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Televisione

Heston Blumenthal, genio e fragilità: “Sono bipolare, ma la diagnosi mi ha salvato la vita”

Dalle allucinazioni al ricovero coatto, dalla stabilità ritrovata alla paura dell’ansia: Heston Blumenthal si confessa e riflette sul prezzo della genialità, tra medicina, creatività e il bisogno di equilibrio.

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Heston Blumenthal

    Heston Blumenthal, 58 anni, uno degli chef più innovativi e influenti del mondo, ha deciso di raccontarsi senza filtri. In un’intervista al Corriere della Sera, il fondatore del ristorante tre stelle Michelin The Fat Duck ha parlato per la prima volta apertamente del suo disturbo bipolare, una diagnosi che, come racconta, “ha cambiato tutto”.

    “Non ho un disturbo bipolare: sono bipolare. È parte del mio Dna. Mi chiedo come abbia fatto a sopravvivere per 57 anni prima di scoprirlo.”

    La svolta è arrivata nel gennaio 2024, quando la moglie, Melanie Ceysson, è stata costretta a farlo ricoverare con un trattamento sanitario obbligatorio. “Avevo allucinazioni e pensieri suicidi. Lei mi ha salvato la vita.” Dopo due mesi trascorsi in ospedale, Blumenthal ha iniziato un percorso di terapia e cura farmacologica che, pur stabilizzando il suo umore, gli ha cambiato il rapporto con se stesso e con il lavoro.

    “Se prima vivevo di picchi di euforia e crolli devastanti, ora sono più stabile, ma mi sento meno brillante. Parlo più lentamente, mi manca un po’ quella follia che mi dava energia. Tuttavia, oggi riesco a raccontare chi sono con una chiarezza che il vecchio Heston non avrebbe mai avuto.”

    Lo chef, famoso per la sua cucina sperimentale e scientifica, ha confidato di aver preso peso a causa delle cure e di aver iniziato ad assumere Mounjaro, un farmaco antiobesità oggi diffuso anche tra pazienti non diabetici. “Non è solo una questione estetica”, ha spiegato, “ma di salute e benessere psicologico”.

    Blumenthal ripercorre poi le origini della sua passione: un viaggio in Francia, a 15 anni, con i genitori e la sorella. “È stato come cadere nella tana del Bianconiglio: in quell’istante ho capito che volevo cucinare.” Da autodidatta, trascorse anni a studiare libri di gastronomia e a sperimentare senza sosta. “Credo di aver provato più di sessanta versioni di gelato alla vaniglia. Da quella mania è nato, nel 1997, il mio piatto simbolo: il gelato al granchio.”

    Negli anni Blumenthal ha costruito un impero gastronomico e una reputazione da visionario, ma non senza ombre. Dopo periodi di stress estremo e perfezionismo maniacale, ha rivisto anche il modo di rapportarsi con la sua brigata:

    “Una volta sola ho urlato contro un ragazzo. Poi ho capito che il problema ero io: l’avevo messo in una posizione sbagliata, senza dargli le giuste basi. Da allora non ho più alzato la voce con nessuno.”

    Oggi vive con la moglie in Francia, in una casa immersa nella natura. Nonostante la calma ritrovata, confessa di convivere ancora con l’ansia:

    “Sono più sereno, ma continuo ad avere pensieri oscuri, anche se non concreti. Prima agivo d’impulso, ora ho paura che le cose possano andare storte. È un’ansia costante, ma è anche il segno che sono vivo.”

    Il percorso di Blumenthal è quello di un uomo che, dopo aver reinventato la cucina moderna, ha dovuto reinventare se stesso. Oggi il genio di The Fat Duck sembra aver trovato una nuova forma di creatività, più silenziosa ma più profonda: quella che nasce dalla consapevolezza della propria fragilità.

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      Televisione

      “Stasera tutto è possibile” verso Rai 1 con De Martino: il comedy cult pronto al grande salto di rete

      I vertici Rai starebbero valutando il trasferimento di “Stasera tutto è possibile” su Rai1. Il comedy show tornerà con Stefano De Martino alla conduzione, ma per il passaggio di rete si attende ancora la fumata bianca ufficiale. Se confermato, sarebbe uno dei cambi di collocazione più rumorosi della stagione.

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        Il gioco è sempre lo stesso, ma il tavolo potrebbe cambiare. “Stasera tutto è possibile” si prepara a tornare in onda con Stefano De Martino alla guida, per la settima volta consecutiva, ma questa volta l’aria che tira è diversa. Non più Rai2, la casa storica del programma negli ultimi anni, ma addirittura Rai1. Un’ipotesi che fino a qualche stagione fa sarebbe sembrata fantascienza e che ora, invece, prende sempre più corpo nei corridoi di Viale Mazzini.

        Il ritorno con De Martino dopo sei stagioni
        Il punto fermo, al momento, è uno solo: alla conduzione resterà Stefano De Martino. Sei stagioni consecutive alla guida del comedy show hanno consolidato un binomio ormai riconoscibilissimo dal pubblico. Il programma è cresciuto insieme a lui, diventando uno dei titoli più divertenti e più commentati del palinsesto. Un format che vive di ritmo, improvvisazione e ospiti pronti a mettersi in gioco, cucito addosso a un conduttore che negli anni ha cambiato passo, postura e anche percezione pubblica.

        L’idea del salto sulla rete ammiraglia
        La vera novità è l’ipotesi del trasloco su Rai1. I vertici Rai starebbero lavorando proprio su questa possibilità: spostare “Stasera tutto è possibile” dalla seconda rete alla prima. Una promozione vera e propria, che trasformerebbe il comedy show da successo di rete a titolo da prime time generalista. Un cambio che non è solo tecnico, ma simbolico, perché Rai1 resta la vetrina principale del servizio pubblico.

        Si attende la fumata bianca
        Per ora, però, si resta nel campo delle decisioni non ancora ufficializzate. La fumata bianca non è arrivata e tutti i dettagli sono ancora in fase di definizione. Quel che è certo è che l’idea è sul tavolo e non è più solo un’ipotesi lontana. Se il via libera dovesse arrivare, il programma si troverebbe a giocare una partita tutta nuova, con un pubblico più ampio e con aspettative inevitabilmente diverse.

        Rai2, un addio che farebbe rumore
        Un eventuale addio a Rai2 non sarebbe indolore. La rete ha infatti costruito negli anni una parte importante della propria identità proprio grazie a programmi come questo. Portarlo via significherebbe svuotare uno degli slot più riconoscibili di intrattenimento leggero. Dall’altra parte, però, Rai1 si garantirebbe un titolo già rodato, capace di parlare a famiglie e pubblico trasversale senza troppi rischi.

        In attesa dell’annuncio ufficiale, resta la sensazione che “Stasera tutto è possibile” sia a un bivio. Stesso gioco, stesso conduttore, ma una possibile nuova casa pronta a cambiare prospettiva, pubblico e anche peso televisivo del programma.

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          Televisione

          Natale a Torino con Alberto Angela su Rai1 e l’arrivo a sorpresa di Alessandro Del Piero nel viaggio speciale della notte del 25 dicembre

          Quest’anno gli italiani trascorreranno il Natale a Torino con Alberto Angela. Il 25 dicembre su Rai1 andrà in onda “Stanotte a Torino”, con un viaggio speciale tra bellezza e memoria. Tra gli ospiti annunciati spunta anche Alessandro Del Piero, volto amatissimo del calcio italiano, pronto a raccontare la città da un punto di vista inedito.

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            Natale, per molti, significa famiglia, tavola imbandita e pandoro. Per milioni di italiani, da qualche anno, significa anche Alberto Angela. E quest’anno il viaggio del 25 dicembre cambia scenario e porta tutti a Torino, città elegante e misteriosa, per una notte speciale tra arte, storia e racconti d’autore. “Stanotte a Torino” sarà il nuovo appuntamento natalizio di Rai1, pronto a trasformarsi ancora una volta in un rito laico collettivo davanti alla tv.

            Il Natale degli italiani passa ancora da Rai1
            Il 25 dicembre Alberto Angela guiderà il pubblico lungo un percorso che promette suggestioni, curiosità e quella formula ormai collaudata che unisce divulgazione e spettacolo. Torino diventerà teatro di un racconto notturno fatto di palazzi, piazze, musei e storie che si intrecciano tra passato e presente. Un viaggio che, come da tradizione, punta a far sentire lo spettatore parte di una passeggiata esclusiva, accompagnata da una voce rassicurante e riconoscibile.

            L’ospite a sorpresa: entra in scena Del Piero
            Tra gli amici e gli ospiti che affiancheranno il divulgatore spunta un nome capace di accendere immediatamente l’attenzione: Alessandro Del Piero. L’ex capitano della Juventus torna idealmente “a casa” proprio nella sua Torino, ma questa volta non per parlare di calcio. La sua presenza promette un racconto più personale, legato alla città che ha segnato una parte enorme della sua carriera e della sua vita. Non la solita ospitata celebrativa, ma un tassello emotivo dentro un viaggio culturale.

            Torino, la notte e il racconto intimo
            Il fascino di Torino di notte è un marchio di fabbrica perfetto per “Stanotte a…”. Le luci soffuse, i portici infiniti, i palazzi reali, la mole che domina lo skyline. Tutto sembra costruito apposta per il tono del programma, che mescola stupore, racconto e silenzi carichi di suggestione. Con Alberto Angela a fare da guida, la città diventa un teatro naturale in cui ogni angolo nasconde una storia pronta a riemergere.

            Il Natale televisivo tra tradizione e racconto moderno
            Negli anni, l’appuntamento natalizio con Angela è diventato una consuetudine rassicurante. Rai1 lo propone come un regalo al pubblico, una pausa dolce tra un pranzo e una tombolata. Quest’anno, con l’ambientazione torinese e l’innesto di Del Piero, il racconto si arricchisce di un livello ulteriore, capace di unire sport, memoria collettiva e divulgazione. Un mix che parla a generazioni diverse, dai nonni ai nipoti, senza sforzo apparente.

            Così il Natale televisivo si prepara ancora una volta a passare per una città, una notte e una voce. Torino farà da cornice, Alberto Angela da narratore e Alessandro Del Piero da compagno di viaggio inatteso. E mentre fuori le luci dell’albero si riflettono sui vetri, dentro milioni di case si rinnova il rito di una notte raccontata, che ogni anno riesce a sembrare sempre un po’ nuova.

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              Televisione

              Dal set al castello: il Grande Fratello Vip (Gold) prepara un cast esagerato tra Siffredi, Garko, Rettore e Lecciso

              Da Rocco Siffredi a Gabriel Garko, passando per Donatella Rettore, Katia Ricciarelli e Loredana Lecciso con la figlia Jasmine: il toto-nomi del prossimo Grande Fratello Vip o Gold sembra ormai una lista infinita. Di sicuro, intanto, sono stati provinati numerosi influencer.

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                Altro che casa più spiata d’Italia: qui ormai servirebbe un castello. Il presunto cast del prossimo Grande Fratello Vip, o Gold che dir si voglia, sta diventando una vera e propria lista della spesa XXL. Ogni giorno spunta un nome nuovo, ogni giorno il recinto dei possibili concorrenti si allarga, trasformando il reality in una gigantesca operazione nostalgia, spettacolo e curiosità incrociata.

                Dalla trasgressione al mito televisivo
                Nel calderone finiscono profili distantissimi tra loro, ma tutti potenti sul piano mediatico. Si passa senza soluzione di continuità da Rocco Siffredi a Gabriel Garko, due mondi agli antipodi che, chiusi sotto lo stesso tetto, prometterebbero dinamiche da osservatorio sociologico. A seguire, la musica e l’opera, con Donatella Rettore e Katia Ricciarelli, nomi che da soli basterebbero a riempire un palinsesto, figurarsi una casa.

                Madri, figlie e storie parallele
                La componente familiare non manca mai e anche questa edizione sembra volerci puntare forte. Tra i nomi che circolano con insistenza spunta quello di Loredana Lecciso insieme alla figlia Jasmine. Un potenziale doppio racconto tra generazioni, riflettori, inevitabili confronti e scene che nascono già programmaticamente da copertina.

                Vip, Gold o maxi-reality
                A questo punto la domanda nasce spontanea: siamo davanti a un Grande Fratello Vip classico o a una versione Gold con l’ambizione di celebrare vent’anni di tv? Perché l’impressione è che l’idea sia quella di costruire un cast talmente ricco da fare notizia ancor prima di entrare in casa. Più che un cast, una parata di volti che arrivano da mondi completamente diversi, messi insieme per creare cortocircuiti.

                Intanto gli influencer avanzano
                Se sui grandi nomi tutto resta nel campo delle indiscrezioni, una certezza c’è già: sono stati provinati numerosi influencer. Segno che, accanto alle glorie televisive e musicali, la produzione non intende rinunciare al pubblico digitale, alle community già pronte, ai follower che garantiscono rumore e visibilità immediata. L’equilibrio tra televisione classica e social, ancora una volta, sarà decisivo.

                Così, mentre la lista continua ad allungarsi e ogni giorno si aggiunge un nome nuovo, il prossimo Grande Fratello si candida a diventare il reality più affollato degli ultimi anni. Non una casa, appunto, ma un castello pieno di stanze, specchi e sorprese. E il bello è che, per ora, siamo solo all’antipasto.

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