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Keith Urban stravolge la sua canzone d’amore: Nicole Kidman cancellata, spunta il nome della giovane Maggie

Un gesto che ha fatto esplodere il gossip: la venticinquenne musicista, da mesi al fianco di Urban sul palco, viene ora indicata come possibile motivo della fine del matrimonio con Nicole Kidman.

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    Il colpo di scena è arrivato sul palco, tra una ballata e un assolo di chitarra. Keith Urban, 57 anni, ha preso uno dei brani più intimi del suo repertorio, The Fighter, e lo ha trasformato in un messaggio che sa di addio. La canzone era stata scritta anni fa come dichiarazione d’amore per Nicole Kidman, la moglie che lo aveva sostenuto nei momenti più bui della sua carriera e delle sue battaglie personali. Eppure, durante l’ultimo concerto, Urban ha sostituito i versi che evocavano la complicità con l’attrice premio Oscar con un riferimento diretto a Maggie Baugh, la violinista e cantante country di 25 anni che da mesi lo accompagna nelle sue esibizioni.

    Un dettaglio che non è passato inosservato. Il pubblico ha ripreso la scena con gli smartphone, e in poche ore il video è diventato virale sui social. Le immagini mostrano Urban sorridere verso la giovane musicista, mentre il suo nome si insinua tra le note di un brano che fino a ieri era sinonimo di Nicole. Per molti non è solo un gioco, ma una dichiarazione implicita: un nuovo capitolo sentimentale che si apre mentre quello con Kidman si chiude.

    I rumors su una crisi matrimoniale circolavano già da mesi, complici le apparizioni pubbliche sempre più rare della coppia. Nicole Kidman, 57 anni, impegnata su set e red carpet internazionali, ha evitato di commentare, mentre Urban ha scelto la strada più rumorosa di tutte: quella della musica.

    Maggie Baugh, originaria della Florida, è diventata una presenza costante nei tour del cantante. Con il suo violino e la sua energia ha conquistato il pubblico country e, a quanto pare, anche l’attenzione del frontman. La stampa americana parla di una sintonia che va ben oltre il palco: viaggi, cene e ore di prove condivise hanno acceso i sospetti.

    Il gesto di cambiare un testo tanto personale ha il sapore di un tradimento pubblico, o forse di una liberazione. “Keith ha voluto dire a modo suo che la storia con Nicole è finita”, scrivono i tabloid. Per adesso restano solo indizi e nessuna conferma ufficiale. Ma la mossa non lascia spazio ai dubbi: nel cuore del cantante, la protagonista della ballata non è più la moglie, bensì la nuova musa con il violino.

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      Nina Moric accusa Fabrizio Corona: “Mio figlio è solo. Lo mantengo in tutto”

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      Nina Moric

        Dopo un lungo periodo di silenzio, Nina Moric torna a parlare del figlio Carlos Maria e punta il dito contro l’ex marito Fabrizio Corona. Attraverso un lungo sfogo su Instagram, la modella croata accusa l’ex re dei paparazzi di non aver adempiuto ai suoi doveri di padre. Secondo Moric, da oltre un anno sarebbe lei l’unica persona che si occupa di un Carlos privo di reddito, con difficoltà psicologiche, a carico totale per cure, affitto, cibo e farmaci.

        Moric sostiene che il figlio soffra di psicosi transitoria acuta, patologia che aveva nominato in passato, e che Corona, sebbene avesse affermato che Carlos non potrà mai vivere da solo, non stia rispettando gli impegni presi nei suoi confronti.

        Le accuse di Nina Moric

        Moric inoltra richieste pesanti: chiede consapevolezza, responsabilità e giustizia. Secondo lei, Corona si dichiara “nullatenente” e rifiuta ogni forma di sostegno. “Mio figlio merita cure e dignità derivanti dal sostegno di entrambi i genitori”, scrive. Nessun genitore, aggiunge, dovrebbe abbandonare i propri doveri legali e morali “a prescindere dallo status o dall’immagine pubblica”.

        Moric si rivolge anche all’opinione pubblica, sostenendo che il silenzio l’ha privata di forza, voce e salute. E insistendo su un punto centrale: che Carlos non ha scelto la sua malattia e che ciò non lo rende meno degno di essere sostenuto da tutti i suoi genitori.

        La replica di Corona

        Fabrizio Corona non resta in silenzio. In varie interviste parla dello stato del figlio definendo la situazione “molto brutta” ma conferma di essere presente, almeno in parte, nell’aiuto psicologico e nella gestione della malattia.

        In particolare, Corona ha detto di aver “messo al posto giusto le persone giuste” affinché Carlos possa avere assistenza anche nel caso in cui lui non fosse più parte attiva della sua vita.

        La questione legale, la salute mentale e l’opinione pubblica

        Molti articoli segnalano come Carlos sia maggiorenne (attualmente fra i 21 e i 23 anni a seconda delle fonti) e che la sua condizione sia oggetto di preoccupazione da parte di Moric, non solo per le cure, ma per l’effetto delle accuse pubbliche sulle sue relazioni personali.

        La “psicosi transitoria acuta” è un disturbo riconosciuto che può manifestarsi con sintomi di breve durata quali deliri, alterazioni del sonno, sbalzi d’umore. Espone alla necessità di cure psichiatriche e psicologiche mirate.

        Un racconto fatto di dolore e conflitto

        La vicenda tra Moric e Corona torna a far discutere, perché tocca temi delicati: il dovere genitoriale, la salute mentale, la tutela di persone vulnerabili, l’esposizione mediatica. Moric denuncia che la malattia del figlio ricada tutta su di lei, Corona afferma che cerca di essere presente ma che il percorso è complesso.

        Al momento non ci sono riscontri pubblici certi che confermino l’entità delle spese attribuite da Moric o che Corona le abbia completamente disattese. Ma la tensione è alta, e l’opinione pubblica è divisa: c’è chi sostiene che Moric abbia ragione, chi chiede più rispetto per la privacy del figlio, chi invoca un intervento istituzionale.

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          Pamela Anderson cambia volto: addio al biondo platino, benvenuto rosso ramato

          Dalla scelta di rinunciare al make-up al nuovo taglio sbarazzino firmato John Nollet: l’icona di Baywatch si reinventa alla Paris Fashion Week. Sullo sfondo, un ritorno al cinema accanto a Michael Cera, Jamie Dornan e Steve Coogan.

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          Pamela Anderson

            Per anni è stata il simbolo della sensualità bionda degli anni ’90, con la chioma platino che brillava sulle spiagge di Baywatch. Oggi Pamela Anderson sembra aver deciso di riscrivere completamente la propria immagine. Dopo aver stupito il pubblico con la scelta di abbandonare il trucco, presentandosi “acqua e sapone” agli eventi più prestigiosi, l’attrice canadese ha compiuto un altro passo nella sua metamorfosi: ha detto addio al biondo, scegliendo un caschetto corto color rosso ramato.

            La trasformazione è stata svelata durante la Paris Fashion Week, dove la Anderson ha calcato le prime file delle sfilate attirando flash e curiosità. Lontana dall’estetica della vamp che l’ha resa celebre, oggi appare più sobria, ma non per questo meno affascinante. Anzi, la sua eleganza naturale sembra aver guadagnato forza, conquistando anche chi la ricordava solo nella sua versione più esplosiva.

            La mano del parrucchiere delle star

            A curare il nuovo look è stato John Nollet, hairstylist parigino che ha lavorato con alcune delle più grandi attrici di Hollywood. L’attrice si è rivolta a lui portando riferimenti precisi: ha chiesto di ispirarsi alle icone del cinema scandinavo Bibi Andersson e Liv Ullmann, muse di Ingmar Bergman, famose per il loro stile sobrio e magnetico. Il risultato è un taglio sbarazzino, morbido e luminoso, che segna il definitivo allontanamento dall’immagine stereotipata con cui il grande pubblico l’ha conosciuta.

            Un ritorno al cinema

            Ma dietro il cambiamento estetico c’è anche un nuovo progetto professionale. Pamela Anderson si prepara infatti a tornare sul set: sarà tra i protagonisti di Love Is Not the Answer, esordio alla regia dell’attore Michael Cera. Accanto a lei nel cast ci saranno Steve Coogan e Jamie Dornan. Le riprese inizieranno subito dopo la settimana della moda parigina, segnando per la Anderson un ritorno al cinema con un ruolo che, a detta di People, richiederà una dimensione più intimista e lontana dagli stereotipi di un tempo.

            Da sex symbol a donna libera

            Il percorso di Pamela Anderson negli ultimi anni è stato un susseguirsi di scelte radicali, spesso in controtendenza rispetto all’immagine che l’ha resa famosa. Rinunciare al trucco in un mondo in cui la perfezione estetica è ancora una regola ferrea è stato un atto di ribellione, accolto con grande favore dal pubblico e dalla critica. Il nuovo colore di capelli sembra proseguire su questa strada, rafforzando l’idea di una donna che non ha più bisogno di compiacere lo sguardo altrui, ma che sceglie di mostrarsi autentica.

            La metamorfosi della star, quindi, non è solo estetica ma simbolica: Pamela Anderson non si limita a cambiare colore di capelli, ma a ridefinire la propria identità pubblica. E mentre si prepara a un ruolo cinematografico che potrebbe segnare una nuova fase della sua carriera, il messaggio che lascia alla moda e al cinema è chiaro: la bellezza può reinventarsi, senza perdere un grammo di fascino.

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              Taylor Mega e la battaglia per la maternità: “Un ovulo è poco, ma è speranza”

              L’influencer 31enne ha raccontato dal letto d’ospedale il percorso di congelamento degli ovuli dopo la diagnosi di endometrio troppo sottile e il rischio di menopausa precoce. Un momento di dolore trasformato in messaggio di forza alle donne nella sua stessa condizione.

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              Taylor Mega

                Taylor Mega, una delle influencer italiane più seguite, ha scelto ancora una volta di condividere con i suoi follower un frammento molto intimo della propria vita. Dal letto d’ospedale, visibilmente provata, ha raccontato di aver affrontato il prelievo degli ovuli, un passo importante e delicato per non precludersi in futuro la possibilità di diventare madre.

                La 31enne friulana ha spiegato che la decisione nasce da un problema medico che la accompagna da tempo: un endometrio troppo sottile, che non permetterebbe di portare avanti una gravidanza naturale, e un rischio concreto di menopausa precoce. Condizioni che le erano state diagnosticate due anni fa, ma che ha scelto di rendere pubbliche solo adesso, nel momento in cui ha deciso di intraprendere un percorso di preservazione della fertilità.

                “Un solo ovulo buono, non quello che speravo”

                “Giornata intensa”, ha scritto Taylor su Instagram. “Ho appena fatto il prelievo per il congelamento degli ovuli, un percorso che ho scelto per me stessa, per il mio futuro e – spero – per un/a futuro/a mini me”. Ma il risultato dell’intervento non è stato quello atteso: “Un solo ovulo buono. Non è quello che speravo dopo tutte le siringhe, gli ormoni e l’attesa”.

                L’influencer ha raccontato di essere pronta a ricominciare con un nuovo ciclo di cure ormonali e iniezioni: “È un momento di sconforto, non lo nego. Ma è anche un momento di speranza: uno è sempre meglio di niente”.

                La forza della condivisione

                Il racconto non si è fermato al dolore personale. Taylor ha rivolto parole di sostegno a chi, come lei, vive la stessa condizione: “Prendersi cura di sé significa anche affrontare percorsi difficili e risultati diversi da quelli sperati. A tutte le donne che stanno affrontando questo viaggio: vi vedo, vi capisco. Non siamo sole”.

                Un messaggio accompagnato da ringraziamenti al compagno, che le è rimasto accanto durante questo passaggio, e alla sua community online che l’ha sostenuta con centinaia di messaggi di affetto.

                La diagnosi e il percorso

                Il problema dell’endometrio sottile era emerso tempo fa, dopo un episodio di sanguinamento che l’aveva portata da una ginecologa. “È stato un colpo durissimo – ha confidato – scoprire di non poter avere figli in modo naturale”. Da allora ha iniziato a informarsi e a valutare soluzioni mediche che potessero preservare la possibilità di diventare madre.

                Il congelamento degli ovuli, spiegano i ginecologi, è una pratica sempre più diffusa tra le donne giovani che affrontano patologie ginecologiche o che desiderano preservare la fertilità. La procedura consiste nel sottoporre le ovaie a stimolazione ormonale per favorire la produzione di più ovociti, che vengono poi prelevati e crioconservati per un eventuale utilizzo futuro.

                Un messaggio oltre i social

                Quello di Taylor Mega non è solo un racconto personale ma anche un atto di sensibilizzazione. In un contesto in cui la salute riproduttiva femminile è ancora un tema poco discusso, la scelta dell’influencer di mostrare fragilità e speranza assume un valore collettivo.

                “Non è facile condividere questi momenti – ha scritto – ma sento che può servire a tante ragazze che stanno vivendo la stessa situazione. La mia esperienza può dare coraggio e ricordare che anche nei momenti più duri non bisogna sentirsi sole”.

                Con la sua testimonianza, Taylor trasforma la vulnerabilità in un racconto di resilienza, mettendo al centro la consapevolezza che la cura di sé passa anche dall’accettazione dei limiti, senza smettere di guardare al futuro.

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