dalle autorità locali o da associazioni di cittadini, il che favorisce la promozione di pratiche sostenibili e il rispetto delle normative ambientali. Le limitazioni rigide sull’uso di prodotti chimici e l’adozione di tecniche come il controllo biologico dei parassiti contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale degli orti urbani.
Compost e paciamatura per rispettare l’ambiente
In tutte le città italiane ci sono limiti molto rigidi sui prodotti che si possono utilizzare negli orti urbani. Si coltiva solo con metodo biologico e sarebbero banditi fertilizzanti, pesticidi e diserbanti consentiti per legge nell’agricoltura tradizionale. Per l’autoconsumo come fertilizzante si dovrebbero utilizzare il compost (scarti organici) e pacciamature (un misto di foglie e stecchetti di albero). Un sistema che rispetta l’ambiente e la biodiversità vegetale molto più di una monocoltura intensiva.
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Rock e inchiostro: le band più tatuate secondo la pelle dei fan
Scopriamo insieme quali gruppi rock dominano la scena… dei tatuaggi! Tra icone immortali e loghi leggendari, ecco i re del tattoo.

Tatuarsi la propria band preferita è una delle dichiarazioni d’amore più rock che si possano fare. Che sia per ricordare un momento speciale o per onorare la musica che ci ha salvati nei giorni bui, ci ha dato la carica giusta quando serviva, un tattoo ispirato ai grandi della musica non è solo un’opera d’arte, ma un pezzo di cuore inciso sulla pelle.
In testa i Pink Floyd a seguire tutto il resto…
E a quanto pare, c’è una band che regna incontrastata quando si parla di tatuaggi: i Pink Floyd. Con 13.000 ricerche mensili globali per tattoo ispirati alla loro musica e alle loro copertine, il leggendario prisma di The Dark Side of the Moon è un must per i fan di tutto il mondo.
Secondi classificati i Guns N’ Roses (10.675 ricerche), grazie al loro iconico logo con la croce di Appetite for Destruction. La cosa è singolare se si pensa che il disegno originale venne realizzato proprio da Billy White Jr., un tatuatore. Medaglia di bronzo invece per i tedeschi Rammstein (10.558 ricerche), con il loro potente simbolo industrial rock. La classifica si chiude, a sorpresa, con i Twenty One Pilots, gli Iron Maiden e i Tool. Questi ultimi ricercati da 6.200 utenti mensili.
La Top 10 dal quarto al decimo posto
Metallica – 9.367 ricerche
Nirvana – 9.150 ricerche
Linkin Park – 8.425 ricerche
Slipknot – 7.900 ricerche
Twenty One Pilots – 7.775 ricerche
Iron Maiden – 7.125 ricerche
Tool – 6.200 ricerche
Mentor Dedaj, proprietario dello studio di tatuaggi con sede in Svizzera, a Berna, LLTattoo, che ha realizzato l’indagine conferma “La musica rock e l’inchiostro sono inseparabili. È incredibile vedere quante persone vogliono portare con sé per sempre un pezzo dei loro artisti preferiti”.
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OnlyFans? Si guadagnano un sacco di soldi… ma ci si fa anche un “mazzo” così! (gallery)
Se pensate che lavorare su OnlyFans sia una passeggiata, Hayley Davies è probabilmente la persona giusta per farvi cambiare idea. La modella australiana ha dichiarato che il suo impegno è totale, che lavora il doppio delle ore di una persona normale e che, anche quando si “disconnette”, la sua mente rimane sempre connessa al business. Insomma, tra un selfie e l’altro, c’è un vero e proprio sacrificio.

Hayley, che guadagna dieci volte il suo stipendio precedente in una sola settimana, ha raccontato al Daily Star che il suo lavoro la prosciuga mentalmente e fisicamente. Chi l’avrebbe mai detto? Non basta semplicemente scattare qualche foto audace e incassare? No, signori miei! Ci vogliono strategia, marketing, creatività e una capacità di engagement che manco il miglior social media manager di una multinazionale!





Il mito da sfatare: fare soldi facili? Magari…
Molti credono che su OnlyFans basti postare qualche foto e aspettare che i soldi piovano dal cielo. Ma Hayley ci tiene a precisare che dietro ogni immagine c’è una pianificazione meticolosa. Orari da rispettare, contenuti da differenziare, clienti da intrattenere… praticamente un CEO di se stessa, ma con meno cravatte e più lingerie.
Routine? Quale routine?
“Faccio fatica a dormire e sto lavorando con dei life coach per trovare un equilibrio”, confessa Hayley. Perché quando il tuo business è il tuo corpo, la pressione è costante. E tra un set fotografico e una strategia di marketing, trovare il tempo per una vita privata diventa complicato. Alla faccia di chi dice che gli influencer non fanno niente!
Il nuovo sogno di gloria
Che piaccia o no, il successo di Hayley dimostra che OnlyFans è una piattaforma che premia chi sa mettersi in gioco (letteralmente). Ma dietro le quinte c’è molto di più: strategia, lavoro h24 e una dedizione che farebbe impallidire chiunque. Quindi, se pensate di buttare tutto all’aria per aprire un account, sappiate che non è così facile come sembra… a meno che non abbiate la stessa etica del lavoro di Hayley!
Ma chi l’ha detto che vendere il proprio corpo online sia semplice?
Tra battute ironiche e riflessioni più serie, la storia di Hayley Davies mostra un lato inaspettato dell’industria di OnlyFans: non è solo questione di selfie piccanti, ma di strategia, dedizione e molto lavoro. E, come in ogni settore, chi si impegna di più, guadagna di più. Chapeau, Hayley!
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