Musica
Il Boss torna a cantarle a Trump: “Andrebbe gettato nel bidone della storia. Pensa solo a sé e ai miliardari che lo finanziano”
Non è la prima volta che Bruce Springsteen rompe il silenzio politico, ma questa volta lo fa con toni da resa dei conti. Nella lunga intervista concessa al settimanale “Time”, che gli dedica la copertina, il Boss sferra un attacco frontale a Donald Trump, definendolo “la personificazione dello scopo del 25° emendamento” e chiedendo al Congresso di “buttarlo nel bidone della spazzatura della storia”.

«È la personificazione dello scopo del 25° emendamento e dell’impeachment». Bruce Springsteen non ha bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare: ogni parola pesa come un colpo di martello. Nell’intervista al “Time”, che gli dedica una copertina in bianco e nero dal tono quasi presidenziale, il rocker del New Jersey torna a colpire duramente Donald Trump, oggi di nuovo candidato alla Casa Bianca e già protagonista di un’America spaccata. «Se il Congresso avesse un minimo di coraggio – dice Springsteen – lo butterebbe nel bidone della spazzatura della storia».
Il Boss parla con la consueta calma feroce. Non urla, ma incide. «Molti hanno creduto alle sue bugie. Ma a lui non importa nulla di chi resta indietro. Pensa solo a se stesso e ai multimiliardari che lo hanno sostenuto». Parole che suonano come un atto d’accusa, non solo politico ma morale, verso un Paese che secondo Springsteen ha smarrito il proprio senso di giustizia.
Il musicista non è nuovo a prese di posizione di questo tipo. Negli anni ha usato la propria voce come megafono di una parte d’America dimenticata: gli operai, i disoccupati, le comunità di provincia che oggi si ritrovano spesso corteggiate proprio da Trump. È la stessa America raccontata in “Born in the U.S.A.”, ma che, a quarant’anni da quel brano, sembra non aver più una patria né un partito in cui riconoscersi.
Proprio per questo, Springsteen lancia la sua seconda bordata, rivolta ai Democratici: «Abbiamo un bisogno disperato di un partito alternativo che sia davvero efficace – dice – oppure che i Democratici trovino qualcuno in grado di parlare alla nazione». È la critica più diretta che abbia mai rivolto al fronte progressista americano. Il Boss non si riconosce più nemmeno in loro: li accusa di essere diventati un partito di élite, chiuso nei salotti, incapace di rappresentare chi lavora, chi lotta, chi vive ai margini.
Springsteen, che ha appena pubblicato sui propri canali social una nuova versione dal vivo di Open All Night, resta un simbolo della coscienza critica americana. Negli ultimi anni, pur mantenendo un basso profilo, non ha mai smesso di dire la sua sui temi che gli stanno a cuore: la disuguaglianza economica, la crisi morale della politica, la distanza tra Washington e la gente comune. «C’è un’America – ha detto – che non viene ascoltata. È la stessa America che va ai miei concerti, che canta sotto la pioggia, che non si arrende mai. Eppure nessuno la rappresenta davvero».
Nel dialogo con Time, il musicista alterna la durezza della denuncia a momenti di malinconica consapevolezza. «Oggi la rabbia è diventata un linguaggio politico. I social alimentano il fuoco. Non c’è più spazio per la riflessione, solo per lo scontro. E Trump ha saputo cavalcare questo meccanismo come nessuno prima di lui».
Ma Springsteen non si limita a condannare: mette in discussione anche se stesso, il proprio ruolo, il senso di essere artista in un tempo che non crede più ai miti. «La musica non cambia il mondo, ma può ricordarci chi siamo. Io continuo a scrivere canzoni perché credo ancora che la verità conti qualcosa».
Il musicista, oggi settantacinquenne, non risparmia una riflessione sulla fragilità della democrazia americana: «È una grande illusione pensare che la libertà si mantenga da sola. Va difesa ogni giorno, anche a costo di perdere popolarità».
Alla domanda su cosa lo spinga ancora a esporsi politicamente, Springsteen risponde con un sorriso amaro: «Ho visto troppi politici mentire e troppi cittadini smettere di indignarsi. Finché avrò una voce, continuerò a usarla. Non per dare lezioni, ma per ricordare che l’America che amo non è quella dei miliardari, ma quella delle persone normali».
Il suo tono, alla fine, si fa più mesto che rabbioso. Il Boss non sogna rivoluzioni impossibili, ma un ritorno all’empatia. «Mi addolora vedere che la compassione è diventata un difetto. È come se la bontà fosse passata di moda. E invece dovrebbe essere la nostra più grande forza».
Così, ancora una volta, Springsteen si conferma il cantore di un’America inquieta e divisa. Un uomo che non cerca consensi ma verità. E che, a quasi mezzo secolo da Born to Run, continua a correre controvento, fedele solo a se stesso e a quella promessa di onestà che la politica, secondo lui, ha da tempo tradito.
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In primo piano
Christina Aguilera: magrezza sotto accusa, si teme per l’influenza di farmaci
Negli ultimi giorni, Christina Aguilera, una delle icone della musica pop, ha catturato l’attenzione non per una nuova hit, ma per il suo drammatico cambiamento fisico. In un video recentemente condiviso sui social, la cantante ha mostrato un aspetto notevolmente più magro.

Mentre l’artista attribuisce la sua trasformazione a un intenso regime di allenamento, molti sostenitori esprimono preoccupazione, suggerendo che la perdita di peso, che si aggira intorno ai 20 chili nell’ultimo anno, potrebbe essere legata a fattori meno salutari.
Christina Aguilera, cantante internazionale e star del pop che ha guadagnato fama internazionale con successi come “Genie in a Bottle” e “Beautiful”, ha sempre condiviso un rapporto sincero con il suo pubblico. Ma il suo recente cambiamento ha fatto scattare un campanello d’allarme tra i fan. In un contesto dove l’immagine corporea è frequentemente scrutinata, il suo aspetto ha suscitato discussioni accese sui social media. Mentre alcuni sostengono che la cantante abbia semplicemente ritrovato la forma fisica, altri hanno sollevato dubbi, ipotizzando l’uso di farmaci per la perdita di peso.
Cristina invece sostiene che la sua trasformazione è dovuta a un intenso regime di allenamento. Molti sostenitori esprimono preoccupazione, suggerendo che la perdita di peso, che si aggira intorno ai 20 chili nell’ultimo anno, potrebbe essere legata a fattori meno salutari.
Sui vari canali social, i commenti si sono divisi: da un lato, ci sono quelli che esprimono preoccupazione per la salute e il benessere di Christina; dall’altro, molti la difendono, enfatizzando il suo diritto di apparire come desidera. Nonostante il fervore delle discussioni, Christina ha risposto con sicurezza, dichiarando di sentirsi più forte e sicura di sé che mai, indipendentemente dalle opinioni altrui.
Musica
Le vicine di casa di Alfa, col loro “pizzino”, ottengono ingressi gratis a tutti i suoi live
Quando la gentilezza paga. I toni civili ed educati di un biglietto di “lamentele” trovato dal cantante Alfa da parte delle inquiline che abitano sopra di lui, lo induce ad una risposta altrettanto civile e generosa.

Alfa è una delle rivelazioni dell’ultimo Sanremo. Cresciuto molto in questi pochi anni in cui ha conosciuto quella popolarità che gli era un po’ scoppiata in mano. Andrea De Filippi (nessuna parentela illustre…) è un ragazzo che sa cosa fare della musica che ama: non è un caso che ha man mano conquistato fan e solidità, come dimostra anche il successo del suo ultimo album, anticipato dall’enorme successo di A me mi piace.
Un messaggio dal piano di sopra
Di recente, sulla sua porta di casa ha trovato un biglietto, firmato dalle due ragazze che abitano sopra di lui, un messaggio particolare e – soprattutto – per nulla polemico: «Siamo le inquiline del piano di sopra. Volevamo dirti che (s)fortunatamente le pareti sono molti sottili e sentiamo tutto (probabilmente anche tu senti noi)». Andrea l’ha pubblicato sul suo profilo Instagram, dimostrando per l’ennesima volta il garbo che lo contraddistingue.

Il bigliettino
«Non vogliamo fare polemica – si legge nella simpatica missiva – siamo giovani e molto comprensive, ma purtroppo durante la settimana la sveglia mattutina non è comprensiva con noi! Ti chiediamo se puoi fare attenzione la notte». Così le due inquiline Maria e Giulia hanno lasciato un piccolo “appunto” al loro celebre vicino di casa, il rapper ligure.
Una preghiera di stop ai rumori notturni… ma con simpatia
In maniera cordiale, le due ragazze hanno lecitamente chiesto un po’ di tranquillità durante le ore notturne. E hanno aggiunto: «Grazie per la comprensione, se ti dovesse servire lo zucchero o anche solo un caffè sai a chi citofonare! Firmato Maria e Giulia».
La risposta sui social e la reazione di Alfa
Immediatamente dopo che l’artista ha pubblicato la foto del biglietto sul suo Instagram… sono fioccati i commenti da parti di giovani fan. In quanti avrebbero voluto essere al posto di Maria e Giulia? «Vorrei prendere il loro posto senza problemi», il commento di uno. «Da questo abbiamo capito che Maria e Giulia non capiscono l’importanza di averti come vicino», scrive un’altra fan. Alfa, rapper gentile, con i suoi brani sempre pregni d’amore e dei temi legati ai ragazzi della sua età, non ha sollevato alcuna critica, una volta tanto. Lui ha voluto fare di più, probabilmente resosi conto del fastidio arrecato: «Siete invitate ad ogni concerto gratis».
Foto presa dalla rete
Musica
Tony Effe diventa papà modello: “Chiama ogni giorno il Gemelli per Giulia De Lellis”.
A pochi giorni dal parto di Giulia De Lellis, Tony Effe sorprende tutti. Niente atteggiamenti da bad boy, ma telefonate quotidiane all’ospedale Gemelli di Roma per organizzare ogni dettaglio del lieto evento. Intanto, un chirurgo estetico parla chiaro: «Altro che naturale, Tony si è fatto aiutare da botox e filler». E sulla De Lellis, i rumors non sono da meno.

Sembra incredibile, ma il trapper più irriverente d’Italia sta per indossare il camice del perfetto futuro papà. Tony Effe, icona del rap romano, è in contatto ogni giorno con l’ospedale Gemelli di Roma per seguire da vicino la gravidanza della compagna Giulia De Lellis, ormai agli sgoccioli. Secondo indiscrezioni, avrebbe chiesto un reparto speciale per il parto e si starebbe occupando personalmente di ogni dettaglio.
«È gentilissimo, educato e molto attento», raccontano fonti interne alla struttura sanitaria. Un ritratto che stona con l’immagine da bad boy tutta tatuaggi, Lamborghini e rime taglienti. Ma si sa, la paternità cambia tutto. O quasi.
Giulia, nel frattempo, si gode gli ultimi giorni prima del parto, tra shooting e relax. La coppia — che sembrava sull’orlo di una crisi qualche mese fa — oggi appare più unita che mai. E se i follower sono divisi tra chi li adora e chi non riesce a crederci, un fatto è certo: Tony sembra davvero pronto a voltare pagina.
Del resto, chi avrebbe mai immaginato Tony Effe al telefono col Gemelli a chiedere aggiornamenti sul reparto maternità? Eppure succede. Anche i trapper, a volte, hanno un cuore.
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