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Note di pace

La musica ha sempre avuto il potere di avvicinare le persone, oltrepassando barriere linguistiche, culturali e politiche. È una lingua che tutti parlano, che emoziona, unisce e ispira. In tempi segnati da conflitti e divisioni, le canzoni si possono trasformare in strumenti di resistenza pacifica, messaggeri di speranza e di unità.
Le nostre scelte
Eccovi una nostra personale selezione di brani che – a giudizio della nostra redazione musicale – hanno saputo interpretare e trasmettere il desiderio di pace dell’umanità, diventando colonna sonora di movimenti, sogni e battaglie nonviolente.
Il valore dell’unione
Una playlist fatta di artisti che hanno spesso scelto di schierarsi, facendo della propria arte un manifesto per la convivenza pacifica. Alcuni brani sono diventati veri e propri simboli per chi lotta contro l’ingiustizia e promuove la riconciliazione. Altri sono semplici ma profondi inviti alla riflessione. Tutti, però, condividono un elemento essenziale: la volontà di superare le differenze e valorizzare ciò che ci unisce. Canzoni che non solo raccontano la pace: la invocano, la costruiscono nota dopo nota. Inni che parlano a ogni generazione, ricordandoci che un mondo più giusto è possibile se impariamo ad ascoltarci.
La musica non salva il mondo da sola, ma ci ricorda che insieme possiamo provare a farlo.
Blowin’ in the Wind – Bob Dylan
Dylan non offre risposte ma domande che restano scolpite nella coscienza. Un invito a non chiudere gli occhi di fronte all’ingiustizia e a cercare la verità.
Pink Floyd – Hey Hey Rise Up (feat. Andriy Khlyvnyuk)
Un nome leggendario, riesumato per questo brano dopo 28 anni di silenzio della band, in favore dei popoli aggrediti dalla Russia. Con il featuring di un artista ucraino.
Peace Train – Cat Stevens
Con un tono gioioso e fiducioso, Cat Stevens ci invita a salire sul “treno della pace”, immaginando un’umanità che avanza unita verso un domani finalmente senza conflitti.
Heal the World – Michael Jackson
Michael Jackson ci esorta a prenderci cura del nostro pianeta e di chi lo abita. Un appello sentito alla compassione, per costruire un mondo più giusto per tutti.
One Love – Bob Marley
Bob Marley fonde spiritualità e attivismo con un messaggio senza tempo: solo attraverso l’amore e la fratellanza si può superare l’odio.
Where Is the Love? – The Black Eyed Peas
In chiave pop contemporanea, il gruppo riflette sullo stato del mondo, tra violenza, discriminazione e perdita di valori. Un richiamo urgente al risveglio collettivo.
Zombie – The Cranberries
Il più grande successo della band irlandese. Una chiara denuncia delle violenze causate dal conflitto in Irlanda del Nord, scritta dalla cantante Dolores O’Riordan all’indomani dell’attentato terroristico organizzato dall’Ira a Warrington.
Volunteers – Jefferson Airplane
Canzone parla della rivoluzione pacifista che nel 1969 era in corso in tutti gli Stati Uniti. Uno dei versi più belli funziona solo in inglese: “One generation got old, one generation got soul”. Una generazione sta invecchiando (quella dei padri, conformista e conservatrice) mentre un’altra generazione sta creando un’anima e una coscienza (quella dei giovani americani dell’estate dell’amore).
Sunday Bloody Sunday – U2
Scritta da Bono e inserita nell’album “War” (1983), la canzone parla della “domenica di sangue” che si verificò il 30 gennaio 1972 nella città nordirlandese di Derry (Londonderry). Quel giorno l’esercito del Regno Unito sparò sui partecipanti ad una manifestazione uccidendo 14 persone disarmate e ferendone altre 14.
Give Peace a Chance – John Lennon
Dopo aver aperto questa playlist come l’inno per eccellenza del pacifismo di Dylan, questo semplice ma incisivo brano, uno slogan per intere generazioni, la chiude. Un coro collettivo che chiede una sola cosa: dare una possibilità alla pace. E, per citare un’altra immortale canzone dell’ex Beatles… Imagine there’s no countries / It isn’t hard to do / Nothing to kill or die for…
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In viaggio con la musica fra le città del mondo… e non serve il passaporto

La musica ha un potere unico: riesce a evocare emozioni, raccontare storie e imprimere ricordi indelebili nella mente di chi ascolta. Le canzoni dedicate alle città sono un perfetto esempio di questo legame profondo tra suono e memoria. Ogni nota, ogni verso diventa una finestra aperta su luoghi lontani, atmosfere, esperienze vissute o sognate.
Inni urbani
Oggi vi proponiamo l’ascolto di 10 brani dedicati alle città, veri e propri inni urbani che ne raccontano l’anima. Da New York a Milano, da Philadelphia a Barcellona, ogni canzone rappresenta una “traccia culturale” che identifica e promuove l’immagine della città stessa.
La nostra scelta
Canzoni che non sono solo musica, ma veri e propri biglietti da visita sonori che restano impressi nel tempo e nella cultura popolare. Naturalmente senza pretendere di esaurire l’argomento… scopri con noi quali sono i capolavori musicali che meglio raccontano l’identità di dieci città iconiche in Italia e nel mondo.
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Profondo Azzurro

A Napoli il suono è vita, è carne e spirito della città. I vicoli stretti risuonano di passi frettolosi, clacson impazienti, risate improvvise e voci che si rincorrono tra i panni stesi. Ogni strada è un teatro a cielo aperto, dove i venditori dei mercati cantilenano offerte con intonazioni che sembrano melodie antiche. Il mare, mai distante, accompagna tutto con il suo sciabordio ritmico, quasi un respiro profondo della città.
Napoli ha un suono che non si dimentica: quello del cuore pulsante della sua gente. E poi ci sono le canzoni, che raccontano l’anima partenopea: dalle struggenti melodie della tradizione, come ‘O Sole Mio o Torna a Surriento, alla forza poetica di Pino Daniele, fino ai ritmi urbani dei nuovi cantautori. Ogni nota, ogni voce, ogni rumore contribuisce a una sinfonia unica, che non si ascolta soltanto: si vive. Con la nostr atop ten intendiamo festeggiare lo scudetto appena vinto dall’SSC Napoli. In una città dove anche il silenzio suona.
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L’Europa 2025 canta così

Anche l’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest si è chiusa nel solito turbinio di polemiche, glitter e note stonate. Immancabili i dibattiti su chi avrebbe dovuto vincere, su quanto fossero kitsch certe esibizioni e su quel pizzico di immancabile italica delusione, con Lucio Corsi che, pur non salendo sul podio, ha comunque regalato al pubblico un’esibizione poetica e fuori dagli schemi, degna di nota.
Un grande show mediatico
Ma al netto delle polemiche da salotto e dei meme che impazzano online, resta una certezza: l’Eurovision è, e continua a essere, uno spettacolo televisivo unico, un appuntamento imperdibile che riesce ancora a far parlare, emozionare, sorridere e – perché no – indignare, come per i fischi all’artista israeliana.
Per chi volesse rivivere le performance o scoprire brani sfuggiti durante la diretta, ecco la playlist per riascoltare, quando si vuole, tutte le canzoni in gara. Perché, critiche a parte, la musica resta la vera protagonista.
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