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Benessere

Ecco i cibi magici che ci rendono più intelligenti

Quali pietanze mettere nel piatto per migliorare la capacità di ragionamento, il problem solving, l’apprendimento e la memoria? Ecco come mangiare per il nostro benessere mentale.

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    Negli scaffali dei supermercati non esistono miracoli istantanei per aumentare l’intelligenza, ma possiamo riempire il carrello con alimenti che effettivamente supportano la salute del nostro cervello. L’interconnessione tra alimentazione e salute mentale è sempre più rilevante nella società moderna, con crescenti evidenze che sottolineano il ruolo cruciale di una dieta equilibrata nel sostenere il benessere psicologico.

    Mente e intestino
    Gli alimenti giusti influenzano gli ormoni, che a loro volta incidono sull’umore e sulla salute mentale, mentre il microbiota intestinale è strettamente legato alla nostra salute mentale. Alimenti ricchi di fibre, come fagioli, lenticchie e ceci, possono avere un impatto positivo sull’umore e sulla cognizione.

    Gli alimenti magici
    Praticamente parlando, il caffè o il tè al mattino possono migliorare la concentrazione a breve termine, mentre uno spuntino con frutta secca o cioccolato può influenzare positivamente l’apprendimento. Frutta e verdura come bacche, mele, broccoli, spinaci e cavoli favoriscono la comunicazione tra le cellule cerebrali e prevengono il declino cognitivo.

    Integrità mentale
    Fonti dirette di acidi grassi omega-3, come salmone, tonno e sardine, mantengono l’integrità delle membrane cellulari del cervello. Infine, l’acqua è essenziale per il trasporto di nutrienti al cervello e per il corretto funzionamento del sistema linfatico, contribuendo alla rimozione dei rifiuti metabolici.

    Scegli bene gli alimenti
    In sintesi, una dieta bilanciata e l’idratazione adeguata sono fondamentali per la salute generale del corpo, compresa la salute mentale e le funzioni cognitive. Scegliere attentamente gli alimenti che mettiamo nel nostro piatto può fare la differenza nel mantenere la mente sana e attiva.

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      Benessere

      Sudare è bello: perché il caldo ti fa bene (se lo sai usare)

      Tra saune naturali e docce tiepide, ecco come sfruttare il caldo a tuo favore. Il segreto è assecondarlo, non combatterlo.

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        L’estate è una stagione estrema. Ci lamentiamo del caldo, del sudore, dell’afa che ci incolla alle sedie e ci mozza il respiro. Eppure, se impariamo ad ascoltare il corpo, scopriremo che lui, in fondo, sa benissimo cosa fare. Sudare è un atto naturale, benefico, spesso sottovalutato. Non è solo una risposta automatica al caldo: è uno degli strumenti più raffinati del nostro organismo per proteggerci.

        Attraverso la sudorazione, eliminiamo tossine, abbassiamo la temperatura corporea e stimoliamo persino il metabolismo. Il sudore, infatti, non è nemico ma alleato. E no, non è solo acqua salata: contiene enzimi, minerali, persino molecole antibatteriche.

        Anche la pelle ringrazia: sudare libera i pori, favorisce l’ossigenazione dei tessuti e può rendere l’incarnato più sano e luminoso. A patto, ovviamente, di non ostacolare il processo con prodotti occlusivi, fondotinta a prova di cemento o creme troppo pesanti. Dopo una buona sudata, basta una detersione delicata e un’idratazione profonda con prodotti leggeri e restitutivi.

        Un trucco antichissimo, ma ancora attualissimo, è la doccia tiepida. A differenza di quella fredda (che dà sollievo immediato ma breve), la doccia tiepida rilassa i vasi sanguigni e potenzia il raffreddamento naturale del corpo. Un gesto semplice, ma estremamente efficace.

        Anche lo stretching o una pratica di yoga nelle ore più calde – purché in un ambiente ventilato – può trasformare il calore in un alleato: il corpo, più flessibile e meno contratto, si muove meglio e rilascia tensioni accumulate.

        E la notte? Sudare durante il sonno è normale, anzi utile: aiuta a mantenere la temperatura stabile. Meglio allora usare lenzuola in lino o cotone, fresche e traspiranti, e magari concedersi una camomilla o una tisana rilassante prima di dormire. Con il caldo non si combatte, si collabora. E quando smettiamo di resistere, il corpo fa il resto.

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          Benessere

          Dal fondo del mare alla nostra tavola, le alghe della salute

          Le alghe commestibili, spesso associate alla cucina giapponese, offrono un mondo di sapori e benefici per la salute che vanno oltre il sushi. Conosciute per le loro proprietà depurative e nutrienti, queste piante marine sono una risorsa preziosa, anche se non così diffuse nella cultura alimentare occidentale.

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            Le alghe commestibili, con la loro vasta gamma di varietà e benefici per la salute, stanno guadagnando sempre più popolarità anche al di fuori dei ristoranti giapponesi. Questi organismi marini, spesso trascurati nella cultura alimentare occidentale, offrono un’abbondanza di sapori e proprietà nutrienti che li rendono una risorsa preziosa per una dieta equilibrata e salutare.

            Agar Agar – Il gelificante nutriente

            L’agar agar, noto anche come Kanten in Giappone, è un gelificante derivato da alcune alghe commestibili. Utilizzato ampiamente nell’industria alimentare per la sua capacità di gelificare, l’agar agar è anche apprezzato per le sue proprietà nutrienti. Ricco di sali minerali e fibre dietetiche, questo gelificante è leggermente lassativo e può aiutare a ridurre il senso di fame, contribuendo così a una gestione del peso più efficace. Spesso impiegato nella preparazione di piatti estivi giapponesi come il Tokoroten e i Yokan, l’agar agar aggiunge una consistenza unica e benefici nutrizionali ai pasti.

            Kombu – L’alleato della circolazione e della digestione

            L’alga kombu, con il suo caratteristico colore marrone scuro, è rinomata per le sue proprietà benefiche sulla circolazione sanguigna e la digestione. Ricca di potassio e fosforo, questa alga è ideale per rafforzare il sistema immunitario e favorire il drenaggio dei liquidi. Il consumo regolare di kombu può migliorare il processo digestivo, prevenire la stitichezza e supportare una circolazione sanguigna ottimale. Utilizzato principalmente nella preparazione di zuppe e minestre, il kombu aggiunge non solo gusto, ma anche una dose extra di salute ai piatti.

            Nori – Il tesoro del Sushi

            Forse una delle alghe più conosciute al di fuori del Giappone, il nori è ampiamente utilizzato nella preparazione del sushi. Questa alga rossa è una fonte ricca di vitamine A e B12, proteine e acidi grassi essenziali. Oltre a conferire un sapore unico ai rotolini di sushi, il nori ha proprietà antianemiche, tonificanti e anti-age. Supporta l’equilibrio del colesterolo e della glicemia, contribuendo al benessere intestinale e alla salute generale dell’organismo.

            Wakame – Il segreto della tiroide e del metabolismo

            Molto diffusa nella cucina giapponese, la wakame è conosciuta per il suo alto contenuto di vitamine, proteine e sali minerali, in particolare iodio, calcio, magnesio e ferro. Grazie alla presenza di iodio, l’algua wakame è consigliata per riequilibrare l’attività della tiroide, aumentare il metabolismo e sostenere il benessere generale. Utilizzata principalmente nella preparazione della zuppa di miso e di altre pietanze, la wakame è una scelta nutriente e deliziosa per arricchire la propria dieta.

            Spirulina – La Regina delle Alghe Azzurre: La spirulina, appartenente alla famiglia delle alghe azzurre, è un superfood rinomato per la sua eccezionale concentrazione di nutrienti. Di colore verde scuro grazie al suo contenuto di clorofilla, la spirulina è ricca di proteine, aminoacidi essenziali e grassi salutari. Con una predominanza degli omega-6 rispetto agli omega-3 e una elevata quantità di acido gamma linolenico, la spirulina supporta i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, contribuendo alla salute cardiovascolare e al benessere generale.

            Hijiki – Il fortificante naturale

            L’hijiki, un’alga dalle foglie cilindriche, nere e robuste, è una fonte straordinaria di calcio, potassio e ferro. Questa alga, con il suo sapore deciso e i suoi grandi pregi nutritivi, è particolarmente apprezzata per le sue proprietà tonificanti e purificanti. Consumata principalmente saltata in padella o immersa in pastella e fritta, l’hijiki è una scelta gustosa e nutriente per arricchire la propria alimentazione e migliorare la salute generale.

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              Stress da notifiche: quando il cellulare ci rovina anche i giorni liberi

              Secondo una ricerca dell’Università di Zurigo, l’iperconnessione genera stress continuo e disturbi del sonno. La soluzione? Disattivare le notifiche e imparare a distinguere l’urgenza dalla dipendenza.

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                Dovevamo rilassarci, e invece ci siamo fregati da soli. È l’effetto paradossale dello smartphone, che anche nei momenti di pausa riesce a trasformarsi in fonte di ansia. A confermarlo è una ricerca dell’Università di Zurigo, secondo cui le notifiche continue e l’abitudine compulsiva a controllare mail, chat e social avrebbero effetti negativi sulla qualità del riposo e sull’umore, anche nei giorni liberi.

                Il problema non è solo la quantità di tempo passata al telefono, ma l’incapacità di staccare davvero. Ogni suono, vibrazione o pallino rosso attiva nel cervello un meccanismo di allerta che interrompe il ciclo di rilassamento. E quando le notifiche non arrivano, è ancora peggio: scatta l’ansia da “FOMO”, la paura di essersi persi qualcosa.

                Il 67% degli intervistati ha dichiarato di controllare le app anche durante le vacanze, “per abitudine”. E oltre il 40% ammette di farlo di notte, “perché non riesce a dormire”. Il risultato? Stanchezza cronica, concentrazione ridotta e – paradossalmente – una maggiore dipendenza dal dispositivo.

                La soluzione? Semplice in teoria, difficile in pratica: disattivare le notifiche, stabilire orari offline, riscoprire il lusso del silenzio. E capire che non tutto ciò che squilla merita la nostra attenzione. A volte, la vera urgenza è tornare a respirare.

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